20 ottobre 07, 19:15 | #1 (permalink) Top |
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| Possibbile,ho bruciato l'ESC. a spazzole,alla prima prova?!
Ciao a tutti. Oggi mi accingevo a provare un variatore per motori a spazzole da 30A continui,appena arrivato a casa mia. Ho usato un motore classe 400 senza carico,e appena ho poggiato i cavetti dell'esc sul motore,ho visto uscire del fumo da dentro il variatore . Forse,credo,perchè non me lo spiego in altri modi,ho fatto toccare inavvertitamente,ambedue i cavetti di uscita sulla carcassa del motore,penso ,boh... Riprovando,non ho visto più uscire fumo e tutto sembrava andare per il meglio e ho tirato un sospiro di sollievo... Ho rifatto un'altra prova,per accertarmi,con un motore classe 370 ma con carico(elica),questa volta...e son cominciati i guai Con lipo 2s1p e ni/mh da 6 celle,appena alzo lo stick,parte il motore e dopo una frazione di secondo,stacca Con lipo 3s1p,se alzo lo stick molto lentamente parte,il motore(con un po più di decisione,invece,stacca subito) e appena arriva a 17A di assorbimento,stacca! Ecco le domande: 1) Si comporta così un ESC bruciato? 2) Soprattutto,vorrei capire,se si è bruciato,possibile che,possa succedere in questo modo? L'esc,sulla carta,sopporta 30A continui e 35A per 30"! In un secondo,non credo proprio di aver oltrepassato,che sò,i 50A,visto che la lipo che ho usato,la 2s,per come è malconcia,non è in grado nemmeno di erogare 10A!!! Poi,ripeto,appena ho alzato lo stick è successo il fattaccio,nemmeno fosse stato al 100%! 3)E' probabile che si siano bruciati i finali?é facilmente riparabile un esc a spazzole? Mi vien da piangere ,caspita appena preso in mano,già bruciato! Grazie a chi mi aiuterà Fulvio |
22 ottobre 07, 11:51 | #2 (permalink) Top | |
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In ogni caso potrebbe essere che quel cortocircuito abbia bruciato qualche mosfet e ora il regolatore non regga piu' la corrente nominale o ancora perggio che qualche mosfet bruciato sia andato in corto circuito con conseguente assorbimento contuinuo dalla batteria o intermittente quando tu alzi lo stick.
__________________ C'e' chi vola con l'elettronica e chi fa volare l'elettronica ... entrambi volano. ________________________________________________ ProtoMax proudly present: ProtoMeter 2 32bit ARM core + ZigBee Radio all in one Telemetry system ... Next on this forum | |
22 ottobre 07, 15:11 | #3 (permalink) Top |
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Concordo con ProtoMax. Potresti comunque verificare cosa succede con delle batterie "buone" che reggano la corrente rischiesta. Se hai usato delle stilo o delle pile non a bassa resistenza interna, potrebbe essere normale. P.S. 17A per un classe 400 a spazzole, sono un po' troppi... |
22 ottobre 07, 16:11 | #4 (permalink) Top |
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Ciao,rispondo a tutti e due,in questo unico post! Potrebbe essere possibile che ci sia qualche mosfet in corto e faccia scendere troppo la tensione delle 2 celle,anche se non ne sono convintissimo,perchè il reg,dovrebbe staccare con 4V in ingresso. Però,mi hai messo la pulce nell'orecchio,faccio una prova con l'amperometro in serie alla batteria! 17A sono tantissimi per un 400,anzi,la cosa è ancora più seria,perchè il motore non è un 400 ma un 370(così mi sembra)!!! L'ho alimentato forzatamente con tre celle lipo,perchè non avevo altro su cui fare la prova ,comunque,per pochi secondi,non credo succeda niente. Però,quello che mi chiedo,il regolatore non dovrebbe essere protetto contro i cortocircuiti?! Faccio la prova,che ho detto,dopo,casomai faccio quello che volevo evitare,sezionare il regolatore ,e vediamo che cosa si vede ad occhio. Comunque,portandolo al naso,si sente la classica puzza di componenti bruciati Fulvio |
22 ottobre 07, 17:23 | #5 (permalink) Top | |
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Metti in corto un ESC e se la batteria riesce a dare la corrente per bruciare tutto, probabilmente si bruciacchia (o comunque i componenti subiscono uno shock). | |
22 ottobre 07, 20:01 | #6 (permalink) Top | |
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Però,c'è un però,che mi preme...se il regolatore stacca in sovracorrente,nel mio caso,dovrebbe farlo a 30A,nel momento,in cui,si è verificato il corto,teoricamente per rovinarsi,ha superato i 30A,quindi,avrebbe dovuto staccare e salvare i componenti...(?)...avrebbe...secondo il mio raggionamento<_< . Questa,non è una protezione(indiretta) contro i cortocircuiti? Fulvio p.s. pensadoci bene,potrebbe essersi bruciato,perchè inavvertitamente,ho sbagliato la polarità sul motorino a spazzole,mettendo l'esc in corto,tramite il diodo? (il diodo è un comune 1N4007,però,doveva bruciarsi lui,credo) | |
22 ottobre 07, 20:49 | #7 (permalink) Top |
