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Vecchio 23 settembre 08, 08:29   #41 (permalink)  Top
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Data registr.: 23-01-2007
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Originalmente inviato da crazykite Visualizza messaggio
A giocare con la Pleistescion !!
Dai, non raccontiamo frottole !
Io ho passato da qualche anno i 30, ma posso dire di essere cresciuto con i Lego e il Meccano. Il passo successivo è stato metter mano agli attezzi in garage, dal traforo al flessibile...
E' normale che i tempi cambino e anche le abitudini, sta solo a catturare l'attenzione dei giovani, non credo il problema sia il tipo di barca o la formula delle regate, bensì il risalto e la visibilità che si da' agli eventi !
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Purtroppo hai ragione!
Però tieni conto anche che le cifre così modeste le si registrano solo qui in Italia perchè all'estero non è così!
L'ultima gara di "M" a Monfalcone ha visto ben 36 barche partecipanti tra Austriaci e Sloveni. Che se facciamo un discorso di proporzioni demografiche.
paradox non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 settembre 08, 10:23   #42 (permalink)  Top
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L'avatar di crazykite
 
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Cultura, semplice ed elementare problema di cultura.
Per anni è stato più semplice mettere i figli davanti alla balia-tv, ficcargli un controller in mano e trascorrere ore e ore a giocare con le consolle.
"Involuzione" e adesso ne possiamo osservare il risultato.

Mio padre mi comprò il traforo che avevo 8 anni, 2 mesi dopo finii l'autorimessa per le macchinine con tanto di rampa.
Oggi i due mesi sono fin troppi per finire l'ultimo videogioco della PS3 !!
__________________
Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare
crazykite non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 settembre 08, 14:21   #43 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da brg91 Visualizza messaggio
Scusatemi se ogni tanto scrivo nei vostri messaggi. Mi sento tirato un pò in causa da questa discussione. Premetto che non sono un granchè in questo sport, ma mi appassiona e mi fa divertire. E' da meno di un anno, circa 5-6 mesi, che ho conosciuto questo sport presso la mia scuola.
Io che cerco di costruirmi la mia barchetta da solo, cercando di non spendere troppo, son andato, personalmente, sulla IOM poichè è una classe non troppo grande nè troppo piccola. Poi, visto che ci son tutte quelle limitazioni sulle varie parti, mi aiutano a non sbagliare di certo nella costruzione dandomi un aiuto. Cioè, se devo fare le vele, so che devo farle secondo alcune misure, ma se non avessi limitazioni, certamente mi sentirei perso.

Per il fatto che non ci sono giovani regatanti, è perchè purtroppo siamo limitati dalla scuola, dal tempo e dal viaggio da fare, poichè ci deve essere disponibilità di un mezzo privato.

Sto costruendo la IOM nel tempo libero, e non so neanche se sarà regatante, se farà il varo o se resterà qui a casa mia a prendere la polvere.

CIAO....
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Continua così, non mollare! Senza trascurare gli impegni naturalmente!
Vedrai che soddisfazione sarà vedere il risultato (anche in gara) del lavoro delle tue mani e che emozione le prime regate.
Auguri di cuore!
paradox non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 settembre 08, 14:34   #44 (permalink)  Top
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L'avatar di claudio v
 
Data registr.: 18-05-2006
Residenza: Torino
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Per tornare alla discussione IOM o M , vorrei portare l'esperienza dei nostri gruppi degli ultimi 4 o 5 anni che ci ha portato verso la IOM

Infatti credo ci siano alcuni motivi per scegliere la IOM al posto della M ed e` per questo che come gruppo “Nord Ovest “di Piemonte e Valle d’Aosta alcuni anni fa ci siamo orientati sul “metrino”: le dimensioni; 3 soli armi (da noi c’e` di solito non molta aria quindi in pratica 1 solo armo, max 2) e poca meccanica; la monotipia di vele e scafi e la presenza di kit commerciali.


Il primo motivo, l’ingombro, era vincolante in quanto molti non volevano fare alberi di piu` di 2 metri e scafi di piu` di un metro.

Il secondo e` che la “M” consente vari dislocamenti e vari piani velici e che soprattutto si corre con 9 armi stazzati, di solito 3 A, 3 B e 3 C.
Questo vuol dire che a seconda del vento tra una manche all’altra si cambia vele spesso anche tra i vari giochi A e soprattutto che bisogna averli, metterli a punto, regolarli e costruirli (o avere tot da spendere e comprarli).

