Lipo autoscaricamento

[dallatorretdu]

scusa dici che posso far riacquistare 2000 MAH ad ujna flightpower danneggiata?
si era gonfiata, poi a ho trattatta e caricata e si è sgonfiata...

[ElNonino]

Originalmente inviato da dallatorretdu

scusa dici che posso far riacquistare 2000 MAH ad ujna flightpower danneggiata?
si era gonfiata, poi a ho trattatta e caricata e si è sgonfiata...

Cazzarolla, ti è andato di nuovo in crash il correttore ortografico........

Speriamo non il MiniTitan.....

Chi ti ha dato il simulatore mi ha detto che saresti anche un bravo pischello, allora non urtare i lettori del forum con messaggi criptici e difficili da decifrare.

[Stefy_MHR]

Originalmente inviato da joefly

Ciao stefy MHR..una cosa che non centra con l'argomento...
la mia ragazza si è innamorata del gattino con le cuffie..come si può avere e se è possibile metterlo sul telefonino..ciao

simpatica vero?

Originalmente inviato da AlexxZeta

E' una Gif animata, tasto destro del mouse\salva con nome....
Gliel'ho rubato anch'io...

Ladri!!!

[dallatorretdu]

vabbe... aspettiamo domenica che forse l' Andrea mi fa provare un attimo il Raptor 50

[m.rik]

Originalmente inviato da m.rik

Ora inizio quindi a fare esperimenti con variazioni termiche del pacco (mettendole in frigo e/o scaldando il pacco a 40° pur caricando con corrente bassa) per vedere se il composto chimico interno si dovesse "risvegliare" dopo la cristallizzazione (freddo) o mediante catalisi termica (caldo).

Se dovessi ottenere dei risultati interessanti ve lo farò sapere.

Ciao

Per chi interessasse:
Il pacco non è arrivato a recuperare i suoi 2.100mA nominali ma comunque da 1.200mA sono arrivato a 1.500mA recuperando altri 300mA, la resistenza interna si è più che dimezzata da 0,300 a 0,130ohm e la custodia è tornata ad essere perfettamente aderente.

La sperimentazione a basse temperature (in frigorifero) come prevedevo non ha sortito il benchè minimo beneficio.

Invece questi seppur limitati risultati li ho ottenuti innalzando la temperatura del pacco a 45°C durante la ricarica.
Il metodo (banale) che ho usato è irraggiamento termico avvicinando dall'alto (a circa 10cm) una lampada snodata da tavolo al pacco appoggiato in verticale sul banco di lavoro (in modo da riscaldare entrambe le celle del pacco).
Tenendo costantemente monitorata la temperatura del pacco mediante la sonda termica del caricabatteria sono arrivato ai 45°C e li ho mantenuti correggendo la distanza della lampada dal pacco (allontanandola gradualmente fino a quando la temperatura ha smesso di salire).

Il risultato l'ho ottenuto solo dopo due cicli di scarica carica.
Ulteriori cicli non hanno purtroppo apportato ulteriori benefici.

Il pacco non lo userò ovviamente per ely perchè la resistenza interna è ancora troppo alta, ma per l'aliante di mia figlia penso possa andare più che bene.

Nella speranza che le info possano per qualcuno essere di qualche utilità, vi saluto.

Una cosa è però certa: Non credo sia da considerare più valido il suggerimento che alcuni danno di ricaricare i pacchi lipo dopo che si sono completamente raffreddati dall'ultimo volo.
- E' solo tempo perso
- Il caldo durante la ricarica sembrerebbe (dai miei soli esperimenti e con questo tipo di pacchi) fare solo bene.


Non vorrei però ora con questo mio post incentivare qualcuno a mettere in forno i suoi pacchi assieme alle torte !!!
Attenzione ragazzi che le Lipo possono essere pericolose ed incendiarsi, incendiando ciò che è intorno !!!

Se non sapete bene cosa state facendo, e non tenete costantemente sotto controllo tutti i parametri di tensione, corrente, temperatura e forma del pacco è meglio che non lo facciate !!!
Almeno tenete a portata di mano un estintore vicino a dove ricaricate i vostri pacchi (come faccio io).

Ciao

[ElNonino]

Molto interessante la relazione dei tuoi esperimenti, ho provato anch'io a raffreddare un pacco prima e dopo carica/scarica ma senza ottenere alcun miglioramento,

Proverò con la ricarica controllata "a caldo".

[Fulvio76]

Originalmente inviato da m.rik

Per chi interessasse:
Il pacco non è arrivato a recuperare i suoi 2.100mA nominali ma comunque da 1.200mA sono arrivato a 1.500mA recuperando altri 300mA, la resistenza interna si è più che dimezzata da 0,300 a 0,130ohm e la custodia è tornata ad essere perfettamente aderente.

