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Vecchio 24 giugno 14, 07:54   #1 (permalink)  Top
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Illuminazione....

Di nuovo ciao a tutti!!!! Devo collegare tre pensiline illuminate a led..... Mi hanno consigliato un trasformatore con uscita in c.c. Io ho fatto una prova con trasformatore con uscita in c.a. e funzionava lo stesso chi di voi può consigliarmi quale trasformatore usare per illuminare correttamente e senza danni irreparabili al plastico ( e all' appartamento!!!!) le pensiline e quale per gli scambi e segnali? Grazie è buona giornata!!!!
aleso07 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 24 giugno 14, 10:03   #2 (permalink)  Top
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Un trasformatore alimentato in corrente alternata (C.A.) non può erogare direttamente corrente continua (C.C.); se colleghi un diodo led (provvisto di eventuale resistore di limitazione della corrente) al secondario in B.T. (Bassa Tensione) di un trasformatore ti si accende lo stesso, ma solo durante una delle due semionde, e più precisamente durante quella per cui viene a trovarsi polarizzato direttamente. Poi, ogni diodo led è caratterizzato da un valore limite di tensione inversa superato il quale entra in conduzione distruggendosi. Per ovviare a quest' ultimo inconveniente si usa mettere di solito un normale diodo a giunzione al silicio in serie al led (ma ci sono anche altri metodi più o meno favorevoli a seconda del caso), visto che di norma sopporta una tensione inversa molto più elevata.

Per poterti rispondere più correttamente bisognerebbe poi conoscere le caratteristiche tecniche delle tue pensiline, segnaletiche e scambi. Credo che qualche foto, magari accompagnata da una breve descrizione, sia sufficiente per poterti rispondere con più precisione senza divulgare oltre.
djflix non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 24 giugno 14, 17:33   #3 (permalink)  Top
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Ti ringrazio della lezione di elettrotecnica... C'ho capito veramente poco. Ho una pensilina stile rivarossi illuminata con serie di mini strisce da 3 led ogni colonna e due cavi nero rosso per collegamento....nn ho altro e nn so altro..... grazie comunque...
aleso07 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 24 giugno 14, 20:40   #4 (permalink)  Top
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Se non metti delle foto la vedo dura che qualcuno si prenda la responsabilità di seguirti nei lavori o anche solo risponderti. Come tu stesso affermi, non conoscendo la materia potresti veramente mandare a fuoco l' appartamento, dimenticando il plastico acceso o se qualcuno altro lo usa a tua insaputa.

Personalmente possiedo un plastico ferroviario digitale (usa il protocollo DCC) in scala N e tutte le segnaletiche e illuminazioni me le sono auto-costruite con i led. Non ho mai fatto esperienza con l' analogico, ne con le segnaletiche già pronte che si trovano in commercio, per cui non conosco i prodotti per articolo e marca, per di più senza specifiche elettriche. Per quanto mi riguarda posso quindi aiutarti solo se metti delle foto.

Tanto per farti un esempio: possiedi una pensilina .. ma non sai altro.

Dai fili rosso (+) e nero (-) posso solo dedurre che funzioni in c.c., ma non è sempre detto! Potrebbero essere predisposte per l' alternata mettendo ad esempio l' altra serie di tre led in antiparallelo.

Di sicuro non sto qui a chiederti se hai individuato un resistore e di quali colori è composto, il colore o la sigla dei led, se c'è un driver di tensione o corrente e relativa sigla, come sono collegati tra loro ecc ecc, semplicemente per il fatto che non finiremo mai!

Ad ogni modo se non sei a conoscenza delle specifiche elettriche (come ad es. la tensione di funzionamento) o non puoi recuperarle dal produttore, puoi prima sperimentare, con minor rischio di combinare, prima o poi, un arrosto.
djflix non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 25 giugno 14, 19:43   #5 (permalink)  Top
Ciao Umberto vola anche per noi.
 
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per l'illuminazione usa un alimentatorino da 12 volt 1 - 2 amper e hai risolto tutto, tieni conto che di solito le strisce di 3 - 4 led funzionano da 9 a 15 volt in continua.
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cadal non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 26 giugno 14, 03:10   #6 (permalink)  Top
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Se lo standard per l' alimentazione delle periferiche nell' analogico sono i 12 Vdc allora devi usare un alimentatore in corrente continua, come giustamente asserisce Cadal, e non un trasformatore come ti è stato invece consigliato. Alimentatore e trasformatore non sono la stessa cosa come intendono taluni. Probabilmente colui che ti ha parlato di trasformatore con uscita in c.c. intendeva proprio dire un alimentatore c.c. .. ma tu, che sai benissimo cos'è un "trasformatore", hai provato proprio con quello!!

Per la cronaca: in teoria un trasformatore può funzionare in continua (ossia fornire direttamente corrente continua in uscita, qualora però venga alimentato con corrente continua in ingresso) solo se dispone di una massa infinita ed avvolgimenti di filo in materiale superconduttore (resistività nulla o quasi). In passato c'è stato chi ha sviluppato qualcosa atto a dimostrare la validità di questa teoria, riuscendoci, solo che per ovvi motivi non potrà avere applicazioni pratiche.
djflix non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 26 giugno 14, 18:55   #7 (permalink)  Top
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Grazie grazie mille.... Ora mi pare tutto più chiaro.....mi metterò all'opera e vi aggiornerò in merito.....grazie ancora!!!!!
aleso07 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 26 giugno 14, 19:04   #8 (permalink)  Top
Ciao Umberto vola anche per noi.
 
