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Vecchio 05 luglio 12, 18:13   #31 (permalink)  Top
Ciao Andrea, ovunque tu sia vola anche per noi.
 
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Data registr.: 04-02-2010
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scusate, ma leggo tante fesserie ...

1) i danni fisici NON dipendono dalla TENSIONE (V) ma dalla CORRENTE (A) e la tensione e' largamente indifferente, tutto dipende da quale RESISTENZA presenta il corpo umano fra i punti di ingresso e uscita della scarica e quindi, in teoria, anche relativamente pochi Volt possono trovare un "percorso" di resistenza tale da provocare danni
(I= V/R cioe' la corrente che passa e' uguale alla tensione diviso la resistenza incontrata)
Inoltre conta anche quale e' il "percorso", e' ben diverso l'effetto che produrra' una certa corrente che passa fra due dita di una mano dalla stessa che passa fra due dita delle mani opposte e diverso ancora se passa tra una mano e un piede

2) gia' a 10 mA (dieci millesimi di Ampere) si ha "fastidio" verso i cento mA si ha fibrillazione e quindi rischio della vita. Incredibilmente superati i 3/400 mA i danni tendono a diminuire (il perche' ve lo puo' spiegare meglio un medico) e cosi' incredibili scariche di molti A provocano gravi bruciature e altro, ma se il malcapitato si stacca quasi subito dal contatto salva la vita

3) pero' ...
dita ben asciutte presentano una resitenza di decine di migliaia di Ohm, applicate questa resistenza nella formula qui sopra e scoprirete che non c'e' poi gran pericolo nel caso della foto
Un po' diverso, per altri motivi, sarebbe il caso di corrente alternata in regime sinusoidale ... ma sarebbe un discorso lungo ...

4) ... e cosi' via per diversi altri "orrori" che ho letto ...

Per Naraj: ()
nelle batterie in SERIE si somma LA TENSIONE non LA CORRENTE che sara', al massimo, pari a quella dell'elemento in grado di fornirne di piu', in pratica di meno perche' c'e' di mezzo la resistenza di tutti gli altri elementi ...

infine: per la legge, nei luoghi di lavoro tensioni superiori a qualche decina di Volt (mi sembra 24 ma non sono del tutto sicuro, forse 48) sono considerate pericolose e si devono assumere particolari precauzioni.
E' chiaro che questo e' un limite di assoluta sicurezza, in pratica capita di maneggiare impunemente ben piu' alte tensioni senza danni

Non me ne vogliate..

Andrea
andrea_dm non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 05 luglio 12, 18:16   #32 (permalink)  Top
Sospeso
 
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Originalmente inviato da andrea_dm Visualizza messaggio
scusate, ma leggo tante fesserie ...

1) i danni fisici NON dipendono dalla TENSIONE (V) ma dalla CORRENTE (A) e la tensione e' largamente indifferente, tutto dipende da quale RESISTENZA presenta il corpo umano fra i punti di ingresso e uscita della scarica e quindi, in teoria, anche relativamente pochi Volt possono trovare un "percorso" di resistenza tale da provocare danni
(I= V/R cioe' la corrente che passa e' uguale alla tensione diviso la resistenza incontrata)
Inoltre conta anche quale e' il "percorso", e' ben diverso l'effetto che produrra' una certa corrente che passa fra due dita di una mano dalla stessa che passa fra due dita delle mani opposte e diverso ancora se passa tra una mano e un piede

2) gia' a 10 mA (dieci millesimi di Ampere) si ha "fastidio" verso i cento mA si ha fibrillazione e quindi rischio della vita. Incredibilmente superati i 3/400 mA i danni tendono a diminuire (il perche' ve lo puo' spiegare meglio un medico) e cosi' incredibili scariche di molti A provocano gravi bruciature e altro, ma se il malcapitato si stacca quasi subito dal contatto salva la vita

3) pero' ...
dita ben asciutte presentano una resitenza di decine di migliaia di Ohm, applicate questa resistenza nella formula qui sopra e scoprirete che non c'e' poi gran pericolo nel caso della foto
Un po' diverso, per altri motivi, sarebbe il caso di corrente alternata in regime sinusoidale ... ma sarebbe un discorso lungo ...

4) ... e cosi' via per diversi altri "orrori" che ho letto ...

