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Vecchio 02 gennaio 14, 00:13   #3461 (permalink)  Top
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L'avatar di double68
 
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Originalmente inviato da Gene57 Visualizza messaggio
l'Enac ha il dovere di occuparsi della regolamentazione dello spazio aereo ; non lo fa per suo piacere personale, ma perche' e' il suo compito

la cosa sorprendente non e' il perche' sia uscito questo regolamento, ma il perche' in Italia non esistesse fino a ieri una regolamentazione del volo degli aeromodelli

non stiamo parlando di una macchinina che corre fra le panchine di un parco (e peraltro anche questa potrebbe combinare danni a cose e persone) ma di oggetti che occupano una fetta di cielo che viene usata da altri utenti

ovviamente, e giustamente, nella "catena alimentare" gli aeromodelli sono gli ultimi a livello di importanza, perche' non hanno persone a bordo

di conseguenza gli si doveva assegnare uno spazio libero dove poter evoluire senza creare danno alle restanti utenze

come detto alcune centinaia di post fa abbiamo il problema che lo spazio comunemente usato negli altri paesi dagli aeromodelli (semplifichiamo dicendo 0>150 metri) in Italia e' invece assegnato al volo degli ULM ; dunque la soluzione di avere uno spazio solo per noi e' praticamente impossibile

non stiamo qui a discutere del perche' in Italia gli ULM volano a quelle quote ; se l'hanno fatto ci sara' stato un motivo, molto probabilmente un motivo a noi incomprensibile, forse ci saranno stati in ballo degli interessi, o delle lobby che hanno portato a quelle scelte, ma la realta' con cui dobbiamo confrontarci e' questa



dunque l'Enac ha fatto delle regole perche' era suo dovere farle, ad un certo punto e' stato obbligato a farle

non l'ha fatto sicuramente per soldi ; cosa vuoi che siano le poche migliaia di euro che possono arrivare nelle loro casse dagli aeromodellisti

facciamo dei conti della serva : immaginiamo che vengano richiesti in un anno ad Enac 500 Notam e che questi vengano a costare nella peggiore delle ipotesi 300 euro l'uno ; quanto fa ? 150mila euro ; si ok, e' una bella cifra, ma cosa e' in confronto a tutto quello che gestisce Enac ? , sono briciole in confronto agli oltre 700 milioni del suo bilancio

dunque scordiamoci che sia fatto per soldi ; tenuto anche conto del fatto che gestire quelle 500 pratiche richiede un costo, inteso come impegno di personale



dunque Enac ti dice : questi sono gli spazi che ti concedo ; in alcune zone puoi volare liberamente entro certi limiti in altre lo puoi fare con un "permesso"

bene, tu chiedi : ma come faccio a cautelarmi per essere sicuro che io rispetto quei limiti e cosi' se mi succede qualcosa posso dimostrare che e' colpa dell'altro ?

bene , un sistema non c'e' ; al massimo puoi montare sul tuo modello un logger che ti registra i dati di volo

ma, concludendo, ...stai sereno e non pensare a cose che non possono essere messe in pratica

in tutti i paesi esistono regolamentazioni e quote minime imposte ; noi italiani siamo ovviamente arrivati per ultimi

negli altri paesi, che sono molto piu' civili del nostro, dove le regole si fanno rispettare, mi pare che nessuno si sia mai posto questo problema e mi pare che non esistano "sistemi" per permettere un benche' minimo tipo di "controllo"

dunque se non esiste altrove vuoi che ce lo inventiamo proprio noi ? pensi che in Italia ci sia proprio questa necessita' ?



con questa risposta concludo i miei interventi sull'argomento, perche' non c'e' proprio piu' niente altro da dire ...



g.generali

Questo ė un post utile e chiaro.


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double68 non è collegato  
Vecchio 02 gennaio 14, 02:38   #3462 (permalink)  Top
Sospeso
 
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Originalmente inviato da double68 Visualizza messaggio
Questo ė un post utile e chiaro.


