Bozza regolamento Enac

[MAXZANI]

Originalmente inviato da dea90

da noi è gia cosi...visto che siamo dentro l'aeroporto quando c'è tanto traffico fullsize e quando abbiamo tanta gente che vola con alianti c'è sempre qualcuno che guarda il cielo in cerca di aerei che potrebbero passare sopra la nostra pista e c'è la radio in ascolto sulla frequenza cosi da poter avvisare che ci siamo pure noi nel caso qualcuno curioso ci passa sulla testa appena dopo il decollo o stringe troppo il circuito

anche da noi, per questo mi sono permesso di segnalarlo, in quanto cosa sperimentata
anch'io uso la radio, piu' che altro in ascolto, anche se questo non e' del tutto regolare

[Gene57]

Originalmente inviato da MAXZANI

sarebbe pensabile avere le stesse quote?
magari se il pilota e' accompagnato da un tutor che si puo' liberamente guardare intorno e avvisare se si avvicina qualche velivolo?
durante il volo di maximodelli o turbine ad esempio

pensabile, e sara' la prima proposta da fare
anche perche' gia' viene prevista la quota di 150 metri per gli aeromodelli di peso superiore ai 20 kg
ma, ripeto, non siamo noi che abbiamo il coltello dalla parte del manico ; ed anche fare la "voce grossa" non serve a niente ..anzi, si rischia di ottenere l'effetto contrario
chi ha potere, ed anche dovere, di legiferare in materia e' solo l'Enac

Originalmente inviato da Ehstìkatzi

certo se si riuscisse a ottenere il Notam per ogni campo autorizzato che lo individuasse come "ostacolo naturale " per un raggio di 500 metri, ad esempio, ed una altezza di 1800 piedi, come avevo ottenuto per il campo del GAC quando ne ero presidente, la cosa potrebbe essere diversa.

e questo potrebbe essere il secondo obiettivo su cui puntare
ma vale la stessa precisazione indicata sopra
prima dobbiamo capire e recepire quali sono i "paletti normativi" di Enac e muoverci all'interno di quanto gia' codificato
ricordo, se ce ne fosse ancora bisogno, che noi (aeromodellisti) arriviamo per ultimi
dunque regole definite per gli altri utilizzatori sono gia' in vigore ; e dovremo adeguarci a quanto gia' in essere
se una regolamentazione specifica per gli aeromodelli fosse stata fatta anni fa, magari saremmo arrivati prima di altri (es. gli ulm) a prenderci lo spazio di cielo di nostra competenza
ma con la scusa di non voler essere "ingabbiati" , di volere essere a tutti i costi degli "spiriti liberi" , ...in gabbia ci si va lo stesso, ma non a testa alta, come poteva essere autoregolamentandoci, ma costretti da altri
ci sono discussioni chilometriche sull'argomento nei vecchi post di questo forum

conclusione : chi e' causa del suo mal ... ; a questo punto speriamo solo nel "mal minore"

g.generali

Originalmente inviato da Gene57

pensabile, e sara' la prima proposta da fare
anche perche' gia' viene prevista la quota di 150 metri per gli aeromodelli di peso superiore ai 20 kg
ma, ripeto, non siamo noi che abbiamo il coltello dalla parte del manico ; ed anche fare la "voce grossa" non serve a niente ..anzi, si rischia di ottenere l'effetto contrario
chi ha potere, ed anche dovere, di legiferare in materia e' solo l'Enac

g.generali

Restando rigorosamente entro le regole e le procedure previste in ambito europeo.
E due.

--------------------

[massimob]

Originalmente inviato da Cesare de Robertis

Restando rigorosamente entro le regole e le procedure previste in ambito europeo.
E due.

--------------------

E' quello che chiedevo al post n° 29: come fanno gli altri in europa?

