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Vecchio 02 gennaio 13, 02:12   #521 (permalink)  Top
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L'avatar di romoloman
 
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Per sdrammatizzare un po'....io mi sto adeguando
Ecco in foto la mia flotta anti ENAC!!!

A parte gli scherzi penso proprio che il problema sia di limitarsi a quello detto da Alex TG per evitare troppo cavilli e laccetti! Si vorrebbe semplicemente continuare a divertirsi con qualche sicurezza in più.

Ciao

Albyone
In Germania ti salveresti solo perché non RC:
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Gli aeromodelli sono "mezzi aerei" indipendentemente dal peso e dalle dimensioni. Quello che può sembrare banale in prima istanza comunque ha delle grosse ripercussioni sul proprietario:
-Assicurazione obbligatoria se si usa lo spazio aereo (esclusa per indoor)
-Solo VFR (volo a vista)
-Le restrizioni di volo fanno capo alle norme ICAO. I modelli sono abilitati ad usare lo spazio aereo libero G (sino a 2500ft/Gnd) e teoricamente lo spazio E
-L'utilizzo in spazi aerei ristretti/controllati non è consentito, teoricamente è possibile richiedere al controllo del traffico aereo la "Clearance" ma possibilità che venga concessa sono basse. Gli spazi IFR (C,A,B ) sono ovviamente proibiti.
-Il volo in NFZ è vietato
-La violazione delle regole comporta multe in accordo alle leggi aeronautiche (LuftVG) che sono sostanzialmente molto elevate (5000€ per mancanza di assicurazione, 10000€ ed oltre per il volo in NFZ)

Il problema principale è che molta gente non sa che persino piccoli modelli RTF (persino il PiccoZ) sono sottoposti a questa legge. Per fortuna non lo sanno neanche la polizia e le forze dell'ordine (Ordnungsamt) ,...

Regole particolari per i modelli RC:
-2Km di distanza dalle città per modelli a turbina/scoppio
-nessuna restrizione per gli elettrici (fermo restando le limitazioni NFZ)
-permesso di volo per modelli sopra i 5kg (Aufstiegserlaubnis).
-modelli sopra i 25kg: Licenza e modulo di approvazione tecnica (LBA)
Considerazioni estere a parte, sono convinto che finché si continua a pensare non al singolo (vado anche io in pendio e mi considero cane sciolto) ma da singoli, rifiutando di vedere gli aeromodellisti come una categoria e quindi confrontandosi con la controparte ENAC non come una o due associazione di modellisti ma come 1000 o 10000 singoli, verremo assolutamente ignorati.
Non vi sta bene l'attuale FIAM o FANI ? Vi iscrivete e alle prossime elezioni cambiate il consiglio direttivo, sempre che i numeri per farlo ci siano.
__________________
Vivere in qeusto mondo e molto belo belo e vale la pena starci ma a volte in questa UNICA vita che ci apartiene posono succedere cose brute brute alora mi chiedo perche siete incazziati domani pole esere anche lultimo
Grazie "TRANQUILLO"
FAI 15766
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Vecchio 02 gennaio 13, 05:04   #522 (permalink)  Top
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L'avatar di Capitan Harlock
 
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lo spazio aereo non è di tua proprietà e di tuo uso e consumo esclusivo......

Enrico
se è per questo non è mio tanto meno lo spazio che ingombro con il mio corpo e la mia radio a terra...
quindi fine della storia non si vola più neanche con un aquilone ok grazie dell'informazione... rimetto su il treno della Lima con cui giocavo da bimbo e.
Anche perché i campi di volo son saturi di coatti e di esibizionisti che si spalleggino...
+ o - la storia è sempre quella... si può dire no?


Ciao
__________________
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Ultima modifica di Capitan Harlock : 02 gennaio 13 alle ore 05:11
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Vecchio 02 gennaio 13, 10:19   #523 (permalink)  Top
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L'avatar di Personal Jesus
 
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Originalmente inviato da romoloman Visualizza messaggio
In Germania ti salveresti solo perché non RC:

