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Vecchio 02 novembre 06, 23:57   #11 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da davide1936
se prendi il giro in mano puoi constatare il funzionamento e capire che piu' allontani il giro dal centro di rotazione piu' aumenti il braccio di leva...
piu' cala la precisione prova ad istallare un giro sopra ad un righello da 60cm poi fai delle prove appoggiando sulla punta di una penna il righello provi prima sopra al giro poi ti allontani e noterai un rallentamento della reazione e una diminuizione della sensibilita'
Se poni il giro sulla punta della penna e ruoti questa di un certo angolo, 10 gradi tanto per fare un esempio, ottieni dal giro una certa risposta. Se poi lo poni su di un righello lungo 60 centimetri avrai lo stesso effetto se ruoti il righello sempre di 10 gradi. In quest'ultimo caso il giroscopio si fa per così dire una bella passeggiata, nel senso che descrive una traiettoria ad arco piuttosto lunga; questo arco è proporzionale al raggio, ossia alla lunghezza del righello. Questo non significa che allontanandosi dal centro di rotazione il giro diviene meno sensibile, ma solo che per avere la stessa rotazione devi avere uno spostamento maggiore, ma l'angolo è sempre lo stesso. In altre parole se la piastra porta elettronica dell'eli fosse lunga 50 ccm e mettessi un giro vicino all'asse ed uno in punta, ruotando l'eli quello più vicino descrive un piccolo arco, quello lontano un arco maggiore, ma tutti e due avranno ruotato dello stesso angolo.
Ti torna?
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Vecchio 03 novembre 06, 00:24   #12 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Mario Mollo
Se poni il giro sulla punta della penna e ruoti questa di un certo angolo, 10 gradi tanto per fare un esempio, ottieni dal giro una certa risposta. Se poi lo poni su di un righello lungo 60 centimetri avrai lo stesso effetto se ruoti il righello sempre di 10 gradi. In quest'ultimo caso il giroscopio si fa per così dire una bella passeggiata, nel senso che descrive una traiettoria ad arco piuttosto lunga; questo arco è proporzionale al raggio, ossia alla lunghezza del righello. Questo non significa che allontanandosi dal centro di rotazione il giro diviene meno sensibile, ma solo che per avere la stessa rotazione devi avere uno spostamento maggiore, ma l'angolo è sempre lo stesso. In altre parole se la piastra porta elettronica dell'eli fosse lunga 50 ccm e mettessi un giro vicino all'asse ed uno in punta, ruotando l'eli quello più vicino descrive un piccolo arco, quello lontano un arco maggiore, ma tutti e due avranno ruotato dello stesso angolo.
Ti torna?
A me torna...
A meno che il righello non fletta o risuoni....
Cas
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Vecchio 03 novembre 06, 00:54   #13 (permalink)  Top
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mi torna!
in tal modo piu' il giro e' vicino al rotore quanto il piu' piccolo spostamento sull'asse viene decifrato metre allontanandolo prima che il giro intervenga l'ely deve ruotare di piu'.
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Vecchio 03 novembre 06, 01:26   #14 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da davide1936
mi torna!
in tal modo piu' il giro e' vicino al rotore quanto il piu' piccolo spostamento sull'asse viene decifrato metre allontanandolo prima che il giro intervenga l'ely deve ruotare di piu'.
La rotazione è sempre la stessa, vicino o lontano dall'asse. Il giro non se ne accorge di dove sta, ma solo di quanto ruota l'eli.
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Vecchio 03 novembre 06, 01:41   #15 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Mario Mollo
La rotazione è sempre la stessa, vicino o lontano dall'asse. Il giro non se ne accorge di dove sta, ma solo di quanto ruota l'eli.
