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Vecchio 12 ottobre 12, 15:04   #11 (permalink)  Top
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L'avatar di CarloRoma63
 
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Originalmente inviato da Leonardo M. Visualizza messaggio
Riapro il thread perchè non era arrivato a nulla. A parte che ora con un po di elettronica e bigliettoni da 100 euro si può mettere un tubo pivot, centralina e trasmittente su modello, ricevente su radiocomando con segnale di allarme sulla velocià collegato ad auricolare. Ma il tutto, fatto con eagletree, credo non costi meno di 400 euro ed appesantisce il modello.

Considerando che con i miei alianti di stalli all'ultima virata prima della planata di atterraggio ne ho presi molti sfasciando il modello (tipico da 20-30 metri, nessuna possibilità di recupero e suffciente velocità per fare danni grossi), secondo me un dispositivo che costi poco avrebbe una discreta possibilità di succeso.

Io avrei un'ideuzza.
Mi è venuta in mente pensando a come probabilmente funzionano quelli montati sugli aerei veri. Mi è parso di vedere più di una volta delle cordine sul profilo superiore alare collegate all'interno dell'ala. Io credo che dentro l'ala ci sia un semplice dispositivo che sente la vibrazione della cordina. Quando l'ala va in stallo, indipendentemente dal suo assetto, il cordino cessa di vibrare perchè i filetti di aria si staccano dal profilo o addirittura cessano.
L'idea è quella di replicare sul modello questo meccanismo con ..... una semplice e vecchia testina piezoelettrica del giradischi! Cioè attaccare un filino di lana o simile alla puntina, facendo in modo che il tutto restista alla trazione del filo quando l'aereo vola, inglobare la testina dentro l'ala in modo che il filo fuoriuscendo lambisca il profilo. Il segnale dalla testina poi andrebbe un po ripulito, filtrato e passato da uno switch a soglia (un semplice operazionale o anche il circuito di un piccolo servo) in grado di darmi un segnale quando il rumore dalla testina scende sotto una certa soglia. Poi un piccolo trasmettitore con bip continuo, che si attivi di conseguenza, magari su banda dei walkietalkie, ed una walkietalkie accesa su quel canale e auricolare da tenere in tasca.
Chi ha voglia di fare qualche sperimentazione con me?
In realtà mi pare che avvenga il contrario, finchè il flusso è laminare allora il filetto è abbastanza fermo, poi si stacca e comincia a ballare molto.
Credo che sia molto più semplice costruire un pressostato differenziale, la cui pressione di riferimento sia quella atmosferica, e tararlo per scattare quando la depressione scende sotto un certo livello. Per costruirlo basta un piccolo cilindro di plastica (diciamo 3-4cm di diametro per 1 cm di lunghezza) ed un pezzo di gomma sottile da usare come membrana. Due tappi con gli attacchi per i tubetti ed un semplice sistema di leveraggi per rilevare la posizione della membrana dovrebbero fare il resto.

Carlo
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Vecchio 12 ottobre 12, 15:46   #12 (permalink)  Top
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L'avatar di ElNonino
 
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I 'filetti' messi sulle ali si chiamano turbolatori e servono a migliorare l'efficienza aerodinamica dell'ala, come effetto secondario hanno anche quello di 'addolcire' lo stallo in quanto l'ala non stalla tutta contemporaneamente. (spiegazione aerodinamica pratica e non scientifica).

Lo stallo in virata è sempre quello dell'ala interna che ha velocità inferiore, pericolosissimo perchè facilita l'ingresso in vite o spirale in discesa.

Per misurare la velocità si usa il tubo di pitot, esiste anche in versione modellistica: FlyModelComponents :: Elettronica di Bordo :: Telemetria :: Tubo di Pitot Kit V3 per rivelare lo stallo conviene installarne uno per semiala.

Per realizzare un sistema elettronico antistallo sarebbe necessario:
Leggere la pressione differenziale fra presa statica e dinamica di ciascun sensore
Elaborarle con un micro i dati, quindi inviare un segnale opportuno ai servi di alettoni e profondità.
Per uscire dallo stallo bisogna infatti per prima cosa ridurre l'angolo di attacco dell'ala e possibilmente livellarla.

