13 febbraio 13, 23:48 | #1631 (permalink) Top | |
User Data registr.: 21-05-2009
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Primo "vizio" dei tuo/vostro ragionamento. "Vizio" peraltro "marchiano" però insidioso perchè, per assurdo, non si vede a prima vista (anche se "marchiano" vorrebbe dire proprio il contrario). Date per scontato che First Person View significhi Fist Person Piloting. Invece sta proprio qui l'errore. Vuol dire visione, non pilotaggio. Anche se pure un bambino capisce che il passo da l'una all'altra cosa è, se non automatico, quasi immediato. SOLO CHE SAREBBE PROPRIO LA COSA DA NON FARE! Leggetevi a questo proposito la pagine di Wikipedia (purtroppo in inglese poche altre lingue) First Person View - Wikipedia, the free encyclopedia Dopo aver spiegato appunto come la cosa sia tecnicamente possibile, compreso il pilotaggio diretto e non a vista, passa poi a descrivere la situazione "internazionale". E si vede come in UK e USA, il pilotaggio diretto è proibito! Per ovvie ragioni di sicurezza. In UK sembra che siano leggermente più "tolleranti": il pilota può pilotare direttamente in remoto ma deve avere sempre a fianco un osservatore che a vista guarda sempre il modello. In USA il controllo diretto è proibito. Solo in aeree (campi di volo) autorizzati si può fare una cosa strana. Si può pilotare in due con due radio lo stesso modello. Il pilota in comando che deve comunque avere sempre il controllo del modello, deve guidarlo sempre a vista. Il secondo pilota può pilotare in remoto quando il pilota in comando gli molla temporaneamente i comandi ma continua a controllarlo a vista pronto a riprendere il comando a sua discrezione. Voi in Italia ste cose le fate? Seconda domanda. Ma quindi il fine occulto di questa normativa e dell'ENAC quale sarebbe? Perchè io non l'ho ancora capito. Veramente sarebbe rifinanziare un ente inutile (Aeroclub d'Italia), imporre una tassa occulta (patentino), trovare dei posti di lavoro a qualche politico fallito, vendicarsi di un qualche sgarro fatto a qualche assicuratore e chi più ne ha più ne metta? Perchè io continua a pensare che, indipendentemente dalla normativa che uscirà, per l'ennesima volta, le UE ci sta solamente chiedendo di normare una cosa che, in tutti gli altri stati membri è già stata fatta. Noi come al solito siamo rimasti indietro e siamo in ritardo. Evidentemente il tempo sta scadendo. Ultima domanda. Non ho capito il senso di questa frase:"la bozza dice che non devono essere istallati a bordo sistemi di pilotaggio automatico che NON diano al pilota la possibilità di prendere il controllo del mezzo". Volevi scrivere prendere o perdere? Veramente, non ho capito il senso della frase e dove vuoi andare a parare. Io ci capisco solo che un aeromodello, per rimanere tale, non deve avere avere a bordo sistemi che gli consentano di volare autonomamente indipendentemente dai comandi del pilota. Poi potrei essere d'accordo con te. I sistemi di girostabilizzazione sono boder line. Però un conto è la girostabilizzazione un conto il return to home. Quest'ultimo è un sistema di controllo autonomo benchè semplice. E anche qui però, se ci pensi, c'è un pericolo subdolo. Apparentemente è una sicurezza. Che mi dici però se, avendo perso il controllo del mezzo, spegni la radio o inserisci il RTH e questo, magari riuscendo a volare solo su traiettorie rettilinee, fa attraversare al tuo modello zone vietate al volo dei modelli o pericolose? La sicurezza diventa pericolo. Certo, meglio, che perdere completamente il controllo del modello. Ma già come per il fail safe, il confine tra sicurezza e pericolo è sempre molto labile. Sarà per questo che occorrerebbe pilotare sempre a vista anche nel FPV? (e non First Person Piloting...) | |
13 febbraio 13, 23:50 | #1632 (permalink) Top | |
User Data registr.: 21-10-2007 Residenza: Reggio nell'Emilia
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tecnologia vuole anche dire volare in sicurezza entro un raggio di poche centinaia di metri, magari con un segnale video di ottima qualità, senza interferenze... se poi qualcuno travisa le mie parole (per puro spirito polemico e/o odio atavico nei confronti della categoria) facendo sempre e comunque riferimento al Long Range... AMEN... io problemi di coscienza non ne ho | |
13 febbraio 13, 23:59 | #1633 (permalink) Top | |
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| C'è bozza e bozza... Citazione:
