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Vecchio 20 dicembre 04, 00:11   #1 (permalink)  Top
S_Ciambra
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Dalla Lista Aeromodellismo:

Da: "Marco Pattoni" <marcopattoni@l...>
Data: Dom Dic 19, 2004 7:03 pm
Oggetto: Regolamento Sicurezza



Qui sotto trovate la mail da mandare alla FIAM, per richierere la revisione di alcuni punti molto restrittivi del nuovo regolamente sulla sicurezza che andrà in vigore nel 2005, dategli una letta e se siete d'accordo, non esitate ad inviarla, la cosa è molto più seria di quanto si possa pensare.
Potete usare questa mail semplicemente togliendo la mia presentazione e cambiando,ovviamente,indirizzo
In fondo mettete la data,la provenienza e la firma ,difficile........va bene anche nome e cognome .........il vostro. ;-)
Come oggetto scrivete: Regolamento Sicurezza.
Vi prego di spedire le mail il più presto possibile,l'ideale sarebbe di mandarle tutti assieme o al massimo entro un paio di giorni a partire da questa sera.
Per comodità vi allego l'indirizzo a cui risponde direttamente Peracchi e l'indirizzo dell'AeroClub d'Italia a cui inviare la mail per conoscenza.

fiam@fiamaero.it

info@aeci.it

Auguri di un felice Natale 2004 e di buon anno 2005

Patton




All’attenzione di Adolfo Peracchi
Presidente FIAM e Delegato per l’Aeromodellismo

Ho letto in varie liste di aeromodellismo che ultimamente l’argomento di discussione è stato il regolamento sulla sicurezza che dovrebbe essere approvato dall’Ae.C.I. nel 2005.
Il documento à stato studiato da una commissione nominata dall’attuale Delegato per l’aeromodellismo, che svolge le funzioni di consulente per l’aeromodellismo per conto del Commissario straordinario dell’Ae.C.I. Giuseppe Leoni.
Alla luce delle discussioni nelle varie liste dedicate all’Aeromodellismo è apparso evidente che molti punti hanno suscitato serie perplessità e quindi appare necessario apportare una serie di modifiche al testo del Regolamento.
Molti punti del regolamento potrebbero mettere in difficoltà i presidenti dei Clubs e gli organizzatori delle gare e manifestazioni, caricandoli di responsabilità notevoli ,questo potrebbe provocare una drastica riduzione del numero di eventi organizzati.
Giustamente un documento deve esservi e deve essere semplice e facile consultazione e applicazione.

Premessa
Da 9 anni è in vigore un documento sulla sicurezza diramato ufficialmente dall'Ae.C.I. con circolare n. 146 del 7 Agosto 1995.
Questo documento è molto semplice, facilmente consultabile e nella sua descrizione generica ha fornito una serie di raccomandazioni, che hanno fatto si che in questo periodo non vi sia stato in Italia nessun incidente importante.
Inoltre questo documento, già a suo tempo sottoposto all’attenzione dell’ENAC, non ha mai avuto suscitato commenti negativi da parte di questo Ente.
E’ mio parere che questo documento abbia ancora una valenza importante,posto che debba subire qualche modifica conseguente alla evoluzione subita dalla pratica aeromodellistica in questi anni,ma credo che non debba essere sostituito dal nuovo documento con le notevoli complessità formali e le difficoltà di attuazione di molte norme e suggerimenti in esso contenuti.
Ritengo invece che questo documento permetterà alle ASSICURAZIONI DI TROVARE NUOVI E FONDATI APPIGLI PER OPPORSI AL PAGAMENTO DI EVENTUALI RISARCIMENTI.
La mia preoccupazione è che il documento non favorisca gli aeromodellisti e la sicurezza della nostra attività, ma le ASSICURAZIONI.

