16 aprile 09, 21:56 | #11 (permalink) Top |
User |
Ora ClaudioV scoppia gli hai chiesto xchè non ne ha mai progettata una è anni che l'ha fatta , visita il suo sito Come vorrei vedere la sua faccia quando leggerà la tua domanda Si ClaudioV lo vedo anche io che planano , man è quella bella planata che gli vorrei veder fare io Approposito , grazie per i complimenti ciao
__________________ http://iompassion.italianoforum.com/ |
17 aprile 09, 00:21 | #13 (permalink) Top | |
User Data registr.: 01-05-2007 Residenza: Castellammare di Stabia (Na)
Messaggi: 1.067
| Citazione:
urca che record? oppure urca iom? | |
17 aprile 09, 09:45 | #15 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
| Citazione:
Lo scafo è concepito con una distribuzione dei volumi tale da generare dei campi di pressione che permettono di mantenere una buona neutralità di rotta anche oltre i 50 gradi di bank e controbilanciano il disassamento della trazione e della resistenza. Lo stesso effetto che a barca dritta tiene la prua alta appena la barca supera i 2 nodi di velocità. Dato che i modelli non possono essere mantenuti con forte vento entro certi angoli di sbandamento (come invece si può fare sulle barche vere), per planare non è affatto detto che serva uno scafo largo e piatto. Bisogna concepire tutto perchè il fenomeno possa innescarsi anche con discreti angoli di sbandamento e magari farsi aiutare anche dalla componente di portanza "verticale" generata dalla deriva. In pratica si tratta di usare i volumi dello scafo per generare un presetting adeguato in modo che in movimento i campi di pressione/depressione che si generano sulle varie superfici facciano tenere alla barca l'assetto voluto. Ad esempio, Urca IOM è barca strettina (17cm al baglio max), ma dà il meglio in poppa e al lasco con venti al limite del gioco 1 e onda formata e, se ben regolata e pilotata, in quella situazione non ingavona praticamente mai. Nel contempo ha un ottimo comportamento con venti deboli e acqua piatta. Per le condizioni di onda corta e vento medio (ad esempio Orbetello) forse si potrebbe fare meglio e diventa un po' critica nella regolazione. Se l'avessi progettata per quella condizione, che è abbastanza inusuale dalle mie parti, probabilmente l'avrei fatta un po' diversa. Poi, alla fine , sempre di una IOM su tratta: lunghezza, peso e potenza sono uguali per tutti e quelli sono i principali parametri della prestazione; andando a sottilizzare non è detto che appunto quel che si guadagna da una parte non si perda da qualche altra e, specie nel piccolo, il bilancio può essere favorevole in certe situazioni e non favorevole in altre; a parità di equilibri generali le differenze non sono molto grandi. La differenza vera sta nel fatto che con la padronanza di queste problematiche si possono indirizzare le scelte di progetto sapendo a priori che cosa si favorisce/sfavorisce. Chiaramente uno scafo ottimizzato e calcolato è molto improbabile che si disegni in una sera tirando un po' di linee su forme plausibili e facendole raccordare dal cad. Ciao
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J Ultima modifica di claudio v : 17 aprile 09 alle ore 09:49 | |
17 aprile 09, 15:48 | #18 (permalink) Top | ||
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Citazione: se posti qui Navimodellismo a Motore - BaroneRosso.it Forum e` piu` attinente e con problematiche correlabili Citazione:
Ai nostri modelli manca soprattutto il baricentro mobile, l'efficacia della stabilita` di forma ad esso legata e il rapporto vele peso esagerato anche per uno skiff. Saluti
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J | ||
17 aprile 09, 18:11 | #19 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Citazione:
" e il rapporto vele peso dei modelli e` anche piu` esagerato che su uno skiff". Cioe` abbiamo molta piu` vela in proporzione al peso e soprattutto meno momento raddrizzante, soprattutto a piccoli sbandamenti Una IOM ha 0,6 m2 di vela per 4 kg di peso, cioe` 1 m2 di vele ogni 6,6 Kg Uno skiff come il 49er ha come vele base (randa piu` fiocco) 21m2 circa e pesa 70 kg di barca + 160 di equipaggio, quindi 230 kg: quindi possiamo stimare circa 1 m2 di vele ogni 11 kg. Quasi il doppio del peso per m2 di vela di una IOM Con lo spinnaker da 38 m2 max la proporzione cambia a favore del 49 er: abbiamo 59 m2 di vele per 230 kg di peso e quindi per ogni m2 ci sono solo 3,9 kg circa... piu` vele che su una IOM, ma solo di poppa/lasco. Pero` sullo skiff abbiamo circa 2/3 del peso che si spostano dove serve per far funzionare l'equilibrio generale sia sul beccheggio, sia sul rollio e tutto il momento raddrizzante disponibile ad albero verticale e scafo piatto sull'acqua in assetto, senza sbandamento. La differenza radicale sta tutta li`. Saluti
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J | |
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