15 agosto 13, 20:44 | #721 (permalink) Top | |
User Data registr.: 13-01-2010 Residenza: ------
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Tullio, è proprio così che funziona un'elica a giri costanti. Con una elica a passo fisso, quando la velocità relativa cresce (la velocità vera dell'aeromobile s'intende), l'angolo d'incidenza reale della pala tende a diminuire (l'AoA per intenderci), mentre il passo geometrico è per l'appunto fisso, così che essendo la potenza assorbita dall'elica in diminuzione per il fatto che l'elica ha una resistenza alla rotazione minore, il gruppo moto-elica tende ad aumentare i giri. Ovviamente accade il contrario quando il velivolo rallenta e l'accoppiamento motore-elica tende a perdere i giri. Un'elica a giri costanti non fa altro che variare il passo geometrico per ripristinare l'angolo d'incidenza con cui la pala incontra il vento relativo, sia quando il velivolo accelera, sia quando decelera, così che la potenza assorbita rimane più o meno la stessa e il gruppo moto-elica mantiene i giri. Max | |
15 agosto 13, 22:43 | #722 (permalink) Top | |
User Data registr.: 11-01-2009 Residenza: bologna
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@ Cesare de Robertis : ti ringrazio ma sono solo un pasticcione che gioca, certamente questo è un argomento che intriga ! Tutti i rischi che hai elencato sono certi purtroppo, e tutelarsi credo sia quasi impossibile, buona fortuna a Incramet . Umberto | |
15 agosto 13, 23:25 | #723 (permalink) Top | ||
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di solito i test li fanno altri e l'inventore, sicuro del fatto suo, sta a guardare. Citazione:
non è che i costruttori si sono voluti complicare apposta la vita quando potevano fare un meccanismo molto più semplice ed efficace. ecco il perchè di tanta diffidenza quando nemmeno vengono resi pubblici i test, sembra di essere nell'area 51!! pare veramente si chieda un atto di fede cieco. oh, poi ognuno deve fare come crede, aspetteremo il lancio sul mercato, e guai a chi oserà smontare l'elica per capire come funziona!! Ultima modifica di Mach .99 : 15 agosto 13 alle ore 23:28 | ||
15 agosto 13, 23:35 | #724 (permalink) Top |
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@mach99: di solito, se io inventore ho bisogno di dati, partecipo attivamente ai test. Non è una certificazione in cui un'ente preleva dei campioni e li testa. È vero che ci chiede un atto di fede, ma non ci obbliga a credergli o a partecipare all'investimento. È possibile che su un full size i sistemi non si basino su un elastico per motivi di sicurezza/affidabilità, mentre su un aeromodello il costo dovrà essere ragionevolmente contenuto? Quando compri un esc, un motore, un cb o dei servi, i dati te li fornisce la ditta produttrice
__________________ John OMG...WTF!!! Potrei anche darti ragione....ma poi saremmo in due ad avere torto. Ultima modifica di dopehopes : 15 agosto 13 alle ore 23:39 |
16 agosto 13, 09:07 | #725 (permalink) Top | |
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alla messa sul mercato di un nuovo prodotto, magari brevettato, corrisponde anche un ulteriore, sicuro, investimento in un legale.. è così da un bel pò.. quindi oltre ai quattrini già spesi e a quelli che spenderai per la pubblicità, le scatole, le istruzioni, Rohs ecc.. metti pure in conto anche qualche causa.. ma due foto sfuocate per dire che sei riuscito, non sono bella pubblicità..
__________________ se ti metti a discutere con un idiota, non andare avanti.. ti porta al suo livello e ti batte con l'esperienza.. | |
16 agosto 13, 14:53 | #726 (permalink) Top | |
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quote Milan : No che non sei rincoglionito, non c'è niente da capire è un non senso, si è sbagliato a scrivere, penso. Grazie anche a te, Umberto. Ora più che mai sono in total confusion ....alla fine dovrò salire l'ardua scala e prelevare dallo scaffale ciò che di scritto ho sulle eliche e in illo tempore studiato.... Amen.
