09 settembre 17, 00:17 | #1 (permalink) Top |
User Data registr.: 14-03-2006 Residenza: Roma
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| Tanto per giocare, interruttore supereconomico
In vena di pasticciamenti a costo prossimo allo zero ho riesumato un classico: l'interruttore elettronico realizzato con la circuitazione di un vecchio servo (privato di motore ed ingranaggi) accoppiato ad una più recente schedina relais 5V dal costo irrisorio come questa: Modulo 1 relè | eBay La schedina prende l'alimentazione +4.8V in parallelo al PCB servo; date le mie scarse conoscenze di elettronica, per trovare il segnale da mandare all'IN della scheda sono andato a tentativi... ma poiché al motore del servo arrivavano 3 fili, dopo un paio di prove ho trovato l'unico giusto Il potenziometro del servo l'ho mantenuto per poter modificare a piacere il punto di intervento. Il Led che indica l'alimentazione sulla schedina non è però illuminato stabilmente, ma di luminosità variabile e tremolante. Poiché tutto funzionava bene, non ho dato peso a questo tremolio Ho poi acquistato una seconda schedina (in teoria migliore ) di questo tipo: Hot 5V 1-Channel Optocoupler Relay Module H/L Level Triger For Arduino | eBay Collegato lo stesso PCB servo di prima, riscontro un problema: raggiunto e/o superato il valore di soglia, il relé anziché chiudere stabilmente inizia a sfarfallare di brutto, in apparente sincronia col tremolio del Led. La scheda funziona, perché se all'ingresso IN mando una tensione "pulita" (direttamente dalla batteria, anziché dal PCB servo), il relé chiude perfettamente. L'unica cosa che mi viene in mente è che questa seconda scheda sia più sensibile a eventuali "zozzerie" provenienti dal PCB servo. Forse occorrerebbe filtrare qualcosa? Le mie scarsissime competenze mi impediscono di andare oltre... Se qualcuno ha qualche suggerimento in merito, lo ringrazio in anticipo Andrea
__________________ Chi vola vive "I'm not the Lord of the Rings... but neither have the nose ring, guys!| (A.S.) Ultima modifica di Andyflyer : 09 settembre 17 alle ore 00:20 |
26 ottobre 17, 17:16 | #3 (permalink) Top |
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Perchè chiudi? La cosa è interessante anche se in commerciò ci sono già circuitini del genere a costi bassi. Io sto pensando di realizzare un interruttore per l'impianto batterie che sia veramente affidabile e sopporti elevate correnti. In commercio ci sono gli interruttori magnetici per accendere e spegnere l'impianto radio ma hanno dei costi elevati. Io per ora risparmio soldini eliminando l'interruttore e agendo direttamente sulle spinette delle batterie ma se riuscissi a realizzare un interruttore economico ma realmente affidabile lo utilizzerei. Prima o poi proverò con un arduino e un sensore magnetico collegati ad una batteria di relè che supportino almeno 100A per un periodo di tempo limitato. L'idea è utilizzare dei relè allo stato solido per non avere problemi di campi e di programmare intelligentemente l'arduino per toglere ogni possibilità di sbagliarsi e spegnere il circuito. Ma il bravo arduino così farcito sarà realmente affidabile? Purtroppo le mie competenze in elettronica sono estremamente limitate ed è per questo che fino ad ora ho desistito. |
26 ottobre 17, 17:49 | #4 (permalink) Top | |
User Data registr.: 14-03-2006 Residenza: Roma
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| Citazione:
Mica mi sono offeso , semplicemente ne ho preso atto Peraltro ho risolto dopo una ricerchina su internet, riscoprendo i filtri RC (non ridete). Mi sono fatto due conti con un piccolo tutorial per il valore di RC ed ho comprato 1 condensatore elettrolitico e 1 resistenza, cercando di tenermi basso con R per non attenuare troppo il segnale... ma non funzionava più nulla. A quel punto ho provato ad eliminare del tutto R lasciando il solo elettrolitico fra ingresso segnale e massa (mi è ritornato in mente il filtro passa alto dei tweeter dell'autoradio ) e lo sfarfallamento del relé "miracolosamente" è scomparso: ora il circuito funziona come dovrebbe. Per molti sarà la scoperta dell'acqua calda, ma ho dovuto riscoprirmela da solo Per sicurezza, ho messo il condensatorino anche sulla scheda che già lavorava bene di suo (che male sicuramente non gli fa). Tutto qui, ciao e grazie dell'interessamento Andrea
__________________ Chi vola vive "I'm not the Lord of the Rings... but neither have the nose ring, guys!| (A.S.) | |
28 ottobre 17, 18:13 | #6 (permalink) Top |
User Data registr.: 14-03-2006 Residenza: Roma