Invito
Alla luce della premessa il sottoscritto ritiene che il documento che è in via d’approvazione, redatto dalla commissione nominata dal Delegato Adolfo Peracchi, debba essere rivisto e semplificato.
Propongo anzi che sia eventualmente modificato ed integrato il documento approvato a suo tempo dall’Ae.C.d’Italia.
In subordine a quanto sopra proposto suggerisco le seguenti modifiche ai punti indicati del manuale in approvazione:





NORME GENERALI

- Cancellare il punto a) (a) Se possibile, sistemare il parcheggio auto almeno a 100 metri dall'area di decollo/atterraggio, idealmente al traverso dalla direzione del vento prevalente. Se il sito lo consente, posizionare il parcheggio vicino a qualche ostacolo per il volo, come ad esempio un filare di alberi) a pag 13: distanza di 100 metri dall’area di volo del parcheggio auto; questa norma rende inservibili la quasi totalità dei campi di volo attuali
-
- Cancellare il punto (Deve essere strettamente proibito l'accesso delle auto nell'area di sosta dei modelli (box). Possono essere concesse eccezioni solo per soci disabili, ma limitatamente al carico e scarico attrezzature.): è correlato al punto a) il parcheggio auto non deve interessare le norme, è in funzione della forma del campo e deve essere in funzione dell’accessibilità all’auto da parte dei Soci
-
- Cancellare il punto e) (e) Stabilite come regola ferrea che NESSUNO voli nella zona interdetta a QUALSIASI quota) un aliante che vola a 200 metri non costituisce pericolo, perciò sostituire “ a qualsiasi quota” con “se non a quota di sicurezza” Questa norma limita troppo il volo e non produce una maggior sicurezza.
A pag 16 abolire il punto (h) La normativa AeCI vigente prevede che, in mancanza di autorizzazione particolare, l’altezza massima di volo dei modelli non debba superare i 400 piedi pari a metri 120.

- N.B.:un'altezza di 300 m. può essere facilmente superata da un aliante in termica) Non è certamente scrivendo questa regola che si aumenta la sicurezza, ma certamente si aumentano i motivi per cui far volare un aeromodello diventa un reato. L’indicazione generica valevole per tutti i campi andrebbe abolita.
- Saranno le esigenze locali o l’ubicazione del campo di volo a provocare l’emissione di una norma.
- Ad esempio, se sopra al campo transitano aerei in atterraggio, valutare la quota di sorvolo e stabilire la regola di conseguenza: questo è compito del responsabile del CLUB, ma stabilire genericamente una quota è restrittivo e inutile, stabilire poi la misura di 120 metri vuol dire che saremo sempre fuori regola.
-
- A pag 30: dovrebbe essere aggiunta la norma FAI che proibisce alimentazioni oltre i 42 Volt.

A pag 32, punto c) &copy; La verifica della competenza dei piloti.
- Nota: premesso che la AECI/FIAM ha in progetto una normativa per la qualifica dei piloti da manifestazione, si raccomanda che il pilota sia almeno in possesso dell’abilitazione al pilotaggio di primo livello rilasciata dalla FIAM, o dell’attestato di aeromodellista e pilota RC rilasciato dall’Aero Club d’Italia.) Questa raccomandazione è completamente inutile in quanto da anni l’Ae.C.I. non rilascia più l’abilitazione a pilota RS e la FIAM avrà legalità a rilasciare il documento solo dopo che gli sarà stata data la delega: quelli attuali sono documenti rilasciati da un’Associazione privata, senza nessun valore. Ritengo opportuno che il punto sia oggetto di una successiva circolare, pertanto cancellare l’intero paragrafo.

