CMA = Corda Media Aerodinamica

[spy280]

perfetto allora.. al momento mi stò esercitando con un programma 3D per capire come potrebbe venire il modello (tanto per la cronaca è un micro P51, con a.a. 500mm in depron), ma è tutto a livello di studio e di apprendistato.. però mi hai dato dei dati importanti, così ora devo pensare come spostare avanti od indietro il contrappeso..
e poi volevo, appunto, capire dove doveva cadere il CG avendo il CMA e massa..
ripeto: stò imparando, e quindi ho trovato questo discussione e ne ho approfittato.
ciao e grazie ancora

[LowNR]

Originalmente inviato da Swoose

Da modellista mi chiedo quale utilità ho nel dividere una semiala in due aree di pari superficie....piccolo contributo alla confusione spero di no...

Ciao Cla

tecnica

Mi permetto di apportare alcune correzioni al foglio di calcolo che così com'è riporta la distanza della CMA dalla radice alare esattamente a metà della distanza giusta. Inoltre ho aggiunto la formula della CMA (baricentro di figura) che si utilizza per i calcoli inerenti l'applicazione dei fenomeni aerodinamici e del fattore K. Come si può notare le differenze sono abbastanza trascurabili considerando la CMA invece che CMG (0,57 contro 0,6)

[HappyFly]

Originalmente inviato da Ehstìkatzi

La MAC è data dal rapporto tra la superficie dell'ala e la sua apertura, il suo posizionamento è tale che il 25% della sua lunghezza coincide con la linea del 25 di tutte le corde

Grande Capo hai la pazienza di rispiegarmi (magari praticamente) il secondo pezzo "il suo posizionamento è tale che il 25% della sua lunghezza coincide con la linea del 25 di tutte le corde" ? Grazie !!!

[Ehstìkatzi]

Originalmente inviato da HappyFly

Grande Capo hai la pazienza di rispiegarmi (magari praticamente) il secondo pezzo "il suo posizionamento è tale che il 25% della sua lunghezza coincide con la linea del 25 di tutte le corde" ? Grazie !!!

A distanza di tanti anni ho dovuto rimuginare sul perchè di quella affermazione ed il risultato è questo: quando le ali hanno forma complessa, cioè sono costituite da più trapezi o con contorni curvi, può succedere che la lunghezza della CMA non corrisponda alla lunghezza della corda dell'ala nella posizione, rispetto alla mezzeria, in cui detta CMA si trova. Allora si presenta il problema di come posizionare verso il BE o verso il BU il segmento che rappresenta la CMA. Disegnando la retta o la curva che unisce il 25% delle corde avremo un'intersezione di questa curva col segmento che rappresenta la CMA , questo è il punto in cui si dovrà posizionare il 25% della lunghezza del segmento CMA. Spiegatto mi sono ?

[Ehstìkatzi]

Originalmente inviato da HappyFly

Grande Capo hai la pazienza di rispiegarmi (magari praticamente) il secondo pezzo "il suo posizionamento è tale che il 25% della sua lunghezza coincide con la linea del 25 di tutte le corde" ? Grazie !!!

Io la pazienza l'ho avuta, non aggiungo altro.

[HappyFly]

Ma no GrandeCapo, ero qui ... ho letto la tua cortese risposta e semplicemente non avevo niente da replicare ... grazie davvero ancora !

[Peppe46]

Mi è capitato di rivedere questa discussione che mi porta 19 anni indietro, con qualche rimpianto per gli anni passati ma con un po di esperienza in più e metodi di lavoro più attuali.
Su un'ala a trapezio semplice, ho sempre usato il sistema della triangolazione, descritto nei primi commenti e non ho mai avuto problemi ma per forme complesse, ali ellittiche, ali a rastremazioni multiple, ecc., ora mi affido ad un programma CAD (Rhinoceros nel mio caso) che mi permette di trovare il punto di divisione della superficie totale dell'ala, indipendentemente da forma e dimensione e quindi fregandomene di corde medie, corde aerodinamiche, ecc.
In pratica, grazie alle tante opzioni offerte dai moderni strumenti di disegno tecnico, posso trovare il CG voluto, dividendo perpendicolarmente la superficie totale al 30%, 33% o 35%, come preferisco, ottenendo così l'esatto punto di centraggio statico
Ciò farà rizzare i capelli ai soliti iperteoricipocopratici ma posso affermare con cognizione di causa (avendolo testato e provato sui miei modelli) che funziona. Sul mio Diana 3 (ala ellittica, linea di mezzeria ellittica... tutto un ellisse...) 12 Kili di buoni compositi stampati sottovuoto per 6 metri di apertura alare, praticamente impossibile trovare un corretto CG con sistemi tradizionali, ho usato questo sistema per calcolare il CG e, fin dal primo volo, si è rivelato esatto, pur con i dovuti piccoli aggiustamenti postumi, per ottimizzare l'ala al massimo.
Come dicevo 20 anni fa... Sayonara!
Peppesan