Per Naraj: ()
nelle batterie in SERIE si somma LA TENSIONE non LA CORRENTE che sara', al massimo, pari a quella dell'elemento in grado di fornirne di piu', in pratica di meno perche' c'e' di mezzo la resistenza di tutti gli altri elementi ...

infine: per la legge, nei luoghi di lavoro tensioni superiori a qualche decina di Volt (mi sembra 24 ma non sono del tutto sicuro, forse 48) sono considerate pericolose e si devono assumere particolari precauzioni.
E' chiaro che questo e' un limite di assoluta sicurezza, in pratica capita di maneggiare impunemente ben piu' alte tensioni senza danni

Non me ne vogliate..

Andrea
Quindi l'unica soluzione è...provare
minimoa78 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 05 luglio 12, 20:24   #33 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da andrea_dm Visualizza messaggio
scusate, ma leggo tante fesserie ...


Le tue precisazioni nella prima parte mi sono già note da decine di anni.

..........................................
Per Naraj: ()
nelle batterie in SERIE si somma LA TENSIONE non LA CORRENTE che sara', al massimo, pari a quella dell'elemento in grado di fornirne di piu', in pratica di meno perche' c'e' di mezzo la resistenza di tutti gli altri elementi ...

Mi puoi fare un calcolo della corrente di quelle batterie in caso di un netto corto circuito tra i due terminali di uscita a 180 Volt?



infine: per la legge, nei luoghi di lavoro tensioni superiori a qualche decina di Volt (mi sembra 24 ma non sono del tutto sicuro, forse 48) sono considerate pericolose e si devono assumere particolari precauzioni.
E' chiaro che questo e' un limite di assoluta sicurezza, in pratica capita di maneggiare impunemente ben piu' alte tensioni senza danni

In questo caso sei impreciso. Bisogna distinguere tra la "scossa" presa in corrente continua e quella presa in corrente alternata, i due valori di tensione pericolose sono diversi.

Non me ne vogliate..

Andrea
Naraj.
Naraj non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 05 luglio 12, 20:56   #34 (permalink)  Top
Ciao Andrea, ovunque tu sia vola anche per noi.
 
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Naraj:

Le tue precisazioni nella prima parte mi sono già note da decine di anni.

bene... (e non ne dubitavo )

Mi puoi fare un calcolo della corrente di quelle batterie in caso di un netto corto circuito tra i due terminali di uscita a 180 Volt?

18, 180 o 1800V e' lo stesso: la corrente di cortocircuto sara' sempre pari a quella dell'elemento (non batteria, singolo elemento) che ne puo' fornire di piu , ma poi si deve sottrarre la somma di quanto cade a causa della resistenza interna in ogni altro elemento.
Essendo LiPo la singola resistenza interna e' molto bassa ma e' tutto in serie quindi poco + poco + poco .... diventa comunque una caduta misurabile
(ci sarebbe da sottrarre ancora qualcosa se i singoli elementi non sono ben bilanciati fra loro come tensione , ma trascuriamolo perche' sarebbe un calcolo complicato da fare se gli elementi sono molti)
Aggiungiamo pero' che in presenza di elementi in grado di fornire forte corrente, il cortocircuito "secco" provoca un tale sconquasso, riscaldamento assurdo negli elementi piu' "deboli" e tante altre spiacevoli cose, a questopunto diventa difficile descrivere istante per istante cosa accadra', la certezza e' che si parte con la corrente detta ma dopo pochissimo, se non esplode qualcosa, probabilmente questa corrente variera' perche'a causa del riscaldamento ci sara' un altro elemento ed essere "quello che fornisce piu' corrente", poi un altro, un altro ancora ... e se non e'esploso nulla nel primo mezzo secondo certamente questo avverra' MOLTO presto in una sorta di reazione a catena

In questo caso sei impreciso. Bisogna distinguere tra la "scossa" presa in corrente continua e quella presa in corrente alternata, i due valori di tensione pericolose sono diversi.

nesuna imprecisione , rileggi le ultime due righe del punto 3) nel mio messaggio ...
E aggiungo: sia pure di poco, l'effetto di una corrente alternata SINUSOIDALE e' diverso da quello di una alternata "sporca", le precisazioni dal punto di vista fisiologico pero' e' meglio chiederle ad un medico specializzato in queste cose, non e' materia mia

ciao
Andrea
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Vecchio 05 luglio 12, 21:22   #35 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da andrea_dm;3286639.........................