NORME PER L’IMPIEGO DEGLI AERO MODELLI RADIOCOMANDATI
‘MAXI’

Cancellare l’art. 6)( Art. 6 – Notifica preliminare
Durante la fase di progettazione e costruzione del modello, il proprietario deve inviare alla FIAM/Aero Club d’Italia una notifica preliminare (all n. 1) delle sue intenzioni di realizzare e portare in volo un modello ‘Maxi’, indicando come minimo quanto segue:
- Dimensioni del modello
- Peso previsto
- Motorizzazione
- Caratteristiche dell’apparato radio
- Altri particolari significativi. )
Non si capisce l’utilità di questa norma

Cancellare l’art.7 e 8) )( - Art. 7 – Autocertificazione di costruzione completata
A costruzione completata, e prima di effettuare una qualsiasi prova di volo, il proprietario/pilota deve inviare alla FIAM/Aero Club d’Italia una dichiarazione di autocertificazione (all. n. 2) che attesti, oltre alle caratteristiche definitive del modello, incluso il tipo e numero di servi, che lo stesso è stato realizzato su propria progettazione (oppure basandosi su un disegno commerciale) e che il dimensionamento e la realizzazione delle strutture è tale da garantire con ampio margine di sicurezza la resistenza a tutte le sollecitazioni derivanti dal volo, incluso le manovre che si intendono effettuare nonché altre manovre di emergenza che dovessero rendersi necessarie in determinate circostanze.
Mediante tale autocertificazione, il propietario/pilota richiede l’autorizzazione ad effettuare i test di volo in privato.)
Art. 8 – Test di volo
La FIAM/Aero Club d’Italia, al ricevimento dell’autocertificazione di cui all’art. 5, rilascia una autorizzazione, di validità limitata a 6 mesi rinnovabile in caso di necessità, per effettuare i test di collaudo in volo del modello, da effettuarsi esclusivamente su campi di volo privati, escludendo pertanto che queste prove vengano effettuate durante lo svolgimento di una gara o manifestazione pubblica.
E’ richiesto un minimo di volo di 1 ora, divisa in almeno 6 voli, con l’esecuzione di tutte le manovre previste nell’esibizione pubblica del modello. Ogni volo termina con lo spegnimento dell’apparato propulsivo.
La durata di un’ora divisa in almeno sei voli è il minimo assoluto, con la raccomandazione di ripartire questi voli in diversi giorni, con condizioni meteo diverse in modo da valutare il comportamento dell’accoppiata modello/pilota anche in condizioni non proprio ideali.
Deve essere provato il decollo e l’atterraggio anche con vento al traverso, il decollo con il pilota a lato pista e non dietro il modello (come d’altra parte previsto dalle prove di qualifica di pilota RC di 2° livello), in pratica tutte le possibili varianti in modo da non trovarsi mai impreparati in occasione di una esibizione in pubblico, e comunque bisogna testare a fondo le capacità sia del modello che del pilota, in modo di essere in grado di giudicare quando le condizioni non permettono un volo sicuro ed è quindi necessario rinunciare all’esibizione.
Ai test di volo deve assistere il responsabile del club di appartenenza del proprietario/pilota, o un suo delegato (ad esempio: l’istruttore di volo RC, o un socio esperto in maxi), che certifichi l’avvenuta esecuzione dei test con risultati positivi.
Anche per queste norme non si capisce l’utilità: si sovraccaricano gli uffici di compiti che non hanno nessuna utilità e si pone un notevole freno all’attività aeromodellistica e non si contribuisce certo alla sicurezza.
Con la elminazione dei paragrafi dovranno essere cancellate anche i relativi moduli delle richieste.
In pratica suggerisco che il pilota debba semplicemente inviare una autocertificazione e ricevere un conferma dalla FIAM e che questo documento abbia poi per la FIAM il valore di un censimento dei maxi modelli.
Ritengo utile l’autocertificazione per tutti i modelli, da 5 kg. In poi, da consegnare agli organizzatori delle manifestazioni, unitamente all’assicurazione.


