28 febbraio 09, 23:02 | #441 (permalink) Top | |
User Data registr.: 29-07-2008 Residenza: udine
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Primo, plaudo tutti (la maggioranza) di quelli che dimostrano prudenza e rispetto. Secondo: quoto al 1000% la critica al RTF, infatti quando mi sono avvicinato la prima volta all'ely RC (il primo raptor del titolare di ElyQ) non mi è piaciuto per nulla e non l'ho assolutamente ritenuto "modellismo". Senza nulla togliere a chi non ha mai avuto altre esperienze prima. Terzo: ho notato che quelli che hanno mostrato maggiormente insofferenza per la "lezione di prudenza" di questo thread sono pio quelli che più spesso ho incontrato in altrui 3D intenti a sputare sentenze e giudizi dall'alto di un presunto sapere, molto presunto... Quarto: ed è strettamente connesso al testo quotato: conoscevo piuttosto bene la PAN di quel periodo, frequentavo spesso Rivolto per varie ragioni (io praticavo paracadutismo sportivo) ed Ivo Nutarelli in particolare (il solista in oggetto). Più volte le parole di Ivo mi avevano destato più di una perplessità, ma alla luce di quel tragico evento ricordo in particolare quando una mattina ho portato a Rivolto un'amica francese e con Ivo ed il suo cucciolo di Dobermann siamo andati in pista lato Hangar per osservare le prove in volo della pattuglia. Il Comandante era in volo in quanto addestrava dei nuovi arrivati. Ad un certo punto abbiamo avevrtito qualcosa, non un vero rumore ma qualcosa, ed alle nostre spalle, basso sopra gli alberi è spuntato il 339 di G.B. Molinaro, il solista. In una frazione di tempo ci è stato sopra nel volo folle, quel volo delfinato a bassissima velocità, e - proprio sulla nostra verticale - ha "aperto" a manetta... era davvero a pochi metri sopra di noi, non vi dico l'effetto. Il cucciolo era steso a pelle di leone sotto la mia auto, Ivo ha preso la radio e ha chiamato GB insultandolo, poi - letteralmente paonazzo in volto - raccolto il cucciolo tremante, ha iniziato una lunga tiritera sulla sicurezza, di come (in quel periodo lui volava esterno SX) doveva sempre stare attento agli altri, di quanto GB fosse pericoloso, di come "sentisse" il pubblico, di come si approfittasse perchè il comandante era in volo e non poteva vederlo... bla, bla, bla ... Bene, GB vola ancora oggi, dovrebbe essere ancora con i Red Bull, non ha mai causato incidenti. Ivo è diventato solista, e a Ramstein ha "sentito" la folla, è entrato in anticipo ed anzichè abortire il passaggio con un semplice richiamo (avrebbe fatto una figuraccia) ha tirato fuori la biancheria, financo i carrelli se non ricodo male, ed infatti ha urtato il cupolino del fanalino SX scagliandolo su altri due aerei e sulla folla. 74 morti se non ricordo male. Quel pomeriggio eravamo in campo a saltare e la notizia ci è arrivata direttamente da Ramstein attraverso la torre di Rivolto, non mi ha sorpreso più di tanto conoscerne la dinamica. La presunzione è il peggiore dei peccati quando si praticano discipline che comportano dei rischi, e di sicuro i rischi nel modellismo RC esistono. Però, non me la sento di dire che la paura faccia bene. Al contrario di molti altri, penso che la paura sia un nemico altrettanto grande perchè toglie lucidità e impedisce la reattività. Io ho abbandonato la speleologia, sebbene ne fossi entusiasta, perchè non avevo completa fiducia nei materiali e su frazionamenti verticali mi sono trovato a controllare troppe volte le sicurezze prima di passare oltre: un controllo è d'obbligo, un raddoppio può essere saggio, di più significa solo incertezza e maggiori rischi. Smettere mi è certamente costato molto ma continuando avrei messo in pericolo me stesso e i miei amici. La sicurezza si acquisisce con esperienza, esercizio e mantenimento degli standard (periodica esecuzione delle procedure di verifica). Paolo | |
01 marzo 09, 01:18 | #442 (permalink) Top | |
User Data registr.: 19-03-2007 Residenza: Torino
