16 settembre 09, 20:23 | #11 (permalink) Top | |
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16 settembre 09, 23:16 | #12 (permalink) Top |
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| problemi di base
Ecco qui alcuni dei problemi più comuni: la bobina smontata che mostro è sporca e incrostata di polvere di spazzole e forse grasso...in questo caso la loco stenta, gira male, assorbe tanta corrente per non combinare niente di buono...quand'è così occorre pulire bene con alcool e talvolta carta abrasiva finissima, il disco della bobina, detto "collettore," deve tornare lucido e brillante, al momento del riassemblaggio del motore è meglio mettere spazzole nuove. Nell' altra immagine viene mostrato un motore perfetto, in ordine e ben funzionante, ma c'è un problema...il cavetto verde non è saldato ma solo attorcigliato alla bell' e meglio, durante la marcia con le vibrazioni lui trasmette e non trasmette, generando strappi e vuoti di corrente...i cavetti devono sempre essere saldati per condurre bene. L' ultima immagine mostra invece che vite occorre allentare per cambiare le lampadine, è una cosa molto semplice, si molla la vite, si sposta la linguetta e la lampada si estrae dall' alto...ciao a tutti. PS. scusate la qualità non eccelsa delle foto, ma uso una macchinetta digitale che non è tanto indicata per il lavoro di dettaglio... |
17 settembre 09, 09:53 | #13 (permalink) Top | |
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con il trasf nuovo superata la metà si spostano e poi viaggiano bene e veloci, ma con basse tensioni, alcune non si muovono, altre sento il ronzio e poi si muovono... diciamo che vorrei che si spostassero anche molto lentamente senza sussultare o non andare nemmeno e naturalmente eliminare il ronzio altre 2 domande 13) Come posso eliminare il traballamento delle loco raggiunta una determinata velocità? 14) Con la mia loco non riesco a trainare nemmeno un vagone! Come posso aumentarne la potenza? Non ne capisco un H (anzi HO ) di elettrica/onica.... | |
21 settembre 09, 19:57 | #14 (permalink) Top | |
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La seconda può dipendere dalla trasmissione, non lubrificata a dovere, così pure le boccole, mentre la terza possono essere le spazzole troppo premute e le viti della carcassa troppo strette...la seconda e la terza sono facili da rimediare, la prima richiede lo smontaggio totale del motore, ma il lavoro in sè non è difficile, rihiede solo pazienza, occorre "lisciare" con carta abrasiva molto fine la parte incriminata finchè striciandoci sopra un' unghia non si sente più alcuno scalino...per questa riparazione ti posterò qualcosa dove potrai ammirare un motore combinato così, ne ho giusto uno in attesa di sistemazione, quando ci metterò mano documenterò tutto il lavoro... Per aumentare la forza di trazione sulle G ti rimando a "rinascita di una Tartaruga," osserva bene la foto della meccanica senza la cassa...ciao ciao | |
21 settembre 09, 22:30 | #15 (permalink) Top | |
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di seguito posto le foto del motore G messo a nudo per la famosa guida in modo da poter aiutare a capire (anche il sottoscritto): | |
22 settembre 09, 00:12 | #16 (permalink) Top | |
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Il segreto è la coperta che vedi sul motore, è di piombo...aumenta l' aderenza della loco in maniera determinante, e di conseguenza la forza di trazione...quanto alle tue foto direi che hai fatto un bel lavoro, si può ammirare un motore G in tutte le sue parti...a grandi linee abbiamo la carcassa, o carter, ospita gli assali, gli ingranaggi e il motore. Il motore: si compone di due parti, una fissa, ad anello, detta statore, una rotante, la bobina, detta rotore...lo statore ha un suo orientamento elettrico preciso, vedrai sulla sommità che vi è una sorta di becchetto, secondo come è orientato determina il senso di marcia dal trasormatore, se ad es. per andare avanti ruoti il potenziometro a dx, poi smonti il motore, rimonti lo statore al contrario, ecco che poi andrai avanti ruotando a sx...sull' orientamento di questo polo si agisce anche per aumentare la velocità di un motore... Il coperchio detto scudo: ospita i buchi per