30 settembre 11, 19:19 | #441 (permalink) Top |
User Data registr.: 02-09-2009 Residenza: Trivigliano-Anagni (FR)
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la tovaglia in polycristal (o quello che è) resiste alle cere, al diluente sintetico, acquaragia, e idrocarburi. ho provato a stendere un p'ò di resina con dei rimasugli di fibra e ho fatto catalizzare il tutto, pressandolo tra 2 lastre di vetro, anche senza cera si stacca benissimo(la cera comunque la metterò, non voglio ripetere l'esperienza.....) Visto che ci siamo, mi sono documentato sul tessuto peel ply. Da quello che ho capito è un tessuto sintetico microforato che assorbe la resina, ma non la fa aderire su se stesso, ho letto inoltre che viene usato per realizzare le cerniere delgi alettoni, integrandole nell'ala durante la laminazione. l'idea di ritrovarmi l'ala con gli alettoni belli e pronti(dovrebbe eseere sufficiente ripassare il bordo della cerniere con il cutter) mi piace parecchio e dai risultati che ho visto viene un lavoro mooolto pulito. Quello che non ho capito è dove vada posizionato sto benedetto peel ply! Va a contatto con l'anima? tra la fdv e i rowing? come ultimo strato sopra la fdv(a logica non credo, si staccherebbe subito)
__________________ .......E Dio disse :"Depron!!" e gommolo fù..... .......poi creò i compositi, e vide che era cosa buona e giusta! |
30 settembre 11, 19:47 | #442 (permalink) Top |
Adv Moderator Data registr.: 11-04-2006 Residenza: Roma
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Tra l'anima e il riverstimento..... (dovrai abbondare un pò di resina lì...) la fibra sopra il peelply la tagli/rompi con un dischetto del dremel (quello marroncino che si rompe solo a guardarlo) usato a mano lungo un righello ( prima avrai fatto lo scasso dall'altra parte naturalmente) .... consumi un pò la pelle di resina e vetro e poi provi a muovere l'alettone....... se è ancora duro raspi ancora e alla fine il movimento si libera per bene
__________________ . Non si è mai troppo vecchi per imparare, non si è mai troppo giovani per insegnare..... |
02 ottobre 11, 02:20 | #443 (permalink) Top |
User Data registr.: 02-09-2009 Residenza: Trivigliano-Anagni (FR)
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| Si comincia!!!
Ho appena tagliato i primi pezzi delle anime, profilo radice AG455ct intermedio AG46ct corda massima alla radice 187mm. Ebbene sì! erano anni che volevo costruirmi un dlg e qualche settimana fà mi sono scaricato i piani costruttivi, ho tagliato le dime e ho dato inizio ai lavori, daltronde, quale banco di prova migliore per testare un ala laminata? Ragazzi! supportatemi psicologicamente e tecnicamente, che stavolta ne ho un gran bisogno!se poi dovesse uscire in sovrappeso.....ci metterò un motorello da 30gr e lo faccio diventre un aliantino motorizzato. Domani taglio gli altri due pezzi e posto qualche foto, adesso vado a nanna che sono veramente crepato in due dal sonno!
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03 ottobre 11, 00:26 | #445 (permalink) Top |
User Data registr.: 02-09-2009 Residenza: Trivigliano-Anagni (FR)
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| ecco le fot delle 2 semiali grezze, al mometo pesano 5 gr l'una e devono essere carteggiate.Mamma mia! come sono sottili!!
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03 ottobre 11, 11:06 | #447 (permalink) Top |
User Data registr.: 03-08-2008 Residenza: Vico del Gargano Fg
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Ciao scusami ma le hai tagliiate con filo a caldo?
