buongiorno colti

[imbamar]

Originalmente inviato da staudacher300

Ho davanti al lavoro una scuola.
Vigna sarebbe il posto ideale per delle gite low cost. C'é storia e tanto altro da vedere li. Il problema é che molti insegnanti non ne conoscono l'esistenza e quando glielo segnali temono di non saper supportare una cosa del genere.
Sull'argomento ne sanno nulla, e si che ce ne sarebbero di argomenti da trattare, anche non prettamente aviatori.
Basta portarli davanti allo Sva e partire con una filippica si D'Annunzio ad esempio.

Hai proprio ragione. Ci vado da tempo immemorabile molto tempo prima di trasferirmi ad Anguillara. Ed ogni volta, anche a distanza di anni, faccio la considerazione che hai fatto te.
C'è moltissimo da vedere. Ed ogni pezzo merita non solo per la tecnica ma anche per la storia che ha alle spalle. Le imprese di Italo Balbo, il dirigibile di Nobile, gli idro da velocità (pezzi unici), il gobbo maledetto SM 79 e molto altro. Per chi è appassinato il silenzio e la solitudine di quel posto ed ogni particolare esposto facilitano le riflessioni. E' un posto meraviglioso ed ha un valore aggiunto che è quello relativo al continuo aggiornamento sia dei pezzi che della manutenzione. Ogni volta che ci vado c'è qualche cosa di nuovo. E' stata necessaria tutta la passione del Comandante Mondini e dei suo ragazzi per ottenere questo risultato.

[Kat Sitwoy]

Segnalo sul n° 13 di "The Aviation Historian" (fine 2015) un bellissimo articolo di Gregory Alegy intitolato "Ninety Seconds Over Tobruk" nel quale viene ripercorsa con dovizia di dettagli e documentazione la vicenda umana e la tragica (nonché molto oscura...) fine del più antifascista tra i fascisti: Italo Balbo.

[Manubrio]

Originalmente inviato da Kat Sitwoy

Segnalo sul n° 13 di "The Aviation Historian" (fine 2015) un bellissimo articolo di Gregory Alegy intitolato "Ninety Seconds Over Tobruk" nel quale viene ripercorsa con dovizia di dettagli e documentazione la vicenda umana e la tragica (nonché molto oscura...) fine del più antifascista tra i fascisti: Italo Balbo.

Per come l'ho imparata io, fu "tirato giù" dal fuoco amico; pare fosse inviso, causa troppa popolarità -e qualche disaccordo- ai suoi stessi compari di alta fascia. Pardon, di alto fascio.

[sub53]

Originalmente inviato da Manubrio

Per come l'ho imparata io, fu "tirato giù" dal fuoco amico; pare fosse inviso, causa troppa popolarità -e qualche disaccordo- ai suoi stessi compari di alta fascia. Pardon, di alto fascio.

Sono tante le ipotesi fatte in base alle diverse ricostruzioni ma alla fine del libro è lo stesso Folco Quilici ad ammettere che quel giorno non vi fu alcun complotto ma solo un'assurda casualità, di quelle che succedono in guerra, che strappò all'Italia Italo Balbo e a lui il padre Nello Quilici.

[Manubrio]

Originalmente inviato da staudacher300

Anche a Vigna di Valle capita di girare da soli per i saloni.
Nonostante sia gratuita, vicinissima a Roma, ed inserita in un contesto turisticamente e naturalisticamente apprezzabile purtroppo capita di vivere in solitudine la storia contenuta li.
E non parliamo di roba da niente.
Al bar del museo si fa colazione con 80 cents e si pranza con 2 euro, tuttavia certe volte é vuota.
Eppure mio figlio c'é andato 3 volte a partire da 6 anni e medita di tornarci, evidentemente é anche divertente e punto noiosa.
Ma tant'é.
Strano perché a Rivolto a vedere le frecce ci va mezzo milione di persone...mah.


