30 novembre 08, 13:42 | #111 (permalink) Top |
User Data registr.: 16-11-2004 Residenza: Roma
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Allora...cominciamo a mettere insieme le idee.... Una premessa :personalmente vorrei che questa discussione fosse un qualcosa di positivo e propositivo dove poter evitare discussioni inutili e polemiche che sono sempre deleterie e dove ci si rispetti e si rispetti le idee e la conoscenza degli altri qualunque esse siano......sono graditi gli interventi di tutti....di chi disegna, di chi ne sa di piu' di me sulla progettazione nautica e di chi semplicemente le pilota.... Per semplicità divido la discussione in due blocchi: Il primo è quello dimensionale....peso, larghezza, velatura Il secondo è quello su cui vado meglio....la parte dinamica e "portante"....dunque stabilità, timoni, derive e tutto il resto... A)perchè un tri piuttosto che un cat.... I monoscafi convenzionali hanno il bulbo che garantisce la stabilità ed evita la scuffia... I multiscafi affidano la stabilità al loro peso e larghezza.... Quando la barca sbanda uno degli scafi funge da perno attorno al quale ruotano gli altri che generano un momento stabilizzante opposto a quello generato dalle vele. A parità di peso e larghezza il cat e il tri fornirebbero uno stesso momento stabilizzante (evito di mettere calcoli) e dunque la stabilità non conta... Di fatto secondo me la comodità del tri risiede essenzialmente nel fatto di avere uno scafo centrale che nel nostro caso ci consente l'alloggiamento in maniera comoda di tutta l'elettronica. Poi il secondo motivo è di carattere estetico....ma questo non conta perchè sono gusti.... Ok...un multiscafo....ma di che dimensioni?? Beh...dopo aver messo in acqua il mio vor da 1.2 m mi sono pentito perchè a 20 metri di distanza in pratica scompare....e mi sono chiesto...ma perchè non l'hai fatto piu' grande??? allora mi sono riproposto che il prossimo sarebbe stato almeno di 1.5 m...con relativi incrementi di prestazioni e di versatilità anche con acqua mossa...mantenendo comunque i costi limitati sui materiali da usare.. Ora però i multi sono larghi tanto quanto lunghi...dunque questo richiede un qualcosa largo 1.5 m che potrebbe causare problemi nel trasporto....Il problema si risolve facendo la barca completamente smontabile....cioè i tre scafi e i supporti si devono smontare...come si fa? Beh....basta fissare le traverse di collegamento e gli scafi con delle baionette in C come si fa per gli alianti e poi fissarle con delle viti...se le baionette si fanno tonde queste reggeranno essenzialmente sollecitazioni flessionali mentre le viti lavorando a taglio anche con piccolissimi diametri saranno in grado di resistere senza problemi..... C)Ma come faccio le traverse??? Escludo a priori il farle con i tubi in carbonio...mi fanno veramente schifo (ma "de gustibus....") ... dunque bisognerebbe creare un qualcosa piu' bello esteticamente e aerodinamicamente ma altrettanto funzionale dal punto di vista strutturale...inoltre dovrebbe essere fatto in modo da collegare con continuità i due scafi laterali (che si chiamano ama) Ed ecco la prima soluzione....le traverse si possono fare con un longherone in legno scatolato attorno alla quale si andrà a sagomare dell'estruso..successivamente si mette il tutto in una calza di carbonio e il gioco è fatto....per gli scettici posso dire che ho fatto così il longherone di un mio aereo e la resistenza strutturale è spaventosa anche con pochissimo spessore. ...poi i calcoli strutturali li posso sempre fare.... D) Che peso dovrà avere la barca?? beh una considerazione preliminare....di solito se facciamo lo scafo in scala o quasi con l'originale come per i monoscafi dobbiamo considerare che le vele sono sovradimensionate.....nel senso che la spinta prodotta è superiore a quella che occorre ad arrivare alla velocità massima consentita dalla carena (oltre la quale entrerebbero in planata)....per un tri questo non vale.....perchè in pratica non hanno quel gradino energetico da superare per farlo (p.s. molti libri riportano che per definizione i multiscafi non planano)...dunque piu' vela consiste in piu' spinta e maggiore velocità.... Ora però c'è un problema....la stabilità di un multiscafo dipende dal suo peso...se fisso la dimensione della vela ed ho uno scafo troppo leggero questo accelererà molto velocemente ma se il vento è eccessivo non riuscirò a sfruttare completamente la spinta della vela perchè sarò a rischio scuffia.... Viceversa se avrò un peso eccessivo...con il fatto però che aumentando l'inerzia dello scafo eviterò di beccheggiare troppo con poco vento e acqua mossa...consentendo allo scafo di passare indisturbato attraverso le onde. Dunque scafo leggero--->maggiori prestazioni con vento leggero e acqua piatta ma penalizzazione con quello forte... scafo pesante---->minori prestazioni con vento debole ed acqua piatta ma miglor rendimento con vento forte ed acqua mossa. Inoltre non trascuriamo che il tutto deve galleggiare...e dunque si dovrà avere un volume opportuno a disposizione.... Di fatto opterei per fare le vele riducibili (o terzarolabili) come sugli scafi veri e come ho fatto per il mio vor che consente di avere una superficie velica variabile tra i 0.84 mq e i 0.38... E poi che gusto c'è a fare un oceanico e non metterlo in acqua mossa?!?!? Per il peso direi che come si fa di solito la virtù sta nel mezzo....cioè fare uno scafo di peso medio-elevato è la soluzione giusta...sotto tutti i punti di vista. Direi che per la prima parte è abbastanza e mi posso fermare aspettando le vostre osservazioni a riguardo.... Vi posso aggiungere poi che il peso sarà secondo me fondamentale nella parte successiva della discussione quando si parlerà di stabilizzazione longitudinale...cioè: come evito di fare la catapulta?? Ciao Francesco
