10 ottobre 07, 03:53 | #11 (permalink) Top |
User Data registr.: 02-04-2005
Messaggi: 2.050
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Piuttosto che rispondere ai singoli punti, molto numerosi, provo a sintetizzare. Il piatto e' uno solo. Se ha solo 2 gradi di liberta' (inclinazione avanti/indietro detta nick e destra sinistra detta roll) comanda solo il passo ciclico, cioe' quello che fa cambiare inclinazione alle pale ciclicamente ogni mezzo giro del rotore e permette di inclinare l'elicottero in ogni direzione. Se ha 3 gradi di liberta', cioe' se puo'anche salire/scendere lungo l'albero principale, allora comanda anche il passo collettivo (pitch), cioe' quello che genera la spinta verso l'alto (o verso il basso se il passo e' negativo). Il piatto puo' essere ancorato ai tiranti dei servi in diversi modi, da cui deriva il nome 90 120 180. Nel caso di 2 gradi di liberta', quindi nel caso di eli "semplificati" a passo fisso, si usano 2 servi, e il piatto ha 2 agganci a 90 gradi l'uno dall'altro (ma potrebbero anche essere 4 comandati a coppie). Nel caso di 3 gradi di liberta' solitamente ci sono 4 agganci (nel piatto 90) o 3 agganci (in quello 120). A questo punto c'e' da vedere come viene fatto muovere il piatto con questi 4 o 3 tiranti. O c'e' un sistema meccanico per cui ogni servo comanda uno solo dei 3 movimenti, oppure ad ogni tirante e' collegato un suo servo dedicato, e tutti i servi si muovono contemporaneamente per realizzare il movimento voluto (in questo caso si parla di miscelazione e-CCPM tipica di tutti i piatti 120 gradi e realizzata dalla radio). Il t-rex 450X e il 450XL HDE ad esempio hanno invece una miscelazione meccanica con piatto 90 gradi (qualche foto), e sono dei 5 canali con passo collettivo. Viceversa non credo esistano eli a passo fisso con piatto 120 (benche' tecnicamente sia fattibile). Il 180 che dite credo sia il vecchio sistema che usava due servi ai lati del piatto e uno dietro, anche questa e' una miscelazione e-CCPM che da quanto ne so non e' piu' usata o comunque non lo e' nei modelli attuali comuni. Il tipo di piatto non influisce sulle manovre se non per quello che ha gia' detto Luca, quello che influisce e' invece la presenza o meno del passo collettivo, un passo fisso non puo' fisicamente fare certe cose (ad esempio l'autorotazione). |
10 ottobre 07, 10:13 | #13 (permalink) Top | |
User Data registr.: 19-02-2006 Residenza: caserta
Messaggi: 2.196
| daniele Citazione:
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14 ottobre 07, 22:49 | #15 (permalink) Top |
User Data registr.: 22-05-2007
Messaggi: 355
| L'autorotazione. Fonte: wikipedia Discesa durante un'avaria al motore, simulata o reale. Durante la discesa il rotore principale gira a causa del flusso d'aria verticale attraverso il disco del rotore. Il rotore si comporta come un mulino a vento. Il pilota deve abbassare il collettivo per mantenere il numero di giri al minuto del rotore principale durante la discesa, ed alzare il collettivo stesso in prossimità del suolo per ammortizzare l'atterraggio. Nell'elicottero l'autorotazione equivale alla planata con motore spento in un aeroplano. I piloti si esercitano nell'autorotazione in modo da riuscire ad effettuare un atterraggio di emergenza. Durante l'autorotazione, viene disattivato il collegamento tra il rotore principale ed il motore, che non fornisce più al rotore l'energia necessaria per girare. L'energia viene invece generata dal passaggio dell'aria attraverso le pale durante la discesa e dalla forza d'inerzia del rotore principale. Il numero di giri al minuto del rotore è il fattore più importante da considerare durante l'autorotazione. Girando, il rotore fornisce la portanza necessaria a stabilizzare la discesa ed immagazzina l'energia utilizzata per ammortizzare l'atterraggio. Se il numero di giri al minuto diminuisce eccessivamente, il rotore non potrà svolgere questa funzione. Qualunque elicottero deve essere in grado di scendere in autorotazione; esistono però dei campi di velocità pericolosi, cioè condizioni di volo che non consentono il passaggio in autorotazione. Una prima condizione è rappresentata da volo a bassa velocità e quota anche elevata; in questo caso se si ferma il motore, la bassa velocità di traslazione non permette di ottenere un flusso daria attraverso il disco sufficiente a produrre una portanza idonea a frenare la discesa ed evitare limpatto con il suolo. La seconda condizione critica di volo si ha quando lelicottero, anche ad elevata velocità di traslazione, è molto vicino al suolo. In questo caso linevitabile perdita di quota, conseguente allavaria del motore, comporterà limpossibilità di entrare in autorotazione ed il successivo violento impatto col suolo. |
14 ottobre 07, 23:09 | #18 (permalink) Top |
User Data registr.: 22-05-2007
Messaggi: 355
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Un sistema a passo fisso non consente la manovra di autorotazione. In ogni caso si deve sempre prendere il tempo per rientrare prima che la batteria/la benzina sia finita. Io se non ho niente metto il conto alla rovescia sul telefonino... o in alternativa la sveglia
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14 ottobre 07, 23:14 | #20 (permalink) Top |
User Data registr.: 11-06-2007 Residenza: Lucca
Messaggi: 104
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azz cioè un elicotterista si basa sul cronometro? Ma non c'è un qualcosa che segnala la batteria scarica? Non so, sui giocattolini che ho avuto finora me ne accorgevo perchè il motore iniziava a perdere potenza... se fosse così anche su quelli grandi si avrebbe comunque il tempo per atterrare tranquillamente
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