Cancellare l’Art 9)( Art. 9 – Autorizzazione all’esibizione in pubblico
Terminate le prove, il proprietario/pilota invia un’autocertificazione del felice superamento delle prove di collaudo, incluso una verifica strutturale al termine delle stesse, con l’elenco delle manovre provate, che saranno quelle eseguite in pubblico (all. n. 3).
La FIAM/Aero Club d’Italia rilascia pertanto una autorizzazione all’esibizione del modello in manifestazioni pubbliche, valevole per un anno dal 31 marzo alla stessa data dell’anno successivo. Alla scadenza dovrà essere richiesta l’estensione di validità per un altro anno, dichiarando che il modello non ha subito alcuna trasformazione/riparazione. Se invece ha subito interventi, dovrà essere ripetuto il test di volo, a meno che non siano di minore entità (vedere art. 8).
L’autorizzazione è valida per l’accoppiata modello/pilota, il costruttore verrà solo menzionato per completezza delle informazioni. Sull’autorizzazione potranno essere citati più piloti, a condizione che tutti si autocertifichino di aver eseguito i testi di volo e le manovre previste.)
Dopo quanto proposto ritengo inutile questa autorizzazione che non è altro che una complicazione che limita l’attività. Chi costruisce un aeromodello di oltre 20 Kg di peso non ha nessuna ulteriore garanzia di sicurezza dalla FIAM (la garanzia é seguire i consigli del progettista) ed il possesso di questa autorizzazione non farà altro che obbligarlo ad una perdita di tempo del tutto inutile ai fini della sicurezza.
Chi investe almeno 6-7000 Euro nella costruzione di un Maxi sa benissimo, e non ha bisogno di certificati e denunce, cosa sta facendo e si avvale sempre di un lavoro di gruppo e di conoscenze che lo portano inevitabilmente ad avere una maniacale cura della perfetta realizzazione del modello e dell’impiego di tecnologie sicure.
Statisticamente gli incidenti con maxi modelli sono limitatissimi


Il messaggio originale lo trovare qui: Regolamento Sicurezza
Saluti
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Vecchio 20 dicembre 04, 20:08   #2 (permalink)  Top
DoC
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Risposta di Peracchi:

Salve a tutti.
Ma che piacere sentirvi (ben in 15 fra ieri e stamani ed altri 13 fino ad oggi pomeriggio e cioè ben 28 su 5.000? 10.000? 15.000? 20.000?) ...così tutti uniti ... così granitici...tutti belli colorati...come le palline dell’albero di Natale...e che, faticosamente (credo, visto il tempo che avete impiegato a ...partorire) vi siete messi d’accordo, all'alba del 20 di dicembre e cioè a 12 giorni dall'entrata in vigore di questo manuale, di degnarsi di indirizzare questa fotocopiata idea (ma chi è il coraggioso autore, mica lo mangio?) al Presidente della FIAM nonché Delegato per l'Aeromodellismo AeCI.

Anche se mi sento preso per i...fondelli, il solo fatto, ma solo questo, che anche se, come si intuisce, molto faticosamente abbiate voluto , seppur con grave e colpevole ritardo, indirizzarmi questa "supplica accorata" (perché quando una richiesta, magari legittima e motivata, giunge all'ultimo momento lo è sicuramente alla stregua dell’ultima richiesta che gli avvocati del "dead man walking” indirizzano come ultima ratio al Governatore di quello Stato che lo ha condannato a morte ) la dice lunga, molto lunga, che anche voi, ultimi tra i 5.000 o 10.000 o 15.000 o 20.000 di cui sopra, vi siete finalmente accorti che qualcosa sta cambiando nell'aeromodellismo italiano.

Anche se nessuno ha il coraggio di ammetterlo, sono sicuro che questa vostra faticaccia (bastava ad esempio inviarmene una copia sola con le firme di tutti) sia stata inviata (anzi il suo tono è tipico di chi ha la vostra simpatica intenzione di cercare di mettere in cattiva luce di fronte a coloro che hanno riposto piena fiducia le mie capacità ...mentali ...per aver approvato un simile ...orrore) anche all'AeCI ma, se così non fosse, vi risparmio anche questa fatica.