[quenda]

Originalmente inviato da Peppe46

Mi è capitato di rivedere questa discussione che mi porta 19 anni indietro, con qualche rimpianto per gli anni passati ma con un po di esperienza in più e metodi di lavoro più attuali.
Su un'ala a trapezio semplice, ho sempre usato il sistema della triangolazione, descritto nei primi commenti e non ho mai avuto problemi ma per forme complesse, ali ellittiche, ali a rastremazioni multiple, ecc., ora mi affido ad un programma CAD (Rhinoceros nel mio caso) che mi permette di trovare il punto di divisione della superficie totale dell'ala, indipendentemente da forma e dimensione e quindi fregandomene di corde medie, corde aerodinamiche, ecc.
In pratica, grazie alle tante opzioni offerte dai moderni strumenti di disegno tecnico, posso trovare il CG voluto, dividendo perpendicolarmente la superficie totale al 30%, 33% o 35%, come preferisco, ottenendo così l'esatto punto di centraggio statico
Ciò farà rizzare i capelli ai soliti iperteoricipocopratici ma posso affermare con cognizione di causa (avendolo testato e provato sui miei modelli) che funziona. Sul mio Diana 3 (ala ellittica, linea di mezzeria ellittica... tutto un ellisse...) 12 Kili di buoni compositi stampati sottovuoto per 6 metri di apertura alare, praticamente impossibile trovare un corretto CG con sistemi tradizionali, ho usato questo sistema per calcolare il CG e, fin dal primo volo, si è rivelato esatto, pur con i dovuti piccoli aggiustamenti postumi, per ottimizzare l'ala al massimo.
Come dicevo 20 anni fa... Sayonara!
Peppesan

Chiedo scusa in anticipo ma essendo duro di comprendonio ti chiedo, se possibile, di essere più preciso specialmente su questo passaggio: "In pratica, grazie alle tante opzioni offerte dai moderni strumenti di disegno tecnico, posso trovare il CG voluto, dividendo perpendicolarmente la superficie totale al 30%, 33% o 35%, come preferisco, ottenendo così l'esatto punto di centraggio statico"

Grazie.

Ettore

P.S.: aggiungo una considerazione personale: trovare la CMA non è poi così difficile e soprattutto il risultato non è "variabile"......la cosa impegnativa è sapere dove posizionare il baricentro, vale a dire in quale punto della CMA bilanciare il modello.

[flyhight]

Originalmente inviato da Peppe46

Mi è capitato di rivedere questa discussione che mi porta 19 anni indietro, con qualche rimpianto per gli anni passati ma con un po di esperienza in più e metodi di lavoro più attuali.
Su un'ala a trapezio semplice, ho sempre usato il sistema della triangolazione, descritto nei primi commenti e non ho mai avuto problemi ma per forme complesse, ali ellittiche, ali a rastremazioni multiple, ecc., ora mi affido ad un programma CAD (Rhinoceros nel mio caso) che mi permette di trovare il punto di divisione della superficie totale dell'ala, indipendentemente da forma e dimensione e quindi fregandomene di corde medie, corde aerodinamiche, ecc.
In pratica, grazie alle tante opzioni offerte dai moderni strumenti di disegno tecnico, posso trovare il CG voluto, dividendo perpendicolarmente la superficie totale al 30%, 33% o 35%, come preferisco, ottenendo così l'esatto punto di centraggio statico
Ciò farà rizzare i capelli ai soliti iperteoricipocopratici ma posso affermare con cognizione di causa (avendolo testato e provato sui miei modelli) che funziona. Sul mio Diana 3 (ala ellittica, linea di mezzeria ellittica... tutto un ellisse...) 12 Kili di buoni compositi stampati sottovuoto per 6 metri di apertura alare, praticamente impossibile trovare un corretto CG con sistemi tradizionali, ho usato questo sistema per calcolare il CG e, fin dal primo volo, si è rivelato esatto, pur con i dovuti piccoli aggiustamenti postumi, per ottimizzare l'ala al massimo.
Come dicevo 20 anni fa... Sayonara!
Peppesan

Bravissimo; credo che semplicemente il cad calcoli il contributo di ogni parte di superficie, in pianta, rispetto la distanza da un punto di riferimento ad es il bordo di attacco alla radice, e faccia una media pesata, così si sceglie ad es. il 30% della media, ed esso ti calcola la distanza dal punto di attacco alla fusoliera, ad es.; direi geniale

[Ehstìkatzi]

Originalmente inviato da quenda

............

Ettore

P.S.: aggiungo una considerazione personale: trovare la CMA non è poi così difficile e soprattutto il risultato non è "variabile"......la cosa impegnativa è sapere dove posizionare il baricentro, vale a dire in quale punto della CMA bilanciare il modello.

Fai riferimento al mio messaggio del 29 Marzo del 21. Il vero problema è posizionare, nel senso delle corde, il segmento che rappresenta la CMA sulla pianta dell'ala.