03 ottobre 08, 16:14 | #91 (permalink) Top |
User Data registr.: 23-07-2008 Residenza: Ponte Sasso
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i microfori si producono dove la resina non riempie gli interstizi tra la trama del tessuto. Credo per problemi di capillarità, ma non sono sicuro. Quello che io propongo non è altro che una sottilissima e senza soluzione di continuità pellicola da depositare sullo stampo e su cui laminare in seguito. La pellicola verniciata non avrebbe i microfori per ovvie ragioni, ma formerebbe una copertura che nasconderebbe eventuali microfori Sicuramente in rete qualcosa troviamo ..... |
03 ottobre 08, 16:23 | #92 (permalink) Top |
User Data registr.: 23-07-2008 Residenza: Ponte Sasso
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come volevasi dimostrare .. ho inventato l'acqua calda. estraggo da Prochima Gel coat -.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.- GC-055 MODANE estere acrilico da stampaggio per stratificazione epossidica applicazione a spruzzo o pennello Assimilabile ad un gel coat poliestere da stampaggio, compatibile con resina epossidica. Questo prodotto accomuna i vantaggi di un gel coat poliestere, come il rapido indurimento; puòraggiungere forti spessori con una sola mano e ha una buona resistenza agli UV, con la possibilità di stratificare con resine epossidiche. Il prodotto non contiene stirolo, quindi non vi è rischio di delaminazione. E indicato per manufatti in composito dove occorra conciliare leggerezza con buona finitura superficiale, come ad esempio: carenature di moto, parti divelivoli da turismo e alianti. Scocche e accessori per vetture da competizione, ecc. Si catalizza come un normale gel coat poliestere, con 2 % di MEKP. .-.-.-.-.-.-.-.-.- In pratica è un gelcoat spruzzabile .. quindi molto liquido. |
03 ottobre 08, 16:43 | #93 (permalink) Top |
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Ciao Chesgiai, ti assicuro che non è il mio caso..................credimi. Il fondo poliuretanico non presentava nessun interstizio sotto la lente. Quindi i microfori che avrebbe avuto la resina sul tessuto sono stati copiosamente riempiti. Il master era perfetto e compatibile con la vernice che ho usato essendo anch'essa poliuretanica; sapevo che questa vernice non è di facile applicazione in qunto concorrono diversi fattori a far si che sia stesa perfettamente alla prima mano. Ad esempio il grado di umidità, l'esposizione diretta al sole va evitata ecc ecc. Ho diluito leggermente la vernice catalizzata con il suo diluente, circa un cucchiaino da caffè, e molto probabilmente era troppo per cui ritengo che la cusa sia questa. Posso anche sbagliarmi per amor del cielo, ma la ritengo una supposizione valida. Carteggiando e non diluendo la seconda mano ti saprò dire che succede; d'altro canto si sbaglia per imparare. Stefano
__________________ Pacta sunt servanda |
03 ottobre 08, 17:56 | #94 (permalink) Top |
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Allora......faccio il carrozziere e mi faccio le barche....i fori si formano quando stampi, il problema è la resina...ma non è che non riempie le trame della vetroserina perchè cmq se la metti in una vasca non entra acqua...quindi è stagna....secondo me il fenomeno è legato all'essicazione e all'evaporazione dei solventi in essa contenuta. Il problema si risolve applicando mani di vernice, carteggiare e riverniciare più volte....ripetere la cosa fino a quando è liscio completo. Si può anche spuzzare diluita la resina ma comeprodottofinito non la si può lasciare perchè col tempo ingiallisce. Cmq...se si vuol fare carbonio a vista si è obbligati a dar tante mani di trasparente...se invece si vuol verniciare di altri colori...all'inizio si posson usar dei FONDI RIEMPITIVI...una volta lisciati, si da solo l'ultima mano del colore desiderato. Cmq nessun dramma...è una cosa normale...cè solo da ripetere l'operazione qualche volta.......ma se si usa un buon fondo...carteggiato quello si vernicia tranquilli. |
05 ottobre 08, 01:46 | #95 (permalink) Top | |
User Data registr.: 19-08-2008 Residenza: Firenze
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| Citazione:
