01 aprile 16, 18:28 | #111 (permalink) Top | |
Coordinatore dello staff Data registr.: 16-02-2004 Residenza: Roma Snakes Hill
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L'occasione é buona per fare anche piazza pulita delle "divisioni" sdoganando il concetto che aeromodellista é chi é appassionato di volo in miniatura. ( leggasi punto, senza altre accezioni) Come dire:" tra noi si cazzeggi pure ma davanti a due piccole ali che decollano giù il cappello sempre e comunque." L'unica vera distinzione che penso che si possa proporre é tra chi é appassionato di volo e chi considera il volo come il supporto della macchina fotografica, questo si, e non é differenza di poco conto. Tutto il resto credo lo si possa considerare naif, chiamiamola goliardia per non dargli un altro nome.
__________________ Sandrone: un uomo di un certo peso. | |
01 aprile 16, 19:26 | #112 (permalink) Top | |
User Data registr.: 04-02-2016
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Mmmm persolmente una grande distinzione che faccio e tra chi "gioca" con lo scopo finale del gioco il volo stesso (dai costruttori,volatori fino ad arrivare al gommolo rtf e frullini senza troppi marchingegni su) a chi come scopo finale non a il volo ma altro...tipo che ne so...un video? na foto?
__________________ Inventare un aereo è nulla. Costruirne uno è qualcosa. Volare è tutto. (Otto Lilienthal) | |
01 aprile 16, 19:31 | #113 (permalink) Top | |
User Data registr.: 07-02-2010 Residenza: Casale Monferrato
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__________________ Master of Ciarpame Bite my shiny metal ass | |
01 aprile 16, 20:03 | #116 (permalink) Top | |
Sospeso Data registr.: 11-09-2015 Residenza: Pavia
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Le macchine fotografiche in aria ci sono da sempre. Ricordo l'Instamatic sull' aliante nelle gare di volo a vela... Da un punto di vista puramente "filologico" è quindi più vicino (numericamente) alla storia del volo "vero" chi fa ricognizione aerea, o trasporto, o combattimento. Eventualmente chi fa gare. Ma lo "svolazzo per diletto" è cosa relativamente recente. Il problema è non volare dove si possono fare danni, poi cosa c'hai attaccato sotto, sopra o intorno all'aggeggio volante è relativamente ininfluente. Non è comunque un problema etico o di "degnità", stante l'assoluta valenza LUDICA del modellismo - produttori a parte, ovvio. Mi sembra di capire, invece, che qui le guerre sono tra associazioni di druidi di religioni diverse, uniti (a volte) dal comune "braccino cortissimo" verso le quote associative di qualunque tipo. Non ci sono neppure dei numeri, ad esempio, quanti parabrezza/ tetti/ cofani di auto danneggiati, in totale e percentualmente, da aeromodelli ad ala fissa o ad ala rotante? I giornali parlano solo di ALCUNI possibili near-miss focalizzandosi sui multicotteri o presunti tali perchè ADESSO fanno titolo, ma le assicurazioni dovrebbero avere dati oggettivi. Si potrebbero conoscere? Sennò continuiamo a tagliarci la gola a vicenda sulla base "mi pare" "è buono e giusto" " me l'ha detto il cugggino". L'assicurazione paga (e fa pagare i premi) sulla base dei buchi effettivamente scavati, non fa differenze se quello che ti è entrato in macchina è un Phantom con le lucine o un Minimoa in legno di pero come li costruiva il nonno. In un confronto politico-normativo sarebbe il più valido argomento di discussione. Quanta gente VOLA (a prescindere), quanti cascano, quanti fanno danni. Sulla sicurezza "intrinseca" poi non raccontiamocela. Le missioni di recupero per alianti "fuori radio" arrivati da soli su cascine lontane le ho fatte anch'io, solo che non si chiamavano "fly-away". E prima di "terminare" per emergenza il volo di un "ala fissa" da centinaia di euro spetasciandolo su un bosco dirupato credo che il proprietario ci pensi sopra esattamente come il multicotterista. Lo sappiamo qui, lo sanno allAeCI, alla FIAM e all' ENAC. E lo sanno da sempre i pastori e i contadini dei terreni sorvolati, che infatti non hanno mai visto di buon occhio l'aeromodellismo "tradizionale" salvo quand'era il momento di farsi pagare l'affitto del terreno (o i danni). | |