[Gene57]

Originalmente inviato da Cesare de Robertis

Restando rigorosamente entro le regole e le procedure previste in ambito europeo.
E due.
--------------------

c'e' un "problema" di fondo
in Europa gli ultraleggeri possono volare solo "sopra" i 150 metri
in Italia solo "sotto" i 150 metri
da qui si evince che non necessariamente quanto e' valido in Europa sia valido anche da noi
e da quanto mi risulta neppure i piloti Ulm sono riusciti a far cambiare questa norma
non so da dove scaturisca questa differenza non irrilevante ; magari qualche pilota di Ulm ci puo' chiarire meglio la genesi di questa discordanza con il resto d'Europa

se ad esempio gli aeromodellisti avessero spinto anni fa per "normare" l'attribuzione dello spazio aereo (assicurandosi ad esempio quello fra 0 e 150 o 300 metri) gli ultraleggeri, che sono "nati" dopo gli aeromodelli, avrebbero probabilmente trovato lo spazio gia' occupato e non saremmo arrivati a questa situazione

g.generali

Originalmente inviato da massimob

E' quello che chiedevo al post n° 29: come fanno gli altri in europa?

400 piedi.

---------------

[massimob]

Originalmente inviato da Cesare de Robertis

400 piedi.

---------------

direi ragionevole

Originalmente inviato da Gene57

c'e' un "problema" di fondo
in Europa gli ultraleggeri possono volare solo "sopra" i 150 metri
in Italia solo "sotto" i 150 metri
da qui si evince che non necessariamente quanto e' valido in Europa sia valido anche da noi
e da quanto mi risulta neppure i piloti Ulm sono riusciti a far cambiare questa norma
non so da dove scaturisca questa differenza non irrilevante ; magari qualche pilota di Ulm ci puo' chiarire meglio la genesi di questa discordanza con il resto d'Europa

se ad esempio gli aeromodellisti avessero spinto anni fa per "normare" l'attribuzione dello spazio aereo (assicurandosi ad esempio quello fra 0 e 150 o 300 metri) gli ultraleggeri, che sono "nati" dopo gli aeromodelli, avrebbero probabilmente trovato lo spazio gia' occupato e non saremmo arrivati a questa situazione

g.generali

Evidentemente non si sono impegnati a sufficienza nelle sedi opportune. Che ogni paese tenda a voler fare come gli pare è umano. Che lo possa fare, invece, è un altro paio di maniche.

--------------

[mithrandir]

leggetevi qualcosa sulla tragedia di FALCO.
A quanto pare sti enti si preoccupano di fare regolamenti ad hoc per "cazzatine" come l'aereomodellismo tralasciando cose magari un poco piu importanti come linee elettriche MAI SEGNALATE sulle mappe e, come verificatosi, mortali per chi lavora in certi ambiti....
facile dare la colpa al pilota con 3500 ore di volo........


in questo teatrino chiamato iTALIA paghiamo dirigenti all'interno di enti parassiti e duplicati come ad esempio aci,pra,motorizzazione per dirne alcuni

e paghiamo dirigenti di enti importanti come l'enac ad impegnarsi nel creare regolette atte solo a creare redditito per pochi (in questo caso qualche imprenditore del volo uav)

sarebbe bastato che qualche BOSS si fosse impegnato facendo il proprio lavoro e quel disastro aereo non sarebbe accaduto.. nel 2013 non abbiamo la mappatura delle linee elettriche di media tensione e sti ca##oni perdono tempo per ste ca##ate

conoscevo il Dott. Spaziani e il tecnico di volo Marco Zago che erano in equipaggio quel giorno, persone straordinarie e di un'umiltà incredibile.

dirigenti cosi sono da prendere a calci nel culo............



Tragedia dell'elisoccorso «Falco» Le famiglie: non archiviate - Corriere del Veneto


Ciao Spazio...

[Gene57]

Originalmente inviato da Cesare de Robertis

Evidentemente non si sono impegnati a sufficienza nelle sedi opportune. Che ogni paese tenda a voler fare come gli pare è umano. Che lo possa fare, invece, è un altro paio di maniche.
--------------

credo che i piloti degli ulm preferirebbero avere come imposizione il volo al di sopra dei 150 metri ; anche solo per motivi di sicurezza
difatti credo che in pochi si attengano a queste disposizioni
se non sono riusciti a cambiare questa norma, vuol dire che gli ostacoli sono veramente insormontabili
ma preferirei che un pilota di Ulm spieghi meglio la situazione

g.generali