30 agosto 07, 00:53 | #2 (permalink) Top |
User Data registr.: 17-01-2006 Residenza: Cecina
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scusate se riscrivo subito, non vorrei sembrare troppo misterioso, io arrivo da poco più giù, sezione barche a vela rc. Non conosco la tecnologia dei giroscopi e vorrei vedere se è possibile applicarla alle barche a vela, non sulle classi veliche riconosciute (non è consentito) ma qualche esperimento mi piacerebbe farlo |
30 agosto 07, 09:03 | #3 (permalink) Top |
User Data registr.: 02-04-2005
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1) i giroscopi sono sensibili alla rotazione attorno ad un asse ben preciso, mentre sono insensibili alle traslazioni e alle rotazioni attorno agli altri assi. 2) Giroscopio normal: Se non ci sono rotazioni il segnale che esce e' lo stesso che entra. Finche' c'e' una rotazione il segnale in uscita e' modificato (in un senso o nell'altro a seconda della rotazione) tanto piu' quanto piu' rapida e' la rotazione. Terminata la rotazione il segnale uscente torna ad essere uguale all'ingresso. 3) Giroscopio avcs: Se non ci sono rotazioni e' come sopra. Nel momento in cui vi e' una rotazione il segnale e' modificato come sopra MA!, se la rotazione termina il giroscopio continua a correggere per riportarsi orientato com'era prima. 4) In entrambi i casi si puo' regolare la sensibilita' (trimmer sul giro o via radio se possibile) che regola l'intensita' della correzione in relazione ad una certa velocita' angolare. Si parla ovviamente di rotazioni involontarie prodotte da cause esterne. Quelle comandate dalla trasmittente vengono ovviamente eseguite e non danno luogo ad ulteriori correzioni o "ritorni di orientamento". Non so in campo nautico dove verrebbe messo, ma ad esempio un giroscopio avcs sul timone cercherebbe di tenere la barca puntata sempre nella stessa direzione indipendentemente dalla direzione del vento o delle correnti/onde (ovvio che non puo' nulla contro lo scarroccio). Ultima modifica di Claudio_F : 30 agosto 07 alle ore 09:06 |
30 agosto 07, 10:15 | #4 (permalink) Top |
User Data registr.: 17-01-2006 Residenza: Cecina
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grazie, l'idea era di mettere una zavorra mobile per correggere lo sbandamento della barca sotto la pressione del vento e di farla controllare in automatico ad un giroscopio, farlo con il radiocomando da terra sarebbe piuttosto complicato più che altro per una questione di tempi di reazione. In pratica tipo questo videoclip, ma controllato dal giroscopio http://www.aquataurmodels.com/pages/videoclip.html Ultima modifica di grakula : 30 agosto 07 alle ore 10:23 |
30 agosto 07, 11:04 | #5 (permalink) Top |
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Per essere ancora più chiaro, avrei la folle idea di provare a costruire una cosa così radiocomandata, come potete ben immaginare il controllo del mezzo in maniera completamente manuale credo sia impossibile. La vela, il timone ed i foil mi sembrano già abbastanza http://www.youtube.com/watch?v=EPtQ_WOV3HY |
31 agosto 07, 23:18 | #7 (permalink) Top | |
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colgo l'occasione per scusarmi dell'off topic, chiamiamola collaborazione interdisciplinare, suona molto meglio | |
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