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Quello che chiedi, cioe' un progetto non comune, completo, pronto e funzionante, e soprattutto di alta precisione, non e' per nulla semplice, non basta una modifica et voila'. Per arrivare a qualcosa di funzionante occorrono prove, misure con adeguata strumentazione, modifiche, 130W sono gia' alta potenza per un circuito e possono essere richieste attenzioni particolari nei cablaggi per non avere cadute di tensione o dissipazioni impreviste... e non credo che qui ci sia qualcuno disposto a sobbarcarsi 40 ore di lavoro e acquisto materiali per farti avere uno schema che faccia esattamente quello che vuoi con tutti i valori dei componenti gia' a posto. Orso non puo' semplicemente prendere il mio schema e metterci un commutatore perche'parlava di qualcos'altro completamente diverso. |
Citazione:
Per il resto i valori me li calcolerò da me :unsure: Quimdi scusatemi per il disturbo. Mi dispiace. :( :rolleyes: Però ad esempio per i diodi e le resistenze nello schema come faccio a capire il valore ? |
Credo di essere quasi arrivato ad una conclusione, quindi per favore ditemi se ciò è vero. Es. Ho un alimentatore da 7.2 V 0,2 A e un mosfet IRF840A da 0.85 Ohm. Per sapere la P dissipata devo fare P= V*I, no ?! Quindi I = V/R ovvero 7.2/0.85 = 8.4 8.4*7.2= 60 W Il calcolo è giusto. Se nn lo è ditemi dove ho sbagliato. |
Citazione:
Se il tuo alimentatore puo' fornire 0,2A non potrai mai ottenere quella potenza. Segui :wink: Potenza disp. dall'alimentatore P=V*I = 7,2*0.2= 1,44W A questo punto capisci che il tuo alimentatore puo' fornirti solo questa potenza. Se vuoi dissipare 60W sul tuo mosfet cosa molto ardua visto ke lo dovrai raffreddare adeguatamente devi sapere che anche il tuo alimentatore dissipera' una certa quantita' oltre a quella che vorrai dissipare x i tuoi scopi. (questa dipende dal tipo di alim. Lineare o SW ed e' dipendente dal rendimento del tuo alimentatore) Trovato l'alimentatore adeguato potrai applicare la regola della potenza P=V*I e le sue derivate P=V*V/R.... P=R*I*I Buona dissipazione :D ed occhio alle temp. che raggiungono i componenti anche quelle servono per non distruggere tutto ;-))) |
Allora, una modifica allo schema si puo' fare, ma sicuramente non si ottiene la precisione richiesta per tanti motivi. Il compromesso migliore che trovo e' quello di predisporre un commutatore a 12 posizioni con 12 trimmer multigiri, e tarare questi ultimi usando amperometro+voltmetro digitali. Si dovrebbero poter ottenere passi da 5W, e una volta tarato il circuito non richiede piu' i due strumenti. Nello schema riporto solo un commutatore a 2 posizioni, estendibili a N con altri trimmer in parallelo. I transistor sono dei BDX53C, le resistenze sulle basi sono da 1k, quelle sugli emettitori 0,1 ohm 1W. Per quanto riguarda il calcolo e' giusto considerando di lavorare con una semplice resistenza da 0,85 ohm e di avere un alimentatore in grado di erogare 8,4A a 7,2V. Pero' nel caso del mos quella e' la massima resistenza garantita del componente in saturazione (che puo' variare leggermente da componente a componente). Se il componente non e' saturo la resistenza e'molto diversa e variabile a seconda del punto di lavoro. I mos tra l'altro sono studiati apposta per riscaldare il meno possibile in questa condizione :P Considera poi che 60W si ottengono sia con 8A e 7,5V che con 2A e 30V, ma il secondo caso e' molto piu' trattabile del primo (cavi piu' sottili, minori perdite, maggior rendimento dello stadio alimentatore ecc...). Volendo usare un mos e' meglio allora usarlo come generatore di corrente costante, in questo modo assorbe sempre la stessa corrente e la sua dissipazione dipende solo dalla tensione applicata ai suoi capi. Per esempio dal datasheet del buz11 pagina 3 figura 5 si vede che applicando una tensione di 4V sul gate la corrente assorbita dal mos rimane pari a circa 2,5A qualisiasi sia la tensione applicata tra drain e source. Questo vuol dire che basterebbe un semplice alimentatore stabilizzato regolabile tra 8 e 13V per fargli dissipare una potenza compresa tra 20 e 32.5W. Con 4 mos in parallelo (assorbimento costante di 10A) dissiperemo tra 80 e 130W, e il tutto potrebbe funzionare fino a 80gradi. |
Citazione:
Non so se hai notato ma con un alimentatore stabile a 13 V basterebbe diminuire la potenza di 0,1 V per scalare di 1 W. Forte no ? Bisognerebbe trovare qualcosa che faccia sto lavoro ! Pensiamoci ! :huh: Ancora mille GRAZIE ! Per 7805 intendi LM7805, vero ? |
Ditemi soltanto questo se ho 13 V 10 A per avere 12,9 V 10 A basta mettere una resistenza da 1 ohm ? Se no cosa bisogna fare ? |
0,01 ohm su cui si dissipa il W mancante. Purtroppo con 10A i cavetti e il cablaggio stesso possono raggiungere e superare questo valore falsando l'effettivo valore della "potenza riscaldante utile". A causa della non idealita' dei componenti credo che in ogni caso sia molto difficile avere un errore inferiore ai 5W, forse di piu'... La cosa migliore e' che l'alimentatore sia regolabile con precisione e i collegamenti cortissimi e di grossa sezione (oltre 4mm quadri). L'alternativa e' usare tensioni piu' elevate e correnti proporzionalmente piu' basse, per esempio 40V 3,25A. |
Citazione:
1- (un po' difficile) calcolo la resistenza di cavetti e robe varie e la levo dagli 0,01 Ohm. Ma esistono resistenza da meno di 0,01 Ohm ? Oppure utilizzo dei cavi giganteschi, così la perdita sarà minima ! 2- Come hai detto tu diminuisco gli A e aumento il V. Però mettendo un 40 V 3.25 A il circuito cambia o rimane come quello che hai fatto ? |
1) una R cosi' bassa la farei con un pezzo di cavetto di lunghezza/sezione adeguate: [ R = Ro*L/S con Ro=0,0177 L=lunghezza in metri S=millimetri quadri R in ohm] 2)Non cambia nulla, solo l'alimentatore. |
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