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Si come no?......uno che lavora all' ENAC ma per piacere
Victor.70 non è collegato  
Vecchio 02 gennaio 14, 09:48   #3463 (permalink)  Top
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L'avatar di dtruffo
 
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Si come no?......uno che lavora all' ENAC ma per piacere
Ma che cavolo spari?
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Vecchio 02 gennaio 14, 10:54   #3464 (permalink)  Top
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L'avatar di Gene57
 
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Originalmente inviato da Victor.70 Visualizza messaggio
Si come no?......uno che lavora all' ENAC ma per piacere
non ti rispondo per rispetto verso gli altri utenti del forum
daltronde da un "pirata dell'aria" non ci si poteva aspettare una risposta diversa

ti ricordo che qui siamo nella sezione "aeromodellismo" del forum e si disquisisce sui contenuti della "sezione V" del regolamento
dunque se non sai cos'e' un aeromodello e quali sono le sue dinamiche puoi astenerti dall'intervenire

sei libero di cercare il mio nome nell'organigramma dell'Enac; io non mi nascondo dietro un nick

giuseppe generali
Gene57 non è collegato  
Vecchio 02 gennaio 14, 11:17   #3465 (permalink)  Top
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L'avatar di pierrecruset
 
Data registr.: 18-10-2005
Residenza: Saluzzo (CN)
Messaggi: 1.580
Direi che Gene è stato più che chiaro.

Come dice lui i problemi sono sostanzialmente 2.
Il patentino per andare a 150 metri (e questo è assurdo).

Definizione dei costi per mettersi in regola: (esempio ci vogliono 150 e per mettere in regola una pista che ne so con un notam? Lo fai una volta poi basta finche non lo disdici? Direi ottimo; ce ne vogliono 400 di € tutti gli anni per rinnovare il permesso e no non siamo a posto).

Di questo forse possiamo discutere il resto.....

A ben pensarci 300 x 150 di H (un po' flessibile) si adatta a tutto per l'uso normale, anche al pendio, e il buon senso (cioè non volare in luoghi pericolosi, con gente, sopra le case etc. etc.), dare precedenza a qualsiasi altro oggetto volante (dalle poiane agli odiati parapendio) quello dovrebbe essere logico ed indiscutibile anche senza un regolamento.
__________________
Se non vedi le cose negative del mondo che ti circonda vivi in un paradiso per idioti» (Jaggi Vasudev)
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Vecchio 02 gennaio 14, 11:20   #3466 (permalink)  Top
 
L'avatar di Kat Sitwoy
 
Data registr.: 10-01-2013
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Originalmente inviato da Gene57 Visualizza messaggio
non ti rispondo per rispetto verso gli altri utenti del forum
daltronde da un "pirata dell'aria" non ci si poteva aspettare una risposta diversa

ti ricordo che qui siamo nella sezione "aeromodellismo" del forum e si disquisisce sui contenuti della "sezione V" del regolamento
dunque se non sai cos'e' un aeromodello e quali sono le sue dinamiche puoi astenerti dall'intervenire

sei libero di cercare il mio nome nell'organigramma dell'Enac; io non mi nascondo dietro un nick

giuseppe generali

Andando a leggere lo storico dei messaggi di questo bel tomo sarebbe anche opportuno che venisse bannato, se i moderatori non dormissero...

Ultima modifica di Kat Sitwoy : 02 gennaio 14 alle ore 11:24
Kat Sitwoy non è collegato  
Vecchio 02 gennaio 14, 11:27   #3467 (permalink)  Top
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L'avatar di MAXZANI
 
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Originalmente inviato da pierrecruset Visualizza messaggio
Direi che Gene è stato più che chiaro.

Come dice lui i problemi sono sostanzialmente 2.
Il patentino per andare a 150 metri (e questo è assurdo).

Definizione dei costi per mettersi in regola: (esempio ci vogliono 150 e per mettere in regola una pista che ne so con un notam? Lo fai una volta poi basta finche non lo disdici? Direi ottimo; ce ne vogliono 400 di € tutti gli anni per rinnovare il permesso e no non siamo a posto).

Di questo forse possiamo discutere il resto.....

A ben pensarci 300 x 150 di H (un po' flessibile) si adatta a tutto per l'uso normale, anche al pendio, e il buon senso (cioè non volare in luoghi pericolosi, con gente, sopra le case etc. etc.), dare precedenza a qualsiasi altro oggetto volante (dalle poiane agli odiati parapendio) quello dovrebbe essere logico ed indiscutibile anche senza un regolamento.
Per quanto mi e' stato detto potrebbero essere circa i circa 100 dell'acconto per la zona controllata, la validita' e' annuale ma non ho chiesto quanto e' per il rinnovo.
La precedenza per ora e' l'ottenimento della zona
__________________
Non e' mai troppo tardi per avere un'infanzia felice

www.aeroclubbiella.com
MAXZANI è collegato  
Vecchio 02 gennaio 14, 11:38   #3468 (permalink)  Top
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L'avatar di runnerfly67
 
