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max_ferra 11 marzo 15 00:25

Citazione:

Originalmente inviato da saxo8v (Messaggio 4580007)

[...]

Non è, più semplicemente, che si fa prima a mettere un amperometro e un voltmetro e moltiplicarne le uscite con un operazionale, piuttosto che mettere almeno 2 wattmetri veri sulla parte alternata? Deve sempre essere uno strumento ludico, non può costare una follia.

Sta tranquillo che quando i costruttori dichiarano una corrente, intendono quella assorbita. Se non altro per essere un minimo conservativi :icon_rofl:icon_rofl

Se l'obiettivo è solo quello di avere una indicazione di massima, la pinza amperometrica a induzione potrebbe pure andar bene, ma se si vuole una espressione decente della potenza - vista la distorsione di corrente e tensione rispetto alla forma sinusoidale che si aspetta la pinza - ti servirebbe un sistema di misura istananeo di tensione e corrente con estrazione di potenza media attiva e reattiva, sennò non te ne fai nulla. Ovvero ti servirebbero due pinze a effetto hall con tester di potenza, oppure un oscilloscopio con programma di calcolo della potenza etc etc :blink::blink:

Guardando a monte del regolatore invece hai grandezze sicuramente meno distorte (idealmente continue, al massimo).

saxo8v 11 marzo 15 16:36

Citazione:

Originalmente inviato da cecco (Messaggio 4580477)
Che cosa significa??? Hai riletto quello che hai scritto???:blink:

....

forse sono stato contorto.

allora:

1- se serve misurare tutto a monte lo capisco solo per una questione di consumi (visto che nessuno mi ha fatto un esempio), ma allora come mai lo strumento nel link ha solo la misura di potenza e non di energia?

2- la misura di potenza in continua è più semplice che in alternata, quindi mi sembra ovvio che se devo fare un giocattolo per scopi giocattolosi me lo faccio che misura in continua (amperometro + voltmetro + operazionale), non ci metto strumenti che mi costano molto di più, tanto sono scopi ludici

3-se la corrente nominale del ESC è quella in uscita (e resto dubbioso sul se), secondo me ha senso misurare quella e non quella a monte

e da qui iniziano le nuove riflessioni:

4-io davvero non so a quale corrente si riferiscano i costruttori, è un dubbio che non ha ancora una risposta univoca

5-le pinze hanno un range di frequenza, per esempio ho sotto mano una che va 0,5 Hz a 10 kHz per sistemi stabili e 5 Hz a 2kHz per sistemi variabili (Chauvin arnoux F3N), quindi direi che dovrebbe leggere le nostre correnti. le pinze ad effetto Hall si usano in continua.

6-d'accordissimo che la misura di potenza in alternata richiede apparecchiature costose (punto 2), come minimo 2 wattmetri con inserzione Aron, ma se a me serve la corrente per vedere se non brucio l'ESC, che mi serve la potenza? (sempre in attesa della risposta del punto 4)

ricordo che il quesito iniziale era di dedurre la corrente assorbita da un motore bl.

CarloRoma63 16 marzo 15 13:54

Citazione:

Originalmente inviato da saxo8v (Messaggio 4576587)
Non era sarcasmo.

ritengo solo che preoccuparmi della dissipazione di un elemento che ha come resistenza in on valori intorno a 0.0005 Ohms con motori magari da 5-600 W mi sembra uno sforzo notevole, giustificato solo da una necessità di precisione molto elevata. Siamo su grandezze al di sotto della precisione degli strumenti che verosimilmente si utilizzano, ammesso che gli strumenti linkati siano corredati da questo tipo di informazione.

Poi non escludo che ci possano essere casi particolari, ma per mia ignoranza non li conosco, per questo mi stupivo della necessità di una tale precisione.

Dove lo trovi un ESC con una resistenza interna di mezzo millesimo di ohm? Forse ti è scappato unpo zero di troppo. Solo come esempio, ed è il primo che ho trovato, un mosfet da 50A massimi ha una resistenza di 12 milliohm http://www.farnell.com/datasheets/1888905.pdf

Comunque, tanto per fare due conti, 600W a 3S sono approssimativamente una cinquantina di A. Applicando la legge di Ohm su un esc con 0,005 Ohm abbiamo 12,5W di disspiazione. Non sono molti, ma non puoi neanche trascurarli.