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30 novembre 08, 18:08 | #112 (permalink) Top |
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Non sono un'esperto ne di Catamarani ne veri ne da velaRC sebbene si sapia portare entrambi .... Ma parlando di quelli radiocomandati vi posso dire che ne ho potuto provare 1 di 120cm e vi garantisco che è parecchio ingombrante , ma ..... . Per il peso minimo penso che sia per un trimarano di 120 cm da considerarsi quello di una normale barca di 120cm + i 2 marani ossia 1,5kg per lo scafo centrale completo di vele albero servi elettronica varia , timone e altri 700-800gr per i 2 marani per un totale di 2,4kg minimo . Se si pensa di aggiungere pesi correttri (200gr) per meglio bilanciare,stabilizzare il MOSTRO arriviamo a 2,6kg, dimenticavo 2 derive 150gr e un timone 50gr e diventano 2,8kg giusto ?? !! Ed ora che SV ?? Considerando che per imparare è molto meglio sfruttare le brezze leggere e costanti , in queste condizioni le reazioni sono + morbide e lente e sfruttando un piano velico maxi si possono ottenere facilmente forti emozioni . Io direi 60dm2 ! Voi ?? ciao
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01 dicembre 08, 11:13 | #113 (permalink) Top |
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Io ad occhio per uno scafo da 150 cm avrei optato per qualcosa attorno a 5/5.5 kg.....come dicevo sopra non conviene fare gli scafi troppo legeri. Ho preparato i disegni dei nuovi vor (da 150 cm sono attorno ai 7 kg)...dunque diciamo che ancora siamo in una condizione favorevole con i pesi. La velatura si puo' osare anche con qualcosa di piu' abbondante.. Dopo provo a farmi due conti... Il fatto è che lo scafo legero è comodo ma poi per non farlo scuffiare devi usare le vele piccole e viene un aborto esteticamente....
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03 dicembre 08, 18:31 | #114 (permalink) Top |
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ma francesco..qualche disegno l'hai già buttato giù?? poi volevo dare il mio contributo, per ora solo in fase teorica e non è tanto diverso al procedimento che vorresti adottare te per le traverse del trimarano, te mi sembra che parlassi di anima in legno, o qualcosa si analogo, io invece avevo pensato al polistirene, tagliato già sagomato a piacere, poi per rimanere dalla parte dei bottini, si applicano due fresate di qualche mm, per tutta la lunghezza della traversa, al che si prende del filo di carbonio (rowing) e si lamina steso sopra, facendo particalere attenzione che durante l'essicazione la traversa non si incurvi, alla fine di tutto si laminano uno o due strati di vetro, e infine se anche l'occhio vuole la sua parte si infila il tutto in una calza e si lamina... sia per trimarani che per catamarani che non si accontentano delle due traversine di alluminio... mi chiedevo se qualcuno aveva foto di laminazione di calze in carbonio, io non le mai viste usare e mi piacerebbe vedere l'esatto procedimento |
04 dicembre 08, 09:38 | #115 (permalink) Top |
User Data registr.: 16-11-2004 Residenza: Roma
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Diciamo che non ho disegni, ho solo raccolto le idee, fatto qualche schizzo e verificato che si possa fare qualcosa....al momento sto finendo i disegni dei nuovi vor....devo correggere gli scafi che mi sono venuti (quelli da 150 cm) con circa 600 g in pi' di volume in carena. Per le traverse del tri...se tu usassi il polistirene e ci mettessi i roving sbaglieresti....iil polistirene non trasferisce bene carichi di taglio schiacciandosi....ti serve all'interno qualcosa di piu' "duro" ed elastico a compressione che trasferisca taglio tra le solette... Il top sarebbe un longherone scatolato all'interno delle traverse fatto con due solette in legno duro (tipo ramino), collegate assieme da due anime di balsa (anche sottile regge bene) messe con le fibre l'una a 90° rispetto all'altra.. Attacchi del polistirene - non polistirolo - (però è meglio quello leggero, e ce ne sono varie densità) sulle guance in balsa e lo sagomi...poi infili tutto in una calza in C....il vetro se non lo metti è uguale, in presenza del C è come se non ci fosse....la calza non la metto per bellezza ma per motivi strutturali... Come è la calza?? beh..considera un tubo in C non impregnato che puo' adattarsi a vari diametri...infili il pezzo all'interno....tiri la calza bene ai due estremi.....ne chiudi le estremità con del cordino e poi la impregni con l'epossidica......io ci faccio i boma con quel sistema....e sono spaventosi....pesano sui 20g..sono lunghi 55 cm e non si piegano neanche se li forzi a mano.
