28 marzo 07, 09:52 | #81 (permalink) Top | |
User Data registr.: 13-03-2007 Residenza: Forlì
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Lesath82, non concordo. Il corpo dell'eli, eventualmente definito rigido, può ruotare per 2 motivi 1) è applicata una coppia 2) è applicata una forza ed il corpo è vincolato In entrambi i casi l'asse rotazione non è legato necessariamente al baricentro. Considera quanto hai scritto, che in parte poi condivido: al rotore è applicata una coppia determinata da una portanza non equamente distribuita; si genera una coppia che agisce sul rotore (con un ritardo dovuto alla precessione giroscopica) ma nessuno dice che l'asse del rotore passi per il baricentro dell'eli (anche se hai controllato il CG col la flybar, difficilmente sarai così fortunato da avere questa coincidenza; e se poi non avessi controllato il CG?). Lesath, se vuoi riprendiamo la discussione, però non con una trattazione fiume, ma affrontando le cose step by step in modo da convenire su tutti i punti, altrimenti non si va da nessuna parte. Che ne dici? P.S. quel documento che cercavo per il momento è stato fagocitato dall'hard disk, non lo trovo più. | |
28 marzo 07, 17:16 | #82 (permalink) Top | |
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bisognerebbe reiniziare da capo con un attimo di calma. Mi rivolgo in particolar modo a Lesath82: Concordo con il tuo approccio rigoroso. Propongo di reiniziare il discorso con i disegnini delle forze e procedere a un calcolo numerico su un caso "reale" dell'inclinazione dell'elicottero in hovering. Per un classe 50 da stime personali(calcolini approssimati) reputo che l'angolo (banking) che calcoleremo potrebbe essere tra 2° e 7°(speriamo di riuscire a postare i numeri sul forum). Per il discorso della posizione del rotore di coda alto/basso credo che fino ad ora non si sia affrontato in modo corretto. La posizione del rotore di coda rispetto al rotore principale impatta più che altro sulla aerodinamica (cosa che non si vede mettendo giù il diagramma delle forze), in funzione dell'iterazione tra rotore principale e di coda. I fattori che influenzano la scelta della posizione sono : -Energia richiesta al rotore di coda per bilanciare la coppia. -Efficacia del controllo di imbardata. -Invarianza della autorita' di controllo in diverese condizioni operative vento/potenza del motore (anche il problema della autorita del ruotino o LTE lost of tail rotor effectiveness ) -Rumore! Il problema non è per niente facile da trattare. A supporto di quanto affermato sulla posizione del rotore cito un testo noto in letteratura e che tutti possiamo consultare "Tail rotor design guide" della Boeing Vertol . PDF scaricabile da http://stinet.dtic.mil/oai/oai?&verb...fier=AD0775391 Lesath82, Lance, Stroker sforziamoci di mettere i numeri e chiarificare i diagrammi delle forze. | |
28 marzo 07, 19:47 | #83 (permalink) Top |
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Grandeeeeee Derkein, finalmente ho trovato qualcosa per potermi addormentare Scherzo! Ok, verifico se ho qualcosa di utile in proposito o comunque se siamo in + di uno cerco di dare il mio contr..imbuto. Ciaooooo |
28 marzo 07, 22:15 | #84 (permalink) Top | |
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The show must go on !! Proprio ieri mi chiedevo: ma abbiamo davvero finito con quella discussione? Ebbene no! Dunque diamoci da fare! Comincio a risponderti di getto punto a punto: Citazione:
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28 marzo 07, 22:29 | #85 (permalink) Top | |
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Ora tocca a te! Citazione:
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29 marzo 07, 00:28 | #86 (permalink) Top | |
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[IMG][/IMG] Citazione:
Movimento del baricentro di un corpo vincolato soggetto a coppia. Il baricentro di un corpo (rigido) (per me) non ha nessuna peculiarità se non quella di poter pensare lì concentrata la forza peso, ma è un punto come un'altro del corpo rigido. | |
29 marzo 07, 01:42 | #87 (permalink) Top |
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Mica voglio negare l'evidenza! E' ovvio che se c'è un vincolo il corpo ci gira attorno, ma questo succede nel pieno rispetto della regola secondo cui il baricentro accelera in funzione della risultante delle forze, ma di tutte le forze! Nel tuo disegno le forze che hai disegnato avrebbero risultante nulla, quindi il baricentro starebbe fermo, ma il vincolo aggiunge proprio quella forza necessaria per far muovere il baricentro così da permettere al corpo di mantenere fisso non il baricentro ma il punto attraversato dal vincolo. Quel vincolo dovrà essere ancorato per poter fare il suo lavoro (e non è il caso dell'eli!) perché scarica a terra l'inevitabile reazione che nasce dall'aver esercitato un'azione sul corpo rigido. Mi spiace aver scritto di corsa, però ho completato il disegno in cui si vede l'istante iniziale in cui il baricentro da fermo riceve la prima accelerazione che lo mette in moto (freccia rossa) a causa della forza del vincolo (freccia blu, è lunga uguale a quella rossa per coincidenza, perché sono grandezze di tipo diverso non confrontabili) |