01 aprile 16, 20:06 | #117 (permalink) Top |
User Data registr.: 28-03-2007 Residenza: Siena
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| ci sto .... però
Quando ho letto il titolo ho preso la tastiera e stavo per dire OK, dove si firma, poi mi sono letto i 116. ad ora , post e .... permettetemi alcune considerazioni. Ho lavorato per oltre 30 anni nel mondo delle associazioni di categoria economiche, dove gli interessi erano e sono reali. Conosco pertanto molto bene, dal di dentro, i meccanismi che regolano quelle " cose " che raccolgono associati e dovrebbero rappresentare i loro interessi e non gli interessi del Presidente di turno e degli amici degli amici di LUI del momento. Questo a titolo professionale, a titolo aeromodellistico : sono socio FIAM, sono socio del locale Aero Club, sono socio di una ASD con proprio campo di volo con tanto di autorizzazione ENAC ai sensi della Circ. ATM03. Si cari amici perché per volare dobbiamo fare da soli, non c'è FIAM, con le sue polizze assicurative, non c'è AeCI con i suoi attestati/FAI , se vogliamo volare dobbiamo arrangiarci e portare a casa il risultato da soli. Il mio Gruppo ha cercato anche di iscriversi all'AeCI come Ente Aggregato, pagando 100 euro, e per tali conti, ossia NIENTE !!!! Ma il nostro statuto non gli andava bene perché c'è scritto che siamo un'associazione sportiva, che cosa dovremmo essere ? che non possiamo insegnare ai giovani a volare, infatti la nostra passione finirà con noi !!! Cioè detto, condivido la necessità di farci rappresentare nelle sedi istituzionali preposte, in quanto al momento nessuno pensa a noi. Volete un esempio: avete letto le raccomandazioni dell'ANSV, avete visto quali enti ha convocato e con i quali ha concordato come procedere. C'erano tutte le associazioni dei " dronaioli " e l'AeCI; la FIAM nemmeno considerata. Certo la FIAM, quanto alla Fabbrica interessa degli aeromodellisti lo dimostra il fatto di dove viene annualmente convocata l'assemblea nazionale per il bilancio e la nomina dei dirigenti, a Milano ! Anche quest'anno in cui è previsto la modifica dello Statuto si fa il 3 Aprile a Milano e solo i Presidenti vi possono partecipare e non o loro delegati, solo alla FIAM questa regola ! A proposito, quanti Presidenti dei locali gruppi FIAM vi risulta vadano a Milano, che come è noto a tutti è al centro del'Italia !!! Credo che purtroppo vi sia una sola possibilità al momento, cercare di costituire Aero Club mono specialistici in maggior numero possibile, sulla falsa riga del'ACAME, che guarda caso è il braccio operativo della FIAM, e dopo mandare i NOSTRI Presidenti all'Assemblea dell'AeCI e mandare tutti a casa ! Una domanda: chi è l'attuale Rappresentante di Specialità ( aeromodellismo ) in seno all'AeCI che ci rappresenta, i meglio che ci dovrebbe rappresentare ? Quest'anno al locale Aero Club gli aeromodellisti pagano 70 euro di quota, in caso di aero club mono specialistico la quota scende a 40 euro, solo per poter partecipare ai corsi e agli esami per l'abilitazione, ma l'anno prossimo non rinnoveranno certamente non ricevendo nulla in cambio. Scusate nulla non è vero, con altri 10 euro puoi avere una polizza RCT con 2 milioni e mezzo di capitale di rischio. Purtroppo non abbiamo altro dall'AeCI. In questi giorni ho avuto un colloquio telefonico con un alto rappresentante dell'AeCI, e dalle risposte che ho avuto mi è sorto il dubbio che forse avevo sbagliato numero e avevo chiamato l'ACI o la Lega Navale. Sono amareggiato e deluso, ma sono pronto ad impegnarmi perché anche gli AEROMODELLISTI siano degnamente rappresentati. Contate su di me, ma non perdiamo tempo, siamo una razza in estinzione e non confondiamoci con i sondaggi e con i referendum ! Ricordiamo l'uso che ne fanno i nostri politicanti degli esiti dei referendum ( finanziamento ai partiti vi dice niente !!) Io ci sto !!!
