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Vecchio 16 giugno 12, 13:36   #91 (permalink)  Top
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Data registr.: 10-03-2009
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Mah, il modellismo,per come lo hanno inteso certe generazioni, era un mezzo per approfondire conoscenze ed esprimere capacità creative e di ricerca. Per migliorarsi.Forse questa visione è influenzata da una certa concezione utilitaria industriale, ma sta di fatto che grazie a questo approccio personalmente mi sono sempre sentito differente dal ragazzino che perdeva le giornate a scuotere un flipper ( al bar ...non al campo volo: Flipper è anche il nome di un F3a del tempo ).
Ed è un approccio tecnico che ha influenzato tutta la mia vita.
Non ce ne sono mai state frotte di modellisti, proprio perchè erano necessari certi presupposti.
La possibilità di accesso al radiocomando, le disponibilità finanziarie di una certa parte della società ha fatto si che i ragazzini del flipper potessero far volare i modelli, attratti dalla banale somiglianza al vero data dai pluricomando RC, dal fatto che fosse un attività moderna e costosa. Di immagine. E' un fatto che il monocanale, che pure ha dominato la scena per decenni, sia sparito immediatamente all'apparire dei sistemi multicanali proporzionali e non prima coi pluricanali bang bang: questi, data la loro natura, richiedevano ancora qualità , conoscenza e sacrificio.
I nuovi, solo soldi.E moltissimi dei loro utenti erano utilizzatori di ARF commissionati a modellisti veri...ci sono almeno 4 o 5 artigiani a Torino che ci han vissuto su questo mercato...
Poi sono arrivati la Cina,le radio per tutti e i lampadari appesi...così il modellismo è diventato possesso e utilizzo di oggetti. La conoscenza è un opzional.
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FAI 7635
Renato Privitera non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 16 giugno 12, 14:14   #92 (permalink)  Top
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L'avatar di fiesta
 
Data registr.: 01-02-2007
Residenza: Torino
Messaggi: 801
io ho imparato a pilotare gli aereomodelli radio con il top quark della scorpio motore cipolla 1,5
forse è per quello che non sono mai diventato un campione ,non volava, non rollava,non aveva alettoni e avviavo il cipollino a dito
poi basta ne abbiamo gia dette di tutti i colori
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ciao
Luca Valliera
FAI 15599
fiesta non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 16 giugno 12, 15:07   #93 (permalink)  Top
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L'avatar di veleno30
 
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Originalmente inviato da Cesare de Robertis Visualizza messaggio
Ti capisco perfettamente. Ho cominciato nel '65, a 11 anni, e per moltissimo tempo mi sono dedicato ai veleggiatori ed ai motomodelli da Volo Libero. La prima radio me la sono potuta permettere solo nel 1982, ma la scuola del volo libero è stata determinante per capire come si centra un modello e come si carbura un motore. Quanto ai Cox è verissimo quello che dici, ma pochi sanno che derivano direttamente "dall'opera d'arte delle opere d'arte", l'Arden 099:


Questo gioiello dal peso di pochissimi grammi (era tutto in magnesio) fu il primo motore con i travasi anulari ed era ad accensione elettrica. Il microscopico ruttore era un capolavoro di orologeria, ma nel 1948 Ray Arden lo smontò e sostituì gli elettrodi della candela con una spiralina di platino. Era nato il glow.
Come lo vedi questo delicatissimo gioiello (io ne ho uno in condizioni decisamente migliori di quello della foto) brutalizzato da un avviatore?
Eppure, quanti ne abbiamo visti, di cialtroni/maiali, cercare di mettere in moto dei Cox con la stessa brutalità con cui un somaro infoiato sodomizzerebbe una verginella?

Ha ragione Ranox: siamo troppi, e la quantità va sempre a detrimento della qualità.


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Non sono tra i pochi che lo sapevano, grazie dell'informazione dell'Arden mi interessa molto, approfondirò l'argomento...un' accensione di queste dimenione sono daccordo che sia orologeria e non meccanica motoristica, forse un pochino anche alchimia : )

Per gli avviatori, mah..."molti" non saprei, mi piace cullarmi nell'idea che chi ha un cox non ha un avviatore e viceversa. Del resto in TV continuano a dire che ci sono più criminali che posti letto...un motivo ci sarà .
Scherzi a parte, capisco cosa vuoi dire, un motore deve poter partire bene a mano se è a posto, in questa ottica l'avviatore è un gadget in più, tutto sommato superflua, certo che se il motore non è a posto non sarà l'avviatore ad aggiustarlo, sono daccordo con la tua idea
veleno30 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 16 giugno 12, 15:09   #94 (permalink)  Top
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L'avatar di icarus64
 