Considerazioni estere a parte, sono convinto che finché si continua a pensare non al singolo (vado anche io in pendio e mi considero cane sciolto) ma da singoli, rifiutando di vedere gli aeromodellisti come una categoria e quindi confrontandosi con la controparte ENAC non come una o due associazione di modellisti ma come 1000 o 10000 singoli, verremo assolutamente ignorati.
Non vi sta bene l'attuale FIAM o FANI ? Vi iscrivete e alle prossime elezioni cambiate il consiglio direttivo, sempre che i numeri per farlo ci siano.
Per contro, io, se fossi "ente legislatore" (ENAC) oppure "associazione di categoria" (FIAM/FANI), e mi accorgessi che quello che dovrebbe essere il mio interlocutore (aeromodellisti) è rappresentato solo in minima parte dalla "associazione di categoria" (FIAM/FANI), mentre la maggior parte di quelli che rappresentano il "fenomeno aeromodellismo" sono "cani sciolti", mi farei delle domande.

Se fossi la FIAM/FANI mi farei la domanda "Ma come è possibile che magari rappresento solo una parte non maggioritaria dei praticanti? Può essere che indipendentemente da ciò io sia nel giusto ma, invece, non può anche essere che sto sbagliando qualcosa, se la maggioranza non riesce a trovare rappresentanza in me?"

Se fossi l'ENAC invece mi farei l'altra domanda "Formalmente basterebbe dialogare con la FIAM/FANI, ente ufficiale e preposto a rappresentare gli aeromodellisti. Ma, se questi di fatto rappresentano solo la minoranza dei praticanti e invece io voglio fare il legislatore serio e competente, quindi capire e regolamentare finalmente il fenomeno aeromodellistico come si deve, ha senso dialogare solo con FIAM/FANI? Non mi conviene, onde evitare poi di partorire una normativa parziale e specialistica, cercare di capire e dialogare con il fenomeno aeromodellistico nella sua totalità? Quantomeno provarci. Poi se vedo che il fenomeno è veramente troppo eterogeneo, alla peggio, dialogherò solo con le associazioni ufficiali. Ma me la tengo come ultima spiaggia..."
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Vecchio 02 gennaio 13, 10:45   #524 (permalink)  Top
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Se fossi l'ENAC invece mi farei l'altra domanda "Formalmente basterebbe dialogare con la FIAM/FANI, ente ufficiale e preposto a rappresentare gli aeromodellisti. Ma, se questi di fatto rappresentano solo la minoranza dei praticanti e invece io voglio fare il legislatore serio e competente, quindi capire e regolamentare finalmente il fenomeno aeromodellistico come si deve, ha senso dialogare solo con FIAM/FANI? Non mi conviene, onde evitare poi di partorire una normativa parziale e specialistica, cercare di capire e dialogare con il fenomeno aeromodellistico nella sua totalità? Quantomeno provarci. Poi se vedo che il fenomeno è veramente troppo eterogeneo, alla peggio, dialogherò solo con le associazioni ufficiali. Ma me la tengo come ultima spiaggia..."
Non credo che l'Enac si porrà mai questa domanda semplicemente perché non è possibile dialogare con i singoli. Serve qualcuno che ci rappresenti.
Detto che sono fermamente contrario alla demonizzazione dei cani sciolti, al tempo stesso un dialogo è possibile solo con una entità chiaramente identificabile.
In tal senso ritengo positivi i passi concreti che sta facendo Fiam e constato con piacere che il referendum indetto è rivolto non solo ai soci Fiam ma a tutti gli aeromodellisti. Preciso che non sono socio Fiam (il mio campo volo è una associazione sportiva non affiliata).
Invece di spendere troppe parole inconcludenti in questa discussione secondo me è più produttivo compilare la scheda e spedirla a Fiam.
__________________
Ben fatto è meglio che ben detto.
Ti piace costruire? www.aerodimentoso.it
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Vecchio 02 gennaio 13, 11:24   #525 (permalink)  Top
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Precisazioni su affermazioni

Icidenti no,ma un socio del nostro aeroclub ,in volo alla quota stabilita (calcolata con strumentazione aereonautica ,quindi omologata ULM P92 ) Durante un normale volo ditrasferimento,si e trovato vicino un aliante ,i personaggi avvisati della situazione di pericolo affermano che per loro non esistono regole di volo aeromodellistiche e quindi non importa se a bordo ci sono dele persone.
ED E' ANCHE PER PERSONAGGI COSI' CHE NECESSITA LA STESURA DI UN REGOLAMENTO SERIO CHE L'ENAC POSSA IMPUGNARE PERCHE' QUESTE SITUAZIONI NON SI RIPETANO,[/QUOTE]