La rotazione è la stessa, ma non la velocità. Dato che la Gyro Piezoelettrica misura le variazioni di velocità angolare, si evince facilmente che la velocità con cui percorre l'arco di circonferenze vicino al fulcro ipotetico (asse motore) è minore di quella che si avrebbe percorrendo tutti gli archi allontanandosi dal fulcro di rotazione. Cioè il vettore è sempre più veloce allontanandosi dal centro a parità di scostamento angolare. Ovvero se prendiamo due punti A e B che delimitano un arco di circonferenza con raggio alfa e apertura beta e altri due punti A1 e B1 di un arco con raggio alfa1 (maggiore di alfa) e apertura sempre beta, la velocità per percorrere la distanza tra i due punti nella stessa unità di tempo è maggiore per il vettore che percorre da A1 e B1. Dato quindi che la gyro è sensibile alla velocità angolare, riceverà informazioni diverse.
A livello di funzionalità credo che comporti solo una diversa regolazione della sensibilità. Più la gyro è posizionata sull'asse dell'imbardata, maggiore può essere la sensibilità, più si allontana, minore deve essere la sensibilità.
Sarebbe carino fare dei test per validare l'ipotesi. Di ipotesi si tratta infatti.
Si potrebbe settare una gyro posizionata vicinissima all'asse di yaw e poi con quei settaggi spostarla il più lontano possibile e vedere le differenze in volo.
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Vecchio 03 novembre 06, 09:55   #16 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Mirav
La rotazione è la stessa, ma non la velocità. Dato che la Gyro Piezoelettrica misura le variazioni di velocità angolare, si evince facilmente che la velocità con cui percorre l'arco di circonferenze vicino al fulcro ipotetico (asse motore) è minore di quella che si avrebbe percorrendo tutti gli archi allontanandosi dal fulcro di rotazione. Cioè il vettore è sempre più veloce allontanandosi dal centro a parità di scostamento angolare. Ovvero se prendiamo due punti A e B che delimitano un arco di circonferenza con raggio alfa e apertura beta e altri due punti A1 e B1 di un arco con raggio alfa1 (maggiore di alfa) e apertura sempre beta, la velocità per percorrere la distanza tra i due punti nella stessa unità di tempo è maggiore per il vettore che percorre da A1 e B1. Dato quindi che la gyro è sensibile alla velocità angolare, riceverà informazioni diverse.
A livello di funzionalità credo che comporti solo una diversa regolazione della sensibilità. Più la gyro è posizionata sull'asse dell'imbardata, maggiore può essere la sensibilità, più si allontana, minore deve essere la sensibilità.
Sarebbe carino fare dei test per validare l'ipotesi. Di ipotesi si tratta infatti.
Si potrebbe settare una gyro posizionata vicinissima all'asse di yaw e poi con quei settaggi spostarla il più lontano possibile e vedere le differenze in volo.
Immagina un disco a 33 giri: i solchi più esterni vengono letti dalla puntina ad una velocità lineare maggiore rispetto a quelli interni ma la velocità angolare del disco è una sola: 33 giri al minuto. In una rotazione rigida, anche per un corpo di dimensioni infinite, la velocità angolare, rappresentata da un vettore normale al piano di rotazione, è una sola.
Il giro è sensibile alla velocità angolare che non cambia con la distanza dal centro di rotazione.
Torniamo quindi al punto di partenza: la posizione del giro rispetto all'asse dell'eli non influisce sul funzionamento.
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Vecchio 03 novembre 06, 16:39   #17 (permalink)  Top
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Immagina un disco a 33 giri: i solchi più esterni vengono letti dalla puntina ad una velocità lineare maggiore rispetto a quelli interni ma la velocità angolare del disco è una sola: 33 giri al minuto. In una rotazione rigida, anche per un corpo di dimensioni infinite, la velocità angolare, rappresentata da un vettore normale al piano di rotazione, è una sola.
Il giro è sensibile alla velocità angolare che non cambia con la distanza dal centro di rotazione.
Torniamo quindi al punto di partenza: la posizione del giro rispetto all'asse dell'eli non influisce sul funzionamento.
Grandi queste spiegazioni!
Siccome comunque sono curioso (e ne so poco di queste cose) ho cercato "velocità angolare" in... google!