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09 dicembre 08, 22:47 | #116 (permalink) Top |
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Ciao ragazzi, oggi mi è arrivato il pacco ordinato a Cap Maquette Progetti con 2 disegni al naturale comprensivi di 2 tavole per modello: un catamarano e un trimarano di 117 cm, acquistati per curiosità. Avendo già acquistato presso questo sito, i disegni si presentano ben fatti come mi aspettavo ma i modelli in questione sono un po datati: il trimarano non è altro che una barca panciuta (una sorta di Riva Acquarama allungato) con due galleggianti laterali a sezione asimmetrica, quindi questo complicherebbe la costruzione perchè si dovrebbero fare uno scafo centale, uno destro e uno sinistro. Il modello è fortemente caratterizzato dalle linee retrò e non si può di certo paragonare ai tri oceanici dalle linee filanti che intendiamo noi Diciamo che potrebbe essere un bel modello a se, da fare tutto in legno con fasciame a vista ma senza aspettarsi prestazioni allucinanti e da certi punti di vista potrebbe essere interessante. Anche se ho preferenza assoluta per i tri, tra i due modelli realizzerei il cat, che ha caratteristiche simili al precedente (linee datate) ma più semplice nella costruzione perchè basta uno scafo per ricavare una coppia di gemelli per peso e misure, cosi si puo gia iniziare a prendere confidenza con questa tipologia di barche per poi passare a qualcosa di più estremo. io continuo la mia strada verso il completamento del Tim Progetto Italia e il mio intervento è servito solo per mettervi a conoscenza di progetti cartacei da cui si può ricavare qualcosa. |
11 dicembre 08, 11:48 | #117 (permalink) Top |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Negli ultimi aggiornamenti al mio sito, stiamo implementando alcune modifiche per dare maggiore visibilita` ai progetti in corso (foiling moth) e a quelli che sono attualmente disponibili (Urca IOM e Urca 65) e raccogliere dati su multiscafi e foil vari correlati al lavoro che stiamno svolgendo per lo sviluppo del moth che e` comunque un parente prossimo dei multi su foil. A questo link diretto URCA - Barca a vela RC da Record abbiamo aggiunto un folder di foto del tri di Oracle. Per ora e` parziale raccolta di quel che si trova in rete e comunque permette di avere molte immagini gia` collezionate senza dover cercare in piu` siti, ma, tramite conoscenze varie, dovremmo riuscire a procuraci anche delle immagini inedite e altre cose utili per chiunque voglia ispirarsi per realizzarne un modello rc. A breve in linea altri aggiornamenti. Saluti
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J Ultima modifica di claudio v : 11 dicembre 08 alle ore 11:54 |
11 gennaio 09, 03:59 | #119 (permalink) Top |
User |
Per cortesia....... non tocchiamo questo tasto............. di recente ho incidentato il master........... per una svista mi è caduto in terra e si è criccata la prua che dovrò necessariamente riparare "amputando" la parte danneggiata e risagomarla nuovamente.............. a parte questo sono fermo per i classici motivi: mancanza di tempo!
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01 settembre 09, 18:45 | #120 (permalink) Top |
User Data registr.: 16-05-2007
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| Cat o tri
Se a qualcuno prudono ancora le dita.....guardatevi questo link Nightmare MKVII Trimaran Build Log |
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