05 novembre 08, 11:25 | #53 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Da quel che ho capito i disegni non li vendono, ma magari se uno prova a scrivergli puo` vedere quel che Gonnet risponde. Guardando bene si nota che sui multi della mini40 riciclano tutti i giochi di vele dei classe M, ma anche forse qualcosa degli scafi e sicuramente le tecniche costruttive ultralight. Risulta chiaro che il peso degli scafi laterali deve essere il meno possibile, mentre meno critico forse e` il peso dello scafo centrale. Quel che si nota e` l'uso di unica deriva centrale (che probabilmente facilita la messa a punto e forse e` zavorrata all'interno). Facendo un esame dei pesi fattibili, probabilmente i 3 scafi possono stare nei 1000grammi, poi c'e` la traversa (si puo` fare con meno di 200 grammi), l'armo (circa 300), la radio (circa 400)... e siamo a meno di 2 KG, poi deriva e timone che possono essere 200 grammi in tutto e avanza ancora "spazio" per del ballast. Comunque dalle foto le forme si intuiscono abbastanza e, una volta stabilito il peso base, basta dimensionare lo scafo centrale e il sistema di traverse/scafi laterali in modo che per l'immersione corrispondente al dislocamento dato questi stiano appena sollevati dall'acqua (a barca dritat in statica). Dal punto di vista costruttivo, le traverse laterali sono spesso sostituite da una sola traversa di sezione "alare" attaccata circa in corrispondenza della deriva: tutti gli sforzi passano praticamente di li` in quanto piede d'albero, deriva e traversa sono tutti attaccati assieme. Il resto dello scafo puo` cosi` essere una leggerissima carenatura con una certa forma e di carichi ne vede quasi nulla. Le centrature sono leggermente diverse dai monoscafi, direi che il centro velico cade sul centro di deriva o appena dietro. Quindi mediamente piu` arretrato del solito che si usa sui monoscafi. Questo e` presumibile in quanto il bilancio delle forze "in dinamico" tende a spostare il centro delle "resistenze" sottovento e non sopravento generando un po' di momento poggero. Probabilmente usando 2 derive sugli scafi laterali, queste andrebbero forse ulteriormente avanzate. Volendole angolare verso l'interno e trasformarle in foil, questo avanzamento sarebbe ottimo per aumentarne la distanza dal timone (che avra` anche lui il suo foil) in modo da avere bracci di leva lunghi e garantire un coefficiente di stabilita` (K) molto elevato in modo da avere un equilibrio il piu` "autostabile" possibile.
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05 novembre 08, 12:26 | #55 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Se assieme desse anche un disegno di massima per assemblare il tutto potrebbe essere interessante per iniziare senza troppi dubbi. Anni fa ho avuto per le mani un Margo (classe M) e la qualita` dello scafo era ottima.
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05 novembre 08, 12:31 | #56 (permalink) Top |
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non sarà tantissimo 300 euro, ma neanche poco... più che altro vedevo che voi tutti vi eravate indirizzati (o almeno parlate solo) di trimarani... nessuno era interessato a un catamarano? alla fine di progetti in web se ne trovano! basterebbe che qualche esperto (e mi riferisco a claudio V e tutti gli altri grandi della progettazione) ci mettesse le mani e aggiustasse i macro errori...no??? poi ovvio le prime non saranno i multiscafi migliori del mondo, man man si andrebbe ad aggiustare il tiro... non penso che possa servire, ma se vi è utile io ho tutti i piani del mio catamarano scala 1:1 di 11m ma non è certo un superveloce... è cabinato a 10 posti, con bagni cucina, ma se mi dite che possono servire i piani io potri anche passarveli... ditemi voi |
05 novembre 08, 12:43 | #59 (permalink) Top |
User Data registr.: 15-09-2008 Residenza: bologna
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sai anche io ho il mio vor in carozzerrie, ma non penso oggi sia pronto... cmq quello che dite sulle scuffie è vero IN PARTE!!! cioè voi / noi modellisti di vela rc italiani siamo troppo abituati ai nostri monoscafi, con il loro bulbo, (capite già dovevo voglio andare a parare) ... il massimo che succese è che la barca si metta orrizzontale, e poi appena passata la raffica la barca torni dritta, quindi se abbiamo per le mani un multi, come lo è anche il trimarano, e non credere che i rischi di scuffia siano minori di un cat, pensiamo sia noioso o troppo difficile... è proproi quello il bello, la sfida, stare pronti sul timone...ma soprattutto sulle scotte...lasscare prima che sia troppo tardi... vado da sempre sui cat veri...e anche nel mondo 1:1 c'è questo mal pensiero popolare... tutti preferiscono i mono...per comodità di portanza e sicurezza di non scuffia...al diavolo tutto cioè... sulle scuffie poi ci penserà lo skipper o per lo meno chi terrà in mano la radio.... |
05 novembre 08, 12:44 | #60 (permalink) Top | |
User Data registr.: 17-01-2006 Residenza: Cecina
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Quelli italiani erano molto meglio (un po' di sano ampanilismo) Per quanto riguarda i trimarani, non vorrei sbagliare, ma mi pare che alcuni avessero tre scafi uguali identici. E qui si ritorna alla proposta dello scafo in balsa con lo scheletro a perdere...basta farne uno per tutti e tre gli scafi. | |
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