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Vecchio 14 maggio 12, 21:50   #561 (permalink)  Top
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L'avatar di pegaso3796
 
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Ciao a tutti, sono Davide Resca ex aeromodellista ( ... fino a quando mi permetteranno di volare, dopo tornerò aeromodellista ...), alcuni di voi mi conoscono, per quelli che non mi conoscono dirò che vengo dalla vecchia scuola del "mi faccio tutto io" ho cominciato a fare modelli 40 anni fa' partendo dal tecnigrafo e balsa per finire a qualche anno fa' con l'uso del cad e delle fibre di carbonio, vetro ecc. Ultimamente (dal 2005) ho il brevetto di paramotore ( un parapendio con un motore sulle spalle per volare in pianura) col quale volo tutto l'anno. Da un paio d'anni posseggo una vela o ala (paracadute come erroneamente viene chiamato) con profilo reflex ultima novità in fatto di profili per paramotori ( novità databile col carbonio 14 per quello che riguarda noi aeromodellisti ) le quali comportano una velocità di circa 60 Kmh ( ... non ridete ! ) fino a qualche anno fa il massimo della velocità in paramotore e/o parapendio era di 40 Kmh. Tutto questo cosa c'entra con il titolo di questa discussione ? molto semplice sto progettando anche io una elica a passo variabile per paramotore per poter contenere i consumi e qui do alcune informazioni a Ehstìkatzi. Premetto che ho letto tutte le 56 pagine risposte che avete dato tra concetti più o meno tecnici e nonostante l'alto livello di concetti aerodinamici di alcuni, non ho visto citare ( almeno di non essermelo perso ... ) un concetto fondamentale che avrebbe potuto risolvere alcune dubbi. Ci provo io , poi mi direte voi se ci sono riuscito o meno.
ciao
Ma dove sei stato fino adesso??? Ti chiedo questo perché, ho sei in ritardo ritornando agli antipodi ho in anticipo ritornando alla realtà.
__________________
(PERDONA SEMPRE I TUOI NEMICI MA NON DIMENTICARE MAI CHI SONO.)
Cosa si può fare per UN IMBECILLE che pur sapendo di essere IMBECILLE continua a comportarsi da IMBECILLE? Niente! Monnezza è, tale rimane.
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Vecchio 14 maggio 12, 21:56   #562 (permalink)  Top
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Ciao a tutti, sono Davide Resca ex aeromodellista ( ... fino a quando mi permetteranno di volare, dopo tornerò aeromodellista ...), alcuni di voi mi conoscono, per quelli che non mi conoscono dirò che vengo dalla vecchia scuola del "mi faccio tutto io" ho cominciato a fare modelli 40 anni fa' partendo dal tecnigrafo e balsa per finire a qualche anno fa' con l'uso del cad e delle fibre di carbonio, vetro ecc. Ultimamente (dal 2005) ho il brevetto di paramotore ( un parapendio con un motore sulle spalle per volare in pianura) col quale volo tutto l'anno. Da un paio d'anni posseggo una vela o ala (paracadute come erroneamente viene chiamato) con profilo reflex ultima novità in fatto di profili per paramotori ( novità databile col carbonio 14 per quello che riguarda noi aeromodellisti ) le quali comportano una velocità di circa 60 Kmh ( ... non ridete ! ) fino a qualche anno fa il massimo della velocità in paramotore e/o parapendio era di 40 Kmh. Tutto questo cosa c'entra con il titolo di questa discussione ? molto semplice sto progettando anche io una elica a passo variabile per paramotore per poter contenere i consumi e qui do alcune informazioni a Ehstìkatzi. Premetto che ho letto tutte le 56 pagine risposte che avete dato tra concetti più o meno tecnici e nonostante l'alto livello di concetti aerodinamici di alcuni, non ho visto citare ( almeno di non essermelo perso ... ) un concetto fondamentale che avrebbe potuto risolvere alcune dubbi. Ci provo io , poi mi direte voi se ci sono riuscito o meno.
Se si considera una pala di elica come un'ala rotante, il profilo come tutti sanno avrà la sua massima efficienza ad una determinata incidenza poniamo 2° e per un certo numero di reinolds di funzionamento e quindi di velocità. Ora cosiderando che la velocià su un'elica varia dal centro all'estremità e se poniamo di utilizzare lo stesso profilo su tutta l'apertura ( anche se è svantaggioso ...) ci ritroveremo che all'attacco avremo un angolo di 4 gradi e all'estremita di 1 grado ( sto ipotizzando per rendere semplice il ragionamento ) supponendo di avere una distribuzione costante di portanza. Questo è quello che conferisce l'andamento elicoidale di una pala d'elica rispetto ad un'ala. Gli angoli di incidenza di cui ho parlato valgono a elica ferma ma quando l'elica trasla in direzione del suo moto avviene una cosa che per un'ala non succede e cioè l'angolo di incidenza del profilo rispetto all'aria (o al flusso che incontra ) si riduce in proporzione alla velocità del moto. In pratica i vari angoli di incidenza della pala si riducono e di conseguenza cala la portanza (trazione) che invece si dovrebbe mantenere massima per ovvie ragioni. Ciò comporta che l'unico sistema per mantenere invariata la trazione all'aumentare della velocità di volo è di riportare i gradi di incidenza dei profili alla loro massima efficienza ( e qui vale il paragone fatto da alcuni di considerarla come il cambio di marcia ). Quindi in definitiva l'elica a passo variabile è sempre meglio di un'elica a passo fisso ( da un punto di vista puramente fisico) poichè un'elica a passo fisso avrà sempre e solo un regime di velocità di volo e di rotazione di giri ottimale. Questo non significa che non possa funzionare tantè che finora aeromodelli e aeromobili di piccola fattura hanno preferito l'elica a passo fisso piuttosto delle complicanze costruttive dell'elica a passo variabile. Dimmi se ti è chiaro il concetto che poi magari parliamo dei giri costanti ( altro casino progettuale e parlo per esperienza personale ) ciao