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Originalmente inviato da djflix Visualizza messaggio
Per la cronaca: in teoria un trasformatore può funzionare in continua (ossia fornire direttamente corrente continua in uscita, qualora però venga alimentato con corrente continua in ingresso) solo se dispone di una massa infinita ed avvolgimenti di filo in materiale superconduttore (resistività nulla o quasi). In passato c'è stato chi ha sviluppato qualcosa atto a dimostrare la validità di questa teoria, riuscendoci, solo che per ovvi motivi non potrà avere applicazioni pratiche.
mi pare una cosa assai "improbabile", se non c'è variazione del campo magnetico (come per una corrente continua) non nasce il fenomeno della induzione elettromagnetica e pertanto sul secondario del trasformatore non avrai nessuna corrente .....
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Vecchio 10 luglio 14, 20:01   #9 (permalink)  Top
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L'avatar di Oliviero Lidonnici
 
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alimento le pensiline in CA

Ripresento il solito schema appena ritoccato.
Puoi collegare le strisce di LED ad un semplice trasformatore con uscita in corrente alternata, realizzando questo semplicissimo circuito.
Il "ponte di diodi" è chiamato anche "raddrizzatore a ponte"; è sufficiente sia a basso amperaggio (=piccolo) :costa pochi centesimi.
Può essere di forma cilindrica o cubica, con i "reofori"(= i fili metallici) messi in quadrato, oppure rettangolare, con i "reofori" messi in fila.
Anche se non sai cosa c'è dentro, ci sono dei simboli che li identificano: alle 2 "S" coricate, vanno collegati i cavetti che collegherai al trasformatore (corrente alternata 12 o 15 volt). I restanti due fili sono segnati con + (segno più) al quale colleghi il positivo delle striscie di LED.... e il segno - (meno) a cui collegherai il negativo dei LED.
Il condensatore C1 (puoi anche non metterlo) è utile per livellare la tensione ma non è indispensabile: se decidi di metterlo, acquista un condensatore elettrolitico da 220 Microfarad, minimo 25 Volt. Attento a rispettare la polarità (+ e -) come nello schema.
La resistenza R1 è assolutamente indispensabile ma il suo valore dipende da quanti volt eroga il trasformatore (12 o 15) e dal numero dei Led (o di strisce di LED) che devi alimentare. la resistenza non ha polarita quindi non ha importanza il verso nel quale la inserisci e inoltre la puoi mettere indifferentemente sul positivo oppure sul negativo. (BASTA CHE LA METTI!)
Quindi devi comunicarci prima questi dati
Nota: una volta realizzato questo schema, non ha importanza se lo colleghi ad un trasformatore in alternata o ad un alimentatore in continua: funziona comunque, a patto che il voltaggio sia lo stesso.
Saluti da Oliviero
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Oliviero Lidonnici non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 10 luglio 14, 20:28   #10 (permalink)  Top
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L'avatar di Oliviero Lidonnici
 
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Originalmente inviato da Oliviero Lidonnici Visualizza messaggio
Ripresento il solito schema appena ritoccato.
Puoi collegare le strisce di LED ad un semplice trasformatore con uscita in corrente alternata, realizzando questo semplicissimo circuito.
Il "ponte di diodi" è chiamato anche "raddrizzatore a ponte"; è sufficiente sia a basso amperaggio (=piccolo) :costa pochi centesimi.
Può essere di forma cilindrica o cubica, con i "reofori"(= i fili metallici) messi in quadrato, oppure rettangolare, con i "reofori" messi in fila.
Anche se non sai cosa c'è dentro, ci sono dei simboli che li identificano: alle 2 "S" coricate, vanno collegati i cavetti che collegherai al trasformatore (corrente alternata 12 o 15 volt). I restanti due fili sono segnati con + (segno più) al quale colleghi il positivo delle striscie di LED.... e il segno - (meno) a cui collegherai il negativo dei LED.
Il condensatore C1 (puoi anche non metterlo) è utile per livellare la tensione ma non è indispensabile: se decidi di metterlo, acquista un condensatore elettrolitico da 220 Microfarad, minimo 25 Volt. Attento a rispettare la polarità (+ e -) come nello schema.
La resistenza R1 è assolutamente indispensabile ma il suo valore dipende da quanti volt eroga il trasformatore (12 o 15) e dal numero dei Led (o di strisce di LED) che devi alimentare. la resistenza non ha polarita quindi non ha importanza il verso nel quale la inserisci e inoltre la puoi mettere indifferentemente sul positivo oppure sul negativo. (BASTA CHE LA METTI!)
Quindi devi comunicarci prima questi dati
Nota: una volta realizzato questo schema, non ha importanza se lo colleghi ad un trasformatore in alternata o ad un alimentatore in continua: funziona comunque, a patto che il voltaggio sia lo stesso.
Saluti da Oliviero
Note aggiuntive:
Hio riletto con più attenzione il tuo post iniziale: hai detto che hai già provato a collegarlo e si è acceso (Ma vorrei comunque sapere quanti volt eroga il trasformatore che hai usato).
Se hai usato un trasformatore (CA) a 12 o 15 volt e i LED non si sono bruciati subito, devo dedurre che la striscia di LED è già dotata della resistenza (che nel mio schema ho chiamato R1). In questo caso ti basta montare il solo ponte di diodi.
Oliviero Lidonnici non è collegato   Rispondi citando
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