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Ciao a tutti. Sperando che mi possiate aiutare vi snocciolo il problema. Avrei bisogno di costruire un circuito alimentato da trasformatore facilmente reperibile che generi da un componente (ad es. un mosfet, una resistenza), una dispersione di calore pari a 130 W, ovvero che dissipi 130 W di calore. Se realizzabile vorrei inserirci anche un qualcosa che mi permetta di diminuire i watt dissipati di uno alla volta (da 130 a 129-128-127....) fino a 80 W. Vi prego aiutatemi perchè per me è veramente importante. :) E da solo nn riuscirei a realizzarlo. :unsure: |
una lampadina da 130w.... che pirla che sono |
Citazione:
Io ti consiglierei di creare un dispositivo che funzioni a 230Vac e che abbia quindi un trasformatore da 130VA minimo(ovviamente meglio se di più per prevenire rotture al trasf. in caso di sovraccarico: che so, 150VA) Poi dovrebbe essere un trasformatore che porti la tensione almeno al di sotto dei 50 V per una questione di pericolosità su circuiti in bassa tensione. Fatto ciò dovresti raddrizzare la tensione ad esempio una comune 48Vac presa da un classico trasformatore che abbia un secondario 24-0-24, al quale ti colleghi sui due "24". Raddrizzata questa tensione con un ponte di diodi e una serie di bei condensatoroni da 10000uF (esempio) avrai una tensione di 48*sqrt(2) (radice di due) = 67Vdc. Fatto ciò dovrai costruire un alimentatore stabilizzato utilizzando uno dei miiiiilllllleeee schemi che trovi da internet per avere un'uscita da 65 V in giù, che applicherai a una resistenza da circa 34ohm. A questo punto potrai gestire la tensione sulla resistenza da 0 a 65V determinando una potenza da 0 a 130W tramite un potenziometro. Da notare che la potenza che non dissipa la resistenza, è dissipata dal finale dell'alimentatore, quindi in totale dissiperai sempre 130W. Se non vuoi avere questo spreco di energia sul finale devi usare un alimentatore stabilizzato che funzioni in PWM |
Forse la cosa più semplice è utilizzare una lampadina a 220 Volt di 200 Watt e un dimmer (quello per diminuire la luminosità delle lampadine) per regolare la potenza direttamente sui 220 V. Naturalmente per misurare la potenza si deve utilizzare un ampeometro e un voltmetro. Un sistema più sicuro sia dal punto di vista degli infortuni elettrici che quello della precisione della misura, è utilizzare un trasformatore con primario 220 V e secondario con un massimo 24 V. La tensione primaria verrà controllata sempre con un dimmer per carichi induttivi. I 24 V dovranno essere radrizzati con un ponte adeguato, filtrato con dei condesatori e la tensione continua (o quasi) dovrà alimentare una resistenza tipo asciuga capelli (da 220 V 1500W) e utilizzare sempre un amperometro e voltmetro per la misura. Questi sono solo alcuni semplici sistemi per ottenere il tuo scopo, se vuoi qualcosa di più sofisticato, bisogna lavorare e spendere di più. Naraj. |
Hai dimenticato di dirci a cosa ti serve! :blink: ... e sai che noi siamo moooolto curiosi... :lol: |
Dato che siete curiosi :D vi dico che mi serve per simulare una cpu e quindi un <span style='font-size:8pt;line-height:100%'>mosfet </span>sarebbe il componente ideale da utilizzare dato la sua forma piatta. Riuscireste a farmi uno schema elettrico con le stesse caratteristiche di quelle da me richieste nel primo post che utilizzi un mosfet qualsiasi per generare calore ?!! Se me le spiegate nn ci capisco niente, invece con lo schema m'illumino. Ripeto, mandatemi lo schema elett e poi se funzionerà vi farò vedere il lavoro svolto.. :lol: Grazie comunque per l'interessamento. |
Un problema e'che un singolo componente potrebbe dissipare una potenza simile solo se la sua temperatura esterna fosse tenuta assolutamente sotto i 25 gradi. Un processore invece lavora anche a 50 o piu'gradi, temperatura alla quale il singolo componente non potrebbe dissipare i W richiesti senza fondere internamente. Usando piu'di un componente invece la dissipazione di potenza si suddivide, e questo consente di arrivare a temperature ben piu' alte. Per esempio dal datasheet del bdx53 a pagina 4 si vede che il componente a 75 gradi potrebbe dissipare fino a 35W, quattro di questi transistor messi vicini e tenuti sotto i 75 gradi potrebbero quindi dissipare complessivamente fino a 300W. E'chiaro che per tenere un'area cosi' piccola che dissipa 300W al di sotto dei 75 gradi occorre un sistema di raffreddamento MOSTRUOSO... ma questo penso sia proprio cio'che intendi sperimentare :wink: Uno schema di principio potrebbe essere questo. Con P1 si regola la tensione del pin non invertente da 0 a circa 0,6V. L'operazionale comanda i transistor in modo da farli condurre quel tanto che basta per far circolare sulla R da 0,1 ohm una corrente tale da avere sulla R stessa, e quindi sul pin invertente, una tensione identica a quella del pin non invertente. In pratica variando da 0 a 0,6V la tensione con P1 si varia la corrente da 0 a 6A. I transistor dissipano in W complessivamente questa corrente (misurata con l'amperometro A) moltiplicata per la tensione ai loro capi (misurata con il voltmetro V). |
Grazie per lo schema, molto interessante. Solo nn so se me lo puoi modificare in modo tale che tramite per esempio un potenziometro vada da 80 a 130 W dissipati di 1 in 1 ( 80-81-82-83... 127-128-129-130) senza utilizzare un amperometro ed un voltometro per calcolare il calore dissipato. Grazie. |
Citazione:
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So di essere noioso Orso82 ma a parole nn ci capisco niente. :blink: Quindi per favore se vuoi essere così gentile da prendere lo schema di Claudio_F e modificarlo con i selettori affinchè vada da 80 a 130 W dissipati di 1 in 1 ( 80-81-82-83... 127-128-129-130) sarò moooooltooooo contento ! RICORDATI DI METTERE I VALORI DI RESISTENZE, DIODI O ALTRI COMPONENTI E I NOMI DEI TRANSISTOR UTILIZZATI PER CREARE CALORE. MILLE GRAZIE !!!!!!!!!!! |
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