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Vecchio 27 giugno 11, 14:29   #21 (permalink)  Top
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L'avatar di Sebas86
 
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Originalmente inviato da Sebas86 Visualizza messaggio
Nel 1998 anche l'Aerosonde ha fatto la traversata dell'Atlantico. 3270 km in 26h45 minuti con circa 5 kg di carburante. In questo caso pero' il motore aveva subito molte modifiche (A MINIATURE POWERPLANT FOR VERY SMALL,. VERY LONG RANGE AUTONOMOUS AIRCRAFT). E' curioso pensare che senza la configurazione di venti che si verifica in quel periodo dell'anno sull'Atlantico, l'aerosonde avrebbe percorso poco piu' di 2000 km.
Saluti
Mi correggo, il carburante usato e' un valore compreso tra 3.7 e 4.3 kg.
__________________
«Ma tutto ciò è immaginario» disse il radicale puntando l'indice accusatore su menouno
Sebas86 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 27 giugno 11, 14:39   #22 (permalink)  Top
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L'avatar di chrigui
 
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molto interessante...grazie...
chrigui non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 27 giugno 11, 14:55   #23 (permalink)  Top
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L'avatar di mini star
 
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scusate, ma perchè non si potrebbe far qualcosa del genere con un elettrico, anzichè con un motore a scoppio?
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Vecchio 27 giugno 11, 15:29   #24 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Renato Privitera Visualizza messaggio
I voli di distanza sono stati sempre effettuati a vista : quelli erano i tempi e quello richiedeva la FAI per omologare il record.
In Italia i primi emuli di Maynard Hill furono Carlo Mapelli di Milano, nel 1969 con un volo da Milano Lainate a Rimini , 326 km: il problema al tempo era di trovare sul territorio nazionale un percorso autostradale senza gallerie.
Il modello fu pilotato da una Spider ( Alfa Romeo Duetto, per la cronaca ) col pilota ai 4 venti.
Poco dopo Antonio Bellocchio lo superò con un volo da Torino a Cesena, stessa procedura.
Anni dopo Aghem allungò il percorso affrontando diverse gallerie : in questo caso si avvalse di due trasmittenti (e un altro pilota), la seconda "prendeva in carico" il modello mentre Aghem attraversava i tunnel...

Edit : il primo recordman RC italiano fu però Luigi Bolis di Bergamo nel 1968, con primati di altezza ( se ricordo bene 2500 mt, seguito da un Piper Cub) , e durata, di 2 ore circa.
Grazie per aver ricordato correttamente la piccola storia dei records italiani, il problema allora erano proprio le gallerie, quelle due neanche tanto lunghe dopo Rimini, ma lunghe abbastanza per creare problemi alle radio di allora, che ricordo, erano in banda AM 27 Mhz. Poi dopo qualche anno la FAI permise un secondo pilota per una parte del tempo di volo, ecco la seconda radio oltre la galleria, oggi con le PCM non sarebbe nemmeno necessaria, il modello volerebbe tranquillo in fail-safe.
I motori possono andare bene quasi tutti, io usai un Cipolla diesel 2,5 cc (una copia del Bugl austriaco fatta in pochi esemplari dai fratelli Cipolla per le loro gare di team racing), che, con un venturi e spillo del Cox Tee Dee, consumava 230 cc /ora al banco tirando una 10/8, stessa modifica di Maynard che me la racconto' nella corrispondenza intrattenuta. Ovvio comunque che i 4T consumano meno dei 2T, ma resta comunque il fatto che il principe dei motori per il consumo ridotto e' il diesel.
Quello che comunque molti non sanno e' che nei tentativi di records di distanza in linea retta, la FAI impone una dichiarazione scritta del luogo di atterraggio prima del decollo del modello, tolleranza 500 metri, non basta andare finche' tutto funziona, bisogna essere certi di arrivare a destinazione.
L'ultimo volo fantastico di Maynard NON e' stato omologato dalla FAI in quanto esula tecnicamente dallo spirito dei records, non tutti sono in grado di disporre di elettronica satellitare, autopilota, compensazioni automatiche di carburazione con sonde sullo scarico, rinvio dei dati da satellite a computers a terra, etc. etc. Resta comunque un'impresa eccezionale, considerando anche che per i records, di qualsiasi tipo, la FAI impone peso massimo al decollo, compreso quindi carburante, di 5 kg.
Ultimo particolare, Maynard aveva bisogno di un aiutante che leggesse i dati sul computer, da circa 12 anni era quello che gli americani definiscono "legally blind" legalmente cieco, vedeva solo la sagoma delle cose ed il chiarore della luce.
Per anni comunque ho avuto in lui la figura dell'aeromodellista da battere. Carlo
bipes non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 27 giugno 11, 15:40   #25 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Renato Privitera Visualizza messaggio
I voli di distanza sono stati sempre effettuati a vista : quelli erano i tempi e quello richiedeva la FAI per omologare il record.
In Italia i primi emuli di Maynard Hill furono Carlo Mapelli di Milano, nel 1969 con un volo da Milano Lainate a Rimini , 326 km: il problema al tempo era di trovare sul territorio nazionale un percorso autostradale senza gallerie.
Il modello fu pilotato da una Spider ( Alfa Romeo Duetto, per la cronaca ) col pilota ai 4 venti.
Poco dopo Antonio Bellocchio lo superò con un volo da Torino a Cesena, stessa procedura.
Anni dopo Aghem allungò il percorso affrontando diverse gallerie : in questo caso si avvalse di due trasmittenti (e un altro pilota), la seconda "prendeva in carico" il modello mentre Aghem attraversava i tunnel...