Al di là di questo mio pensiero (che non vi piacerà sicuramente ma, credetemi, con questa azione che ha, tra l’altro, un’impronta di tipo sindacale, mi ci avete tirato per i capelli) e per il quale mi immagino che cosa si scatenerà sulle varie liste alle quali partecipate, devo dire che se questo documento mi fosse pervenuto in tempi non sospetti e soprattutto con un tono molto meno sprezzante e maggiormente collaborativo (che mi ricorda essere lo stesso che usavate nei confronti di Marco Donati), lo avrei apprezzato quantomeno nella intenzione, ma così non avete fatto altro che confermare un pensiero comune e cioè che anche voi, pur essendo aeromodellisti, non sfuggite minimamente allo stereotipo ( consultate il sito http://users.pandora.be/stefdirrix/flash/italy.htm please) del classico italiano che, come nel caso odierno delle restrizioni sul fumo, strillano solo quando la legge sta andando in vigore e solo ed unicamente quando si accorgono, all'ultimo momento, che la stessa va a ledere i (presunti) PROPRI diritti anche se tiene conto di quelli (reali) degli ALTRI.

Comunque sia, c'è un errore di fondo nello spirito che ha animato l’autore di queste osservazioni e cioè che che si fanno i conti, more solito, senza..l'oste nel senso che (ma come mai leggete o tenete conto solo di quello che vi fa piacere ?) esistono ben due verbali che "inchiodano" gli aeromodellisti alle loro responsabilità e cioè quello del 30/9/03 a Bresso (MI) ove tutte le altre specialità hanno fatto verbalizzare (punto 3 del verbale) alla presenza delle autorità preposte a tutto ciò che vola che "la FIAM viene invitata a formulare una proposta di regolamento per l'attività degli aeromodelli che si concili con quella delle altre discipline onde evitare conflitti spiacevoli o, peggio, rischi di collisione con le attività che operano vicino al suolo come ad esempio gli ultraleggeri o i parapendio". Ed è evidente che in questo caso ci si riferiva particolarmente a quegli aeromodellisti che volano in pendio in quanto detta richiesta era sorta a seguito della collisione tra un aliante modello ed un deltaplano non modello.

Dimenticate, sempre volutamente, anche che a Bologna, il 16 marzo scorso, di fronte a ca 200 aeromodellisti l'Avv. A. Corte (membro del Consiglio di Amministrazione di ENAC e consulente legale personale del Commissario dell'AeCI) (mi) ha richiesto, non su mia o di Donati sollecitazione, l'emissione di questo manuale "affinchè i non addetti non ci metteressero le mani" (vedi anche la premessa a detto manuale). Ed io penso che non finirò (ma dovrei dire finiremo) di ringraziarlo per averci dato questa possibilità!

Infine fate finta di ignorare che esiste un monito ufficiale avente come oggetto "Attività di volo di apparecchi VDS e di aeromodelli" indirizzata dall'Aeronautica Militare (21 settembre 2002) all'Aero Club d'Italia (l'Ente Statale che per legge gestisce tutto ciò che vola per divertimento e non solo) e che l'AeCI ha girato con enfasi a tutti gli Aero Club federati ed ovviamente anche alla FIAM (vedi notizia n°7 sul nostro sito, e non solo).

Ebbene se voi continuate a sostenere che la circolare dell'AeCI basta ed avanza, delle due l'una o non avete capito la gravità della situazione o non ne volete sapere di prendere in considerazione alcunchè che riguardi la sicurezza, quella di tutti e non solo la vostra. Quella circolare come affermato dall' AeCI stessa e dall'Avv. Corte non prescriveva nulla di nulla, nel senso che era acqua fresca e quindi per le autorità del volo e non per Donati o la FIAM!!!!.

Tre cose, in particolare, mi hanno particolarmente stupito, anche se poco importanti ai nostri fini, ma che la dice lunga sulla superficialità (forse dettata dalla fretta legata al panettone) con la quale, a mio parere, avete affrontato il problema.

Mi riferisco al fatto che si affermi che un modello che vola a 200 mt non costituisce pericolo, sulla affermazione che di "sinistri importanti" in Italia non ce ne sono e che insistiate nuovamente sul fatto che la FIAM ha emesso dei documenti senza nessun valore...!

