Chiarimenti alimentazione lampadina a pisello

[bordy]

Salve a tutti, avrei bisogno di un vostro aiuto in merito a come alimentare correttamente una lampadina a pisello per rimpiazzare quella bruciata all'interno di un termostato.
Premetto che sò molto poco di elettronica, ma l'argomento mi ha sempre attirato, per cui se dico baggianate vi prego di perdornarmi
La tensione a cui lavora il termostato è 220V AC.
La vecchia spia da quel che vedo era alimentata con due resistenze, che se non ho interpretato male i colori sono: (R1) 62.000 Ohm (si è bruciata) e (R2) 270.000 Ohm.
Quello che non capisco è perchè intanto sono 2 e non 1, e poi perchè hanno ambedue una estremità collegata a un terminale della lampadina.
Vi allego uno schemino che sperso chiarisca meglio la situazione.
Ho recuperato una lampadina al neon fisicamente identica alla vecchia dalla scheda di un flash di una macchinetta fotografica usa e getta. Ho misurato una tensione di circa 60V nel momento in cui questa si accende per segnalare che il flash è pronto per lo scatto.
Secondo voi la posso utilizzare per rimpiazzare quella bruciata, e come, con che valori di resistenza?
Ringrazio sin d'ora chi avrà tempo e voglia di rispondermi.
Ciao e buon Natale

[lorenzo53]

Così si capisce meglio,
la 62K è quella di caduta per alimentare il pisello a 220, l'altra servirà a smorzare qualche disturbo o scaricare un condensatore.
I neon dei flash sono tutti da 60 - 80 V ma le resistenze sono dimensionate per farli accendere a tensioni continue da 280 a 350 V
sicuro dei 62K? non saranno 68K?
e l'altra 270K non sarà 470K?

[Naraj]

Più che ad abbassare la tensione, la resistenza in serie serve a limitare la corrente che scorre nella lampadina accesa.

Non ho mai visto un collegamento del genere. Probabilmente la resistenza in parallelo serve a cortocircuitare la lampadina quando si interrompe una sola fase. Questo accorgimento evita che la lampadina rimanga accesa per il solo effetto capacitivo.

Naraj.

[bordy]

Grazie per avermi risposto.
Lorenzo ti posto una foto di quello che ho per le mani.
Se ho sbagliato a schematizzarlo chiedo venia...
Grazie e ciao

[lorenzo53]

Cambia solo la resistenza, si sarà beccata una scarichetta.
sicuro non sia grigio rosso arancio? 82K

[lorenzo53]

Originalmente inviato da Naraj

Più che ad abbassare la tensione, la resistenza in serie serve a limitare la corrente che scorre nella lampadina accesa.

Non ho mai visto un collegamento del genere. Probabilmente la resistenza in parallelo serve a cortocircuitare la lampadina quando si interrompe una sola fase. Questo accorgimento evita che la lampadina rimanga accesa per il solo effetto capacitivo.

Naraj.

Vabbè ma è sufficiente per rendere l'idea ad un inesperto, perchè complicargli la vita? già accennando a grandi linee anche per l'altra res. io volevo scrivere che bò a qualcosa serviva, perchè gli dovrei spiegare che magari nella bobina passa corrente a sufficienza per tenere accesa la lampadina o vattelapesca? e cosa gli frega della tensione o della corrente?
A volte siamo noi a complicare le cose semplici, conosco persone che sbagliano a collegare le spine mica gli racconto di fase neutro gli dico solo che il giallo/verde và in mezzo.
ecchecacchio

[Naraj]

Originalmente inviato da lorenzo53

Vabbè ma è sufficiente per rendere l'idea ad un inesperto, perchè complicargli la vita? ........
...... perchè gli dovrei spiegare che magari nella bobina passa corrente a sufficienza per tenere accesa la lampadina ........
ecchecacchio

Veramente Bordy chiedeva anche il perchè delle due resistenze, poi, dare delle spiegazioni non è mai inutile.

Non ho capito il discorso sulla bobina che tiene accesa la lampadina.

Naraj.

[lorenzo53]

Originalmente inviato da Naraj

Veramente Bordy chiedeva anche il perchè delle due resistenze, poi, dare delle spiegazioni non è mai inutile.

Non ho capito il discorso sulla bobina che tiene accesa la lampadina.

Naraj.

vero, doveva essere alla rovescia, ci sono applicazioni che sfruttano l'innesco di un neon per alimentare circuiti come appunto bobine di relè, al posto del bimetallico che costa di più di un potenziometro e termoresistenza, da lì magari si capisce perchè la resistenza sia cotta.

[Naraj]

Qualche volta è meglio dare poche informazioni, ma precise.

Per accendere un semplice pisellino al neon, basta solo una resistenza in serie alla lampadina.

Naraj.

[bordy]

Originalmente inviato da lorenzo53

vero, doveva essere alla rovescia, ci sono applicazioni che sfruttano l'innesco di un neon per alimentare circuiti come appunto bobine di relè, al posto del bimetallico che costa di più di un potenziometro e termoresistenza, da lì magari si capisce perchè la resistenza sia cotta.

Grazie ragazzi, il termostato in questione risale a circa 25 anni fa e funziona benissimo anche senza il pisellino in questione.
Per la sostituzione della resistenza, che a questo punto sono d'accordo con Lorenzo sia da 82K, debbo chiedere qualche specifica particolare (wattaggio o altro oltre agli 82K)??
Sarebbe in teoria possibile senza andare a chiedere al negozio di elettronica UNA resistenza da 5 cent dissaldare da varie schede recuperate una res o più di una fino a raggiungere gli 82K (schedine che funzianavano con alimentazioni a batteria 9-12V)??
Ciao