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1) Non ho capito bene cosa intendessi dire quanto con la storia di Molinaro e Nutatrelli... Intendi che Nutarelli è "diventato" imprudente col tempo, pur avendo criticato Molinaro? Cioè, capisco il senso della storia e concordo sul fatto che gli eccessi di sicurezza e di paura sono in entrambi i casi pericolosi, ma non mi spiego bene il perchè una persona attenta alla sicurezza come Nutarelli ci abbia poi rimesso la vita per un'imprudenza. 2) E' solo un inciso e nota che io non conosco a fondo i piloti in oggetto, quindi non vuole essere un giudizio, ma mi chiedevo, non potrebbe essere che Molinaro è stato più "fortunato" (o bravo) mentre Nutarelli abbia pagato con la vita una di poche imprudenze o abbia commesso un errore causa imperizia (fermo restando il fatto che i piloti delle Frecce sono tra i migliori del mondo)? Ripeto, non è un giudizio, al contrario, mi piacerebbe capire bene perchè l'argomento mi ha sempre interessato. 3) A parte i servizi in tv non ho avuto modo di seguire la faccenda di Ramstein, quindi ti chiedo: la dinamica dell'incidente è stata compresa e spiegata a fondo? E' stato l'errore del solo solista a causare l'incidente? Ed è stato sicuramente un errore di pilotaggio? Non è ipotizzabile un'avaria o "visione nera" del pilota? Grazie e scusa la quantità di domande. | |
01 marzo 09, 20:50 | #443 (permalink) Top |
User Data registr.: 29-07-2008 Residenza: udine
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Ciao, cercherò di essere breve perchè l'argomento mi pare un pochino OT. L'ho citato in risposta ad un prcedente post sull'episodio. 1) La "presunta" prudenza di Nutarelli - precedente l'incidente - era per l'appunto presunta. Non ho citato nè citerò ora altre frasi ed altri argomenti di cui avevamo discusso e che mi avevano dato a pensare. L'episodio del volo folle a Rivolto e la successiva sfuriata alla radio non erano dovute tanto alla sicurezza in sè, ma - probabilmente - per una questione interna e privata tra loro, e - sopratutto - per il terribile spavento fatto prendere al povero cucciolo (di Nutarelli). Il mio riferimento tendeva a far capire questo: l'essere preicisi, prudenti e coscienti a parole, assai bravi nel puntare il dito sulle bravate altrui, non significa necessariamente essere davvero migliori di coloro che si va a criticare. Ciò che ha combinato Nutarelli a Ramstein lo dimostra ampiamente. 2) Non credo. Come ho già detto, Molinaro - lo avevo conosciuto solo di striscio - non mi stava per nulla simpatico, aveva un atteggiamento assai "consapevole di se stesso" però non l'ho mai visto commettere imprudenze gravi. Tieni presente che si tratta di persone molto giovani, assai caricate e che "giocano" con giocattoli costosi e potenti. Per l'appunto, giocano. E lavorano, non c'è dubbio, ma spesso e volentieri ci giocano eccome. Purtroppo quando le cose vanno male (vedi Cermis) questa realtà diventa indifendibile e non si può più ammettere. Ma è la realtà. Sai quante volte ho visto gli F104 - prima - e i Tornado - poi - rincorrersi e farsi gli agguati nelle valli del tagliamento tra Osoppo e Tolmezzo ? Vuoi che ti dica a che quota ? Eppure nel 1983, alla vigilia della Mach83 che avevo contribuito ad organizzare, nel vedere il team Alpi Eagles con i Siai 260 ad elica fare l'incrocio falciando il prato con l'elica non ho mai avuto alcun timore nè la sensazione che la cosa potesse sfuggirgli di mano. Poi, pochi mesi dopo, ho visto due cari amici morirmi davanti agli occhi cadendo da tremila metri con l'aereo in vite che perdeva pezzi dopo uno scontro in volo. Gianni, il pilota, era stato ospite sul Siai di Boscolo nella tappa di Venezia del Giro aereo d'Italia, quel sabato mattina prima della Mach. Ha fatto una separazione ravvicinata, ha sbagliato ed è venuto giù. Certe cose non s'improvvisano. 