E pertanto non posso che darti ragione in pieno:
la velocità angolare di un punto qualsiasi su un corpo rigido identifica l'angolo descritto nell'unità di tempo
pertanto, che si sia a 1mm dal fulcro o a 10 km, uno stesso angolo si descrive (percorre rende meglio?) nello stesso tempo!

Cosa diversa è la "velocità tangenziale" di questo punto ma è inutile riscrivere tutto...
google è disponibile per tutti i curiosi come me!

Cià valà, eccovi un paio di link (... trovati con google)
http://it.wikipedia.org/wiki/Velocit%C3%A0_angolare
http://www.castfvg.it/zzz/ids/veloango.html

Bellissimo l'esempio 17.1 in questa pagina che "visualizza" l'esempio fatto da Mario del 33 giri:
http://hpbabar.ba.infn.it/work/dcs/....p1/node17.html

Tornando al quesito, non ci sono problemi a mettere il GY401 nell'alloggiamento del servo nel muso del modello.
L'unica cosa scomoda sarà... accedere agli switch e al potenziometro!!

Come detto all'inizio, ne so poco di questo argomento, quindi se mi sfugge ancora qualcosa illuminatemi! la curiosità non ha limite!

Ciao, Andrea
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Vecchio 03 novembre 06, 17:34   #18 (permalink)  Top
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Immagina un disco a 33 giri: i solchi più esterni vengono letti dalla puntina ad una velocità lineare maggiore rispetto a quelli interni ma la velocità angolare del disco è una sola: 33 giri al minuto. In una rotazione rigida, anche per un corpo di dimensioni infinite, la velocità angolare, rappresentata da un vettore normale al piano di rotazione, è una sola.
Il giro è sensibile alla velocità angolare che non cambia con la distanza dal centro di rotazione.
Torniamo quindi al punto di partenza: la posizione del giro rispetto all'asse dell'eli non influisce sul funzionamento.
Chiedo scusa, questo ragionamento non fa una piega. Ma sono io che non riesco a spiegarmi. La gyro piezoelettrica funziona sfruttando la forza di Corioli. Ovvero i quarzi all'interno si deformano sotto questo effetto in misura del momento inerziale. Il momento inerziale è uguale a I=mr2, dove I è il momento, m la massa e r2 il raggio al quadrato. E' palese come all'aumentare del raggio aumenti il momento, ovvero quello che genera l'accelerazione angolare. Può darsi che stia andando nel pallone, ma vi prego di darmi delle spiegazioni matematiche per convincermi del contrario. Io sono ancora dell'idea che la gyro va posizionata il più vicino all'asse che deve monitorare, come del resto è scritto sulla maggior parte dei manuali di installazione. Magari sbaglio, ma vorrei capire il perchè.
@Tartao, non credo ci sia problema a mettere la gyro nel porta servi, comunque non supre i 10/15 cm raccomandati come misura massima dai costruttori.
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Vecchio 03 novembre 06, 19:22   #19 (permalink)  Top
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Chiedo scusa, questo ragionamento non fa una piega. Ma sono io che non riesco a spiegarmi. La gyro piezoelettrica funziona sfruttando la forza di Corioli. Ovvero i quarzi all'interno si deformano sotto questo effetto in misura del momento inerziale. Il momento inerziale è uguale a I=mr2, dove I è il momento, m la massa e r2 il raggio al quadrato. E' palese come all'aumentare del raggio aumenti il momento, ovvero quello che genera l'accelerazione angolare. Può darsi che stia andando nel pallone, ma vi prego di darmi delle spiegazioni matematiche per convincermi del contrario. Io sono ancora dell'idea che la gyro va posizionata il più vicino all'asse che deve monitorare, come del resto è scritto sulla maggior parte dei manuali di installazione. Magari sbaglio, ma vorrei capire il perchè.
@Tartao, non credo ci sia problema a mettere la gyro nel porta servi, comunque non supre i 10/15 cm raccomandati come misura massima dai costruttori.
Ciao a tutti vi confermo da appassionato oltre che da rivenditore, che tutte le case consigliano il posizionamento del Gyro il piu' vicino possibile all'asse del rotore principale.
Poi siccome le discussioni di questo genere mi arricchiscono volevo porre un quesito...si e' vero che l'angolo di spostamento non cambia se noi mettiamo il giro a 1 cm o a 50 cm dall'asse rotore principale, ma quanti cm avra' percorso il girosopio prima di raggiungere lo stesso angolo? Molti di piu' e quindi prima di correggere lo spostamento, la coda dovra' spostarsi di molti piu' cm rispetto a un posizionamento del Gyro piu' vicino all'asse rotore principale...
Ciao a tutti Renato
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Saluti Renato Cirafici alias "MacRena"
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Vecchio 03 novembre 06, 19:45   #20 (permalink)  Top
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Chiedo scusa, questo ragionamento non fa una piega. Ma sono io che non riesco a spiegarmi. La gyro piezoelettrica funziona sfruttando la forza di Corioli. Ovvero i quarzi all'interno si deformano sotto questo effetto in misura del momento inerziale. Il momento inerziale è uguale a I=mr2, dove I è il momento, m la massa e r2 il raggio al quadrato. E' palese come all'aumentare del raggio aumenti il momento, ovvero quello che genera l'accelerazione angolare. Può darsi che stia andando nel pallone, ma vi prego di darmi delle spiegazioni matematiche per convincermi del contrario. Io sono ancora dell'idea che la gyro va posizionata il più vicino all'asse che deve monitorare, come del resto è scritto sulla maggior parte dei manuali di installazione. Magari sbaglio, ma vorrei capire il perchè.
@Tartao, non credo ci sia problema a mettere la gyro nel porta servi, comunque non supre i 10/15 cm raccomandati come misura massima dai costruttori.
Il momento di inerzia di un corpo è concettualmente equivalente alla massa se il moto è una rotazione. Faccio un esempio: un vagone di un treno viaggia a 10 all'ora. Quale è la sua energia? La sua massa per la velocità al quadrato diviso 2+ l'energia delle ruote in rotazione, uguale al prodotto del momento di inerzia per la loro velocità angolare al quadrato diviso 2. Il momento di inerzia di una massa puntiforme rispetto ad un punto di distante r è quello che dici tu. In un corpo di dimensioni finite I è l'integrale esteso al volume di mr2, ossia la somma degli infiniti contribuiti delle infinite masse infinitesime ecc ecc.

