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Li-Poly L'unica cosa che mi trattiene dal comperare le celle li-poly è il costo dell'indispensabile caricabatterie. Ho frugato nella rete alla ricerca di schemi per realizzarne uno. Specifici per le li-poly non ne ho trovati, ma più volte mi è capitato di leggere che un caricabatterie per celle Li-ion può essere adattato(con le opportune modifiche viste le diversità fra i due tipi di celle) alle Li-poly. Teoricamente sembrerebbe che il processo di ricarica sia simile. Chiedo ai più esperti qualche consiglio. |
Dipende dai caricabatterie, ovviamente tutti i moderni computerizzati sono praticamente impossibili da modificare, in quanto e' una modifica del software non elettronica. Tra l'altro alcuni produttori seri hanno reso disponibili le modifiche del software per i loro caricabatterie. L'alternativa dell'autocostruzione e' valida solo se sai perfettamente quello che fai ed usare solo prodotti appositamente progettati a tale scopo, tipo il Maxim 1757, lascia perdere i vari accrocchi che si trovano in rete, la ricarica delle celle al litio e' piuttosto pericolosa se non fatta con le dovute procedure. |
Forse mi sono spiegato male ma non era mia intenzione modificare prodotti commerciali. Invece di utilizzare il max 1757 sarei propenso ad usare LM 3420 ( sempre che riesca a reperirlo da qualche parte) nato specificatamente per controllare la carica delle Li-ion. Lo schema del caricabatterie lo pubblica direttamente la National, perciò penso ci si possa fidare. Comprerò una cella e farò qualche tentativo al massimo verrà fuori un bel botto. Ciao. |
Caricare LiPo Ciao, anch'io mi sto interessando all'argomento. Ho trovato anche i chip LT1512 ed LT1513 che contrariamente a MAX1757 sono in contenitori umani, DIP8 il primo e D2PAK-7 il secondo. Che ne pensate ? Mi potete spigare meglio come si carica la LiPo e le differenze con le LiIon ? Ciao, Fabio. |
Il vantaggio e' che Maxim di solito spedisce un campione senza fare troppe domande, gli altri produttori di solito solo a chi ha partita IVA. Riguardo la ricarica la differenza dovrebbe essere solo nella tensione 3,6 per le Ion e 3,7 per le Poly, inoltre le Poly dovrebbero permettere anche una ricarica leggermente piu' veloce. |
Inizialmente anch'io ero orientato per LT 1513, poi mi è sembrato che il circuito con LM3420 fosse molto più semplice e funzionale. Ho letto in giro che le batterie li-ion e li-po pur avendo una tensione a riposo intorno ai 3,6 volt necessitano di una tensione di carica pari a 4,2 volt ; vi risulta? Altra idea: i caricabatterie per cellulari, ne ho alcuni di cellulari nokia. Questi cellulari montano celle li-ion da 3,6 volt , ma ora in commercio se ne trovano per gli stessi modelli anche li-po. Questo mi fa ritenere che siano adatti ai nostri scopi. Problema: dove risiede l'elettronica che controlla il charger? Molto probabilmente nel cellulare, perciò non ci sarebbe nulla da fare. Ciao. |
Di solito sui cellulari buona parte dell'elettronica di controllo risiede all'interno della cella, in particolare in quelle celle con contatti multipli. Ad esempio nei motorola a 3 contatti, uno dei 3 e' collegato ad una termocoppia, in altri c'e' tutta l'elettronica su schedina smd. |
Se l'elettronica è all'interno della batteria e non nel cellulare, nulla da fare, altrimenti (come per il preistorico Siemens S6), porit fuori i contatti e lo puoi usare come caricatore per 1 (o 2, dipende dal cellulare) celle alla volta.. Ricordo inoltre che la procedura di carica delle LiIon o LiPoly di + celle in serie, crea il problema dello sbilanciamento di carica delle varie celle, quindi caricatore artigianale o meno è buona norma caricare ogni cella singolarmente, o falro almeno ogni 3-5 cariche "normali". Questo sulle NiCd o NiMh si evita facendo ogni tanto qualche ciclo a carica lenta... ma per le lito, non funziona, anzi, può essere peggio... Ciao! |
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