Il terzo e piu` importante e` l’uniformita` delle prestazioni e dei “materiali” oltre alla presenza di almeno un kit acquistabile a basso costo. Il nostro gruppo era molto eterogeneo sia come skipper sia come modelli: c’era qualcuno esperto e qualcuno alle prime armi, magari non tanto con il modellismo, ma con la vela. Quando si correva tutti con barche diverse molti imputavano i risultati piu` o meno buoni allo scafo, alla superficie velica, al peso, etc. Pochi si si concentravano a capire che sulle regolazioni si giocava il rendimento della barca.
Aver introdotto il metro e` stato di grande aiuto perche` pesi, vele e barche sono praticamente identici e quindi conta imparare a regolare e centrare la barca, si possono provare a copiare le regolazioni da una all’altra e “non ci sono scusanti” varie.
Inoltre la windstar e` una buona scatola (non esistono M in scatola di montaggio) e quelli che si sono aggiunti/volevano aggiungersi nel tempo usando questa barca avevano a disposizione un approccio facilitato.

A distanza di 4 anni penso che il riscontro sia positivo: il gruppo e` progredito molto nella comprensione dei meccanismi chiave della messa a punto e della regolazione delle vele e, non ultimo, avendo mezzi omologhi, nella conduzione in regata. In piu` con “piccoli spostamenti” abbiamo la possibilita` confrontarci con i gruppi lombardi... e il confronto non e` solo la chiave del progresso e dell’apprendimento, ma anche fonte di nuovi stimoli.

Ciao
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 settembre 08, 15:46   #45 (permalink)  Top
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L'avatar di luca71-5
 
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luca71-5 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 settembre 08, 16:07   #46 (permalink)  Top
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Messaggi: 55
[QUOTE=claudio v;1126606]Per tornare alla discussione IOM o M , vorrei portare l'esperienza dei nostri gruppi degli ultimi 4 o 5 anni che ci ha portato verso la IOM

Infatti credo ci siano alcuni motivi per scegliere la IOM al posto della M ed e` per questo che come gruppo “Nord Ovest “di Piemonte e Valle d’Aosta alcuni anni fa ci siamo orientati sul “metrino”: le dimensioni; 3 soli armi (da noi c’e` di solito non molta aria quindi in pratica 1 solo armo, max 2) e poca meccanica; la monotipia di vele e scafi e la presenza di kit commerciali.


Il primo motivo, l’ingombro, era vincolante in quanto molti non volevano fare alberi di piu` di 2 metri e scafi di piu` di un metro.

Il secondo e` che la “M” consente vari dislocamenti e vari piani velici e che soprattutto si corre con 9 armi stazzati, di solito 3 A, 3 B e 3 C.
Questo vuol dire che a seconda del vento tra una manche all’altra si cambia vele spesso anche tra i vari giochi A e soprattutto che bisogna averli, metterli a punto, regolarli e costruirli (o avere tot da spendere e comprarli).

Il terzo e piu` importante e` l’uniformita` delle prestazioni e dei “materiali” oltre alla presenza di almeno un kit acquistabile a basso costo. Il nostro gruppo era molto eterogeneo sia come skipper sia come modelli: c’era qualcuno esperto e qualcuno alle prime armi, magari non tanto con il modellismo, ma con la vela. Quando si correva tutti con barche diverse molti imputavano i risultati piu` o meno buoni allo scafo, alla superficie velica, al peso, etc. Pochi si si concentravano a capire che sulle regolazioni si giocava il rendimento della barca.
Aver introdotto il metro e` stato di grande aiuto perche` pesi, vele e barche sono praticamente identici e quindi conta imparare a regolare e centrare la barca, si possono provare a copiare le regolazioni da una all’altra e “non ci sono scusanti” varie.
Inoltre la windstar e` una buona scatola (non esistono M in scatola di montaggio) e quelli che si sono aggiunti/volevano aggiungersi nel tempo usando questa barca avevano a disposizione un approccio facilitato.