Data registr.: 26-12-2008
Residenza: PORDENONE
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Originalmente inviato da Gene57 Visualizza messaggio
l'Enac ha il dovere di occuparsi della regolamentazione dello spazio aereo ; non lo fa per suo piacere personale, ma perche' e' il suo compito
la cosa sorprendente non e' il perche' sia uscito questo regolamento, ma il perche' in Italia non esistesse fino a ieri una regolamentazione del volo degli aeromodelli
non stiamo parlando di una macchinina che corre fra le panchine di un parco (e peraltro anche questa potrebbe combinare danni a cose e persone) ma di oggetti che occupano una fetta di cielo che viene usata da altri utenti
ovviamente, e giustamente, nella "catena alimentare" gli aeromodelli sono gli ultimi a livello di importanza, perche' non hanno persone a bordo
di conseguenza gli si doveva assegnare uno spazio libero dove poter evoluire senza creare danno alle restanti utenze
come detto alcune centinaia di post fa abbiamo il problema che lo spazio comunemente usato negli altri paesi dagli aeromodelli (semplifichiamo dicendo 0>150 metri) in Italia e' invece assegnato al volo degli ULM ; dunque la soluzione di avere uno spazio solo per noi e' praticamente impossibile
non stiamo qui a discutere del perche' in Italia gli ULM volano a quelle quote ; se l'hanno fatto ci sara' stato un motivo, molto probabilmente un motivo a noi incomprensibile, forse ci saranno stati in ballo degli interessi, o delle lobby che hanno portato a quelle scelte, ma la realta' con cui dobbiamo confrontarci e' questa

dunque l'Enac ha fatto delle regole perche' era suo dovere farle, ad un certo punto e' stato obbligato a farle
non l'ha fatto sicuramente per soldi ; cosa vuoi che siano le poche migliaia di euro che possono arrivare nelle loro casse dagli aeromodellisti
facciamo dei conti della serva : immaginiamo che vengano richiesti in un anno ad Enac 500 Notam e che questi vengano a costare nella peggiore delle ipotesi 300 euro l'uno ; quanto fa ? 150mila euro ; si ok, e' una bella cifra, ma cosa e' in confronto a tutto quello che gestisce Enac ? , sono briciole in confronto agli oltre 700 milioni del suo bilancio
dunque scordiamoci che sia fatto per soldi ; tenuto anche conto del fatto che gestire quelle 500 pratiche richiede un costo, inteso come impegno di personale

dunque Enac ti dice : questi sono gli spazi che ti concedo ; in alcune zone puoi volare liberamente entro certi limiti in altre lo puoi fare con un "permesso"
bene, tu chiedi : ma come faccio a cautelarmi per essere sicuro che io rispetto quei limiti e cosi' se mi succede qualcosa posso dimostrare che e' colpa dell'altro ?
bene , un sistema non c'e' ; al massimo puoi montare sul tuo modello un logger che ti registra i dati di volo
ma, concludendo, ...stai sereno e non pensare a cose che non possono essere messe in pratica
in tutti i paesi esistono regolamentazioni e quote minime imposte ; noi italiani siamo ovviamente arrivati per ultimi
negli altri paesi, che sono molto piu' civili del nostro, dove le regole si fanno rispettare, mi pare che nessuno si sia mai posto questo problema e mi pare che non esistano "sistemi" per permettere un benche' minimo tipo di "controllo"
dunque se non esiste altrove vuoi che ce lo inventiamo proprio noi ? pensi che in Italia ci sia proprio questa necessita' ?

con questa risposta concludo i miei interventi sull'argomento, perche' non c'e' proprio piu' niente altro da dire ...

g.generali
Secondo me invece ci sarebbe tanto da dire,esaminiamo solo 2 cose "i conti della serva" anche se fossero "solo" 150 mila euro sa bene che nel nostro paese alcuni enti
spendono decine di euro per lavorare e spedire agli interessati bollette e conguagli da 1 a più centesimi,lei dove vede il guadagno? lo fanno solo per questioni legali e di contabilità,(probabilmente negli altri paesi questi casi vengono rapidamente vagliati da un responsabile che bypassando il sistema ne verifica l'effettiva convenienza prima di spendere 10 euro per recuperare 2 cent.) negli altri paesi le regole si fanno rispettare perché probabilmente sono obbiettivamente,effettivamente e semplicemente rispettabili, noi siamo famosi per passare da un'estremo a un'altro imponendo norme,regolamenti e leggi incomprensibili per molti,difficili da attuare e impossibili da rispettare.ciao
__________________
PER FARSI DEI NEMICI NON E' NECESSARIO DICHIARARE GUERRA. BASTA DIRE QUELLO CHE SI PENSA
(Martin Luther King)
runnerfly67 non è collegato  
Vecchio 02 gennaio 14, 18:03   #3469 (permalink)  Top
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L'avatar di Gene57
 