Questa era una BOZZA che tale è rimasta della FIAM Quello su cui veniamo settimanalmente aggiornati è una bozza di regolamentazione ENAC che dovrebbe essere poi (non si sa bene in che tempi ma ci arriveranno) tramutata in regolamento. Ora mi sembrerebbe superfluo ma lo faccio uguale, ribadire che, alla fine dei conti, FIAM sta x Federazione Italiana Aero Modellisti e quindi possibilità di legiferare = ZERO. Se invece si muove ENAC (Ente Nazionale per l' Aviazione Civile), ente governativo, è tutta un altra musica. E' in grado di legiferare e decidere per tutti, trasformando quanto servirà e verrà ritenuto utile in articoli di codici della navigazione. Quindi, non me ne vogliano gli iscritti o i sostenitori di FIAM, ma la "vecchia bozza" 2010 era una proposta "rimasta interna" ad una associazione ludico-sportiva-agonistica e fine... Inoltre, ho letto e riletto da aliantista convinto la bozza, e mette in mano delle interpretazioni alquanto contrastanti: per pilotare un aliante fino a 300 metri di quota mi devi fare esame per avere attestato di modellista E patentino di abilitazione al pilotaggio RC (ovviamente certificato dai "miei" istruttori federali, ma fin qui ci sta)... Poi paragrafo dopo se ne escono (uscivano): modelli di categoria A sotto gli 8 chili...libero uso, non è richiesto l' uso di nessun patentino o attestato...beh ma allora ce le facciamo in diretta dall' ufficio UCAS le ex bozze??? Inoltre...se ce l' ho abbastanza grosso (4 metri) e sono patentato bene, altrimenti a 3,75 (tutti i più classici quarter scale...) non posso salire... NON HO VISTO CITATA DA NESSUNA PARTE UN ESAME DELLA VISTA. Non sarebbe meglio passare prima da lì che definire se il 4 metri magari di un DG1000 con corda a 20 cm sia più visibile magari di un old timer da 3.75 con corda da 50 cm??? | |
14 febbraio 13, 00:00 | #1634 (permalink) Top | |
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14 febbraio 13, 00:01 | #1635 (permalink) Top |
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gwyddno, non corriamo troppo. Innanzitutto dimentica le "omologazioni" e le "certificazioni" da parte di un ente come enac di tutto ciò che è RTH, GPS e compagnia bella. le certificazioni sono una cosa estremamente complicata e costosa, che enac non vuole applicare neppure alla parte commerciale degli APR (sotto i 20kg) perchè sarebbe una follia in termini di costi, tempi e burocrazia. Figuriamoci al modellismo. La stessa definizione di "volo autonomo" è dubbia e assolutamente non definitiva. In particolare, per enac (e la cosa ha senso) pilotare un APR oltre il campo visivo (modalità detta BLOS) è qualcosa di estremamante delicato e richiede la segregazione dello spazio aereo coinvolto. In VLOS ("a vista") le cose sono molto più semplici e i vincoli più laschi, perchè la "valutazione del rischio", che per ora chiameremo "buonsenso", dice che quest'ultima è molto meno pericolosa. Questo in estrema sintesi. |
14 febbraio 13, 00:03 | #1636 (permalink) Top | |
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Andrea | |
14 febbraio 13, 00:04 | #1637 (permalink) Top | |
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Perchè nel caso che hai/ho citato ho detto esattamente quello che stai dicendo tu. Per fare il mazzo a quello che hanno visto a Bologna non serve nessuna nuova normativa probabilmente. Sta di fatto che per regolamentare formalmente quello che stiamo facendo volare noi modellisti da circa 40 anni, ormai i tempi e la situazione sono più che maturi, purtroppo per mettere nero su bianco due righe. Discorso estremo: ipotizzo che agli albori dell'automobile non esistesse un codice della strada specifico per gli automezzi (anzi forse non c'era proprio nessun codice della strada). Se però qualcuno con una delle prime macchine dell'epoca combinava qualche danno la maniera per farlo pagare esisteva eccome. Quando però le macchine hanno iniziato ad essere qualcuna di più che una sporadica che passava in paese alla domenica, ecco che hanno "inventato" i codici della strada. Penso che nessuno al giorno d'oggi si scandalizzi di questo fatto ma lo reputi normale. Anzi. Ci si stupirebbe del contrario. Se con milioni di veicoli circolanti per le strade non esistesse nessuna normativa a regolarne la circolazione. E bada bene anche un altra cosa. Nessuno dice che un qualsiasi codice della strada, restrittivo o no che sia, fermi il progresso tecnologico. Anzi, pensa ai limiti di velocità. Virtualmente sono "talmente bassi" che dovrebbero rendere "inutile" concepire, costruire e vendere certi tipi di macchine (e non dico quali perchè non mi interessa discutere se sia "giusto o sbagliato" costruirle), ma invece lo si fa? Quindi? Quindi secondo me il progresso tecnologico non c'entra niente con le normative. O meglio, laddove ci sono normative esiste progresso tecnologico: pensa alle normative antinquinamento. Ma sopratutto, come ho sempre "polemicamente" detto e pensato, il modellismo ha poco a che vedere con la spinta al progresso tecnologico. Il progresso viene da altri campi industriali più seri e poi man mano riversato anche nel modellismo quando la tecnologia è caduto di costo. | |
14 febbraio 13, 00:08 | #1638 (permalink) Top | |
Sospeso | Citazione:
Sarebbe bello se ci fosse un video integrale del workshop ENAC... | |
14 febbraio 13, 00:10 | #1640 (permalink) Top | |
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Andrea | |
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