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! Ultima modifica di fai4602 : 16 agosto 13 alle ore 14:56 | |
16 agosto 13, 15:31 | #727 (permalink) Top | |
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Infatti agli albori delle eliche a giri costanti per i full size (le eliche a passo variabile manuali esistevano già), tentarono di sviluppare dei meccanismi simili a quelli che l'amico incramet vorrebbe proporre. Ovviamente non funzionavano come dovevano e all'azione della molla e delle masse centrifughe furono aggiunti sistemi che potessero ricevere la pressione dell'olio del propulsore, attraverso l'utilizzo di un pistone idraulico annegato nel mozzo e di un governor idraulico che altro non è che una valvola parzializzatrice di pressione che ne permette il controllo in manuale oltre che in automatico; schema meccanico che è usato tutt'ora nelle eliche idrauliche. Questo perché per regolare il passo geometrico della pala, si ha il bisogno di conoscerne i giri e all'epoca non vi era niente di meglio ( i sensori elettrici erano di là da venire) che misurare la pressione dell'olio, visto che questa varia al variare dei giri del propulsore. Durante la seconda guerra mondiale i tedeschi svilupparono un meccanismo elettrico, basato comunque sulla pressione dell'olio del propulsore; il sensore era costituito da un trasduttore di pressione che attraverso una membrana spinta dall'olio, spostava una resistenza variabile e il segnale arrivava al motore elettrico che azionava le pale attraverso un apposito circuito elettromeccanico. Funzionavano, ma avevano sempre problemi di affidabilità, le tripala furono montate anche sui nostri caccia che montavano i Db 601-605 e venivano costruite su licenza dalla Piaggio col nome di Piaggio P2001. Oggigiorno, con l'elettronica moderna, è possibile misurare con precisione e affidabilità i giri del propulsore attraverso i sensori "Pick-up" e sono state sviluppate eliche elettriche che funzionano molto bene, ma ciò non toglie che in qualsiasi modo la si rigiri un'elica a giri costanti non può funzionare senza un meccanismo che permetta di leggere i giri motore-elica, sia esso idraulico, elettrico o elettro-idraulico. Max | |
16 agosto 13, 19:55 | #728 (permalink) Top | ||
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per quanto concerne l'atto di fede, vedremo se mai avremo la possibilità di avere un pezzo fra le mani. anche secondo me gli assunti aerodinamici sono sbagliati, ci vuole un'azione esterna riferita ad un controllo dei giri o del passo, mi risulta difficile credere ad un automatismo che vada contro le leggi della fisica.. purtroppo non sono come San Tommaso, non credo a chi certifica ed assicura senza fornire prove o una verifica di qualche teoria. vedremo vedremo. Citazione:
dopo tanti marchingegni più o meno complessi dici che l'uovo di colombo non c'è neppure stavolta? | ||
16 agosto 13, 20:09 | #729 (permalink) Top |
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Fai 4602 vai a ravanare fra i tuoi vecchi scritti in quanto sono interessato ad un elica a passo variabile in movimento ma non da montare su un modello ma per il peso per fare la curva di coppia e la potenza massima. Ti ringrazio anticipatamente Alvise.
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16 agosto 13, 21:16 | #730 (permalink) Top | |
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Qualsiasi cosa si muova in un fluido è soggetto alle regole fisiche della fluidodinamica. Il fluido non è mai "tipo", non presenta proprietà fisse e cambia densità e temperatura non solo seguendo le curve di quota che tu ben conosci, ma cambia ora per ora e giorno per giorno anche a parità di quota. Per esempio, rimanendo nei full size, pensa alla "quota di dimezzamento": a 5500 mt la potenza di un propulsore a pistoni aspirato è la metà di quella fornita al livello del mare poiché la densità dell'aria è la metà. Un'elica che si regoli aerodinamicamente a quella quota tenderà ad aumentare il passo geometrico allo scopo di mantenere i giri costanti, assorbendo più o meno la stessa potenza che al livello del mare, ma il propulsore non è in grado di fornirgliela e il gruppo motoelica, inevitabilmente, perderà i giri. E' questo il motivo per cui una vera elica a giri costanti funziona con un controllo dei giri del motore: come sente il calo riduce il passo automaticamente. Riportando il tutto al livello del suolo, quota alla quale svolazzano i nostri aeromodelli, di certo non si avranno questi problemi in modo grave, ma certamente l'elica dell'amico incramet non fornirà sempre le stesse prestazioni poiché le caratteristiche del fluido variano comunque giorno per giorno, anche se in misura minore. Inoltre, è proprio questo il motivo per cui quando si fanno dei test aerodinamici, questi vengono fatti in galleria del vento con pressioni, temperature e densità del fluido conosciute e identiche per ogni test (atmosfera standard ISA), onde evitare di avere test falsati. Avevo detto tutto questo ad Incramet N.mila post fa di questo lungo thread...ma tant'è... E' anche possibile che accoppiando la sua elica a propulsori elettrici si comporti molto meglio, visto che questi non funzionano con principi termodinamici, ma secondo me non avrà mai il massimo rendimento ottenibile con una vera elica a giri costanti, al massimo un leggero miglioramento rispetto ad un'elica a passo fisso. Max | |
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