Scritto da Miky731 :. Ciao...i puntini(crateri) di cui parli non son dovuti alla mancanza di pulizia ma sono normali. Le resine anhe se sembrano lisce in realtà son piene di fori. Scritto da Chesgai:. io diluirei della epossidica sino a raggiungere una densità simile alla vernice ... la spruzzerei sullo stampo come se lo dovessi verniciare. Appena la catalizzazione ha raggiunto uno stato gommoso .. inizio la laminazione. La pellicola verniciata dovrebbe mettermi al riparo dai forellini. Scritto da Chesgiai:.i microfori si producono dove la resina non riempie gli interstizi tra la trama del tessuto. Chiedo scusa ma non mi riferivo ne allo stampo ne allo scafo finale, ma al master....................è nato un equivoco ............... comunque ho carteggiato la vernice poliuretanica e riverniciato per la seconda volta sul master con la vernice non diluita. Molto meglio il risultato - assenza di microfori - anche se dovrò farlo per la terza volta in quanto avevo la pistola con ugello 1.2 troppo aperta e quindi ci sono alcune colature. Lunedi posto le foto del master finito e in settimana farò lo stampo Stefano
__________________ Pacta sunt servanda | |
10 ottobre 08, 14:19 | #96 (permalink) Top |
User Data registr.: 19-08-2008 Residenza: Firenze
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Ciao a tutti questo il materiale occorrente per la costruzione dello stampo L'F-225 è il gelcoat con accanto il suo induritore e come si presenta all'interno del barattolo;spero che le foto rendano l'idea della sua consistenza. La 721 è la resina epossidica con il suo induritore che va caricata con i fiocchi di cotone (il sacchetto) per lo strato di congiunzione da applicare sopra al gelcoat appena questo inizia ad indurirsi (dopo 2 - 3 ore dalla sua applicazione). Il distaccante a cera liquido. I vari tessuti di vetro da 280 - 160 e 80 gr. Come già ho avuto modo di specificare è il mio primo lavoro con questi materiali e chiedo venia ai piu esperti se commetto errori nell'esplicitare il lavoro invitandoli a suggerimenti ed a tutti gli altri se con le mie domande creo confusione. Dopo varie letture nel forum e dopo la lettura del CD65 di ClaudioD procederei in questo modo: - Applicazione di una falsa coperta in formica - Stesura di circa 6 mani di cera sul modello, 2 al giorno con intervalli di circa 5 ore fra le due mani per la lucidatura........................quindi tempo occorrente 3 giorni. - Stesura a pennello del gelcoat mescolato con induritore sul master - Quando questo ha una consistenza piu dura e quindi è appiccicoso ma non ancora tirato, applico lo strato di congiunzione con resina 721 caricata con fiocchi di cotone e applico il primo strato di tessuto. - Ancora resina 721 non caricata e poi ancora tessuto fino ad arrivare ad uno spessore ci circa 7/8 mm Domande: - E' possibile che con il pennello mentre stendo il gelcoat porti via la cera stesa sul manichino? Se lo dassi a spruzzo magari diluito con acetone? - Se uso il pennello va dato come se verniciassi? -Per l'applicazione dello strato di congiunzione non è forse preferibile aspettare l'indurimento totale del gelcoat e poi una veloce carteggiatura per proseguire il lavoro? - Quale grammatura di tessuto è piu idonea considerando che lo applico a bende trasversali? Sarei per alternare il 280 al 160. - Fra la falsa coperta e il fianco del manichino si viene a creare un angolo......................il gelcoat farà il suo dovere oppure è preferibile stendervi con il dito dello stucco metallico allo scopo di avere poi un angolo perfetto? Grazie ancora per i suggerimenti e per i commenti a questa discussione Stefano
__________________ Pacta sunt servanda |
10 ottobre 08, 20:17 | #97 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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ciao, ti rispondo in neretto dentro il tuo testo. scusa se sono un po' telegrafico Citazione:
Se ce l'ha ancora, il buon Urs che è un vero artista di questi lavori, aveva fatto uno stupendo libretto/guida con tutte le istruzioni precise per fare stampi e manufatti in fibra. Prova a chiedergliene una copia: li c'è di tutto e di più di quel che puoi trovare sui vari forum e scritto con meticolosità svizzera... un'opera imperdibile. E poi se hai un dubbio su un suo prodotto, basta che gli telefoni e lui ti spiega come usarlo al meglio (a meno che non stia laminando lui qualcosa e tagli corto per "problemi tecnici"): un vero "signore". Ciao
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J | |
11 ottobre 08, 01:20 | #98 (permalink) Top |
User Data registr.: 19-08-2008 Residenza: Firenze