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Ciao Fulvio! Provo a spiegarmi, almeno per quello che riguarda i regolatori costruiti fino a 2-3 anni fa... Ma non credo sia cambiato granchè... anzi... Per ridurre le dimensioni ed il costo, si cerca di usare meno componenti possibile. Perciò, non vengono adottati circuiti di limitazione della corrente per ogni mosfet di potenza (cosa che accade in regolatori ben più massicci, tipo quelli da muletto, e mezzi elettrici di grosse dimensioni). Per avere comunque un controllo della corrente massima, si misura la corrente (abbastanza spannometricamente), di solito basandosi sulla caduta di tensione ai capi dell'ESC stesso (in pratica le piste in rame, per correnti elevate, fungono da resistenze sulla quale si può misurare a grandi linee la corrente). Il software del microcontrollore (che si occupa di tutto), la misura quando può. A seconda di come ha pensato il funzionamento il suo progettista, è probabile che la misura di corrente sia una media di "n" letture in un arco di tempo anche realtivamente lungo (tipo anche 0,5 secondi). Questo è permesso perchè se un regolatore (buono, non cinese di dubbia fattura) è dato per 30A, in realtà i mosfet sono in grado di tollerare picchi veloci di almeno 2-3 volte. La cosa che preoccupa è la deriva del componente con l'alzarsi della temperatura, ma per la frazione di secondo necessaria a "mediare" le letture di corrente, l'inerzia termica del tutto fa tollerare i picchi oltre targa (i 30A) anche senza dissipatore realmente adeguato. Perciò se il tuo motore, a causa di un carico eccessivo per elica sbagliata, accelerazione brusca, etc , fa in modo che la corrente superi quella di targa del regolatore, questo ha il tempo materiale per eviatare che tutto si bruci e riduce il gas (ovvero potenza) al motore per riportare al valore massimo previsto o dar eun allarme in qualche modo. Questo perchè un piccolo picco passa senza danni, e se pensi che il setup consumi 20 A, anche se sbagli parecchio e il regolatore è una mezza ciofeca, difficilmente il tuto setup consumera 100A invece dei 20 preventivati!!! Con un corto circuito, la corrente teorica, è infinita. Con delle buone batterie 20-30C, dei cablaggi di adeguata sezione, etc... la corrente di cortocircuito, può essere tranquillamente di 100A ed oltre. Nel tempo in cui il regolatore cerca di capire se la corrente è più di 30A per eventualmente prendere contromisure, con picchi così alti, è probabile che qualcosa soffra.... Per quello che riguarda il diodo che ti sei trovato "invertito", il problema può essere un altro... Se il regolatore è la solita ciofeca e non ha un diodo anche a bordo, collegare il motore senza diodo, può portare alla rapidissima cottura dei mosfet, ma non per corrente, ma per tensione. Questo è tanto più vero se il carico è fortemente induttivo (come un motore elettrico) o se il contatto non è stabile. Per questo non è mai il caso di fare collegamenti con i componenti del sistema alimentati. In casi sfi...ti, può succedere che il tuo diodo da 1A, non si brucia, ma i mosfet da 30A, martellati da tensioni non previste, sì. Insomma... nel tuo caso, è ancora sconosciuto il danno reale e quindi è ancora più difficile sapere la causa, ma dalla descrizione della procedura che hai seguito e dai tuoi sinceri dubbi, potrebbero esserci anche più cause concomitanti... Con questo sto facendo come il Dr House... ho solo esposto un'analisi personale sui dati che hai fornito senza aver fatto l'autopsia del "paziente" Spero di essere stato di aiuto in qualche modo (anche se dubito sulla chiarezza ) Ciao! |
23 ottobre 07, 22:16 | #8 (permalink) Top | |
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Apprezzo davvero tanto,il tempo che mi hai dedicato per scrivere questa lunghissima spiegazione tecnica! Non è stata fatica sprecata,ne ho colto il 95%,è mi rendo conto,che forse sono stato abbastanza sfortunato. Giusto per curiorisà,faccio la prova con amperometro in serie al circuito di ingresso . Tu hai l'attrezzatura per saldare i componenti SMD? Casomai,se non riesco io a risolvere ed il gioco vale la candela,potrei spedirtelo e farmelo riparare da te,ovviamente dietro compenso. Il variatore in questione è un "J.tronik - JES 030 amps" Ciao e grazie ancora! Fulvio | |
23 ottobre 07, 22:34 | #9 (permalink) Top |
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Ciao Fulvio! Sono contento che non sia stato tempo sprecato. Per l'SMD, non ci sono problemi, però sono costretto con dispiacere a dirti che non posso impegnarmi a ripararlo per due motivi... - Non è chiaro quali e quanti componenti siano bruciati. La possibilità che abbia nei cassetti i pezzi è scarsissima. Perciò se devo ordinarli apposta, oltre al trasporto, incorro quasi sicuramente anche nella problematica dell'ordine minimo... - Metti caso che oltre ai componenti che riguardano il pilotaggio della potenza, abbia subito un danno anche il microcontrollore (improbabile, ma non impossibile), anche comprandolo (tornando al punto precedente), rimarrebbe il problema di trovare il firmware da sbattere dentro la memoria. Perciò, anche se facessi il lavoro gratuitamente (e dopo lo dovrei fare per tutti gli altri utenti del forum che hanno gli stessi problemi), solo con uno dei due problemi sopra esposti, rischieresti di spendere di più che comprarne uno nuovo.<_< Purtroppo, con il crollo di prezzo dei prodotti elettronici di consumo, la riparazione non è quasi mai vantaggiosa. Diverso era quando un regolatore da 30A costava 150-200Euro. |
23 ottobre 07, 22:49 | #10 (permalink) Top |
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Capito,chiarissimo . Una cosa,mettiamo caso riuscissi a capire che mi è partito semplicemente un mosfet,sarebbe possibile,comprarlo in un comune negozio di elettronica e provare a saldarmelo da me,con un comune saldatore a penna? Fulvio Ultima modifica di Fulvio76 : 23 ottobre 07 alle ore 22:54 |
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