Edit : il primo recordman RC italiano fu però Luigi Bolis di Bergamo nel 1968, con primati di altezza ( se ricordo bene 2500 mt, seguito da un Piper Cub) , e durata, di 2 ore circa.
Grazie per aver ricordato correttamente la piccola storia dei records italiani, il problema allora erano proprio le gallerie, quelle due neanche tanto lunghe dopo Rimini, ma lunghe abbastanza per creare problemi alle radio di allora, che ricordo, erano in banda AM 27 Mhz. Poi dopo qualche anno la FAI permise un secondo pilota per una parte del tempo di volo, ecco la seconda radio oltre la galleria, oggi con le PCM non sarebbe nemmeno necessaria, il modello volerebbe tranquillo in fail-safe.
I motori possono andare bene quasi tutti, io usai un Cipolla diesel 2,5 cc (una copia del Bugl austriaco fatta in pochi esemplari dai fratelli Cipolla per le loro gare di team racing), che, con un venturi e spillo del Cox Tee Dee, consumava 230 cc /ora al banco tirando una 10/8, stessa modifica di Maynard che me la racconto' nella corrispondenza intrattenuta. Ovvio comunque che i 4T consumano meno dei 2T, ma resta comunque il fatto che il principe dei motori per il consumo ridotto e' il diesel.
Quello che comunque molti non sanno e' che nei tentativi di records di distanza in linea retta, la FAI impone una dichiarazione scritta del luogo di atterraggio prima del decollo del modello, tolleranza 500 metri, non basta andare finche' tutto funziona, bisogna essere certi di arrivare a destinazione.
L'ultimo volo fantastico di Maynard NON e' stato omologato dalla FAI in quanto esula tecnicamente dallo spirito dei records, non tutti sono in grado di disporre di elettronica satellitare, autopilota, compensazioni automatiche di carburazione con sonde sullo scarico, rinvio dei dati da satellite a computers a terra, etc. etc. Resta comunque un'impresa eccezionale, considerando anche che per i records, di qualsiasi tipo, la FAI impone peso massimo al decollo, compreso quindi carburante, di 5 kg.
Ultimo particolare, Maynard aveva bisogno di un aiutante che leggesse i dati sul computer, da circa 12 anni era quello che gli americani definiscono "legally blind" legalmente cieco, vedeva solo la sagoma delle cose ed il chiarore della luce.
Per anni comunque ho avuto in lui la figura dell'aeromodellista da battere. Carlo
bipes non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 27 giugno 11, 16:05   #26 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da romoloman Visualizza messaggio
Non era avanzato mezzo litro ma molto meno...
Maynard Hill aveva calcolato in 38 ore il funzionamento massimo previsto [...]
All'atterraggio il modello aveva ancora 1/2 ora di autonomia....
Sì, hai ragione, mi ricordavo male: ieri ho ritrovato la rivista dove lessi l'articolo (la sempre ottima "Modellismo", fascicolo di novembre-dicembre 2003), il carburante residuo era "appena 50 cc."
! ! ! ! !
Quindi riassumendo i numeri:
Modello apertura alare 180 cm, lunghezza 180 cm, peso in ODV 4,95 kg (doveva stare sotto i 5 kg per le norme FAI)
Motore 4T O.S. .61 (doveva stare sotto i 10 cc. per le norme FAI)
durata 38 h 52 '
distanza 3030 km.
= velocità media circa 78 kmh
consumo litri 3,45
= consumo medio 878 km/litro

Che sarebbe come dire che uno di noi, col suo tranquillo modello della domenica, con un normale motore 4T da 10 cc., con un normale serbatoio da 300 cc., ad una tranquilla ma non sonnolenta velocità di 78 kmh, assumendo che la sua pista è lunga circa 180/200 metri e che la traiettoria di volo arriva più in là, diciamo per un totale di circa 300 metri.... beh, sarebbe come dire che con un pieno se la farebbe su e giù per 878 volte !

878 km/l
_______ x 0,3 litri
1 litro
_________________ = 878
300 metri


(circa 3 ore e mezzo di volo....)

p.s. complimenti ai recordmen che hanno commentato su questo thread, piacere di conoscervi.

