23 settembre 08, 09:29 | #41 (permalink) Top | |
User Data registr.: 23-01-2007
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Purtroppo hai ragione! Però tieni conto anche che le cifre così modeste le si registrano solo qui in Italia perchè all'estero non è così! L'ultima gara di "M" a Monfalcone ha visto ben 36 barche partecipanti tra Austriaci e Sloveni. Che se facciamo un discorso di proporzioni demografiche. | |
23 settembre 08, 11:23 | #42 (permalink) Top |
User Data registr.: 06-06-2007 Residenza: Torino
Messaggi: 416
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Cultura, semplice ed elementare problema di cultura. Per anni è stato più semplice mettere i figli davanti alla balia-tv, ficcargli un controller in mano e trascorrere ore e ore a giocare con le consolle. "Involuzione" e adesso ne possiamo osservare il risultato. Mio padre mi comprò il traforo che avevo 8 anni, 2 mesi dopo finii l'autorimessa per le macchinine con tanto di rampa. Oggi i due mesi sono fin troppi per finire l'ultimo videogioco della PS3 !!
__________________ Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare |
23 settembre 08, 15:21 | #43 (permalink) Top | |
User Data registr.: 23-01-2007
Messaggi: 55
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Continua così, non mollare! Senza trascurare gli impegni naturalmente! Vedrai che soddisfazione sarà vedere il risultato (anche in gara) del lavoro delle tue mani e che emozione le prime regate. Auguri di cuore! | |
23 settembre 08, 15:34 | #44 (permalink) Top |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
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Per tornare alla discussione IOM o M , vorrei portare l'esperienza dei nostri gruppi degli ultimi 4 o 5 anni che ci ha portato verso la IOM Infatti credo ci siano alcuni motivi per scegliere la IOM al posto della M ed e` per questo che come gruppo Nord Ovest di Piemonte e Valle dAosta alcuni anni fa ci siamo orientati sul metrino: le dimensioni; 3 soli armi (da noi ce` di solito non molta aria quindi in pratica 1 solo armo, max 2) e poca meccanica; la monotipia di vele e scafi e la presenza di kit commerciali. Il primo motivo, lingombro, era vincolante in quanto molti non volevano fare alberi di piu` di 2 metri e scafi di piu` di un metro. Il secondo e` che la M consente vari dislocamenti e vari piani velici e che soprattutto si corre con 9 armi stazzati, di solito 3 A, 3 B e 3 C. Questo vuol dire che a seconda del vento tra una manche allaltra si cambia vele spesso anche tra i vari giochi A e soprattutto che bisogna averli, metterli a punto, regolarli e costruirli (o avere tot da spendere e comprarli). Il terzo e piu` importante e` luniformita` delle prestazioni e dei materiali oltre alla presenza di almeno un kit acquistabile a basso costo. Il nostro gruppo era molto eterogeneo sia come skipper sia come modelli: cera qualcuno esperto e qualcuno alle prime armi, magari non tanto con il modellismo, ma con la vela. Quando si correva tutti con barche diverse molti imputavano i risultati piu` o meno buoni allo scafo, alla superficie velica, al peso, etc. Pochi si si concentravano a capire che sulle regolazioni si giocava il rendimento della barca. Aver introdotto il metro e` stato di grande aiuto perche` pesi, vele e barche sono praticamente identici e quindi conta imparare a regolare e centrare la barca, si possono provare a copiare le regolazioni da una allaltra e non ci sono scusanti varie. Inoltre la windstar e` una buona scatola (non esistono M in scatola di montaggio) e quelli che si sono aggiunti/volevano aggiungersi nel tempo usando questa barca avevano a disposizione un approccio facilitato. A distanza di 4 anni penso che il riscontro sia positivo: il gruppo e` progredito molto nella comprensione dei meccanismi chiave della messa a punto e della regolazione delle vele e, non ultimo, avendo mezzi omologhi, nella conduzione in regata. In piu` con piccoli spostamenti abbiamo la possibilita` confrontarci con i gruppi lombardi... e il confronto non e` solo la chiave del progresso e dellapprendimento, ma anche fonte di nuovi stimoli. Ciao
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J |
23 settembre 08, 16:46 | #45 (permalink) Top |
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23 settembre 08, 17:07 | #46 (permalink) Top |