__________________ Gli aerei e i sogni si assomigliano. Fanno entrambi volare ! Marco |
01 aprile 16, 21:41 | #118 (permalink) Top |
User Data registr.: 23-06-2012 Residenza: folgaria
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dobbiamo di certo fare qualcosa e dubito che la FIAM nello stato in cui si trova sia la soluzione in grado di rappresentarci, proteggerci e via dicendo. A me spesso è sembrata una agenzia assicurativa, ma posso avere avuto impressioni errate. A noi serve un'AMA, di ispirazione e statuto europeo, che possa portare in Italia l'esempio di altre nazioni meno deficienti burocraticamente rispetto alla nostra povera Italia. Quali sono le regole tedesche, inglesi, belghe, francesi? 70 metri ? 150 con patentino? Siamo in Europa o dove? O siamo sempre l'eterno paese dove è impossibile fare qualsiasi cosa, basta guardare il lavoro, delle regole e leggi da inquisizione spagnola? Non ho mai capito bene cosa sia l'AeCI se non una postazione per scaldasedie di cui nessuna delle federazioni affiliate è mai stato contenta. Ente che è stato addirittura sotto minaccia di eliminazione in quanto inutile. Non ho nemmeno capito se AeCi è a diritto privato, pubblico, o misto. Mi manca di sapere, per avere un quadro, quanti sono gli iscritti FIAM. Se sono 5/6000 un peso c'è. La strategia delineata da MAB.VOLO sembra interessante, un suo contributo estremamente prezioso. Tenete presente che io non sono addentro alle segrete cose. Se all'AeCi risultassimo la maggioranza con voto e a tale congrega spettasse l'elezione di organi, sarebbe un bel colpo di mano. Non solo a tutela dell'aeromodellismo ma di ogni ex federazione o federazione (non so più che fine abbiano fatto le federazioni) nonchè dell'attività sportiva. Come fai a gareggiare con il resto d'europa se noi siamo costretti ad allenarci schiacciati per terra? Nichtepic for president, San Drone Gran Visir. |
01 aprile 16, 22:09 | #119 (permalink) Top | |
Coordinatore dello staff Data registr.: 16-02-2004 Residenza: Roma Snakes Hill
Messaggi: 28.820
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Quindi tiriamo giù di comune accordo due righe per quel che riguarda il sondaggio, consiglio poche e semplici opzioni,. Propongo inizialmente una semplice domanda, inizierei con: Sei favorevole all'istituzione di una piattaforma ad iniziativa che rappresenti l'identità dei modellisti? si no. Il sito é a completa disposizione quindi non ci sono problemi ad aprire magari una sezione apposita dove discutere in modo pratico e veloce le varie decisioni che dovrenno eventualmente esser prese. Infine per tornare in tema e a titolo personale concordo sul fatto che sia un bene ispirarsi all'Ama, valuterei forse anche l'idea dell'uisp lanciata qualche post fa. Mi fa conforta il placet del nostro lucumone, un parere a cui tenevo e che mi conforta. Attendo al varco qualche altro grosso nome.
__________________ Sandrone: un uomo di un certo peso. | |
01 aprile 16, 22:43 | #120 (permalink) Top | |
User Data registr.: 14-06-2011 Residenza: milano
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in tutto questo che scrivi " UISP " è uno dei tanti soggetti che nella mia 60ennale esperienza di aero clubs , squadre nazionali, regolamenti , capi squadra, capi Federazioni (dalla FANI anni '60 in avanti ) me ne ero quasi dimenticato. Era uscita alla ribalta negli anni '80 con l'automodellismo e anche gli scafi mi pare di ricordare, oltre che con l'aeromodellismo. L'ho ritrovata l'UISP proprio nei giorni scorsi guardando il regolamento del C.I F3A Vintage , che si farà sotto la sua egida UISP e CONI. E' bene ricordare per chi magari non lo sa che era ed è il controaltare del C.S.I (Centro Sportivo Italiano , cattolico/aclista questo e comunista / cooperativista o socialcomunista l'U.I.S.P : Essa si interessa di ogni sport o hobby e nell'ultima Assemblea Nazionale a Montesilvano nel 2015 per tre giorni erano presenti oltre 400 delegati. Ecco un esempio di rappresentanza "politica", come fu quella del C.S.I dei tempi di Broggi con le lotte con l'Aero Club. Forse i più giovani diranno cosa c'entra, io dico moltissimo perchè è sempre la stessa storia, Dx e Sx, rossi, neri e bianchi , militari e civili e maneggioni con e senza la divisa con certe tessere in tasca o con altre. Tutto il resto è solo tattica spicciola del momento, desideri di affermazione personale che si sposa di volta in volta con altri interessi. Aggiungendo ai personalismi il fatto che l' ARIA è certo un settore delicato, ancora più del MARE e che il traffico aereo è una realtà indiscutibile siamo dentro una giungla inestricabile, dove tutti i nostri difetti personali e collettivi emergono con prepotenza. Sognare l'AMA è appunto "sognare" una realtà capace di autoamministrarsi da parte di una grande maggioranza di cittadini incapaci invece di far funzionare anche un solo "condominio". Saluti ( Sperando sempre che almeno in queste cose molto serie ci si firmi nome e cognome ) Piero Muzio - FAI 241 | |
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