Ciao Stefano,

Poichè immagino che la tua protesta sia relativa alla recente raccomandata da Voi inviata al nostro Club (CLAERO - Club Aeromodellistico Rodigino), vorrei sottolineare che sono daccordissomo con te che su quanto hai scritto e che vorrei proprio sapere chi ha affermato che non esistono regole per l'aeromodellismo e che non importa se a bordo ci sono persone. Mi viene da supporre che possa essere stato un socio del Club che rappresento e pertanto sarà mio preciso compito redarguirlo per la gravità delle affermazioni fatte. Ti prego quindi fare nome e cognome.
Relativamente invece alla questione del regolamento che potrà essere approvato da ENAC, la questione sarà a mio avviso estremamente complessa in quanto, al di là della tipologia di aeromodello ammesso (attualmente 20 Kg fino a 1000 piedi in aree non ATZ), esisterà la necessità di censire i siti aeromodellistici, e forse gli aeromodeliisti!

Cari saluti a Tutti e Buon Anno (speriamo che sia veramente buono)

Massimo Camellin
Presidente uscente CLAERO (Club Aeromodellistico Rodigino)
cammas non è collegato  
Vecchio 02 gennaio 13, 11:41   #526 (permalink)  Top
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Per contro, io, se fossi "ente legislatore" (ENAC) oppure "associazione di categoria" (FIAM/FANI), e mi accorgessi che quello che dovrebbe essere il mio interlocutore (aeromodellisti) è rappresentato solo in minima parte dalla "associazione di categoria" (FIAM/FANI), mentre la maggior parte di quelli che rappresentano il "fenomeno aeromodellismo" sono "cani sciolti", mi farei delle domande.

Se fossi la FIAM/FANI mi farei la domanda "Ma come è possibile che magari rappresento solo una parte non maggioritaria dei praticanti? Può essere che indipendentemente da ciò io sia nel giusto ma, invece, non può anche essere che sto sbagliando qualcosa, se la maggioranza non riesce a trovare rappresentanza in me?"

Se fossi l'ENAC invece mi farei l'altra domanda "Formalmente basterebbe dialogare con la FIAM/FANI, ente ufficiale e preposto a rappresentare gli aeromodellisti. Ma, se questi di fatto rappresentano solo la minoranza dei praticanti e invece io voglio fare il legislatore serio e competente, quindi capire e regolamentare finalmente il fenomeno aeromodellistico come si deve, ha senso dialogare solo con FIAM/FANI? Non mi conviene, onde evitare poi di partorire una normativa parziale e specialistica, cercare di capire e dialogare con il fenomeno aeromodellistico nella sua totalità? Quantomeno provarci. Poi se vedo che il fenomeno è veramente troppo eterogeneo, alla peggio, dialogherò solo con le associazioni ufficiali. Ma me la tengo come ultima spiaggia..."
........... ?????? Gli iscritti automobile club italia sono una assoluta minoranza di chi guida una auto, ma nessuno ( ACI e legislatore) si preoccupa quando decidono di cambiare le regole del il codice della strada......


Enrico
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Vecchio 02 gennaio 13, 11:52   #527 (permalink)  Top
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Ho compilato e spedito il questionario della FIAM, pur non essendo iscritto e cane sciolto, e mi hanno risposto cortesemente ringraziando per le indicazioni, quindi usiamolo. In questo modo non si ragionerà più da singoli ma con uno degli interlocutori.
E' una cosa molto concreta per cui sfruttiamola.

Ciao

Albyone
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Albyone
"E tutto cospira a tacere di noi,/un po' come si tace / un'onta, forse, un po' come si tace / una speranza ineffabile"
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Vecchio 02 gennaio 13, 12:09   #528 (permalink)  Top
Sospeso
 