A distanza di 4 anni penso che il riscontro sia positivo: il gruppo e` progredito molto nella comprensione dei meccanismi chiave della messa a punto e della regolazione delle vele e, non ultimo, avendo mezzi omologhi, nella conduzione in regata. In piu` con “piccoli spostamenti” abbiamo la possibilita` confrontarci con i gruppi lombardi... e il confronto non e` solo la chiave del progresso e dell’apprendimento, ma anche fonte di nuovi stimoli.

Ciao[/QUOTE

La tua analisi mi sembra adeguata e in qualche punto assolutamente condivisibile.
Mi sembra che però tu stia dipingendo la "M" come un mostro di tecnologia che in realtà non è (almeno non rispetto alla 1OM).
Gli armi ammessi (numero massimo) adesso sono 6 e comunque la media delle persone corre con 4, chi ha lo Skalpel di Walicki addirittura con 3.
Tieni conto poi che il fatto di poter usare il balestrone semplifica le cose in caso di cambio armo, di regolazione e di costruzione.

Comunque grazie delle tue riflessioni che ho trovato davvero ponderate e che mi stanno facendo pensare.
paradox non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 settembre 08, 16:08   #47 (permalink)  Top
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Devo aver pasticciato la reinvio:

La tua analisi mi sembra adeguata e in qualche punto assolutamente condivisibile.
Mi sembra che però tu stia dipingendo la "M" come un mostro di tecnologia che in realtà non è (almeno non rispetto alla 1OM).
Gli armi ammessi (numero massimo) adesso sono 6 e comunque la media delle persone corre con 4, chi ha lo Skalpel di Walicki addirittura con 3.
Tieni conto poi che il fatto di poter usare il balestrone semplifica le cose in caso di cambio armo, di regolazione e di costruzione.

Comunque grazie delle tue riflessioni che ho trovato davvero ponderate e che mi stanno facendo pensare.
paradox non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 settembre 08, 16:22   #48 (permalink)  Top
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L'avatar di claudio v
 
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Citazione:
Originalmente inviato da paradox Visualizza messaggio
Devo aver pasticciato la reinvio:
.....
Mi sembra che però tu stia dipingendo la "M" come un mostro di tecnologia che in realtà non è (almeno non rispetto alla 1OM).
Gli armi ammessi (numero massimo) adesso sono 6 e comunque la media delle persone corre con 4, chi ha lo Skalpel di Walicki addirittura con 3.
Tieni conto poi che il fatto di poter usare il balestrone semplifica le cose in caso di cambio armo, di regolazione e di costruzione.
.....
Non voglio far apparire la M un mostro, a me personalmente piaceva molto piu`, ma bisogna anche mettersi nei "panni" di chi all'inizio guarda una M... e vede i piani velici che, leggendo il regolamento con abbuoni, curve etc non sa bene come costruire, con gli alberi tutti di carbone serio (che costa un po'), 3 giochi di vele tanto per iniziare, nessuna barca in scatola da comprare ...
Poi da noi c'e` uno degli anziani che era amico di Walicki e ha una barca con tante di quelle stupende meccaniche in alluminio autocostruite... bellissime, ma che spaventano uno che per la prima volta si mette a fare una barchetta.
Il balestrone e` facile da fare e da regolare... ma fino a un certo punto se non hai fatto un gioco di vele.
Chi fa regate sa che i 2 sistemi possono equivalersi, ma chi vede da fuori... non proprio
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 settembre 08, 18:22   #49 (permalink)  Top
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L'avatar di mod360
 
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Per quel poco che ne capisco posso dire la la classe 1M è più pratica e la classe M è più bella..Il resto ditelo voi, io non lo so.
mod360 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 settembre 08, 21:50   #50 (permalink)  Top
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L'avatar di avel57
 
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Originalmente inviato da paradox Visualizza messaggio
--------------------------------------

Nella "M" si può.
Si possono mettere tutti i servi che vuoi.
La superficie velica è data, ma per quanto riguarda la forma delle vele e la tacnica costruttiva degli armi è tutto praticamente lasciato alla "fantasia" o alle conoscenze e possibilità tecniche di ognuno.
NELLA CLASSE M LO SCAFO E' LIMITATISSIMO COME LA LUNGHEZZA DELLA DERIVA non credo che Bantok Lester e Charles siano dei principianti ...
__________________
Blade MCX - MCX2 - Eachine 119 - Vela RC - NCA National Class Association RG65 www.rg65.wordpress.com
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