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[QUOTE=claudio v;1126606]Per tornare alla discussione IOM o M , vorrei portare l'esperienza dei nostri gruppi degli ultimi 4 o 5 anni che ci ha portato verso la IOM Infatti credo ci siano alcuni motivi per scegliere la IOM al posto della M ed e` per questo che come gruppo Nord Ovest di Piemonte e Valle dAosta alcuni anni fa ci siamo orientati sul metrino: le dimensioni; 3 soli armi (da noi ce` di solito non molta aria quindi in pratica 1 solo armo, max 2) e poca meccanica; la monotipia di vele e scafi e la presenza di kit commerciali. Il primo motivo, lingombro, era vincolante in quanto molti non volevano fare alberi di piu` di 2 metri e scafi di piu` di un metro. Il secondo e` che la M consente vari dislocamenti e vari piani velici e che soprattutto si corre con 9 armi stazzati, di solito 3 A, 3 B e 3 C. Questo vuol dire che a seconda del vento tra una manche allaltra si cambia vele spesso anche tra i vari giochi A e soprattutto che bisogna averli, metterli a punto, regolarli e costruirli (o avere tot da spendere e comprarli). Il terzo e piu` importante e` luniformita` delle prestazioni e dei materiali oltre alla presenza di almeno un kit acquistabile a basso costo. Il nostro gruppo era molto eterogeneo sia come skipper sia come modelli: cera qualcuno esperto e qualcuno alle prime armi, magari non tanto con il modellismo, ma con la vela. Quando si correva tutti con barche diverse molti imputavano i risultati piu` o meno buoni allo scafo, alla superficie velica, al peso, etc. Pochi si si concentravano a capire che sulle regolazioni si giocava il rendimento della barca. Aver introdotto il metro e` stato di grande aiuto perche` pesi, vele e barche sono praticamente identici e quindi conta imparare a regolare e centrare la barca, si possono provare a copiare le regolazioni da una allaltra e non ci sono scusanti varie. Inoltre la windstar e` una buona scatola (non esistono M in scatola di montaggio) e quelli che si sono aggiunti/volevano aggiungersi nel tempo usando questa barca avevano a disposizione un approccio facilitato. A distanza di 4 anni penso che il riscontro sia positivo: il gruppo e` progredito molto nella comprensione dei meccanismi chiave della messa a punto e della regolazione delle vele e, non ultimo, avendo mezzi omologhi, nella conduzione in regata. In piu` con piccoli spostamenti abbiamo la possibilita` confrontarci con i gruppi lombardi... e il confronto non e` solo la chiave del progresso e dellapprendimento, ma anche fonte di nuovi stimoli. Ciao[/QUOTE La tua analisi mi sembra adeguata e in qualche punto assolutamente condivisibile. Mi sembra che però tu stia dipingendo la "M" come un mostro di tecnologia che in realtà non è (almeno non rispetto alla 1OM). Gli armi ammessi (numero massimo) adesso sono 6 e comunque la media delle persone corre con 4, chi ha lo Skalpel di Walicki addirittura con 3. Tieni conto poi che il fatto di poter usare il balestrone semplifica le cose in caso di cambio armo, di regolazione e di costruzione. Comunque grazie delle tue riflessioni che ho trovato davvero ponderate e che mi stanno facendo pensare. |
23 settembre 08, 17:08 | #47 (permalink) Top |
User Data registr.: 23-01-2007
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Devo aver pasticciato la reinvio: La tua analisi mi sembra adeguata e in qualche punto assolutamente condivisibile. Mi sembra che però tu stia dipingendo la "M" come un mostro di tecnologia che in realtà non è (almeno non rispetto alla 1OM). Gli armi ammessi (numero massimo) adesso sono 6 e comunque la media delle persone corre con 4, chi ha lo Skalpel di Walicki addirittura con 3. Tieni conto poi che il fatto di poter usare il balestrone semplifica le cose in caso di cambio armo, di regolazione e di costruzione. Comunque grazie delle tue riflessioni che ho trovato davvero ponderate e che mi stanno facendo pensare. |
23 settembre 08, 17:22 | #48 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Poi da noi c'e` uno degli anziani che era amico di Walicki e ha una barca con tante di quelle stupende meccaniche in alluminio autocostruite... bellissime, ma che spaventano uno che per la prima volta si mette a fare una barchetta. Il balestrone e` facile da fare e da regolare... ma fino a un certo punto se non hai fatto un gioco di vele. Chi fa regate sa che i 2 sistemi possono equivalersi, ma chi vede da fuori... non proprio
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23 settembre 08, 22:50 | #50 (permalink) Top | |
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