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| Dunque, caro Minestr... scusa non ci riesco, ma d'altronde non so il tuo vero nome. Ci ho pensato un po', ma poi mi sono detto che se anche c'è una sola persona interessata, lo scopo ultimo del forum è la circolazione delle informazioni. Poco importa che ci siano stati più di 400 contatti e nessun intervento: evidentemente molti si sentono Carlo Cracco quando gli chiedono come si fanno due uova al tegamino Pertanto, anche se sono ultra-ignorante in materia, condivido quel pochissimo che ho sperimentato con modesti tentativi a bassissimo costo, dal momento per me che il modellismo è un hobby che come primo requisito deve avere l'economicità - i soldi non crescono sugli alberi Ho disassemblato un paio di servi da 9gr di marche infime recuperando solo il circuito con annesse spinetta e potenziometro e rimuovendo il case, gli ingranaggi e il motorino. Se poi si ha un servo con gli ingranaggi rotti ancor meglio, il costo è veramente zero Ho poi acquistato su eBay un paio di schede relais Arduino che costano circa un euro l'una, migliore la seconda perché con un ponticello si può avere lo stesso effetto del comando "reverse" sul tx del radiocomando https://www.ebay.it/itm/1pcs-5V-1-Ch...72.m2749.l2649 Per il collegamento vado a memoria, perché oramai è tutto inglobato nel termoretraibile. Nella foto sono accesi sia il led verde di alimentazione che quello rosso di chiusura relais. Qui si vede il condernsatore aggiunto: Ecco lo schemino, disegnato rigorosamente a mano: L'alimentazione (+) e (-) della scheda relais è parallela al PCB del servo; si possono interrompere i fili della spinetta e ricavare in loco le derivazioni, oppure sfruttare le saldature del PCB come punto di partenza per le coppie di cavetti. Ho sperimentato entrambe le soluzioni. Della coppia di cavetti che andavano al motorino del servo ho utilizzato solo il positivo, collegato all'ingresso segnale della scheda relais. Per evitare "sfarfallamenti" (in verità riscontrati solo su una delle due schede) ho inserito in parallelo fra segnale e massa della scheda relais un condensatore elettrolitico 22 microfarad 63V. La soglia di intervento viene stabilita ruotando il potenziometrino: ho realizzato questo ambaradan per alimentare la candela glow quando il regime motore scende sotto un certo livello (regolabile a terra tramite il potenziometro suddetto). Il relais è dichiarato 10A, considerando che è... cinese spero che almeno i 4/5 A della candela li regga Dimenticavo: l'alimentazione della candela non è fornita da una cella NiCd o NiMh, ma da una seconda batteria di bordo, una piccola LiPo dedicata a 2 servizi secondari: l'onboard glow driver e i 2 servi dei carrelli retrattili (rigorosamente meccanici: quelli ho a casa e quelli continuo ad usare... a costo zero). Per i servi carrelli e la scheda relais la LiPo è ridotta da un vecchio UBEC 6V, per l'alimentazione candela uso un convertitore DC-DC (altra schedina da 1 euro presa su eBay ) regolato a 1,5V https://www.ebay.it/itm/2PCS-5A-DC-D...72.m2749.l2649 Ovviamente, trattandosi di cineserie economiche la defaillance può essere sempre in agguato, da qui la seconda batteria: se va in corto qualcosa o si impuntano i carrelli si scarica la LiPo, senza interferire col pacco Eneloop che alimenta l'Rx. Il tutto è smistato da una minicentralina passiva autocostruita che separa segnali e alimentazioni: per i servo gas e servo carburazione regolabile in volo è fornita dall'Eneloop, mentre per il sistema dell'onboard glow driver e i carreli retrattili dalla LiPo. In realtà si tratta solo della parte sx del PCB in foto (la dx doveva essere dedicata ad altre cose ma poi ci ho ripensato ) Al banco tutto funziona perfettamente, bisognerà vedere in volo... Spero di aver soddisfatto la tua curiosità, da parte mia mi ritengo più che soddisfatto: come diceva il buon Ridenti "Non so quanto il modellismo mi abbia fatto spendere, ma so quanto mi ha fatto risparmiare" perché la forma mentis di risolvere problematiche in maniera semplice ed economica si trasferisce poi alla vita di tutti i giorni... inclinazione caratteriale che il "pappaprontista" raramente possiede. Andrea
__________________ Chi vola vive "I'm not the Lord of the Rings... but neither have the nose ring, guys!| (A.S.) Ultima modifica di Andyflyer : 11 gennaio 23 alle ore 19:02 |
28 ottobre 17, 18:29 | #7 (permalink) Top |
User Data registr.: 14-03-2006 Residenza: Roma
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P.S. Come riportato nel primo post, uno dei due PCB aveva stranamente 3 fili che andavano al motore. Esclusa la massa, sono andato a tentativi per trovare tra gli altri 2 quello che andasse meglio per la configurazione che stavo sperimentando e non mi sono fatto ulteriori domande Ciao Andrea
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28 ottobre 17, 20:07 | #8 (permalink) Top |
Guest Data registr.: 17-07-2013
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io dovrei crearne uno per accendere le luci via radio.. avendo svariati servi ormai da buttare volevo provare a usare questo schema per realizzare l'interruttore non ho idea se funziona ma in settimana mi procurerò i diodi e il relè per fare delle prove lo schema l'ho preso da questo sito electronique modelisme > nos trucs debutants > boite a relais avec l'electronique d'un servo Ultima modifica di wrighizilla : 28 ottobre 17 alle ore 20:12 |
28 ottobre 17, 21:02 | #9 (permalink) Top | |
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Solo una precisazione, mentre ero sul tapis-roulant della palestra (alla mia età è questione di salute, non di muscoli ) mi sono reso conto di aver scritto un'imprecisione: il servo della regolazione in volo non c'entra nulla, va direttamente dalla Rx al servo. Lo sdoppiamento è solo sul servo gas e l'onboard glow driver, che devono avere in comune il segnale ma alimentazioni sdoppiate per il discorso sopracitato. Succede, quando ad una certa età si va a memoria e si scrivono le cose senza avere gli oggetti davanti Andrea
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