Ultima modifica di UAV drone : 27 giugno 11 alle ore 16:10
UAV drone non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 28 giugno 11, 01:13   #27 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da UAV drone Visualizza messaggio
Sì, hai ragione, mi ricordavo male: ieri ho ritrovato la rivista dove lessi l'articolo (la sempre ottima "Modellismo", fascicolo di novembre-dicembre 2003), il carburante residuo era "appena 50 cc."
! ! ! ! !
Quindi riassumendo i numeri:
Modello apertura alare 180 cm, lunghezza 180 cm, peso in ODV 4,95 kg (doveva stare sotto i 5 kg per le norme FAI)
Motore 4T O.S. .61 (doveva stare sotto i 10 cc. per le norme FAI)
durata 38 h 52 '
distanza 3030 km.
= velocità media circa 78 kmh
consumo litri 3,45
= consumo medio 878 km/litro

Che sarebbe come dire che uno di noi, col suo tranquillo modello della domenica, con un normale motore 4T da 10 cc., con un normale serbatoio da 300 cc., ad una tranquilla ma non sonnolenta velocità di 78 kmh, assumendo che la sua pista è lunga circa 180/200 metri e che la traiettoria di volo arriva più in là, diciamo per un totale di circa 300 metri.... beh, sarebbe come dire che con un pieno se la farebbe su e giù per 878 volte !

878 km/l
_______ x 0,3 litri
1 litro
_________________ = 878
300 metri


(circa 3 ore e mezzo di volo....)

p.s. complimenti ai recordmen che hanno commentato su questo thread, piacere di conoscervi.
Il peso del carburante era esattamente 2.261 Kg.
Non ho idea di quanto sia in litri...
Ma la cosa lo rende ancora più stupefacente...
__________________
Vivere in qeusto mondo e molto belo belo e vale la pena starci ma a volte in questa UNICA vita che ci apartiene posono succedere cose brute brute alora mi chiedo perche siete incazziati domani pole esere anche lultimo
Grazie "TRANQUILLO"
FAI 15766
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Vecchio 05 agosto 11, 14:47   #28 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Sebas86 Visualizza messaggio
Nel 1998 anche l'Aerosonde ha fatto la traversata dell'Atlantico. 3270 km in 26h45 minuti con circa 5 kg di carburante. In questo caso pero' il motore aveva subito molte modifiche (A MINIATURE POWERPLANT FOR VERY SMALL,. VERY LONG RANGE AUTONOMOUS AIRCRAFT). E' curioso pensare che senza la configurazione di venti che si verifica in quel periodo dell'anno sull'Atlantico, l'aerosonde avrebbe percorso poco piu' di 2000 km.
Saluti
Il particolare è che i modelli per fare i record non debbono superare al decollo i 5 kg. e questo pesava 13 kg....ben più facile fare la traversata.
Io sono stato uno dei commissari che ha omologato il record di durata di Agheme fatto a Molinella (Bologna) : ha volato per 22h e 39 minuti
Il motore era un Supertigre 40 a 2 tempi ma con benzina come carburante e relativa candela e fu riempito di carburante fino a raggiungere il 4998 gr: di benzina ce ne andò, se non sbaglio, circa 2500 grammi.
Quando atterrò aveva ancora carburante per 3 ore, ma fisicamente Aghem era distrutto in quanto era, con la regole di allora, obbligatorio pilotare senza nessun cambio, ammesso solo per 10 minuto dopo, credo, ma non ricordo bene, 15 ore ed il cambio lo diede ad Aghem Ruggero Pasqualini.
Fu una esperienza fantastica: per tutta la notte il modello fu illuminato da due enormi fari che a turno erano manovrati da aeromodellisti che seguivano il modello. il tutto fu organizzato dagli aeromodellisti dell' Ae. C. Bologna, di cui allora ero il rappresentante di specialità.
Aghem fece suo anche il record di durata di modelli con propulsione elettrica....ed allora le batterie al litio non esistevano. doveva essere, ma non ne sono certo, verso il 1990/1991. comunque se avete i vecchi numeri di Eco Model trovate tutte le cronache delle imprese di Aghem, che era socio dell' Ae.C. Bologna anche se abitava a Moncalieri.
Aghema in quel periodo fece innumerevoli record del mondo.
Peccato che attualmente nel sito della FAI
records.fai.org
l'elenco non èattivo
Paolo
Indoor non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 05 agosto 11, 15:29   #29 (permalink)  Top
Ciao Andrea, ovunque tu sia vola anche per noi.
 
L'avatar di andrea_dm
 
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In Italia i primi emuli di Maynard Hill furono Carlo Mapelli di Milano, nel 1969 con un volo da Milano Lainate a Rimini , 326 km:
ciao Renato,
ho dei ricordi un po' vaghi di un volo effettuato qualche anno prima (ma non molto, sara' stato il '67 o '68).
Era un modello a due canali (probabilmente una delle radio proporzionali sperimentali che costruiva a Roma Fabrizio Caramelli) che da San Marino (su in alto) seguito da un paio di auto atterro' da qualche parte sulla costa, credo oltre i cento chilometri.

Ma i miei ricordi si fermano qui ... tu hai notizie?

ciao
Andrea
.
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Vecchio 06 agosto 11, 12:57   #30 (permalink)  Top
User super Plus
 
L'avatar di fai4602
 
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Residenza: La Piccola Patria del Friuli
Messaggi: 20.726
...................................
__________________
Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi.

L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai.

Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie !

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