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Vecchio 18 gennaio 09, 23:23   #101 (permalink)  Top
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L'avatar di dariogeraci
 
Data registr.: 08-10-2008
Residenza: Bellinzona
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Giuseppe..praticamente mi stai dicendo che una scassa in pvc non è il massimo!
__________________
1. Per quanto nascosta sia una pecca, la natura riuscirà sempre a scovarla.
2. Madre Natura è una *******.
dariogeraci non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 19 gennaio 09, 00:32   #102 (permalink)  Top
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L'avatar di picchiarello
 
Data registr.: 23-01-2008
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Originalmente inviato da dariogeraci Visualizza messaggio
Picchiarello ma secondo te usare un impasto di fibre di vetro e resina è meglio di usare le microsfere? non vorrei trovarmi la barca affondata a causa del distacco della scassa dell'albero...
Non mi fraintendere,non voglio entrare in polemica ma anche qua sul BRF si è discusso in ambito aeromodellistico di epoxi e microballons una a caso questa http://www.baronerosso.it/forum/aero...ml#post1221667 dicevo solamente che per carichi non gravosi ho visto fare delle unioni di poliestere/plastoresine più disparate/metallo e sono anni che sono uniti senza il minimo cedimento,è per quello che dico di informarsi dai venditori o dai carrozzieri,con la loro esperienza sapranno indicare se è meglio una resina epoxi da unione,da laminazione o una poliestere per l'applicazione e la richiesta di robustezza,personalmente con le barche mi limito a divertirmi e a ripararmele se le rompo,seguo con molto interesse le vostre esperienze,facendone tesoro per eventuali future applicazioni,ed essendo un forum cerco di contribuire con le mie esperienze nella speranza che possano essere utili,per la carità ben vengano le smentite a quelle che possono essere delle convizioni errate,ci mancherebbe

Ultima modifica di picchiarello : 19 gennaio 09 alle ore 00:37
picchiarello non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 19 gennaio 09, 00:35   #103 (permalink)  Top
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L'avatar di giorgio7
 
Data registr.: 27-06-2007
Residenza: pisa
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Per l'incollaggio del Pvc ha proprio ragione g.Donelli non s'incolla con niente
e anche le colle specifiche che vendono sono come il Bostik per laminati
plastici, adesione superficiale ma niente di più.
Però nel caso specifico quello che ha fatto Grakula e cioè un cordoncino a sez triangolare tutt'intorno alla scassa può ugualmente risolvere il problema,
a patto che sotto ci sia qualcosa che distribuisce su una superficie più ampia la spinta verticale dell'albero.
Per le colle ci sono le Epoxy 5 min. e 30 min. in un buon negozio di modellismo
oppure in rete ModellismoLuchini.it - Modellismo Dinamico - Aerei - Elicotteri
Il mio intervento non vuol essere altro che una trasmissione di esperienze.

Ultima modifica di giorgio7 : 19 gennaio 09 alle ore 00:39
giorgio7 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 19 gennaio 09, 11:58   #104 (permalink)  Top
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L'avatar di dariogeraci
 
Data registr.: 08-10-2008
Residenza: Bellinzona
Messaggi: 116
Io credo, spero che chi possiede una Windstar l'abbia notato, che i problemi di spinta verticale dell'albero su fondo dello scafo siano risolti in partenza dalla casa costruttrice....infatti dove si va ad incollare il piede della scassa è già pienamente riforzato da qualche strato in più di fibra e resina vista la vicinanza della scassa della deriva. Quindi dovrei essere sufficientemente sicuro che tirando il sartiame il palo non alcotelli lo scafo
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Vecchio 20 gennaio 09, 19:37   #105 (permalink)  Top
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L'avatar di Renato Kelvin
 
Data registr.: 25-02-2006
Residenza: Poggibonsi lido
Messaggi: 337
cassa albero in pvc

è molti anni che uso il pvc (il tubo grigio chiaro degli impianti elettrici) per costruire la cassa dell'albero ruotante (il cosiddetto balestrone ) delle barche classe M.
per unirlo allo scafo ho sempre usato della resina epossidica buona (Shaller) ispessita con dei micro ballon e per sicurezza un paio di strisce di lana di vetro sempre imbevute di epossidica e non ho mai avuto problemi.
tenuto conto che il balestrone non ha sartie e perciò tutti i suoi sforzi sono "scaricati" proprio sulla scassa e di conseguenza sulle giunzioni della stessa, visti i risultati avuti mi sento di consigliare a tutti questo metodo, prima però date una leggera grattatina ai vari punti da unire eliminando scrupolosamente la polvere che si crea.
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Carpe diem........trote gnam
il piacere della caccia è il premio, è la vittoria
un uomo senza pancia è come un cielo senza stelle
Renato Kelvin non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 20 gennaio 09, 21:46   #106 (permalink)  Top
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Residenza: Aosta
Messaggi: 82
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Originalmente inviato da Renato Kelvin Visualizza messaggio
è molti anni che uso il pvc (il tubo grigio chiaro degli impianti elettrici) per costruire la cassa dell'albero ruotante (il cosiddetto balestrone ) delle barche classe M.
per unirlo allo scafo ho sempre usato della resina epossidica buona (Shaller) ispessita con dei micro ballon e per sicurezza un paio di strisce di lana di vetro sempre imbevute di epossidica e non ho mai avuto problemi.
tenuto conto che il balestrone non ha sartie e perciò tutti i suoi sforzi sono "scaricati" proprio sulla scassa e di conseguenza sulle giunzioni della stessa, visti i risultati avuti mi sento di consigliare a tutti questo metodo, prima però date una leggera grattatina ai vari punti da unire eliminando scrupolosamente la polvere che si crea.
Non volevo innescare nessuna polemica sulla bontà o meno dell'uso del tubo in PVC, anche se tra una M con balestrone e una Windstar che nasce con l'albero in coperta qualche differenza c'è soprattutto sulla distribuzione dei carichi.

