05 ottobre 11, 13:33 | #101 (permalink) Top | |
User Data registr.: 19-09-2008 Residenza: Roma
Messaggi: 89
| Citazione:
__________________ Claudio | |
05 ottobre 11, 13:50 | #103 (permalink) Top | |
User Data registr.: 25-07-2006 Residenza: Roma
Messaggi: 173
| Citazione:
ditemi voi | |
05 ottobre 11, 20:52 | #106 (permalink) Top |
User Data registr.: 20-01-2011
Messaggi: 757
|
Ragazzi, per i progetti c'è un thread specifico: http://www.baronerosso.it/forum/navi...-progetti.html Francesco |
06 ottobre 11, 00:01 | #107 (permalink) Top |
User Data registr.: 08-08-2011 Residenza: Roma
Messaggi: 5.800
| ???? le istruzioni o il commento sul mio motoscafo? Per le istruzioni il discorso è semplice: qualsiasi oggetto capace di oscillare attorno ad un suo punto di stabilità (come, ad esempio, un pendolo) possiede una sua precisa frequenza di risonanza, ovverosia quante oscillazioni esegue in un secondo se viene lasciato oscillare liberamente. In queste condizioni una piccolissima spinta data alla stessa frequenza, e data nel momento giusto, porta l'oggetto ad oscillare con ampiezza sempre maggiore (limitata solo dagli attriti); se invece la frequenza delle spinte è diversa da quella di risonanza, sara necessaria una maggiore spinta per raggiungere la stessa ampiezza di oscillazione. Riportando il problema ai nostri tempi, noi abbiamo una barca che può oscillare nel senso prua-poppa (c.d. beccheggio) con una sua frequenza ben precisa. Abbiamo poi le spinte periodiche a questo movimento che sono date alla barca dalle onde che la stessa incontra nella sua navigazione; se queste spinte sono alla stessa frequenza (o un suo multiplo o sottomultiplo) di quella di risonanza della barca allora questa beccheggierà vistosamente, se invece questa frequenza sarà diversa da quella di risonanza (o un suo multiplo o sottomultiplo), la barca sembrerà non accorgersi neanche di queste spintarelle. Dal momento che la frequenza delle spintarelle dipende dalla distanza fisica delle onde (approssimativamente sempre uguale per quanto riguarda questa discussione) e dalla velocità a cui la barca le attraversa (tipicamente la massima raggiunta dalla barca), per evitare il beccheggio non rimane altra soluzione che modificare la frequenza di risonanza della barca stessa. Se immaginiamo la barca come una bacchetta con due pesi alle estremità ed incernierata nel baricentro, una legge della fisica ci spiega che questo effetto si ottiene modificando la distanza dei pesi dal centro oppure modificandone il peso stesso (come si fa nei pendoli degli orologi). Tante parole per dire: sposta la batteria più a poppa e l'ESC+radio + a prua, cercando di non modificare il baricentro... Se invece i punti interrogativi riguardavano la mia barca, la spiegazione è semplice: la prima prova della barca l'ho fatta con una batteria LI-Ion da 500 grammi e la barca aveva un assetto abbastanza neutro, infatti il forte peso della batteria era ben sostenuto dall'elica immersa ed orientata verso il basso. Quando sono passato ad una LiPo da 180grammi, la spinta dell'elica mi alza la poppa e capita molto spesso che la barca metta la prua in acqua. Spero di essere stato esauriente. Ciao Carlo |
06 ottobre 11, 11:15 | #108 (permalink) Top |
User Data registr.: 25-07-2006 Residenza: Roma
Messaggi: 173
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ookk allora ieri ho spostato lo strut diciamo che lo avevo messo un pochino troppo positivo .. ora l'ho rimesso abbastanza neutro!! lo avevo spostato perchè pensavo che la prua stava troppo in acqua ma forse ho esagerato .. oggi se riesco lo provo con questa nuova configurazione e speriamo smetta questo beccheggio! |
07 ottobre 11, 00:17 | #109 (permalink) Top | |
Rivenditore - Hydrorcmania | Citazione:
Non ho nè conoscenze nè strumenti per confutarla, ma trovo la situazione descritta più applicabile ad una nave di svariate decine di metri che avanza in un moto ondoso costante e regolare in mare aperto che non ad un modellino di poche decine di centimetri. Poi ormai non mi meraviglia più nulla! marco
__________________ Tenshock Monster Brushless Motors by HRCM - Hydro RC Mania Scafi R/C per Hobby e Competizioni - nuovo sito a breve online - | |
07 ottobre 11, 11:30 | #110 (permalink) Top |
User Data registr.: 08-08-2011 Residenza: Roma
Messaggi: 5.800
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Ciao, certamente le condizioni di navigazione di una nave sono molto più prevedibili rispetto a quelle di un modellino, ma le leggi della fisica che governano le due condizioni sono esattamente le stesse, anche se l'importanza di questa o di altre leggi nei due casi può essere notevolmente diversa (basti pensare alle differenze dei rapporti peso/lunghezza/velocità/dimensione dell'elica etc nei due casi) Indubbiamente è più facile applicare le leggi alle navi grandi, ove molta veriabili sono più facilmente controllabili/calcolabli/gestibili, ma nulla toglie che nel modellismo non si possano cmq applicare (o almeno provare ad applicare) delle leggi della fisica che sono fondamentali nella progettazione di una nave vera. Rimane cmq sempre valida la regola che vale più un grammo di pratica che una tonnellata di teoria, però quando la pratica non ci fornisce una risposta perchè non rivolgersi alla teoria? Salutissimi Carlo |
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