19 agosto 17, 23:10 | #1 (permalink) Top |
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| Dampflokomotive BR 86 Trumpeter
Amici nuova avvincente avventura. ecco alcune foto di locomotive vere ed una variante sui afri anteriori prevista pure da Trumpeter che però io non faccio Un po' di storia - La BR 86 è stata una locomotiva tender costruita secondo un disegno standard delle locomotive a vapore vigente negli anni '20. Era stata prevista per il traffico secondario sia per treni merci che per treni passeggeri su linee a profilo collinare con alta densità di traffico, avendo un telaio equilibrato poteva viaggiare indifferentemente sia a marcia avanti che a ritroso alla velocità di 70 km/h. Le ruote motrici di 1.400 mm. di diametro davano una buona accelerazione sia nei tratti collinari che sulle linee pianeggianti. Le prime 7 costruite da Maschinenbau Karlsruhe vennero consegnate nel 1928 ma la costruzione proseguì anche presso altre fabbriche fino al 1943 per un totale di 775 unità. Dopo l'annessione dell'Austria nel Reich Tedesco vennero coinvolte nella costruzione l'Industria Floridsdorf di Vienna e successivamente anche fabbriche della Polonia occupata. Con una pressione di 14 kp/cm2, motore a 2 cilindri "gemelli" esterni al telaio, ruote da 1.400 mm, massa in ordine di servizio di 88,5 ton. e potenza effettiva di 1030 PSi (680 kW), queste locomotive potevano trainare convogli da 210 ton. alla velocità di 30 km/h su pendenza del 25 Su alcune serie venne applicato l'impianto frenante anche sugli assi portanti, che permise di elevare la velocità a 80 km/h. Altre importanti modifiche riguardavano l'installazione di carrelli tipo Krauss-Helmholtz al posto dei carrelli "bissel" e diversi tipi di preriscaldatore. Dal 1942 venne costruita una versione semplificata come locomotiva da guerra di "transizione".Tra le modifiche più evidenti: i finestrini piccoli (uno per lato) della cabina di guida vennero aboliti e anche il bissel posteriore a raggi venne sostituito con un bissel "solido" Un anno dopo venne data priorità costruttiva ai Gruppi 42 e 52 come locomotive "Kriegs" Durante la guerra alcune unità andarono distrutte, altre vennero incorporate presso altre Amministrazioni Ferroviarie. Dopo il 1945 vennero assegnate: 385 alle DB -175 alle D/DR - 29 alle ÖBB - 44 alle PKP - (Classe TKt3) 73 alle SZD - (Unione Sovietica), 62 alle CSD (Classe 455.2) Nelle DB, il Gruppo 86, in maggioranza fu assegnato in Baviera, al Deposito di Norimberga per le linee della Franconia alle stazioni di smistamento di quella regione e al Deposito di Hofn Epoca IV furono classificate BR 086 DB. L'ultima del Gruppo venne ritirata nel 1974 Nelle D/DR stazionarono, oltre 50 locomotive, nel Deposito di Aue (Sassonia), e nei depositi Herzgebirge e Heringsdorf Il ritiro del Gruppo avvenne, ufficialmente nel 1976, anche se alcune hanno continuato a prestare servizio fino al 1980 DATI TECNICI Anno: 1928 / 1943 - - Rodiggio: 1' D 1' h2 - - Diametro ruote motrici: 1400 mm. - Diametro ruote bissel: 850 mm. - - Diametro ruote posteriori: 850 mm. - - Cilindri: 2 - - Diametro cilindri: 570 mm. - - Corsa: 660 mm. - - Potenza: 1030 PSi (CV) - (680 kW) - - Pressione di esercizio: 14 kp/cm2 - - Lunghezza: 13.850 mm. - - Velocità: 70 / 80 km/h - - Peso per asse: 15,6 ton. - - Massa di servizio: 88,5 ton. - - Capacità acqua: 9 m3 - - Capacità carbone: 4 ton. - - Numero esemplari: 775 - - Numerazioni: - BR 86 001 / 591 - - BR 86 606 / 627 - - BR 86 698 / 816 - - BR 86 835 / 875 - - BR 86 966 - - BR 86 1000 - - Costruttori: Maschinenbau Karlsruhe - Linke-Hofmann - Schichau - Krupp - Borsig - Maschinenfabrik Esslingen - Henschel & Sohn - BMAG (Schwartzkoppf) - Orenstein & Koppel - Vediamo come andrà a finire! Ciao MarioA |
20 agosto 17, 09:41 | #2 (permalink) Top |
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Iniziamo per arrivare alla pagina 8 e trovarmi di fronte agli incastri che si presentano perfettamente in linea, grazie al fatto che sulle balestre i sostegni non sono incollati (vedi istruzioni) ma solo inseriti a pressione rimanendo basculanti. ecco il risultato finale. ci sono dei ritocchi da fare che a visata sfuggono ma che la macchina fotografica evidenzia. A questo punto mi fermo per osservare alcuni filmati che dimostrano la colorazione. questo particolare va verniciato in rosso lucido, ma dalle illustrazioni non si evince quali altri piccoli particolari debbano essere dello stesso colore. Ciao Mariodoxe |
20 agosto 17, 15:21 | #3 (permalink) Top |