Giuseppe

Giuseppe
g.donelli non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 21 gennaio 09, 11:24   #107 (permalink)  Top
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L'avatar di dariogeraci
 
Data registr.: 08-10-2008
Residenza: Bellinzona
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Grazie Roberto per la tua risposta...il mio cantiere era fermo a causa dei notevoli dubbi sulla resistenza di un possibile incollagio!Comunque grazie anche a Giuseppe che i dubbi me li fa nascere..cosa sempre importate visto che per quanto nascosta sia una pecca, la natura riuscirà sempre a scovarla.
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1. Per quanto nascosta sia una pecca, la natura riuscirà sempre a scovarla.
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Vecchio 21 gennaio 09, 13:38   #108 (permalink)  Top
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L'avatar di dariogeraci
 
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Residenza: Bellinzona
Messaggi: 116
Centro di carena

Sarei curioso di conoscere il centro di carena della windstar...esiste un metodo per conoscere il cc senza avere la curva delle aree?
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1. Per quanto nascosta sia una pecca, la natura riuscirà sempre a scovarla.
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dariogeraci non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 21 gennaio 09, 16:36   #109 (permalink)  Top
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L'avatar di grakula
 
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Residenza: Cecina
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Originalmente inviato da dariogeraci Visualizza messaggio
Sarei curioso di conoscere il centro di carena della windstar...esiste un metodo per conoscere il cc senza avere la curva delle aree?
Vasca da bagno?
grakula non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 21 gennaio 09, 16:42   #110 (permalink)  Top
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L'avatar di claudio v
 
Data registr.: 18-05-2006
Residenza: Torino
Messaggi: 4.599
Appunto... vasca da bagno

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Originalmente inviato da dariogeraci Visualizza messaggio
Sarei curioso di conoscere il centro di carena della windstar...esiste un metodo per conoscere il cc senza avere la curva delle aree?
Ci sono vari metodi, alcuni analitici e altri pratici per trovare il centro di carena del solo scafo provo a descivertene qualcuno dei piu` comuni.

Analiticamente si traccia tutto lo scafo dividendolo in x sezioni e sulla linea di chiglia, poi, tenedolo vincolato al piano con un sistema di dime ad aghi, in cartocino e similari si ricava il grafico delle varie sezioni.
A questo punto si avra` il disegno della barca e , tracciata la linea di galleggiamento corrispondente alla attuale, si potra` calcolare il volume e il centro di carena CC (o anche detto CR centro di rotazione)


Altro metodo, decisamente piu` empirico, e veloce ma altrettanto valido.
Con la barca ready to sail la metti in acqua e tracci non la maggior precisione possibile la linea di galleggiamento a prua e a poppa.
Poi tolta la deriva e il timone, si mette del peso all'interno della barca fino a farla galleggiare sulla medesima linea. Il peso da mettere all'interno, in prima approssimazione dovra` essere quello del bulbo e delle appendici meno il loro volume in cl di acqua (1 cc = 1 grammo).
Approssimativamente va bene il 10% del peso del bulbo piu` deriva o poco piu`.
A questo punto, con lo scafo zavorrato correttamente senza appendici che sta sul galleggiamento, la si mette in acqua piatta e ferma (fontana, vasca da bagno etc.).
Poi si spinge piano lateralmente lo scafo appoggiandosi sulla fiancata appena sopra il galleggiamento con un “puntale” (o matita o similari) fino ad ottenere una traslazione laterale senza rotazione dello scafo (deve muoversi parallelamente al suo normale senso di moto).
Il punto trovato sara` piazzato sul un “asse” corrispondente con buona approssimazione al centro dei volumi immersi.
Per sicurezza meglio tracciare i punti dalle due parti, verificare che le differenze siano minime, e poi fare una media della loro posizione misurando la distanza ad esempio dall’estrema prua. In questo modo si dimezzano gli errori di misura e le approssimazioni si riducono.

Ciao
claudio v non è collegato   Rispondi citando
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