[B
Mi puoi fare un calcolo della corrente di quelle batterie in caso di un netto corto circuito tra i due terminali di uscita a 180 Volt.[/b]

18, 180 o 1800V e' lo stesso: la corrente di cortocircuto sara' sempre pari a quella dell'elemento (non batteria, singolo elemento) che ne puo' fornire di piu , ma poi si deve sottrarre la somma di quanto cade a causa della resistenza interna in ogni altro elemento.
Essendo LiPo la singola resistenza interna e' molto bassa ma e' tutto in serie quindi poco + poco + poco .... diventa comunque una caduta misurabile
(ci sarebbe da sottrarre ancora qualcosa se i singoli elementi non sono ben bilanciati fra loro come tensione , ma trascuriamolo perche' sarebbe un calcolo complicato da fare se gli elementi sono molti)
Aggiungiamo pero' che in presenza di elementi in grado di fornire forte corrente, il cortocircuito "secco" provoca un tale sconquasso, riscaldamento assurdo negli elementi piu' "deboli" e tante altre spiacevoli cose, a questopunto diventa difficile descrivere istante per istante cosa accadra', la certezza e' che si parte con la corrente detta ma dopo pochissimo, se non esplode qualcosa, probabilmente questa corrente variera' perche'a causa del riscaldamento ci sara' un altro elemento ed essere "quello che fornisce piu' corrente", poi un altro, un altro ancora ... e se non e'esploso nulla nel primo mezzo secondo certamente questo avverra' MOLTO presto in una sorta di reazione a catena
.................................................ciao
Andrea
Mi sono azzardato di dare una cifra a naso di 500 A, mi piacerebbe che tu mi facessi un calcolo approssimativo della corrente di cc per vedere di quanto ho toppato.
Tieni presente che mi sembra di vedere che i "C" di scarica delle batterie sono di 45-90C.

Naraj.
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Vecchio 06 luglio 12, 00:55   #36 (permalink)  Top
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diciamo che son tutte uguali, 15mohm a pacco 180V/15mohm*8=1500A
un dubbio che mi è sorto nel calcolo è se il valore che fornisce il caricabattere robbe 1000W si riferisce a tutto il pacco o alla singola cella
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Vecchio 06 luglio 12, 10:11   #37 (permalink)  Top
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diciamo che son tutte uguali, 15mohm a pacco 180V/15mohm*8=1500A
un dubbio che mi è sorto nel calcolo è se il valore che fornisce il caricabattere robbe 1000W si riferisce a tutto il pacco o alla singola cella
diciamo che una tale corrente non riuscirà mai a passare nel sistema: una parte di esso si distruggerà ben prima, provare per credere.

a chi è capitato di cortocircuitare una lipo (basta 6 cell) carica, sa che in genere i connettori, o una qualche saldatura, vaporizzano all' istante, sotto il passaggio di tali correnti.

Da capire se quell'istante è sufficiente per folgorare qualcuno.
__________________
bladebuster

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Vecchio 06 luglio 12, 11:13   #38 (permalink)  Top
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Anche a 3 celle 1000 mah 30C le saldature vaporizzano in una frazione di secondo....
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Vecchio 06 luglio 12, 13:15   #39 (permalink)  Top
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Anche a 3 celle 1000 mah 30C le saldature vaporizzano in una frazione di secondo....
In questo tuo caso, significa che le saldature sono mal fatte. Con la corrente della tua batteria, dovrebbe solo gonfiarsi ed eventualmente esplodere una cella.

Naraj.
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Vecchio 06 luglio 12, 15:23   #40 (permalink)  Top
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Dubito fortemente che le saldature siano malfatte (non che sia il mago delle saldature), uso stagno philips per elettronica ad elevata percentuale di stagno molto buono, connettori rotondi da 2 mm, e saturo con stagno il filo immerso nel foro del connettore, non sono "fredde" te lo posso assicurare.
Se vuoi divertiti a fare una buona saldatura con le stesse codizioni (lipo ecc) e mettere in corto poi mi dirai
Anche perchè da un becero conto se (non effettuando il calcolo corretto mettendo dentro la resistenza del sistema...) rispettassero i dati di targa 11,1 Volt x 30 amp=333 watt e qualsiasi saldatore è ben al di sotto di tale potenza quindi....potendo solo dissipare in calore...
helipier non è collegato   Rispondi citando
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