Data registr.: 30-03-2011
Residenza: perugia
Messaggi: 3.149
Io considero comunque un enorme beneficio l'avvento dei vari ARF, PNF, ecc. Considero un beneficio l'ingresso (sovente a piè pari) dell'estremo oriente; cinesi e vietnamiti in testa. Tutto questo ha portato sì ad una diminuzione della qualità, ma, nel contempo, ad un incommensurabile abbassamento dei costi e, soprattutto ad un ampliamento della base; non sottovalutiamola la base là dentro ci sono quelli che al primo crash del gommolo, piuttosto che del mini jet venduto da qualche sconsiderato, smettono e ci mettono una pietra sopra. Altri (ne ho un tangibile esempio), poco dopo il polistirolo di turno, iniziano a cercar trittici e chiedono dove trovare della buona balsa.
Io stesso mi beo ad assemblare ARF. Nel nuovo laboratorio, avendo posto, uno spazio per i legnetti sarà assicurato (non sono mai stato un Costruttore, quindi mi riferisco a kit tradizionali). Il Sullivan ce l'ho avuto anche io: una coperta di Linus che ho dato via praticamente nuova. Prima del Sullivan, giravano avviatori ricavati da motorini d'avviamento di automobile. I primi utilizzatori di tali avviatori, dalle mie rimembranze di ragazzino non erano gli sprovveduti che confondevano lo spillo del carburatore con una spilla da balia, bensì i super modellisti dell'F3A, che senza tante nanne piazzavano il bolide capovolto sul supporto e attaccavano l'oggetto all'ogiva.
Amo ma non rimpiango il tempo che fù; apprezzo il presente e guardo oltre la siepe cercando ciò che di positivo l'incedere del tempo continua a donarci. Rifuggo la polemica.
Magari è sfuggito ai moderatori, ma in codesto thread è stato pesantemente insultato un utente con l'appellativo di "buffone"... Ciò non è cosa buona.
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"Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito." (anonimo) - "Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi." (A. Einstein)

Ultima modifica di icarus64 : 16 giugno 12 alle ore 15:15
icarus64 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 16 giugno 12, 15:21   #95 (permalink)  Top
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Non so se gli insulti siano passati inosservati, ma dato che sono anche stati segnalati potrebbero essere stati approvati.
Badlucifer non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 16 giugno 12, 15:31   #96 (permalink)  Top
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L'avatar di icarus64
 
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Originalmente inviato da Badlucifer Visualizza messaggio
Non so se gli insulti siano passati inosservati, ma dato che sono anche stati segnalati potrebbero essere stati approvati.
Bad, di primo istinto avrei voluto segnalarlo, ma ho preferito chiarificarlo in pubblico. Non voglio pensare che lo staff ignori una così grave infrazione.
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icarus64 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 16 giugno 12, 15:35   #97 (permalink)  Top
Sospeso
 
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Originalmente inviato da icarus64 Visualizza messaggio
Bad, di primo istinto avrei voluto segnalarlo, ma ho preferito chiarificarlo in pubblico. Non voglio pensare che lo staff ignori una così grave infrazione.
Non so che dirti amico mio, io ho segnalato il post poco dopo che era stato scritto.
Badlucifer non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 16 giugno 12, 21:35   #98 (permalink)  Top
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Per SUB 53 - Dopo 48 anni di radiocomando, campionati italiani (vinti !), campionati mondiali (sempre primo degli italiani, e un paio di volte podio !), gare in TUTTE le categorie FAI compreso diversi anni di elastico volo libero, probabilmente non sai nemmeno cosa e', 1000 giri di Team Racing (2° classificato ) etc, ho da poco costruito un mio vecchio modello VVC acrobatico da gara, questa volta elettrico con 4 lipo, e 19 m di cavo. Non hai nemmeno la piu' pallida idea della gioia provata nel rifare il programma di gara (molto lontano dalla qualita' di allora, ma ci sta'), e appena ho spazio andando al campo me lo porto e VOLO piu' con questo che con la radio, perche' poche balle, VOLA !
Mai sentito di VVC che spesso a causa di un rientro spezzano i cavi e vanno a cadere a centinaia di metri?
Tu che non sai nemmeno perche' un velivolo si sostiene e vola, quanti schiumini hai comperato ?
bipes non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 16 giugno 12, 22:41   #99 (permalink)  Top
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Data registr.: 18-02-2012
Residenza: Sardegna
Messaggi: 40
Porgo un saluto a tutti i pertecipanti di questa discussione.

Pratico questo magnifico hobby dal lontano 1950, i miei primi aborti erano delle brutte copie dei veleggiatori a volo libero che vedevo volare al campo di aviazione di Monserrato in Sardegna.