29 marzo 07, 09:32 | #88 (permalink) Top |
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Ma quello che tu dici puotrebbe essere ripetuto per ogni punto del corpo, mentre il baricentro è per convenzione il punto cui si può assumere essere concentrata la massa, cui è applicata la forza peso. Ora cambia vincolo e appoggia su un piano la pietra, applica la stessa coppia. Poi l'ultimo step il più ardito. La pietra è sospesa in aria perchè alla forza peso che è applicata al baricentro io applico un'altra forza di direzione opposta ed uguale intensità; poi applico la coppia, non mi dirai che la pietra ruota per il baricentro! Il centro di istantanea rotazione dipende dai punti di applicazione della coppia! o No? |
29 marzo 07, 09:46 | #89 (permalink) Top | |
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Ad esempio potremmo partire con il calcolo della portanza e della resistenza aerodinamica delle pale del rotore principale, con una serie di ipotesi che poi a posteriori possiamo verificare controllando il peso del modello. Sarebbe interessante introdurre subito una elasticità concentrata sulla radice della pala per introdurre anche il flappeggio, che potrebbe avere una certa influenza sull'angolo di bancking quindi sarebbe interessante individuare un coefficiente elastico credibile. Si parte? | |
29 marzo 07, 17:08 | #90 (permalink) Top | |
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Def. simboli. d=diametro rotore=1.32 m p=peso ely=3.5 kg pp=peso pala=150 gr rpm=giri al minuto w=velocità angolare 1/s b spessore pala [m]=13 mm r=raggio pala [m] =d/2 Ir=inerzia delle pale rispetto al rotore principale s=spessore massimo profilo rhor=massa per unita di area del rotore=pp/(b*r) Ecr=energia cinetica rotore Ece=energia cinetica ely Epot=energia potenziale ely Per calcolare l'energia cinetica del rotore principale utilizzo la formula Ecr=Energia cinetica rotore Ecr=0.5*massa*velocita^2=0.5*Ir*w^2 [Joule] Ir=2*(s*r^3)/3*rhor [kgm^2] (approx :la pala è stata assunta di densità omogenea e geometria tipo parallelepipedo) Ir=43.4e-3kgm^2 ( questa inerzia verra usata più avanti per calcolare la precessione in fase di hovering) Se rpm=1700 allora Ecr=687 J Se rpm=100 allora Ecr=237 J Adesso che ho l'energia immagazzinata nella pala che gira ad un certo regime allora (oltre che raggiungere la pace dei sensi...) posso conoscere il limite superiore di prestazioni e stimare le prestazioni di una configurazione particolare(ma solo studiando l'aerodinamica, vedi più avanti) Nel caso di autorotazione (trascurando ogni dispersione di energia... ) Ece+Epote+Ec=cost Il caso ideale appena proposto può sembrare ingenuo ma racchiude tutta una serie di comportamenti "provati sul campo" da molti di noi (xes si evince dalla formulazione energetica che è meglio che il motore ti pianti non troppo in basso e con una discreta veloctià (che novita!) e anche che se sei molto alto non è importante se sei in hovering per autorotare bene (l'uovo di colombo)) Per quanto riguarda calcoli più dettagliati in regime di autorotazione con una testa dotata di flappeggio e brandeggio e per forza necessario affrontare una trattazione analiticamente pesante e che tenga conto dell'aerodinamica del rotore. E' tuttavia più facile andare a riusare quello che è gia noto in letteratura ... Per quelli di voi bramosi di numeri riporto il link(valo per l'autorotazione con testa articolata) http://naca.central.cranfield.ac.uk/...report-487.pdf Sottolineo l'importanza della formula 8-10 che se tutto va bene potremmo utilizzare più avanti. Conoscendo l'energia immagazzinata nel rotore tra la'altro è anche possibile farsi un idea della forza media in gioco durante una collisione pale/palo della luce (per esempio) analogamente a quanto fatto sul forum http://www.baronerosso.it/forum/show...t=50327&page=3. Per lesath82 : Il latex non lo uso per una strana allergia al lavoro ... se per caso vuoi fare una raccolta delle formule e dei graficuzzi e poi farmene avere una copia Adesso che sento parlare di latex ... non è che qualcuno utilizza matlab(essenziale per fabricare dei numeri) ? Giubilina ho letto il tuo commenti ed effettivamente individui problemi/particolari essenziali per il volo dell'elicottero : di flappeggio e di brandeggio ne parliamo più avanti, abbi un po' di pazienza che abbiamo carne e, se mi date una mano, anche fuoco. | |
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