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Ciao ClaudioV, che dire..........non ho parole.........hai risposto a tutti i miei perchè in modo impeccabile...................grazie. Si Urss fa ancora di quei manualetti e dovrei giusto averne uno in casa, ma chissà dove; dovrò buttare all'aria un po di stanze per ritrovarlo..........non mi ricordavo più. Per quanto riguarda la cera: dopo aver dato il fondo poliuretanico ho voluto anche verniciare in nero lucido poliuretanico convinto che cio mi aiutasse nel traguardare la cera alla scoperta di eventuali punti "scoperti". Come già accennato nei post precedenti ho verniciato per ben tre volte e per altrettante ho carteggiato con gradazione 1000 ad acqua per togliere quei piccoli crateri che mi si formavano. Ogni volta che verniciavo ne comparivano sempre meno...................ma ahimè comparivano. Le strade da percorrere a mio avviso sono due : 1) Usare cera in pasta che andrà a coprire questi piccoli crateri (strada piu breve) 2) Carteggiare il manufatto con carta gradazione 1200 ed acqua per vedere di attenuare queste imperfezioni e poi passare alla pasta abrasiva nonche lucidare con il polish. X) Oppure adesso che mi viene in mente, usare tutte e due le strade.............prima la 2 soluzione e poi la 1. Per quanto riguarda il bordino perimetrale (in cartoncino immagino .............lo rivesto con scotch da pacchi? quello marroncino lucido?) applico in posizione verticale una guida di contenimento tutto intorno oppure lascio eventualmente colare il materiale? Hai scritto metterei il 160 come strato a contatto con la superficie interna e poi tutto 260. Interpreto cosi: il 160 solo per lo scafo finale che va in acqua mentre il 260 ,che deve fare spessore, solo per stampo. Giusto? Se ciò aiuta maggiormente il distacco dal master prenderò anche l'acool polivinilico........................sarebbe un peccato non poter separare i pezzie lasciare il lavoro li dopo aver sudato non ricordo piu quante camice e aver speso un po di soldi. Ciao Stefano
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11 ottobre 08, 11:24 | #99 (permalink) Top | ||||
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Citazione:
Io uso fondo poliestere da carrozzeria molto morbido, 2 passate sul master (o 3) e molto olio di gomito. Poi una passata di vernice a finire e subito cera e distaccanti senza far subire al tutto sbalzi di temperatura e passare tanto tempo. Il master lo faccio di solito in listelli di obece e non lo rivesto di fibra proprio per evitare questi problemi di microcrateri. Al limite uso una fibra da 40 superficiale e carteggio, stucco, carteggio ore e ore. Molti non se ne rendono conto, ma una superficie perfetta è un lavoro bestiale; poi gli si danno sopra i distaccanti e la si può facilmente peggiorare, poi si fa lo stampo e la si peggiora ancora un pochino... poi si fa lo scafo e viene ancora peggio Alla fine, se si devono realizzare uno o 2 scafi e non si cerca il grammo, il master rivestito di domopac tirato con il fhon per me rimane sempre la soluzione migliore. Gratto lo scafo, lo vernicio e lo lucido: con meno lavoro che a fare lo stampo ho già uno scafo finito. Il peso del fondo in più alla fine equivale a quello del gelcoat superficiale dello scafo stampato. Continuo a capire poco perchè moltissimi alla prima realizzazione di una barca come prima cosa pensano allo stampo femmina... non si fa così nemmeno su quelle vere. Citazione:
Poi gli metti su il nastro marrone da pacchi (su cui la resina non attacca: sei vuoi essere sicuro alla fine gli dai una passata di cera). Lo spigolino lo controlli bene e al limite con un po' di plastilina, pongo o similari lo sigilli in modo che la resina non possa infilarsi tra bordino e linea di coperta. Comunque la resina grigia non è così fluida da andare molto in giro. Questo bordino potrai staccarlo dallo stampo mentre lo separi dal master e usarlo successivamente mentre lamini lo scafo per fare una battuta per la coperta integrale allo scafo stesso. Unire i due pezzi non è sempre facile e per farlo in maniera solida, sicura e leggera quello è un ottimo sistema. Te lo consiglio sul secondo scafo che stamperai perchè complica un po' la laminazione. Bordino di contenimento allo stampo: puoi anche farne a meno perchè complichi il lavoro e non sono indispensabili, alla fine rifilerai il bordo dello stampo. Citazione:
Citazione:
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11 ottobre 08, 12:17 | #100 (permalink) Top |
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Ciao ClaudioV non resta che mettermi al lavoro Hai mai pensato di fare un tuo manuale al riguardo? cartaceo oppure on-line! Sei molto particolareggiato nelle risposte e sicuramente troveresti molte conferme. Ma forse ti sto solo invitando ad assaggiare quell "acqua calda" che ogni tanto si rammenta. Grazie ancora Stefano
__________________ Pacta sunt servanda |
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