Come realizzare un regolatore di tensione a 5V utilizzando un L4940v5 - BaroneRosso.it - Forum Modellismo

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Vecchio 27 febbraio 13, 14:33   #1 (permalink)  Top
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Grazie FrancoC, da tener presente per amperaggi piu' grossi.

Leggendo il datasheet il circuito di applicazione base sembrerebbe lo stesso, a meno della differente capacita' dei condensatori. C'e' da stare attenti alla piedinatura perche' e' differente.

Vedo che c'e' anche una versione con uscita regolabile al variare del valore di una resistenza. Potrebbe servire per alzare un po' la tensione di uscita ad esempio per rendere i servi piu' reattivi (es. 6V).
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Vecchio 27 febbraio 13, 14:53   #2 (permalink)  Top
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Grazie FrancoC, da tener presente per amperaggi piu' grossi.

Leggendo il datasheet il circuito di applicazione base sembrerebbe lo stesso, a meno della differente capacita' dei condensatori. C'e' da stare attenti alla piedinatura perche' e' differente.

Vedo che c'e' anche una versione con uscita regolabile al variare del valore di una resistenza. Potrebbe servire per alzare un po' la tensione di uscita ad esempio per rendere i servi piu' reattivi (es. 6V).
Per alzare la tensione in uscita di un po' (0,6Volt) non serve la versione Adj, basta mettere un diodo (1N4148) in serie fra il piedino GND e la massa, col catodo rivolto a massa.
Il riferimento di tensione viene così aumentato di un valore pari alla caduta di tensione del diodo e in uscita avrai 5,6Volt.
Ovviamente se ne metti due in serie otterrai 6,2Volt.
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Vecchio 27 febbraio 13, 15:22   #3 (permalink)  Top
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@lambdafly
Dimenticavo, da un TO220 (la confezione del L4950 e del LM1084) senza raffreddamento difficilmente potrai ottenere una erogazione continua di 500mA (1/3 del nominale) senza che intervenga la protezione termica.
Più sicuro comunque montare una lastrina di alluminio di almeno 2x3cm.
Fai attenzione che l'aletta dell'integrato è in corto col piedino di uscita.
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Vecchio 27 febbraio 13, 15:29   #4 (permalink)  Top
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Grazie FrancoC.

Si, l'avevo notato, sul datasheet e' scritto Vout sull'aletta. Grazie anche del consiglio del diodo.
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Vecchio 01 marzo 13, 22:14   #5 (permalink)  Top
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Su suggerimento di un utente del forum, ho apportato una miglioria allo schema aggiungendo un diodo tra l'uscita e l'ingresso con il catodo rivolto verso quest'ultimo:


Considerato che il condensatore di uscita ha capacita' maggiore di quello in ingresso (e quindi si scarica piu' lentamente), quando si stacca l'alimentazione il pin di uscita si trova in breve tempo ad un potenziale più alto di quello in ingresso e questo può danneggiare il regolatore. Il diodo mostrato nello schema conduce solo nel caso l'uscita sia più alta dell'ingresso, riportando l'ingresso al medesimo potenziale durante la scarica del condensatore.

Per il diodo va bene uno qualunque tra 1N4001 e 1N4007 (quest'ultimo e' uno dei piu' usati). Il catodo si riconosce dalla presenza di una fascetta vicino al piedino.

Ciao
Lambda
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Vecchio 02 marzo 13, 08:57   #6 (permalink)  Top
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Su suggerimento di un utente del forum, ho apportato una miglioria allo schema aggiungendo un diodo tra l'uscita e l'ingresso con il catodo rivolto verso quest'ultimo:


Considerato che il condensatore di uscita ha capacita' maggiore di quello in ingresso (e quindi si scarica piu' lentamente), quando si stacca l'alimentazione il pin di uscita si trova in breve tempo ad un potenziale più alto di quello in ingresso e questo può danneggiare il regolatore. Il diodo mostrato nello schema conduce solo nel caso l'uscita sia più alta dell'ingresso, riportando l'ingresso al medesimo potenziale durante la scarica del condensatore.

Per il diodo va bene uno qualunque tra 1N4001 e 1N4007 (quest'ultimo e' uno dei piu' usati). Il catodo si riconosce dalla presenza di una fascetta vicino al piedino.

Ciao
Lambda
Ciao,
devo farti i complimenti per la chiarezza espositiva.

Carlo
__________________
Dai un pesce ad un uomo e lo avrai sfamato per un giorno, insegnagli a pescare e lo avrai sfamato per sempre. (Confucio)
I miei modelli: http://www.youtube.com/results?search_query=carloroma63
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Vecchio 02 marzo 13, 10:37   #7 (permalink)  Top
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Ciao,
devo farti i complimenti per la chiarezza espositiva.
Carlo
Grazie, ma per quest'ultima aggiunta dovete ringraziare l'utente MSchiepp che in PM mi ha chiaramente descritto le motivazioni del diodo e che io ho quasi integralmente riportato.

Lo schema l'ho disegnato in Linux con il software Open Source XCircuit il cui link trovate nel menu a sinistra di questa pagina (quello precedente era uno screenshot del datasheet):

Open Circuit Design

Nella pagina ci sono link ad altri tool che potrebbero essere utili in ambito elettronico. E' un po' "laborioso" come software e con un'impostazione grafica un po' vecchiotta, ma e' il primo che ho trovato facendo una breve ricerca in Internet. Ho fatto qualche circuitino da piccolo ma li disegnavo a matita su un foglio di carta e mi stampavo da solo il circuito facendo le tracce a mano con l'apposita penna e poi giu' nell'acido. Ora le cose sono un po' cambiate....

Ciao
Lambda
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