Sono Beppe Ghisleri, ci conosciamo vero ?
Guarda che io non metto in dubbio l'utilità del passo variabile nelle applicazioni 1:1, ci mancherebbe.
Il problema è che non riesco a vederla nel modellismo ed il motivo l'ho spiegato qualche messaggio indietro.
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Vecchio 14 maggio 12, 22:15   #563 (permalink)  Top
durone
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...
Quindi in definitiva l'elica a passo variabile è sempre meglio di un'elica a passo fisso ( da un punto di vista puramente fisico) poichè un'elica a passo fisso avrà sempre e solo un regime di velocità di volo e di rotazione di giri ottimale.
.....
Vero se il passo e' variato nel modo giusto, e questa era una delle cose da capire/sperimentare/mettere a punto per l'elica del nostro amico.
 
Vecchio 14 maggio 12, 23:11   #564 (permalink)  Top
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Che perla...

Mi sono fatto il trip anche io di tutte le 50 e passa pagine...

A sto punto non rimane che un metro di giudizio: aspettare che venga prima o poi commercializzata. Se la cosa fosse minimamente interessante dovrebbe riscuotere un certo successo.

Se fosse 'na sola...beh...non c'è bisogno di dirlo...
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Vecchio 15 maggio 12, 11:31   #565 (permalink)  Top
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Sono Beppe Ghisleri, ci conosciamo vero ?
Guarda che io non metto in dubbio l'utilità del passo variabile nelle applicazioni 1:1, ci mancherebbe.
Il problema è che non riesco a vederla nel modellismo ed il motivo l'ho spiegato qualche messaggio indietro.
Mah ... una volta... conoscevo un tal ingegnere a cui ho copiato un modello ...
http://digilander.libero.it/davidere...to/amsoil3.jpg
ciao Beppe !