3) sulla dinamica e sull'inchiesta non ti so dire più di tanto, è passato tanto tempo ed onestamente non ricordo bene gli esiti dell'inchiesta. Mi pare abbiano in qualche modo ridimensionato la cosa, ma ricordo bene le riprese TV che facevano vedere con chiarezza l'ingresso in anticipo e - solo all'ultimo - un tardivo tentativo di richiamo dell'aereo di Nutarelli che con il carrello fuori colpiva il tettuccio. La mia opinione è che il fattore rischio è sempre presente in una moltitudine di attività e che cercare di eliminarlo è velleitario. Allo stesso tempo, è doveroso cercare di limitare gli effetti collaterali dei rischi per coloro che l'attività non la stanno praticando ma si limitano più o meno consapevolmente ad osservarla. Io non amo troppo le regole, però ricordo un periodo terribile (nel 1991) quando il paracadutismo sportivo, in Italia, è rimasto privo di regole per oltre un anno. La faccenda è partita da una vera e propria rivolta dei paracadutisti sportivi nei confronti dell'Aero Club d'Italia che ci ricattava con i brevetti e le tessere FAI ma non ci dava nulla, era un carrozzone costoso, inutile ed oppressivo. Le nostre proteste hanno portato Civilavia ad avocare a se la questione, l'ente ha revocato all'Aero Club la giurisdizione sul paracadutismo avocandola a se, però s'è preso 2 anni di tempo per analizzare la materia e definire un nuovo regolamento. Non farò qui la contabilità dei morti che abbiamo avuto in quel periodo, ti dirò solo che il lunedì si era arrivati a non voler più leggere i giornali temendo di sapere in anticipo cosa vi avremmo trovato. Eppure, te lo posso assicurare, il Paracadutismo (come tutte le discipline aeronautiche) è uno sport meraviglioso e sicuro, proprio perchè esistono i controlli e le regole. In quella parentesi di deregulation totale, il paracadutismo italiano ha pagato un prezzo altissimo all'anarchia. Ben venga quindi il coordinamento delle attività del modellismo dinamico sotto le insegne e nelle regole dell'Aero Club, a patto che l'Aero Club non ceda alla tentazione del centralismo burocratico com'era quello che abbiamo contestato noi. Paolo |
06 marzo 09, 23:50 | #445 (permalink) Top |
User Data registr.: 19-03-2007 Residenza: Torino
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| Sicuramente male non fa, soprattutto se non è di spessore minimo. Poi come già detto per i proiettili, dipende molto dal materiale e anche dal tipo di scheggia che lo colpisce (e qui, trattandosi di frammenti di pala di elicottero, davvero le variabili sono infinite, quindi anche le prove "scientifiche" difficilmente potrebbero essere esaustive). In ogni caso, se decidi di usarlo, se riesci a curvarlo hai molte più probabilità che eventuali frammenti vengano deviati invece di tendere a conficcarsi.
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07 marzo 09, 13:18 | #446 (permalink) Top | |
Sospeso | Citazione:
questo intendevo: avere una visione d'insieme sulla sicurezza e non dare per scontate certe cose. ciao. | |
27 marzo 09, 15:53 | #447 (permalink) Top |
User Data registr.: 02-06-2008 Residenza: Venaria (TO)
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Ecco a cosa mi è capitato mentre settavo la radio... Premetto che avevo vincolato il carrello a terra con un tubo in alluminio lungo 2 metri. Ho sbagliato a impostare il canale del gas,ho eseguito il reverse di tale comando e il rotore ha cominciato a girare. Ho così cercato di stappare la batteria x fermarlo.. Cmq i tagli non sono profondi ed è stata colpa della flybar(completamente piegata),le pale hanno colpito forte e sono tutto gonfio. Se prima era un pelino timoroso, ora preferirei avere il deserto intorno,x volare in sicurezza....... |
27 marzo 09, 22:08 | #448 (permalink) Top | |
User Data registr.: 15-05-2007 Residenza: Brusaporto (BG)...ancora per poco...
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Una mia curiosità l'elicottero in questione è quello sullo sfondo ? Un protos ? Ciao Gianfranco | |
28 marzo 09, 12:16 | #450 (permalink) Top | |
User Data registr.: 15-05-2007 Residenza: Brusaporto (BG)...ancora per poco...
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Grazie. Gianfranco | |
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