inserire carboncini e molle, che hanno il compito di fornire energia al rotore, una passa il +, l' altra il -... Lo scudo va chiuso saldamente ma senza stringere le viti in maniera eccessiva, perchè ciò può generare attriti e marcia stentata... sulla carcassa e nello scudo sono presenti due fori dove si innesta l' alberino del rotore, in certi G più grezzi ed economici sono dei semplici buchi ricavati nella plastica, ma nella maggior parte sono presenti dei cilindretti in ottone detti boccole o bronzine, questi fungono da sede di rotazione per l' albero, vanno lubrificati di tanto in tanto, per eliminare stridìi e rumoracci, e migliorare la scorrevolezza del motore...usare sempre e solo grasso, mai olio, perchè poi cola, va ad imbrattare il collettore (quella parte della bobina su cui strisciano i carboncini) e lì sono c....bisogna pulire tutto, sgrassare, è un lavoraccio. Allo scudo si attacca un filo che si unisce ad una lamella che poi si monta sotto al carter, deve strisciare sugli assali, prende un polo dai binari, un' altra simile si trova nel carrello non motorizzato, lei prende l' altro polo...queste lamelle di tanto in tanto vanno pulite con alcool, così pure gli assali, la conduzione elettrica migliora parecchio...la lamella del carrello folle è poi collegata all' altro polo del motore tramite un lungo filo. Riguardo al carrello folle, si noterà che le ruote hanno un lato isolato, si riconosce per via di un collarino di plastica nera fra cerchio e assale, i collarini vanno orientati sempre entrambi dalla stessa parte, altrimenti la loco non si muove...se si rimonta una loco e lei non da segni di vita provare a invertire il senso dei collarini delle ruote del carrello folle, 90 su cento la loco poi va... Infine abbiamo gli ingranaggi, detti gruppo motoriduttore, e la clip che li blocca in sede...su certe loco sono tenuti a posto da vitine microscopiche...eccoti quindi una prima "infarinatura" molto generica sui motori G, ora tocca a te o ad altri fare domande per approfondire i vari punti...ciao ciao | |
22 settembre 09, 09:45 | #17 (permalink) Top |
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Ma dunque di "trucchi elettrici" non ce ne sono? In sostanza più è pesante la locomotiva più tira? Per il discorso del becchetto e della velocità sai dirmi qualcosa di più preciso? E (penso) domanda finale da mille e una notte... posso mettere due motori su una loco? Mi viene da rispondere si sulle motrici con tre carrelli e no per quelle con due. Perchè con quelle con due non si riesce a fare il collegamento con il carrello a folle perchè non c'è... E' corretto? |
22 settembre 09, 13:39 | #18 (permalink) Top | |
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Quanto ai trucchi elettrici esistono, ma secondo me è meglio parlarne più avanti, vorrei darti prima il tempo di "digerire" bene queste nozioni di base e farle completamente tue, metterti in condizione di ovviare ai guasti più conosciuti, poi andremo sulle cose più "profonde.. Quanto alla loco pesante, beh, provare per credere, un motore bello zavorrato e incollato ai binari, che non è libero di cabrare e vibrare non spreca risorse in moti parassiti, tutto a vantaggio di trazione e velocità...guarda anche al vero, le loco leggere quanto sono problematiche... "ciao ciao | |
22 settembre 09, 18:19 | #19 (permalink) Top |
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L'andatura traballante o tremolante delle vecchie G e' per lo piu' dovuta agli anelli di aderenza deformati dal tempo e dall'uso. Bisogna sostituire le cerchiature in gomma. Vanno bene anche gli anelli di emergenza suggeriti altrove da Doctor treno. |
22 settembre 09, 21:28 | #20 (permalink) Top | |
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Riguardo alle loco a due motori ho scordato di dire che nel caso di quelle a due carrelli occorre rendere ogni singolo carrello "automotore," ossia in grado di viaggiare isolato, munito di presa + e presa -...è un po' macchinoso come lavoro ma non difficilissimo, come prima elaborazione per una "bimotore" consiglio una sei assi, magari una E 645, che a questo punto non avrà problemi manco col merci più "tosto..." ciao a tutti. | |
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