Su questo ti do ragione, ma forse è dovuto al fatto che benefici ottenuti Vs complicanza costruttiva = vince complicanza costruttiva 10 a 0 !!!
Ma se qualche sperimentatore trova il sistema di realizzare un mozzo "piccolo" che funziona come su quelli 1:1 credo che la userebbero tutti in virtù del fatto che aerodinamicamente parlando l'elica a passo variabile è più " meglio " di quella a passo fisso.
Come hai detto tu in un post precedente a riguardo del consumo miscela, conviene aumentare la capienza del serbatoio, ma ad esempio per me , che volo in paramotore, ora faccio con dodici litri, 3 ore e mezza di volo e vorrei arrivare a 5. Potrei anch'io aumentare il serbatoio ( ho lo spazio necessario ) ma il decollo lo faccio a piedi correndo per una ventina di metri e ti assicuro che 5-6 kg in più sulle spalle quando già ne hai 30 fanno la differenza, anche perchè sono ancora uno dei più " bei telai di Bologna" ma non sono più un giovincello . Quindi ho preferito studiare una soluzione di rendimento dell'elica per abbassare i consumi. Diciamo che sto lavorando in una via di mezzo tra il modellismo e l'ultralegeero ... utilizzo un'elica di 130 cm di diametro ed un motore di 100 cc di 18 hp.
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Vecchio 15 maggio 12, 12:01   #566 (permalink)  Top
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Vero se il passo e' variato nel modo giusto, e questa era una delle cose da capire/sperimentare/mettere a punto per l'elica del nostro amico.
Ecco ! qui devo dire che non ho capito molto tutte le tabelle, curve di rendimento ( a parte quella cosa del rendimento = 1 che ...va beh, lasciamo perdere ), potenza assorbita e niente numero di giri. Ma come ?! un 'elica a passo variabile e a giri costanti avrebbe dovuto avere come misurazione i giri e l'angolo di calettamento delle pale. Quest'ultima condizione credo sia molto difficile da ottenere e quindi in sua vece si sarebbe potuto utilizzare la potenza assorbita dal motore elettrico o il tempo di volo in caso di motore a scoppio. Ora con la telemetria disponibile sui modelli è abbastanza semplice vedere se l'elica funziona a dovere, basta andare in volo posizionare il gas senza più toccarlo e cominciare a fare evoluzioni, cabrate, picchiate, looping, tonneaux ecc ecc, se l'elica funziona a dovere non ci devono essere variazioni apprezzabili nel numero di giri e/o nella potenza assorbita in caso di elettrico. Non capisco come mai non è ancora stata fatta una lettura del numero di giri, dopo tutto il tempo 4 anni e l'investimento speso sarebbe stata la prima prova che avrei fatto ...
Un'altra cosa che ho notato è che quando si parla di giri costanti non si parla di "quali giri costanti". Ad esempio sugli aerei full size, il governor che rileva i giri motore e regola il passo dell'elica non è fisso ma regolabile dal pilota. cioè il pilota può decidere che vuole un regime di giri costante basso, medio, max coppia, massimi giri ecc ecc, nel progetto di incramet ( a meno di cose che non si conoscono ... ) la regolazione dei giri è demandata alle pale dell'elica e qui c'è qualcosa che tocca, poichè è o dovrebbe essere il pilota che sceglie dove fare lavorare il motore e in base alla velocità di volo l'elica si adegua di conseguenza per ottenere il max rendimento. Nel progetto in questione sembra che sia l'elica che sceglie dove fare lavorare il motore in base alla velocità di volo. forse mi sfugge qualcosa...
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Vecchio 15 maggio 12, 12:06   #567 (permalink)  Top
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Ma dove sei stato fino adesso??? Ti chiedo questo perché, ho sei in ritardo ritornando agli antipodi ho in anticipo ritornando alla realtà.
Sbagliato !!! ... sono in ritardo ritornando alla realtà

Ma chi sei/siete con questi Avatar non si capisce più un caz... ... bip!
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Vecchio 15 maggio 12, 12:18   #568 (permalink)  Top
 
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Originalmente inviato da pegaso3796 Visualizza messaggio
Ma dove sei stato fino adesso??? Ti chiedo questo perché, ho sei in ritardo ritornando agli antipodi ho in anticipo ritornando alla realtà.
aaaaaaaaaaargh!!!!
2!!!
e meno meno!
__________________
"W la gnocca "
"io mi prendo la responsabilita' di capire cio' che dici, non di quello che avresti voluto intendere"
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Vecchio 15 maggio 12, 12:20   #569 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da nicthepic Visualizza messaggio
aaaaaaaaaaargh!!!!
2!!!
e meno meno!
Io ... speriamo che me la cavo ...
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Vecchio 15 maggio 12, 12:31   #570 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da andrea_dm Visualizza messaggio
il vero costo non e' quello del brevetto come tale, in aggiunta e' essenziale la parte delle "rivendicazioni" le quali, a meno che non si tratti di un oggetto semplicissimo, devono necessariamente essere redatte da uno studio professionale (quelli validi in Italia si contano sulle dita di una mano) che mette al lavoro un pool di esperti della materia ed esperti legali.
E la parcella per lo studio delle le rivendicazioni come niente arriva a decine di migliaia di Euro.
(tanto per capirci: se un brevetto per un oggetto di media complessita' lo descrivo in un fascicolo di dieci pagine, il VOLUME delle rivendicazioni puo' arrivare a contenere anche centinaia di pagine)

E senza le rivendicazioni ben fatte .. puoi aver inventato anche il moto perpetuo ma te lo fregano in cinque minuti

Andrea
Ciao Andrea, mi sembri informato in materia, potresti spiegarmi cosa si intende per rivendicazioni ? anche io mi sono interessato per fare brevettare un'idea, ma poi ho lasciato perdere. Lo scopo non era quello di arricchirmi, ma quello di ricevere l'attestato di inventore che danno ( almeno così mi hanno detto ) a coloro ai quali viene accettata la domanda di brevetto. Quando ho fatto l'analisi dei documenti che avrei dovuto produrre c'erano appunto queste rivendicazioni di cui non ho trovato spiegazioni esaudienti. Ho pensato ad esempio che se brevetto un servo, come rivendicazione posso mettere che non voglio che la squadretta venga fissata con il millerighe ... potrebbe essere una spiegazione corretta ? grazie per la risposta .
ciao
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