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Residenza: Cremona
Messaggi: 1.949
Citazione:
Originalmente inviato da runnerfly67 Visualizza messaggio
......negli altri paesi le regole si fanno rispettare perché probabilmente sono obbiettivamente,effettivamente e semplicemente rispettabili, noi siamo famosi per passare da un'estremo a un'altro imponendo norme,regolamenti e leggi incomprensibili per molti,difficili da attuare e impossibili da rispettare.ciao
mi dovresti spiegare dove la regolamentazione italiana differisce da quella inglese, francese o svizzera
perche' e' piu' difficile da attuare ed impossibile da rispettare rispetto alle loro
in inghilterra il limite e' 120 metri, in francia ed in svizzera 150
l'unica differenza fra i regolamenti e' che da noi per arrivare a 150 metri hai bisogno di dimostrare di avere un "patentino"
sotto un certo punto di vista questa "imposizione" ci puo' anche stare ; ricordiamoci che da noi, e non per colpa nostra, da 0 a 150 metri volano gli ULM e dunque questi hanno la "precedenza"
dunque il fatto di possedere un "patentino" puo' far supporre che per ottenerlo hai dovuto "studiare" per essere informato del fatto che ci sono delle regole da rispettare per volare in una fascia di cielo destinata in primo luogo ad altri
quello su cui discutere sono le modalita' per ottenere il "patentino"
se per averlo devo fare l'iter finora necessario per il suo ottenimento e cioe' iscrizione ad un aeroclub, sostenere un esame in una scuola certificata, ecc... ed ai costi attuali, che possono superare anche abbondantemente i 100 euro, non mi sta bene
se l'AeroClub d'Italia si rende conto del problema ed attiva delle procedure "semplificate" dimostrando che la "manovra" non e' stata fatta per fare cassa, ma solo per garantire la sicurezza, allora mi sta bene

questa la mia proposta (che faro' presente alla attuale STS) :
- iscrizione ad un AeCI, NON necessaria
- esame teorico a mezzo di quiz
questi gia' esistono, si tratta di implementarli nella parte relativa alla "normativa" e fare in modo che una parte dei quesiti stessi riguardi questo argomento
puo' essere un esame con 30 quiz a cui bisogna rispondere correttamente a 20
eventuale possibilita' di farli On-line, magari nella sede di un qualunque AeroClub in modo che ci sia una sorta di controllo della regolarita' ; od a "casa" del presidente di un gruppo aeromodellistico legalmente riconosciuto (ad esempio per possesso di partita iva)
- esame di volo ; questo potrebbe essere baypassato con una certificazione da parte del presidente di un gruppo aeromodellistico legalmente riconosciuto che attesta che l' "allievo" sa condurre il modello in sicurezza
perche' l'esame di volo non e' una cosa cosi' semplice da mettere in pratica ; se io dovessi fare un esame con un classico trainer a motore, probabilmente sarei bocciato ; eppure da vent'anni faccio gare di alianti in diversi paesi d'europa
per non parlare delle centinaia di piloti che volano da anni sul nostro territorio e che richiederebbero il "patentino" giusto per essere in regola con la normativa ; con queste persone, che ne saprebbero sicuramente di piu' dell'esaminatore, come ci si dovrebbe comportare ? sarebbe una cosa ridicola convocarli per sostenere un esame pratico
con una procedura "semplificata" come questa io mi sento anche di dire che se mi vengono chiesti 20-30 euro per avere il "patentino" non sarebbe uno scandalo ; sarebbe un equo rimborso di spese amministrative ; tutto sommato senza muovermi da casa, posso fare tutto
vedremo se l'AeCI sara' in grado di aprire le proprie porte all'aeromodellismo su questa rotta

g.generali

Ultima modifica di Gene57 : 02 gennaio 14 alle ore 18:06
Gene57 non è collegato  
Vecchio 02 gennaio 14, 18:29   #3470 (permalink)  Top
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L'avatar di airdemon
 
Data registr.: 14-06-2005
Residenza: Cagliari
Messaggi: 3.180
Intanto apprezzo il tono pacato di Gene e la chiarezza dei suoi interventi.
Forse pero' mi sono perso qualche passaggio: che fine farà il mio attestato di aereomodellista e l'abilitazione al pilotaggio di aereomodelli rc, entrambi rilasciati da AeCI nel lontano 1997 (vent'anni dopo che ho iniziato, in realta'!)?
Le varie tessere Fiam collezionate fino ad oggi ho visto sono ottime per impastare l'epossidica...
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