Il filtro é un non-filtro, bene o male filtriamo solo le cose da pazzi, e sono abbastanza numerose.
Ps: siamo in due a gestirla abbiate un po di pazienza se ogni tanto s'ha da lavorare, non é argomento urgente, va gustato con calma.

In effetti, l'aviazione non "tira" più, figuriamoci la sua storia. L'ammodernamento della nostra aviazione militare ha attirato l'odio del popolo, d'altra parte stremato dalla crisi e dallo stato che continua a massacrare i cittadini, ritenendoli reprobi ed evasori, in un momento storico in cui si fa fatica ad arrivare a fine mese e ogni investimento nel futuro è scoraggiato.
Il popolo si è rifugiato nel virtuale, rappresentato ormai da quarant'anni e passa dalla TV per chi ha tante stagioni a carico, mentre le nuove finestrelle sul mondo, telefonini e tablet, sono diventate "il mondo" dei più giovani. Quello che loro amano ritenere reale, in antitesi allo squallore e al vuoto che li circonda. Mezzi che usano anche per comunicare tra loro. Tutto ciò che c'è lì dentro è mischiato in un pastone unico, al punto da commettere, per viverne le emozioni, atti di riflesso a quelli li dentro imperanti.

Per quanto riguarda i musei, è difficile trovare genitori illuminati. Figuriamoci i figli.
Difficile per una famiglia "normale" schiodarsi dalla città per raggiungere un museo che non è esattamente dietro l'angolo. Il costo delle accise che immettiamo nel serbatoio delle auto è proibitivo.

Le grandi manifestazioni con le Frecce Tricolori sono diversa cosa. Gratuite, hanno il crisma del Grande Evento. Il Grande Evento schioda.

Inoltre, le Frecce sono tra i pochi simboli di una ormai perduta "grandezza nazionale". Come il calcio, quando si vince. E le Frecce vincono sempre, anche perchè al popolo ignorante viene sempre raccontata la stessa storia, come se al mondo non ci fossero rivali nel campo.
Ecco, le Frecce sono una rivalsa, la "cosa" che ci dice che siamo importanti nel mondo.
I più bravi.
L'unico orgoglio nazionale rimasto.

[staudacher300]

Originalmente inviato da Manubrio

In effetti, l'aviazione non "tira" più, figuriamoci la sua storia. L'ammodernamento della nostra aviazione militare ha attirato l'odio del popolo, d'altra parte stremato dalla crisi e dallo stato che continua a massacrare i cittadini, ritenendoli reprobi ed evasori, in un momento storico in cui si fa fatica ad arrivare a fine mese e ogni investimento nel futuro è scoraggiato.
Il popolo si è rifugiato nel virtuale, rappresentato ormai da quarant'anni e passa dalla TV per chi ha tante stagioni a carico, mentre le nuove finestrelle sul mondo, telefonini e tablet, sono diventate "il mondo" dei più giovani. Quello che loro amano ritenere reale, in antitesi allo squallore e al vuoto che li circonda. Mezzi che usano anche per comunicare tra loro. Tutto ciò che c'è lì dentro è mischiato in un pastone unico, al punto da commettere, per viverne le emozioni, atti di riflesso a quelli li dentro imperanti.

Per quanto riguarda i musei, è difficile trovare genitori illuminati. Figuriamoci i figli.
Difficile per una famiglia "normale" schiodarsi dalla città per raggiungere un museo che non è esattamente dietro l'angolo. Il costo delle accise che immettiamo nel serbatoio delle auto è proibitivo.

Le grandi manifestazioni con le Frecce Tricolori sono diversa cosa. Gratuite, hanno il crisma del Grande Evento. Il Grande Evento schioda.

Inoltre, le Frecce sono tra i pochi simboli di una ormai perduta "grandezza nazionale". Come il calcio, quando si vince. E le Frecce vincono sempre, anche perchè al popolo ignorante viene sempre raccontata la stessa storia, come se al mondo non ci fossero rivali nel campo.
Ecco, le Frecce sono una rivalsa, la "cosa" che ci dice che siamo importanti nel mondo.
I più bravi.
L'unico orgoglio nazionale rimasto.

