Le variabili che influiscono sul minimo

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Se il motore si ostina a non volerne saper di tenere un minimo decente è bene conoscere quali sono le cause che possono influenzarlo negativamente.
- Innanzitutto la posizione in altezza della mezzeria del serbatoio rispetto alla posizione dello spruzzatore.
Le scuole di pensiero sono essenzialmente due. La prima pone la mezzeria del serbatoio esattamente in linea con l’asse dello spruzzatore, mentre la seconda consiglia che la mezzeria del serbatoio sia posta una decina di millimetri al disotto. Per mia esperienza sono favorevole a questa ultima in quanto la potenza di aspirazione del motore è tale da permettere un regolare afflusso senza un eccessivo pericolo di alimentazione per caduta e conseguente facilità di ingolfamento. Durante il volo rovescio e le manovre, l’inerzia e la centrifuga, agenti sulla miscela all’interno del serbatoio, riducono poi la possibilità di ingrassamento.
- Segue la vicinanza del serbatoio al motore.
E’ facilmente arguibile che, se tale distanza è ridotta al minimo, il motore non avrà problemi di aspirazione.
L’eventuale uso di una pompa, applicata od integrata, potrà eliminare del tutto il problema e permetterà di posizionare il serbatoio sul CG evitando le variazioni di assetto che avvengono per causa dello svuotamento.
L’accenno alla pompa introduce un’altra delle variabili, ossia il sistema di alimentazione.
Se escludiamo l’uso di una pompa, il miglior sistema di alimentare il motore si ottiene mettendo in pressione il serbatoio captando la pressione dalla marmitta, sia essa a risonanza oppure un semplice silenziatore.
Questo tipo di pressione, che fornisce una miscela più ricca a bassi giri, è comunque un sistema a bassa pressione.
Captando la pressione dal carter motore, semplicemente sostituendo una vite del tappo carter con una presa, si ottiene invece una alta pressione che, anche se ancora utilizzata per qualche scopo specifico, rende particolarmente critica la carburazione.
Invece l’alimentazione senza l’utilizzo della pressione, cioè a depressione per effetto Venturi, presenta l’inconveniente di una riduzione del flusso ai bassi giri e conseguentemente una diminuzione dell’aspirazione ed un impoverimento della miscela.
- Il tipo di candela.
Vi rimando alla lettura di quello che ho scritto sull’argomento.
- Il nitrometano. Metterlo o non metterlo ?
Senz’altro una piccola quantità di nitrometano contribuisce a regolarizzare la combustione in quanto aiuta a mantenere la candelina incandescente.
-L’elica.
E già, pure l’elica , con l’effetto volano, ci mette del suo. Eliche grandi, e magari con ogiva, permettono, appunto per effetto volano, di mantenere regolare il minimo.