La prima regola poi è non arrivare in finale con una virata strettissima, specialmente con alianti che hanno un forte allungamento alare, infatti è facilissimo trovarsi con l'ultimo terzo di ala interna completamente stallata e quella esterna interamente portante.

In particolari assetti sui velivoli 1:1 ci si può comunque trovare con l'avvisatore di stallo che suona e mantenere il controllo del mezzo

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Ultima modifica di ElNonino : 12 ottobre 12 alle ore 15:50
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Vecchio 12 ottobre 12, 16:00   #13 (permalink)  Top
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Negli aerei da turismo l'indicatore e' una linguetta di c.ca 2x3 cm montata sotto il bordo d'entrata e calettata (circa 30 gradi verso il basso) in modo che l'aria della corsa del velivolo la schiaccia contro uno switch interno, chiudendo o aprendo un circuito elettrico, e' indifferente come farlo funzionare. Quando l'ala aumenta l'incidenza al punto prestallo la linguetta va a trovarsi allineata al vento della corsa del velivolo, non esercita piu' pressione (c'e una molla di contrasto) e il circuito fa suonare il cicalino. Si potrebbe fare anche cosi'.
Ma non e' piu' semplice capire quando il modello stalla ?
Io al primo volo di ogni modello faccio sempre lo stallo per capire come trattarlo in atterraggio.
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Vecchio 12 ottobre 12, 16:03   #14 (permalink)  Top
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Sui velivoli 1:1 da turismo, tipo Cessna, Piper, ecc. il sistema è semplicissimo: un rettangolo di metallo (circa 20 x 10 mm.) sul bordo d'entrata incernierato all'interno dell'ala con un contatto in serie ad un cicalino: finchè l'aria lo tiene premuto il circuito resta aperto, diminiuendo la velocità del vento il contatto si chiude ed il cicalino avvisa. Semplice e funzionale.
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Vecchio 12 ottobre 12, 16:16   #15 (permalink)  Top
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Secondo voi dove dovrebbe essere posizionato il dispositivo di misurazione della pressione (quale che sia)? In prossimità della fusoliera (ove la corda alare può essere più lunga e quindi, credo, sia più facile lo stallo) o sull'estremità dell'ala che, a causa di una virata stretta, potrebbe andare più facilmente al di sotto della velocità minima?

Carlo
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Vecchio 12 ottobre 12, 16:20   #16 (permalink)  Top
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Sui "grandi" si trova circa ad un terzo dalla fuso.
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Vecchio 12 ottobre 12, 16:23   #17 (permalink)  Top
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Sugli aerei 1:1 lo so anche io che è costruito così però quelli stallano a velocità più elevate dei modelletti (specie se leggeri) ed hanno comunque il difetto di 'suonare' anche solo in presenza di turbolenza proprio per il tipo di realizzazione meccanica.

Su un modello bisognerebbe utilizzare un microswitch molto sensibile che potrebbe dare false segnalazioni facilmente, od utilizzare aree maggiori del 'sensore' con svantaggi aerodinamici.

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Vecchio 12 ottobre 12, 16:25   #18 (permalink)  Top
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Sui "grandi" si trova circa ad un terzo dalla fuso.
Quella è la presa statica, quella dinamica è posta sul ventre dell'ala fra metà e 2/3 dell'allungamento.

Alcuni pitot hanno statica e dinamica nello stesso tubo e sono pure riscaldati per evitare che con la formazione di ghiaccio perdano la funzionalità.

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Vecchio 12 ottobre 12, 16:27   #19 (permalink)  Top
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Negli aerei a motore deve assolutamente essere fuori dal soffio/turbolenza elica. Negli alianti vicino alla fusoliera se la corda e' maggiore lo stallo e' ritardato ! In genere l'indicatore e' nel punto dell'ala con la corda a incidenza zero (in volo), visto che in genere tutte le ali sono svergolate con incidenza che diminuisce all'estremita', spesso in negativo, proprio per ritardare lo stallo dell'estremita', pericoloso perche' ti porta in vite.
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Vecchio 12 ottobre 12, 17:05   #20 (permalink)  Top
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Quella è la presa statica, quella dinamica è posta sul ventre dell'ala fra metà e 2/3 dell'allungamento.
Sul ventre? Sicuro? Lo stallo avviene sul dorso....

Carlo
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