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Bruno. Speriamo bene! Per la colorazione Trumpeter distingue due versioni: la civile nera con il rotabile tutto rosso la militare tutta nera compreso tutto il rotabile differenza tra le due versioni solo i tipi di fanali e le stanghe sul davanti. Non *riesco a capire dalle foto in bianco e nero quali fossero effettivamente le colorazioni e quindi ho trovato che: Questo modello rappresenta (porca vacca sembra vero e mi istiga al suicidio) un modello civile con insegne militari qui invece la versione militare ha solo i raggi delle ruote rossi (io a dir il vero ricordo le locomotive con i colori come questa) Questa è una foto della versione civile Sinceramente tutto quel rosso sotto la macchina non mi va, opterei per quella militare ma tutta nera mi confà. Quindi ho deciso di realizzare la versione civile ( fanali col manico e astine laterali) con insegne militarie con soltanto i raggi delle ruote rossi. Ciao Mariodoxe |
20 agosto 17, 16:21 | #4 (permalink) Top |
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Sto lavorando sul rotabile e debbo dire che la precisione dei pezzi è fantastica. Bisogna lisciare tutto molto bene altrimenti gli incastri non combaciano e quando è tutto a posto si fa poi una certa fatica ad inserirli. Per questo incollato un pezzo, prima di completarlo con altri, bisogna aspettare che la colla rapprenda altrimenti si rischia di sfasciare o quanto meno scardinare garn parte del pezzo. I tempi pertanto sono molto più lunghi rispetto a quelli dei soliti modelli. Ciao Mariodoxe |
20 agosto 17, 16:28 | #5 (permalink) Top |
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Ti seguo sempre con vivo interesse, specie quando scrivi gli accenni storici e le spiegazioni tecniche!!! Qui hai scritto che questa locomotiva era stata costruita pure dalla Henschel: ma la stessa che costruiva aerei??? |
20 agosto 17, 21:41 | #7 (permalink) Top |
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Ciao aerofast, ecco una breve ricerca La Henschel venne fondata nel 1810 a Cassel, in Germania, da Georg Christian Carl Henschel in società col figlio, Johann Werner Henschel, fonditore di campane e scultore. Nel 1816 la Henschel & Sohn iniziò a produrre motori a vapore. Nel 1817 divenne socio della ditta anche il fratello maggiore di Johann, Carl Anton Werner e, dal 1837, veniva aperto un secondo stabilimento a Holländischen Platz, ora sede della Università di Kassel. Dopo la morte, nel 1835, del fondatore Georg Christian Carl l'azienda, sotto la guida del figlio di Carl Anton, Oscar Henschel, ebbe una vigorosa espansione. Questi concentrò la produzione sulle esigenze delle ferrovie in rapida crescita. Il 29 luglio 1848 usciva dagli stabilimenti Henschel la prima locomotiva a vapore, per il treno della Friedrich-Wilhelms Nordbahn. Il 4 ottobre 1860 veniva prodotta la 50a locomotiva e, alla morte di Oscar Henschel, nel 1894 erano già state prodotte più di 4.000 locomotive, anche avvalendosi della collaborazione di stabilimenti e società all'estero quali la Cerimedo & C. di Milano. Il numero dei dipendenti che avevano superato nel 1865 il limite di 500 unità, nel 1894 erano già 1.600.Dopo la morte di Oscar la vedova, Sophie Henschel, ne continuò le funzioni fino al raggiungimento della maggiore età del figlio Karl Theodor Anton Ferdinand Henson.Nel 1905 fu costruita la prima locomotiva elettrica; nel 1910, il primo motore per locomotiva termica Henschel con carburatore. All'inizio del XX secolo la Henschel era già divenuta una delle più grandi aziende produttrici di locomotive in Germania; nel 1920 fu trasformata in una società a responsabilità limitata. Dal 1918 fu iniziata la produzione di trasmissioni meccaniche e dal 1925 iniziò la produzione di automobili, autocarri e autobus.Negli anni successivi assorbì la produzione di locomotive della R. Wolf AG (nel 1928), della Linke-Hofmann-Busch (nel 1930, in società paritaria con Krupp) e della Hanomag (nel 1931). Nell'aprile 1933 la Henschel e la Wegmann raggiunsero un accordo per la produzione del materiale rotabile occorrente per un treno a vapore ad alta velocità. La prima produsse la locomotiva a vapore surriscaldato e la Wegmann si assunse l'onere della costruzione del materiale rimorchiato speciale Dopo la salita al potere di Adolf Hitler e l'istituzione della Germania nazista, le esigenze di ricostituzione della potenza militare tedesca imposero a numerose aziende meccaniche una riconversione all'industria bellica. In quest'ambito nel 1935 la Henschel iniziò la produzione su licenza del carro armato Panzer I. Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo 1939-1940 iniziò la produzione su grande serie del Panzer III quindi, dal 1941, del Panzer VI Tiger I. Henschel inoltre fu il solo costruttore del Panzer VI Tiger II. Nel 1945 l'azienda poteva contare su una forza lavoro di 8 000 dipendenti che lavoravano in due turni di 12 ore ciascuno. Durante il conflitto gli stabilimenti dell'azienda sono stati tra i bersagli più importanti del Bomber Command britannico e delle unità di bombardamento USAAF e sono stati quasi completamente distrutti. Oltre la produzione di mezzi terrestri in dotazione all'Heer, l'esercito tedesco dell'epoca, la Henschel sviluppò numerosi velivoli ed armi contraerei per la Luftwaffe, l'aeronautica militare. Di seguito sono elencati gli aeromobili e le armi identificati con la designazione Reichsluftfahrtministerium (RLM), il Ministero deputato alla gestione dell'intera aviazione tedesca del periodo. Henschel Hs 117 Schmetterling, missile terra-aria con motore a razzo Henschel Hs 121, aereo da caccia ed addestratore (prototipo) Henschel Hs 122, aereo da cooperazione con l'esercito/aereo da ricognizione Henschel Hs 123, aereo da attacco al suolo biplano Henschel Hs 124, cacciabombardiere pesante (kampfzerstörer) e zerstörer (prototipo) Henschel Hs 125, caccia ed addestratore (prototipo) Henschel Hs 126, aereo da ricognizione Henschel Hs 127, bombardiere veloce medio (schnellbomber prototipo) Henschel Hs 128, Henschel Hs 129, aereo da attacco al suolo Henschel Hs 130, ricognitore d'alta quota e bombardiere (prototipo) Henschel Hs 132, bombardiere in picchiata e caccia intercettore a getto (prototipo) Henschel Hs 293, bomba planante con motore a razzo Henschel Hs 294, bomba planante antinave con motore a razzo Henschel Hs 295, Henschel Hs 296, Henschel Hs 297 Föhn, sistema d'arma contraerei con razzi da 73 mm Henschel Hs 298, missile aria-aria Henschel Hs P.75, progetto Henschel Hs P.87, progetto Henschel 'Zitterrochen', Anche a me Renderman62 Ciao MarioA |
21 agosto 17, 03:57 | #8 (permalink) Top |
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Quanto mai interessante e ben esplicativo!!! Attendo impaziente altre foto di questo bellissimo soggetto e ti ringrazio per gli accenni storici!!! Buon proseguimento e complimenti per gli splendidi 3d che fai!!! Un saluto, Manoel |
21 agosto 17, 09:16 | #9 (permalink) Top |
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Ciao Manoel prego non c'è di chè! Molti pezzi non vanno incollati (come da istruzioni) in quanto poi non si potrebbero più adattare. Il punto di contatto però è fatto molto bene e il pezzo non si sgancia come succede in altre marche di modelli. è successo però che un pezzo che le istruzioni *segnavano da incollare, invece era da non farlo perché l'incastro successivo non era possibile Ho dovuto tagliare il pistoncino, forare il pezzo (c' era solo l'invito) e rifare il tutto. inoltre bisogna fare molta attenzione (come sempre comunque) perché alcune volte le istruzioni sono sbagliate e si arrischia di compromettere tutto meno male che qui l'errore è già evidente sul disegno. Buona norma comunque è quella di provare a secco ogni cosa prima sia di cablare il pezzo che poi quella di allestirlo nell'insieme. Se si fossero seguite le istruzioni senza un attento esame e relativo controllo questa parte sarebbe risultata con gli attacchi rovesci. Un guaio di difficile se non impossibile riparazione. Su segnalazione di alcuni modellisti, più attenti di me, la versione militare non è nera ma grigio tedesco. Meno male che mi hanno avvisato, non avevo ancora letto bene le istruzioni finali della colorazione. E via così! Ciao Mario |
22 agosto 17, 02:16 | #10 (permalink) Top |
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Debbo riscontrare diversi errori nelle istruzioni, come sempre, ma che grazie alla complessità del modello si possono ovviare in quanto bisogna provare a secco ogni pezzo. La fedeltà dei pezzi e la loro precisione è impressionante quasi tutti non entrano negli inviti. Solo con la visiera 3,5 X *si notano dei piccolissimi granelli di bava. Ho verificato *con il misuratore in asta digitale e si tratta di 3 decimi di millimetro. Ovviamente *io, che mi dedico pure al navale d'arsenale, rimango allibito da tanta precisione perchè io non sarei capace di tanto ne con le macchine micrometriche che ho, ne tanto meno a mano. Alcuni dicono che non vale la pena di essere così precisi, invece io dico che non ne sono capace ed ammiro chi ci *riesce. Terminata quasi del tutto la parte trazione molto realistica. Ci sono tante cose ancora da sistemare, ma sono contento di questo modello, la cui realizzazione mi avvince. Ciao Mariodoxe |
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