Un giroscopio ha un elemento sensibile alla rotazione, che appunto serve per capire se l'eli sta ruotando o no. Questo sensore avrà una massa e quindi un momento di inerzia rispetto alla rotazione rispetto ad un certo asse. Il costruttore del giroscopio conosce il sensore e quindi può progettare l'elettronica relativa.

Ma il giro è sensibile alla sola rotazione... Non ho la presunzione di contraddire i costruttori di giroscopi: se dicono che è meglio metterli vicino all'asse avranno i loro buoni motivi. Magari il sensore viene disturbato da componenti del moto non rotatorie, ma mi sembra strano. Mica l'eli sta fermo e basta... Quando si fanno manovre estreme il giro subisce forti accelerazioni, ma non mi sembra che sbrocchi e funzioni solo quando l'eli ruota su se stesso...

In risposta a Renato ripropongo l'esempio del 33 giri. Metti sul piatto del giradischi dieci dadi, in varie posizioni, vicini e lontani dal perno centrale. In quanto tempo ciascun dado fa un giro completo su se stesso? Tutti fanno 33 giri su se stessi ogni minuto, tutti insieme, non c'è uno che finisce il suo giro su stesso prima degli altri. Il giro vicino all'asse ruota esattamente alla stessa velocità di quello lontano, ma traslano avelocità diverse. Nel mio primo post dicevo che un moto rigido si scompone sempre in una traslazione e una rotazione. La rotazione non cambia allontanandosi dall'asse.

Ultima modifica di Mario Mollo : 03 novembre 06 alle ore 19:50
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