04 agosto 08, 13:39 | #31 (permalink) Top | |
User Data registr.: 24-02-2007 Residenza: Bergamo
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Nel tuo esempio se passo dal 12% al 6% di spessore il guadagno % in termini di resistenza e' pari a 100-90,3 ovvero 10% circa Per maggior chiarezza riporto il testo di Drela. Going to thinner sections will give only very modest gains in penetration, via the (1 + 2t/c) factor. Switching from a 6% section to a 3% section (yikes!) will at most reduce the penetration Cd by a factor of only (1 + 2*0.03) / (1 + 2*0.06) = 0.95 which is surely not worth the huge structural problems of a 3% wing. Sergio | |
04 agosto 08, 13:55 | #32 (permalink) Top | ||
User Data registr.: 24-02-2007 Residenza: Bergamo
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Contribuisce anche un direzione efficace ( agli alti angoli di attacco a cui si trova in quel momento). Citazione:
Sergio | ||
04 agosto 08, 13:58 | #33 (permalink) Top | |
Guest
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A me, questo aeromodellismo precotto nel quale - a certi livelli - è assolutamente indispensabile saper programmare centraline ed ammennicoli elettronici di ogni genere e nel quale l'aspetto progettuale/costruttivo è sempre meno importante, francamente sta un bel po' sulle balle e credo stia contribuendo non poco al generale disamoramento che si sente in modo sempre più palpabile in giro. A livello sportivo l'abolizione della regola del costruttore del modello ha fatto disastri enormi, ma non c'è speranza che si possa tornare indietro perché gli interessi commerciali sono troppo forti. Si salva l'F4C, dite? Non ci scommetterei ancora per molto. Intanto, per aggirare l'ostacolo, quelli dei jets hanno inventato la F4J, una categoria che ufficialmente non esiste e per la quale viene organizzato un Campionato del mondo "privato". Quanto alla pianta Schuemann, a parte il fatto che alcune dotte disquisizioni sono uscite anche su Modellismo (ad uso e consumo di quella stragrande maggioranza che l'inglese o il tedesco non sa neppure dove stiano di casa...) in realtà è stata inventata nel 1940 o giù di lì dal torinese De Benedetti che costruì diversi grossi veleggiatori con ali a mezzaluna e terminali a punta di spillo. Uno, in particolare, ancora oggi mostra di avere prestazioni sorprendenti. Lo hanno ricostruito in tempi recenti ed in versione sia volo libero sia RC, Varetto, Lusso e (mi pare) anche Mersecchi. | |
04 agosto 08, 14:06 | #34 (permalink) Top | |
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E' importante capire l'ordine di grandezza dei problemi. Stavo cercando di dare una spiegazione di natura più funzionale che aerodinamica (per quanto, riconosco, abbastanza cervellotica al limite dello sballato) al discorso della forma in pianta di quell'ala. Personalmente per quel poco che rappresentano le mie conoscenze continuo a non riuscire a dare una spiegazione a quella forma in pianta che come osservava correttamente qualcuno si riscontra solo negli F3K. Rimane l'ipotesi della "forma carina che fa tanto figo".
__________________ Francesco P. A.K.A. Pampa "Anyone who's not interested in model airplanes must have a screw loose somewhere" (Paul MacCready) | |
04 agosto 08, 14:28 | #35 (permalink) Top | |
Gran Decapo Data registr.: 18-03-2007
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se non sbaglio passando da 12 a 6 % il fattore di riduzione diventa: ( 1+2*0.06)/(1+2*.12)=0.9 il 10% di riduzione di Cd non è male. In effetti confrontando i Cd di 2 NACA 0006 e 0012 a Re=500K la riduzione è di circa il 10% | |
04 agosto 08, 15:58 | #36 (permalink) Top | |
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Mi premeva sottolineare, pero', come il Drela mettesse l'accento su una domanda di fondo che poche volte sento fare... ne vale la pena ? e non per la fatica di realizzarla, ma per il risultato che puo' dare in confronto ad altri aspetti che possono essere piu' "pesanti", sopratutto se si parla di gare. Sergio | |
04 agosto 08, 16:04 | #37 (permalink) Top | |
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04 agosto 08, 16:42 | #38 (permalink) Top | ||
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Noto una certa consistenza (nei vari forum) del numero delle persone che hanno voglia di costruire, magari qualcosa di piccolo (anche se rognosetto), ma che puoi costruire sul tavolino di cucina dopo cena, senza avere cantine, garage o laboratori dedicati e senza "accendere" mutui.. Mi auguro che in un futuro (quando non ci saro' piu'), a qualcuno di loro prenda la voglia di qualche incontro/confronto... al di fuori di "istituzioni" nazionali o internazionali che sanno solo emettere regole burocratiche e paletti "ferma persone" Citazione:
Circa le "dotte" disquisizioni ( che anch'io bevevo avidamente)....mettiamoci una pietra sopra.. non che oggi siamo messi meglio, purtroppo, le bufale si sono moltiplicate con la facilita' di scrivere e divulgare... Sergio | ||
04 agosto 08, 16:56 | #39 (permalink) Top | |
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Ho dei dubbi che la diminuzione dello spessore riduca il rischio della separazione di bolla, sempre dato per scontato che il raggio del naso sia corretto (e che nasi ho visto in F3K.... Brrrr ). Probabile che ci sia un "range" all'interno del quale puoi giocare (spessore/camber e loro posizione) ma non credo siano "vacche grasse" Sergio | |
05 agosto 08, 01:06 | #40 (permalink) Top |
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Leggo ora questa interessante discussione.. dove, leggendo tra le righe, si può trovare, dello scibile umano, di tutto un pò, dalla filosofia dei bassi Re all'analisi aerodinamico-finanziaria, dalla psicologia del modellista all'antropologia del braccio destro in gara. Beh, non entro certo nel merito di queste che sono discipline finissime e delicatissime... ma solo per "tirare a indovinare" il quesito di base di questa discussione, ovvero il perchè della pianta a sciabola. Io ci vedo un mix di motivi, che miscelandosi in parti uguali danno la forma in questione al modelletto. Partiamo: Primo, quello di provare di fare qualcosa di (esteticamente) diverso, così, per colpire e basta. Sbam! Mi piace, lo compro! Secondo: delle volte, a fronte di uno studio precedente puramente analitico, può capitare di voler fare la prova e basta. Troppo da modellista della domenica? Troppo da ingegnere di bassa lega, copione ed empirico? Forse, ma questo, anche in altri "mondi" ben più "grossi" di quelli dei nostri modelletti, accade spessissimo.. Questo lo so di per certo! Mentre noi ci danniamo a cercare un motivo a quella pianta, il disegnatore potrebbe averla fatta pensando semplicemente.. "proviamo e vediamo che succede.. se funziona, bene...". Beh, non è certo che sia così, ma a pensar male delle volte ci si piglia Oh, ne ho dette due? mmm mettiamoci il terzo: può darsi che il solito ingegnere, questa volta ben più fine e geniale del precedente abbia realmente collegato quella benedetta pianta ad un vantaggio reale, magari l'abbia ottimizzato per quelle particolari condizioni del suo posto, del suo braccio e dei suoi pollici, conscio che la criticità a cui sono appesi questi aliantini sia un funambolismo ingegneristico sul quale (..invento..) spostando magari in peggio un Cp puntuale, si ottiene in meglio un Re globale (..imperatore?) e viceversa.. Ok, aggiungete fibra, resina, shakerate bene e otterrete sta benedetta sciabola. |
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