Ancora sul lampeggiatore

[Claudio_F]

Originalmente inviato da cristianointhesky

Ma piu ci penso e piu mi convinco che questo circuito, cosi com'è non lo consenta.

Se ti interessa proseguire con l'autocostruzione/sperimentazione (senza arrivare ai piu' sofisticati dispositivi programmabili che comunque danno il meglio in fatto di personalizzazione e ridotto numero di componenti) potresti prendere in considerazione l'integrato CD4017 (molto comune e diffuso). In pratica ha un ingresso di clock e 10 uscite che si attivano in sequenza una dopo l'altra ad ogni impulso di clock. Le uscite possono essere collegate ai transistor+mosfet nello stesso modo del lampeggiatore che hai fatto, o anche essere accoppiate a gruppi per ottenere effetti come quello che dici. Ad esempio il transistor potrebbe essere attivato dall'uscita 0 e dalla 3, risulterebbe un lampo al tempo 0, una pausa nei tempi 1 e 2, un lampo nel tempo 3 e una pausa molto piu' lunga nei tempi da 4 a 9. Regolando la frequenza del clock si determina la durata di tutta la fase di 10 tempi, che naturalmente continua a ripetersi da capo una volta finita. Il clock puo' benissimo essere preso dal lampeggiatore precedente, invece di comandare un transistor si entra nel pin 14 del 4017. I pin 13 e 15 vanno tenuti semplicemente a 0 (collegati al pin 8). La piedinatura la vedi nella prima pagina del link (il 4017 e' quello di sinistra) e la sequenza di attivazione delle uscite e' a pagina 5, timing diagrams in alto. Carry out (pin 12) scollegato si puo' ignorare. Vdd e' naturalmente l'alimentazione positiva da 3 a 15V

[cristianointhesky]

Ciao Claudio. Hai capito perfettamente la situazione. E' piu il gusto di provarci, che il fatto in se. Infatti ho appena trovato un sito che produce tra le altre cose un circuito che fa esattamente cio che voglio. Ad un prezzo che è quasi quello dei componenti sciolti... (senza contare la piastra di rame )
Grazie per la chiarissima spiegazione. Senz'altro ci proverò in questi giorni. La cosa bella è che a sentire voi (di questa sezione del forum) pare una cosa facile, sto fatto di diodi e resistenze!
@michele: si grazie, sarebbe interessante visitare il sito che dici... Ma non è che sono cinesi?

[cristianointhesky]

@michele: Ho spostato il punto c dove dicevi. E sai cosa è successo? Quello che doveva. Ora lampa bene. Tsk tsk... comincio a pensare che nella mia prima realizzazione avevo erroneamente fatto il collegamento giusto. Vabbè, mi hai capito...
Grazie per la pazienza

[Claudio_F]

Originalmente inviato da cristianointhesky

Senz'altro ci proverò in questi giorni.

Allora se vorrai provare col 4017 aggiungo che le uscite non si possono collegare banalmente assieme e andare al transistor, ma vanno interposti dei diodi (1N4148 o 1N4007 per dirne due comuni che vanno bene, ma meglio i primi che sono piu' piccoli), con le punte unite assieme verso la base del transistor e le "code" collegate alle uscite volute.

[cristianointhesky]

Lo farò. Anche perchè altrimenti le due uscite non sarebber piu due uscite. Ma una...
Dovrei però tenere conto della (piccola) caduta di tensione che il diodo infligge. Anche se questo forse non dovrebbe importare se uso i buz11 i quali lavorano bene anche a basso voltaggio, credo. Sempre considerato che parliamo di un circuito alimentato a 6V.
O sbaglio?

[Claudio_F]

Per la caduta di tensione allora si potrebbero usare dei diodi shottky come gli 1N5819 che hanno circa 0,33V di caduta contro i circa 0,65 di un diodo normale.

Per quanto riguarda i BUZ11 non sono componenti "logic level" e si "accendono" bene con tensioni piu' elevate, dipende pero' anche da quanta corrente si vuole far circolare e da quanta dissipazione in calore si e' disposti ad accettare. In particolare guardando questo datasheet in fondo a pagina 3 a destra c'e' il grafico delle caratteristiche di uscita che mostra il comportamento della corrente in funzione della tensione applicata tra drain e source e della tensione data sul gate. Si puo' vedere che con 5V di Vgs la corrente non riuscira' in nessun caso a superare gli 8A, anche applicandogli piu' tensione. Per avere la minima dissipazione in calore bisogna stare il piu' possibile sulla sinistra della curva e questo lo permettono solo Vgs piu' elevate. In alternativa vanno bene anche i 5V di Vgs a patto di non superare i 4..5A di corrente, altrimenti il mosfet scalda troppo.

Poi c'e' anche il discorso della dissipazione continua o intermittente, se ad esempio sta meta' tempo acceso e meta' tempo spento gli si puo' far dissipare il doppio, quindi la corrente richiesta per i "lampi" puo' essere molto maggiore di quella che si potrebbe fornire con continuita', ma in ogni caso lampi da 5A significa quasi abbaglianti da automobile (o con i led ultraluminosi che ci sono adesso anche molto di piu' )

[cristianointhesky]

Le correnti non dovrebbero mai superare 0,5A. Quindi non dovrei avere problemi. Ti ringrazio per tutte queste spiegazioni le quali mi stanno illuminando su molti aspetti. Che cercherò di sfruttare.
Ciao