In quegli anni ho ricevuto tanti consigli dai modellisti che frequentavano quel campo, sono cresciuto costruendo i modelli sui disegni di Elvio Tosaroni pubblicati sul giornale l'aquilone e infine con grande impegno sono riuscito a progettare i miei primi veleggiatori.

In seguito mi sono avvicinato per un breve periodo ai modelli con propulsione a matassa elastica, ma non è durato molto perchè già si vedevano girare i primi g32, negli anni 53-54 di radiocomandi in Sardegna non si sentiva neanche l'odore, l'unico modo per utilizzare quei motori era applicarli a un motomodello oppure a un VVC e con i miei primi guadagni ne acquistai uno usato che montai subito sul mio primo modello a volo vincolato, il forte odore di etere ancora fa parte dei ricordi di quel periodo.

Per qualche anno ho praticato solo vvc, costruendo qualche modello dell'Aeropiccola fino ad arrivare a possedere i disegni del nobler del quale ho costruito diversi esemplari che vendevo per poter mantenere attivo il mio hobby.

Negli anni successivi ho lavorato costruendo aeromodelli su commissione, le richieste erano varie, dai vincolati agli rc sport fino alle riproduzioni, anche allora esistevano i piloti ai quali mancava il tempo, la voglia o la capacità di costruire un aeromodello.

Nel 1976 ho progettato e disegnato diversi aeromodelli per la ditta Avionica di Rinaldo Godenzi di Roma, Lo Swippet un acrobatico ala bassa per motori da 6,5 cc. un bimotore, il Biaesse per due motori da 3,5 cc, il biplano Saiman 202 riproduzione per gare stand off. un piccolo vincolato a tavoletta, il Mustang per motori da 1,5 cc.

In quegli anni erano nate le prime gare di riproduzioni stand off, sono divenuto un assiduo partecipante con diversi modelli personali, Saiman 200, biplano Waco cto di Lyjak, Saiman 202, erano i tempi che si gareggiava con Ridenti, aveva un superbo Corsair e Ghilardi col suo Liberty Sport, non ho mai vinto una gara, mi classificavo secondo o terzo, però in diverse occasioni nel punteggio a terra risultavo primo e considerando gli avversari era una grande soddisfazione.

Dal 1978 al 1981 ho progettato e messo in produzione per le gare stand off tre maximodelli, un Piper Super Cub, un Avia FL3 e un Wolksplane WP1, tutti in scala 1:4 per motori da 10 cc. questi modelli sono stati prodotti e messi in commercio dalla ditta Gippiesse Mini Aviazione, e per qualche anno sono stati distribuiti anche dalla ditta Merati

Non sono più un giovanissimo, ancora la passione non è diminuita, continuo a volare con modelli rc. a scoppio, elettrici, ancora costruisco e lancio con l'entusiasmo di un ragazzino i balsetta a volo libero, non ho mai acquistato modelli pronti al volo, ma non condanno chi lo fa, è un bene che esistano i modelli pronti al volo, senza questi molti piloti non si sarebbero mai avvicinati a questo magnifico hobby.

Ognuno di noi può trarre soddisfazione solo costruendo o solo facendo volare un aeromodello oppure le due cose insieme, è una cosa personale, perchè decidere per altri cosa è meglio? Siamo padroni delle nostre soddisfazioni e ce le scegliamo a seconda dei nostri gusti, che uno se li costruisca o se li compri già belli pronti è solo una scelta personale e va rispettata.

Ora, dopo avervi riassunto la mia storia aeromodellistica, voglio dare un mio piccolo contributo per chiarire alcuni punti non condivisi su questa discussione.

Il principio per cui un aereo vola e identico sia che voli liberamente o che sia vincolato, prendiamo due aeromodelli, uno rc e uno vincolato, se volano lo devono alla portanza delle ali, perciò le ali dei due aeromodelli fanno lo stesso identico lavoro e i due aeromodelli .....volano....volano.....volano
La sola differenza è quella che nel volo vincolato non è possibile eseguire tutte le manovre che può fare un modello rc.

Nel 1975 ho costruito da un kit dell'Aviomodelli, il vvc. Assault trasformandolo in modello rc, vi garantisco che pilotarlo era stata una grande emozione, volava perfettamente anche se molto reattivo su tutti gli assi, era paragonabile a un attuale funfly.
franco biplano non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 16 giugno 12, 23:21   #100 (permalink)  Top
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Data registr.: 10-03-2009
Messaggi: 1.980
Con questi due ultimi interventi abbiamo due colonne dell'aeromodellismo italiano, con tutte maiuscole.

A proposito bipes, se il tuo F2b è lo zlin226 di modelli in europa....farei una supplica per il disegno ...
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FAI 7635
Renato Privitera non è collegato   Rispondi citando
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