Ciao,vorrei chiederti il metodo che usi per determinare con precisione la Ri.

[m.rik]

Originalmente inviato da Fulvio76

Ciao,vorrei chiederti il metodo che usi per determinare con precisione la Ri.

Premesso che attualmente la misura esatta, assoluta, reale non mi interessa.
Attualmente mi basta sapere dei miei attuali pacchi e/o futuri se ne ho qualcuno con resistenza interna maggiore (o minore) rispetto agli altri (misura "relativa").

Comunque sia, il metodo è molto semplice e banale si tratta di misurare la tensione ai capi del pacco senza corrente circolante e poi di misurare la tensione del pacco percorso da una corrente positiva o negativa conosciuta.
Il delta V (chiamala pure "caduta di tensione" per semplicità) con una determinata corrente consente di determinare la resistenza interna.

Questo è quello che poi fanno i miei caricabatterie in modo automatico anche se solo una volta durante un ciclo di carica o scarica.
Anche i caricabatterie più economici come l'infinity 3 della Robbe.
Dopo 10 minuti dall'inizio della carica (o della scarica), la corrente di carica viene interrotta per qualche secondo e misurata la tensione. Poi la corrente risale ad un determinato valore (se non erro 1A) e viene rimisurata la tensione, infine la corrente viene riportata al valore inizialmente impostato per la ricarica del pacco.

Se poi il calcolo matematico interno venga effettuato a 6, 8, 10, 12, o 16 bit, e quali siano gli algoritmi usati per gli arrotondamenti, sinceramente non te lo so dire come non so le caratteristiche e la precisione della misura dei convertitori A/D usati nei miei caricabatterie, ma come ho detto all'inizio, la cosa non mi interessa più di tanto.
A me basta una misura "relativa" e non "assoluta".

Spero di aver soddisfatto la tua curiosità.

Ciao

[Fulvio76]

Originalmente inviato da m.rik

Premesso che attualmente la misura esatta, assoluta, reale non mi interessa.
Attualmente mi basta sapere dei miei attuali pacchi e/o futuri se ne ho qualcuno con resistenza interna maggiore (o minore) rispetto agli altri (misura "relativa").

Comunque sia, il metodo è molto semplice e banale si tratta di misurare la tensione ai capi del pacco senza corrente circolante e poi di misurare la tensione del pacco percorso da una corrente positiva o negativa conosciuta.
Il delta V (chiamala pure "caduta di tensione" per semplicità) con una determinata corrente consente di determinare la resistenza interna.

Questo è quello che poi fanno i miei caricabatterie in modo automatico anche se solo una volta durante un ciclo di carica o scarica.
Anche i caricabatterie più economici come l'infinity 3 della Robbe.
Dopo 10 minuti dall'inizio della carica (o della scarica), la corrente di carica viene interrotta per qualche secondo e misurata la tensione. Poi la corrente risale ad un determinato valore (se non erro 1A) e viene rimisurata la tensione, infine la corrente viene riportata al valore inizialmente impostato per la ricarica del pacco.

Se poi il calcolo matematico interno venga effettuato a 6, 8, 10, 12, o 16 bit, e quali siano gli algoritmi usati per gli arrotondamenti, sinceramente non te lo so dire come non so le caratteristiche e la precisione della misura dei convertitori A/D usati nei miei caricabatterie, ma come ho detto all'inizio, la cosa non mi interessa più di tanto.
A me basta una misura "relativa" e non "assoluta".

Spero di aver soddisfatto la tua curiosità.

Ciao

Grazie per il tempo dedicatomi,gentilissimo
Ho riletto più volte la tua risposta,speravo di ricordarmi una formula che avevo in testa sulla Ri per commentarla assieme ma non me la ricordo più,sto spremendo le meningi,niente...il 97,l'anno del mio diploma da elettrotecnico comincia ad essere lontano

Ciao

[m.rik]

Originalmente inviato da Fulvio76

Grazie per il tempo dedicatomi,gentilissimo
Ho riletto più volte la tua risposta,speravo di ricordarmi una formula che avevo in testa sulla Ri per commentarla assieme ma non me la ricordo più,sto spremendo le meningi,niente...il 97,l'anno del mio diploma da elettrotecnico comincia ad essere lontano

Ciao

Non ci credo !!!!
Dai su che queste sono le formule più elementari e terra terra di elettrotecnica / elettronica !
Non starai forse dubitando che non so ste cose ?
Ma se le sanno anche i bambini !
Comunque sia, chiedete e vi sarà risposto :

R = V/A

Volevi forse vedere se ho considerato e tenuto conto anche dei valori della capacità parassita del pacco o l'induttanza serie causate dalle armature/fogli interni al pacco e dei cavi di connessione ?


Ciao