16 marzo 14, 16:26 | #42 (permalink) Top | |
User Data registr.: 02-03-2014
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ecco il link | |
16 marzo 14, 16:54 | #43 (permalink) Top | |
User Data registr.: 25-07-2004 Residenza: Trieste
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Non farti troppi problemi con i decimi di tensione. La cella sotto carica si "auto controlla" da sola. Quello che conta è la corrente di carica e il tempo impostato per la stessa carica. In casa ho diversi CB da moltissimi anni, ma quando inserisco delle celle in un circuito inscatolato, per comodità, al suo interno uso un 317 per la carica della batteria. Naraj. | |
16 marzo 14, 18:26 | #44 (permalink) Top | |
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16 marzo 14, 19:57 | #45 (permalink) Top |
User Data registr.: 25-07-2004 Residenza: Trieste
Messaggi: 5.667
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Inizia a costruire il CB e poi chiedi maggiori informazioni. Ormai dovresti avere già le informazioni di base per iniziare il lavoro. Se aspetti di comprendere tutta l'elettronica in una sola giornata, ti conviene acquistare un CB già fatto. Naraj. |
17 marzo 14, 15:29 | #46 (permalink) Top |
User |
Io credo che realizzare oggi un caricabatterie CV/CC usando regolatori lineari sia obsoleto; esistono regolatori switching creati appositamente, di costo irrisorio che svolgono proprio quel lavoro e richiedono al massimo una induttanza, un diodo ed un condensatore esterni, poi se a qualcuno piace costruirsi una radio a galena libero di farlo.
__________________ Peace & Love Fate le cose nel modo più semplice possibile, ma senza semplificare. (A. Einstein) |
17 marzo 14, 22:17 | #47 (permalink) Top | |
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http://www.banggood.com/DC-LED-Digit...-p-910096.html completamente d'accordo, avevo già postato questo link ma sembra che nessuno lo ritenga interessante, ne avevo postato anche un altro senza display che costa solo 3,47 euro a dimostrazione che oggi non conviene quasi più realizzare circuiti se non per scopo didattico ad uso degli studenti di elettronica. questo circuito è del tipo cc/cv quindi sarebbe ideale anche per caricare le lipo con un bilanciatore separato ma a quel punto forse conviene aquistare un caricatore con bilanciatore incorporato. nelle caratteristiche è precisato che si può variare la tensione e la corrente (corrente costante) non voglio avviare ancora una discussione infinita con chi afferma che per la legge del sign.OHM ciò è impossibile. evidentemente per lavorare a corrente costante la tensione deve essere di valore tale perchè ciò sia possibile e non voglio aggiungere altro. | |
18 marzo 14, 13:22 | #48 (permalink) Top |
User Data registr.: 08-08-2011 Residenza: Roma
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Cerchiamo di fare ordine, partiamo dalle definizioni base. 1 - La legge di Ohm dice che, a parità di carico R, la tensione applicata al carico e la corrente che vi scorre sono legate dalla formula V=R*I, equivalente a I=V/R o R=V/I 2 -Un alimentatore a tensione costante eroga, come dice la parola, una tensione che è costante al variare del carico R, La corrente che viene erogata varia come descritto da Ohm I=V/R. 3 - Una alimentatore a corrente costante eroga, come dice la parola, una corrente che rimane costante al variare del carico R. La tensione erogata varia come descritto da Ohm V= R*I Viene da se che è IMPOSSIBILE costruire un alimentatore che eroghi CONTEMPORANEAMENTE una tensione ed una corrente costanti al variare del carico, verrebbe violata la legge di Ohm. E' invece possibile costruire un alimentatore che, impostati come limiti massimi (erroneamente definiti "costanti") le due variabili V o I, eroghi sul carico una tensione/corrente tale in modo da rispettare la legge di Ohm, con il limite che ne la tensione ne la corrente potranno MAI superare nessuno dei due valori impostati. Facciamo un esempio. Imposto il mio alimentatore per erogare al massimo 10V ed al massimo 3A. Proviamo ad applicare un carico di 2 Ohm e vediamo quale dei due limiti viene raggiunto: a tensione costante di 10V, sui 2 Ohm scorrerebbero 5A. Avendo limitato la corrente massima a 3A, è ovvio che l'alimentatore abbasserà la tensione erogata per rispettare questo limite. Verranno erogati quindi 3A*2Ohm=6V. Estremizzando, applicando un carico di R=0 Ohm (un corto circuito), l'alimentatore erogherà zero volt ed una corrente di 3A. Proviamo ora ad applicare un carico di 20 Ohm. Se applicassimo la corrente di 3A, otterremmo qualcosa come 60V, oltre il limite massimo impostato di 10. Quindi l'alimentatore erogherebbe 10V e sulla resistenza scorrerebbero solo 10V/20 Ohm=0,5A. Estremizzando, collegando un carico di R=infinita (circuito aperto), l'alimentatore erogherà una tensione di 10V ed una corrente di zero A. In pratica, un alimentatore con doppia limitazione va ad erogare tensione e corrente fino al raggiungimento di uno dei due limiti imposti. Sarà il carico R a determinare quale dei due: R piccole faranno intervenire prima il limitatore di corrente, R grandi faranno intervenire prima il limitatore di tensione. Spero che con questo, l'argomento sia ben chiaro. Tornando sull'esigenza iniziale, la richiesta di "tensione costante" deriva probabilmente dal fatto che viene chiesta una tensione di x volt (1,6?) per ogni cella da caricare ed una corrente di y mA. L'errore è stato di ritenere che ENTRAMBI questi valori dovessero essere costanti sul carico (vedi sopra il perché è un errore). Le celle NiMh si caricano a "corrente costante", quindi la tensione si adeguerà automaticamente al variare dello stato di carica delle celle stesse (il "carico"). L'alimentatore dovrà essere in grado di erogare tanti Volt quanti ne occorrono per caricare tutte le celle messe in serie. Volendo impostare un margine di sicurezza, si potrebbe impostare un limite di tensione (erroneamente indicato come tensione costante) di 1,8V per cella, per proteggersi da eventuali malfunzionamenti di una cella difettosa. Rimane il fatto che esistono tanti circuiti economici e già pronti all'uso, quindi l'autoprogettazione o l'autocostruzione hanno ormai valore solo a scopi ludici o didattici. Carlo
__________________ Dai un pesce ad un uomo e lo avrai sfamato per un giorno, insegnagli a pescare e lo avrai sfamato per sempre. (Confucio) I miei modelli: http://www.youtube.com/results?search_query=carloroma63 |
18 marzo 14, 13:35 | #49 (permalink) Top | |
User Data registr.: 08-08-2011 Residenza: Roma
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Carlo
__________________ Dai un pesce ad un uomo e lo avrai sfamato per un giorno, insegnagli a pescare e lo avrai sfamato per sempre. (Confucio) I miei modelli: http://www.youtube.com/results?search_query=carloroma63 | |
18 marzo 14, 16:37 | #50 (permalink) Top | |
User Data registr.: 02-03-2014
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1 pila ricaricabile ni-mh da 1,2 Volt si deve caricare con una tensione di 1,4-1,6 Volt e con 0,1 C(10% capacità della pila) per 16 ore? 8 pile ni-mh ciascuna da 1,2V collegate in serie tutte con la stessa capacità non si devono caricare con una tensione di 11,2-12.8 Volt e con 0,1 C per 16 ore? se carico 1 pila ni-mh da 1,2V con un alimentatore di 12 Volt e con 0,1C non si brucia(rovina) la pila? | |
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