Se voi pensate veramente questo, e mi spiace constatare che all'interno di voi fotocopianti ci sia anche qualcuno che da tempo è iscritto alla FIAM (probabilmente solo perché, come ha osservato tempo addietro l'arguto Sig. Marzocchi per via di un rimborso pro-alluvione o per fruire dello Speciale pacchetto assicurativo FIAM), siete anche qui fuori strada e quindi cerco, ancora una volta, di chiarire questi punti (ma diverse cose le avevo già scritte a suo tempo nella lista primordiale e le avevo scritte personalemnte ad alcuni di voi).
Mt 200: Non c'è pericolo per chi? Per un altro aeromodello o per gli aeromodellisti o per un VDS non si capisce. Si afferma genericamente che "non costituisce pericolo" e si dimentica (volutamente) che esiste da sempre la legge che prescrive come altezza massima quella di mt. 120 (e quindi chi mi accusa di lavorare per le assicurazioni dimentica che la legge non ammette ignoranza) e che non è stata dettata dalla FIAM o da Donati ma che sancisce un limite legato a cascata a quello stabilito per gli altri utilizzatori dello spazio aereo. Anche se vi parrà strano (visto che siete da anni contro la FIAM e quindi a tutto ciò che dalla stessa viene fatto) sappiate che da tempo ho sottoposto il probema all'Avv. Corte e lo stesso mi ha promesso che quando la legge relativa, che prevede ad esempio i mt 300 come massimo per il VDS, verrà rivista, si valuterà la possibilità di elevare anche la nostra . Ma, aveva aggiunto, senza delle regole aeromodellistiche sulla sicurezza ben dettagliate non sarà sicuramente facile. A meno che si pensi che con la vostra attuale petizione si possa fare un referendum e chiamare alle urne il popolo per decidere di abrogarla!
Sinistri: questa affermazione è veramente divertente ma purtroppo anche inquietante anche perché è sottoscritta da alcuni di voi che operando nel nord/Est e che sanno per certo (ma l'ho anche riportato nei vari comunicati FIAM ed AeCI) che, ad esempio, all'Alpe di Siusi per il fatto che un aliante abbia spaccato (si spaccato) la faccia ad un noto aeromodellista la Regione Alto Adige abbia ivi proibito il volo degli aeromodelli, decisione poi rientrata, seppur a fatica, proprio per l'intervento a grandi livelli del Delegato Regionale FIAM!!! Oppure che a Bressanone un aeromodellista sia stato condannato a 6 mesi di carcere (con la condizionale, meno male per lui!) per aver interrotto la circolazione autostradale e quindi un servizio pubblico in quanto un suo aliantino elettrico ha impattato, sfuggito evidentemente al suo controllo, il vetro del casello della locale autostrada. Oppure ci si dimentica del sinistro che un Club FIAM ha in corso da tempo per un danno valutato inizialmente in oltre € 5.000.000 (cinque milioni di euro) o di quell'imprenditore che ha avuto la testa sfasciata dalle pale di un elicottero, o della gamba autorotta del sig. Marzocchi, o delle dita troncate di netto che poi, ritrovate a fatica sul pista di volo, sono state riattaccate in qualche modo al suo malcapitato proprietario?
Cosa si intende per "sinistro importante" secondo voi? E' grave solo se c'è il morto o è grave per la maniera con cui lo intendono i Giudici o i non addetti ai lavori o per il fatto che non abbia avuto conseguenze "importanti" solo per mera fortuna? La invalidità permanente cos'è per voi, una cosa che si fa dal parrucchiere o una malattia risolvibile con una aspirina o che si calma con un ansiolitico, o qualcosa d'altro? Ditemi voi, per favore, perché sono assai curioso di conoscere la vostra competenza in materia!
Per quanto riguarda i documenti rilasciati dalla FIAM, poiché sarebbe impresa ardua demolire questa vostra non pertinente affermazione in quanto non c'è peggior sordo di chi non vuole ascoltare, vi invito ad attendere gli eventi e soprattutto i prossimi comunicati dell'AeCI e della FIAM.