Non c'é un solo pixel che non condivido e la conferma sta nel fatto che anche chi organizza deve esserne a conoscenza, tant'é che si esibiscono sempre per ultime.
E' solo che i numeri sono immensi, mezzo milione di persone a meno di un ottimismo sfrenato di chi le ha contate non sono uno scherzo.
Siamo così tanto orfani del nostro orgoglio nazionale o c'é anche un po di curiosità e di "voglia di sognare" dietro?
Voglio dire: quanti di loro salirebbero su un 339 per farci un giretto?
Se parliamo di uno su venti son già numeri grossi.

[Kat Sitwoy]

Originalmente inviato da sub53

Sono tante le ipotesi fatte in base alle diverse ricostruzioni ma alla fine del libro è lo stesso Folco Quilici ad ammettere che quel giorno non vi fu alcun complotto ma solo un'assurda casualità, di quelle che succedono in guerra, che strappò all'Italia Italo Balbo e a lui il padre Nello Quilici.

Credo anch'io che sebbe a trattarsi di uno scherzo del destino cinico e baro che in compenso ci lasciò il puzzone, il gen. Valle e tutta quell'altra feccia di basso profilo.

[CarloRoma63]

Originalmente inviato da imbamar

Hai proprio ragione. Ci vado da tempo immemorabile molto tempo prima di trasferirmi ad Anguillara. Ed ogni volta, anche a distanza di anni, faccio la considerazione che hai fatto te.
C'è moltissimo da vedere. Ed ogni pezzo merita non solo per la tecnica ma anche per la storia che ha alle spalle. Le imprese di Italo Balbo, il dirigibile di Nobile, gli idro da velocità (pezzi unici), il gobbo maledetto SM 79 e molto altro. Per chi è appassinato il silenzio e la solitudine di quel posto ed ogni particolare esposto facilitano le riflessioni. E' un posto meraviglioso ed ha un valore aggiunto che è quello relativo al continuo aggiornamento sia dei pezzi che della manutenzione. Ogni volta che ci vado c'è qualche cosa di nuovo. E' stata necessaria tutta la passione del Comandante Mondini e dei suo ragazzi per ottenere questo risultato.

Io ci ho fatto la naja, nel lontano 1985, quindi il museo l'ho visto quasi nascere e lo conoscevo a memoria. Posto bellissimo, ogni tanto ci torno.

p.s. Per alcuni anni siamo stati concittadini

Carlo

[MAXZANI]

Originalmente inviato da staudacher300

Non c'é un solo pixel che non condivido e la conferma sta nel fatto che anche chi organizza deve esserne a conoscenza, tant'é che si esibiscono sempre per ultime.
E' solo che i numeri sono immensi, mezzo milione di persone a meno di un ottimismo sfrenato di chi le ha contate non sono uno scherzo.
Siamo così tanto orfani del nostro orgoglio nazionale o c'é anche un po di curiosità e di "voglia di sognare" dietro?
Voglio dire: quanti di loro salirebbero su un 339 per farci un giretto?
Se parliamo di uno su venti son già numeri grossi.

Sono per ultime perche' di tutti gli altri attori di una manifestazione non interessa niente a nessuno.........
Da noi abbiamo organizzato tante manifestazioni con la PAN....l'ultima nel 2000 con anche un magnifico sukoy 27........ci abbiamo riprovato qualche anno dopo ma abbiamo dovuto rinunciare per l'incredibile complicazione burocratica che nel frattempo si era creata......infatti e' in calo il numero di questi eventi.....reggono solo quelli che si svolgono sul mare......leggermente piu' facili da organizzare......

[contaxrts]

Originalmente inviato da staudacher300

Voglio dire: quanti di loro salirebbero su un 339 per farci un giretto?
Se parliamo di uno su venti son già numeri grossi.

"Signora, vuol fare un voletto sull'ultraleggero?"

"su quel trabiccolo?... non penso proprio... magari mio figlio..."