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Originalmente inviato da Personal Jesus Visualizza messaggio
...Se fossi l'ENAC invece mi farei l'altra domanda "Formalmente basterebbe dialogare con la FIAM/FANI..
Continuiamo a non voler capire..
L' ENAC NON HA NESSUN OBBLIGO, nè formale nè di sostanza nè operativo, di dialogare, chiedere, discutere, trattare e chiedere pareri o referendum A NESSUNO.
L'ENAC è tenuto a normare con effetto di legge tutto ciò che si muove nell' aria: se in questo caso chiede il parere degli aeromodellisti è solo un gesto di considerazione e di squisita cortesia che tutti dovrebbero apprezzare come tale, invece di sfanculare e insultare più o meno spiritosamente.
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Non mi conviene, onde evitare poi di partorire una normativa parziale e specialistica, cercare di capire e dialogare con il fenomeno aeromodellistico nella sua totalità?
No. Non conviene, non serve, non è obbligato e non è possibile. Il "fenomeno aeromodellistico" non ha una faccia riconoscibile e non si trova sulla guida del telefono. Ci sono gommolari a cui 50 metri bastano e avanzano, aliantisti che a parlargli di campo volo gli viene uno sturbo, bimbiminchia col vento nei capelli e lo sguardo al futuro che comprano, volano e schiantano nel totale anonimato.
Quindi restano i PARERI (raccolti con i moduli) e GLI INCONTRI CONOSCITIVI con le associazioni esistenti che sono tre, FIAM, AeCI e FANI.
Internet, forum, blog e petizioni online valgono come la carta Foxi usata.
Alberto Nencioni non è collegato  
Vecchio 02 gennaio 13, 12:20   #529 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da enrico58 Visualizza messaggio
........... ?????? Gli iscritti automobile club italia sono una assoluta minoranza di chi guida una auto, ma nessuno ( ACI e legislatore) si preoccupa quando decidono di cambiare le regole del il codice della strada......


Enrico
Centrato il problema!

Perchè chi guida l'automobile non è l'unico e il principale utente della strada.
Quindi giustamente e saggiamente chi regolamenta il codice della strada fa norme che tengono presente la situazione reale includendo la presenza e le necessità di tutti gli altri utenti (per fare un esempio camionisti o ancor meglio pedoni), senza neanche interpellare quest'ultimi (che non hanno magari neanche un "associazione di categoria")!

Invece mi pare che qui si ribalti esattamente la situazione!

Sarebbe come dire che, poichè l'unica associazione che rappresenta gli automobilisti (e sottolineo automobilisti, neanche camionisti, ciclisti, pedoni ecc.) è l'ACI, il ministero dei trasporti o chi per esso, quando decide di mettere in mano al codice, si incontra solo con quest'ultima e anzi decide in base alle istanze particolari (e ci mancherebbe altro, l'ACI farebbe "giustamente e solo" gli interessi particolari dei proprio iscritti) di questa e solo di questa (essendo "unica" rappresentanza ufficiale).

Per carità, probabilmente si può anche fare così.
Però a me, un lavoro fatto così, mi spiace scomodare la "politica", ma sembrerebbe tanto un "contratto stile Pomigliano": fatto a misura di chi ha avuto "interesse" a sedersi a un tavolo dove c'era il minor numero di persone possibile.

Il fatto di sedersi a un tavolo dove c'è il minor numero di persone ha un vantaggio: semplifica le cose. Se è vero come è vero che, già se siamo in due, metterci d'accordo diventa un problema.
Ma che sia il modo giusto di fare le cose, a mio modesto parere, è tutto un altro paio di maniche.

Ripeto, a casa mia, prima di regolamentare qualsiasi cosa, bisogna prima capire e fare la fotografia della situazione a cui si vuole mettere mano.
Poi si pensano alle cose da fare e come farle.

Dice il saggio: non c'è niente di peggio che pensare di aver trovato una soluzione semplice ad un problema complesso.
Personal Jesus non è collegato  
Vecchio 02 gennaio 13, 12:29   #530 (permalink)  Top
Sospeso
 
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Originalmente inviato da Personal Jesus Visualizza messaggio
..Dice il saggio: non c'è niente di peggio che pensare di aver trovato una soluzione semplice ad un problema complesso.
Vero.
Ma questo problema non è complesso.
Manca la regolamentazione = la facciamo.
Con i professionisti parliamo e discutiamo perchè sappiamo chi sono e portano cifre, piani, progetti.
Con i modellisti sentiamo chi c'è e cosa vuole, ma tanto quelli sono sempre contrari a priori, rifiutano persino di contarsi e di presentarsi nome e cognome. Qualunque regolamento hanno tentato di mettere in piedi LORO STESSI se lo sono auto-impallinato...
Adesso decidiamo noi una volta per tutte.

Le cose stanno in QUESTI termini, ammettiamolo...
Alberto Nencioni non è collegato  
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