Carlo

Doctor Who 16 marzo 15 14:02

Io di due post fa' ho capito poco o niente ma la cosa che proprio non ho capito e' , al punto 1 , la misura dell'energia.
A parte il "contatore" domestico non conosco "strumenti" che misurano l'energia.
Tu cosa intendevi ??

saxo8v 16 marzo 15 14:29

https://traxxas.com/products/parts/escs/vxl3m

uno a caso.

ce ne saranno di migliori, credo. o di peggiori.

12,5 W su 600 W è il 2% (se 600 W fosse il suo fondoscala, ma non credo). direi uno strumento mezzo buono. Che classe è quello consigliato su jonathan?


il contatore di casa è un misuratore di energia. io personalmente uso un C.A 8336 per lavoro e fa anche quello (integra nel tempo la lettura di potenza), ma basta cercare con google e vedi cosa esce.

Naraj 16 marzo 15 14:30

Scusate, ma non capisco dove volete arrivare con questa discussione.

Si parla di conoscere l'energia dissipata da un'esc. Chiedo, a che uso?

Si parla di dissipazione di un'esc con resistenza interna di circa 0,005 Ohm. Questa resistenza su di un motore che assorbe 600 W, dissipa circa 0,5% della potenza totale assorbita.
Una dissipazione così bassa dell'esc, incide pochissimo sulla autonomia di una batteria, amenochè non vogliate succhiargli il suo "sangue" fino all'ultima goccia possibile.

Si chiede se la corrente di targa dell'esc sia quella in entrata oppure in uscita. Mi sembra ovvio che la corrente dichiarata sia quella di uscita, se poi il costruttore mente è un'altro problema.

Mi piacerebbe sapere a quale conclusione volete arrivare.

Naraj.

ElNonino 16 marzo 15 14:50

La resistenza interna di 0,005 Ohm lo esc la ha solo quando è in ON la dissipazione nei (MOS)FET di potenza la si ha nelle transizioni da OFF -> ON -> OFF è li che si vede l'efficienza. :wink:

:yeah:

Naraj 16 marzo 15 14:53

Citazione:

Originalmente inviato da ElNonino (Messaggio 4585594)
La resistenza interna di 0,005 Ohm lo esc la ha solo quando è in ON la dissipazione nei (MOS)FET di potenza la si ha nelle transizioni da OFF -> ON -> OFF è li che si vede l'efficienza. :wink:

:yeah:

Giusto.
In questo caso la dissipazione dell'esc è ancora minore.

Naraj.

saxo8v 16 marzo 15 14:55

te lo dico subito: uno ha chiesto se con una pinza amoperometrica può vedere l'assorbimento di un motore e gli viene risposto che la misura seria si fa a monte dell'esc e quindi in continua, perchè così si misurano le perdite dell'esc.

A me sfugge il motivo e quindi mi piacerebbe saperlo.

Poi, ragionando, mi viene in mente che se uno ha problemi di autonomia spinta ha senso conoscere le perdite dell'esc e l'assorbimento del bec, ammesso e non concesso che sappia quanta energia sa tirare fuori dalla batteria, ma non so che esigenze si possano manifestare ad un livello alto, molto più del mio.

Io penso che si usano quelli strumenti perchè sono semplici e costano poco e a disposizione ci sono quelli, ma, visto che il dato critico è la corrente erogata dall'esc, ritengo che si debba misurare la corrente alternata in uscita dell'esc (nemmeno la potenza), con uno strumento adatto.

poi, per carità, se ci sono altre esigenze farebbe piacere e sarebbe arricchente conoscerle!

CarloRoma63 16 marzo 15 15:03

Citazione:

Originalmente inviato da Naraj (Messaggio 4585572)
Scusate, ma non capisco dove volete arrivare con questa discussione.

Si parla di conoscere l'energia dissipata da un'esc. Chiedo, a che uso?

Si parla di dissipazione di un'esc con resistenza interna di circa 0,005 Ohm. Questa resistenza su di un motore che assorbe 600 W, dissipa circa 0,5% della potenza totale assorbita.
Una dissipazione così bassa dell'esc, incide pochissimo sulla autonomia di una batteria, .....

Scusate, non l'ho detto. Il mio intervento era solo per far notare che l'energia dissipata dall'ESC finisce in calore, che va ovviamente dissipato. Anche solo 10-15W possono portare ad arrostire un ESC se non prevedi di raffreddarlo, magari solo garantendogli una adeguata circolazione d'aria.

Concordo che includere o meno l'energia dissipata dall'ESC nel conto energetico della batteria sia una questione di puro esercizio matematico e che, da un punto di vista pratico, l'impatto è assolutamente trascuabile.

Carlo


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