Riassumendo permettetemi di invitarvi ad affrontare questi importanti problemi lasciando da parte il “pro domo sua” , a non offendere chi lavora, magari anche sbagliando, per la comunità e a non parlare così superficialmente di problemi così importanti e variegati se non li si conoscono a fondo e soprattutto tenete conto di come siamo considerati dopo anni di anarchia più totale e cosa possiamo fare seriamente per non essere stritolati anche da questo punto di vista . Se così fosse stato avrei apprezzato meglio il vostro sforzo anche se pretestuoso, visto il corto finale in cui si trova (o si trovava) questo manuale.

Forse se qualche d’uno di voi cambierà atteggiamento potremo anche incontrarci e discuterne serenamente e magari anche apportare quelle modifiche che il manuale richiede sicuramente, ma consentitemi in questo momento di dissentire su tutto quanto da voi proosto (tranne che per i 42 volt) soprattutto per il modo con cui avete affrontato in tutto questo tempo l’argomento e come alla fine, in piena zona cesarini, me lo avete sottoposto.
Bene ho terminato ed ora sono arcisicuro di essermi fatto altri 28 “nemici”, anche se alcuni di questi erano già storici , ma che volete io sono fautore del detto che “più nemici, più onore” e quindi anche se arrivassero a 40 non mi preoccuperei certamente visto che non ho interessi materiali e non ho cadaveri nell’armadio (anche se il buon Ghisleri, Presidente di un Club FIAM, per aver saputo direttamente da me che con il mio motoaliante (vero) sono passato un poco troppo vicino al pubblico mi ha bacchettato non poco. Ma il mio debito, come tanti sanno, l’ho pagato immediatamente. Ecco ora vi ho dato un altro motivo di discussione ma potete anche chiedere sempre a Ghisleri come corro in macchina a Vairano (MI), sulla la pista di velocità di Quattroruote.

Vi auguro un felice Natale e soprattutto un 2005 ricco di soddisfazioni, nella massima sicurezza.

Il Presidente della FIAM
Il Delegato per l'Aeromodellismo AeCI
Adolfo Peracchi

P.S.1 Siete autorizzati a pubblicare sulle vostre liste questa mia purchè per intero.

P.S.2 Il 16 dicembre con prot. n° 196 ho preso una decisione come al solito
"autoritaria" ed ho inviato la seguente richiesta all'AeCI:

Oggetto: Raccomandazioni sulla Sicurezza nell'uso degli Aeromodelli
Circolare AeCI n° 4/2004 (prot. n° SP/MLD/sm 724

Mi riferisco a quanto in oggetto per informarvi che la verifica e la sperimentazione di quanto previsto dal documento da me curato e a suo tempo diramato agli Aero Club federati è tuttora in corso.
Ne consegue che non essendo al momento possibile procedere alla stesura del Manuale definitivo, si rende necessario che detti Aero Club federati vengano informati , come io provvedo con i Club federati alla FIAM, che la sperimentazione annunciata con la circolare suddetta continuerà anche per il periodo 1/1/2005 - 1/1/2006.
Nel trasmettere detta informazione Vi sarei grato anche se sollecitaste ugualmente gli Istruttori ed i Rappresentanti di Specialità a farvi pervenire, prima della fine di detta nuova sperimentazione, eventuali osservazioni che potrebbero modificare alcuni parametri e disposizioni contenute in detto manuale.
Ritengo pertanto che l'osservanza di quanto contenuto in detto Manuale possa divenire obbligatoria, con le eventuali modifiche così apportate, a partire dal 1/1 2006.
Vi ringrazio e Vi porgo i miei migliori saluti.

Adolfo Peracchi

Anticipata via fax
__________________
Saluti,
Giorgio.

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