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03 ottobre 11, 11:46 | #448 (permalink) Top |
User Data registr.: 02-09-2009 Residenza: Trivigliano-Anagni (FR)
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ciao neo, sì le ho tagliate con un archetto con filo a caldo, molto,molto rudimentale, pezzi di canna di bamboo uniti con 2 perni a formare un"H" da un lato il filo di un resistenza di un phon, dall'altro lato catenella da lampadari e molla di una rete da letti, il tutto collegato ad un trasformatore di un vecchio televisore(peso 12kg) di potenza sconosciuta(ma sicuramnete sovradimensionato) con uscita a 48v in alternata, sull'impugnatura dell'archetto ho messo un interruttore a pressione, e per regolare la temperatura uso il resto della resistenza del phon(avvolta sul suo supporto originale in mica) pizzicando con un coccodrillo la lunghezza necessaria per ottenere la temperatura corretta(in base alla resistenza del filo). A vederlo è una schifezza e quanto a sicurezza lascia molto a desiderare(lo pseudo regolatore di tensione scalda di brutto e se lo tocchi l'ustione è garantita, per non parlare del fatto che 48 volt iniziano a essere parecchi) ma il suo lavoro lo fà, basta prenderci la mano.
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30 ottobre 11, 01:13 | #449 (permalink) Top |
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Messaggi: 755
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riguardo al policristall ti posso dare la mia esperienza. per policristal intendo quel foglio di plastica che vendono a metri al brico e serve quello leggero. ligio a quanto letto ho dato la prima mano di cera, lasciato aciugare, lucidato e con la seconda passata di cera mi sono accorto che se pure a distanza di 24 ore, nel passare la spugnetta imbevuta della nuova cera, la prima si staccava. pulito tutto e rifatto con una sola mano. quando ho scartato l'ala dopo catalizzazione l'ala è uscita subito senza faticare ma ho impiegato 4 giorni di cartavetro per togliere i residui dall'ala. incavolato nero mi sono rimesso in forum e sono finito su voloinpendio.it che manco a farlo apposta stava preparando un ala ed ho visto che passavano sul foglio di policristall il polish da carrozzieri. contattato immediatamente mi ha risposto che il polish lo dava solo per scrupolo ma in realtà si staccava comunque. dopo aver fatto delle prove con e senza posso dire che sul campione utilizzato ha funzionato tutto perfettamente sia con che senza polish e quanto a lucidità nulla da ridire. non essendo farina del mio sacco è doveroso citare che l'interpellato era SKIZZO. comunque shaller ha l'alcol polivinilico che oltre ad essere un distaccante, quando sforni le ali per toglire i residui del distaccante puoi usare l'acqua semplicemente passando uno straccio evitando di usare solventi strani che in caso di anima in opolistirolo la possono intaccare. fai comunque delle prove buona distaccatura |
03 novembre 11, 00:51 | #450 (permalink) Top |
User Data registr.: 02-09-2009 Residenza: Trivigliano-Anagni (FR)
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Ragazzi! Ho partorito!! 2 giorni fa ho messo sotto vuoto la mia prima ala "seria" (le prime 2 erano dei test) partendo dall'anima in espanso ho posizionato 1 nastro di carbonio ud da 50mm 125 gr/mq sul BE, 2 nastri in carbonio ud da 25mm 125 gr/mq sulla mezzeria(intradosso e estradosso)dissert in carbonio 4000 tex, e per finire kevlar da 36 gr/mq su tutta la superficie. Le ceniere degli alettoni sono in dacron (simile al peel ply ma più facile da reperire per me) annegato tra il rivestimento e l'anima, on interposizione tra la cerniera e quest'ultima, di una striscia di fdv da 27 gr/mq per evitare problemi di delaminazione(spero). Come distaccante dopo varie prove ho scoperto per caso la soluzione che ritengo definitiva, si chiama Oracal, non sò se se è parente dell'oracover, ma posso dirvi che non è altro che la carta di supporto sulla quale vengono posizionate le scritte adesive su grande formato. Nello specifico si tratta di carta con rivestimento monosiliconico, incollabile solo con il ciano, ma totalmente refrattario alla resina, ha uno spessore di 0.7-0.6 mm ma abbastanza malleabile da adattarsi ad un ala, ha una superficie trattata con distaccante, e una in carta. La cosa bella è che è gratuita!!! basta recarsi in una tipografia che produce scritte adsive, vetrofanie, ecc... ecc...e chiedergli se hanno la carta di supporto degli adesivi. Vi ricopriranno di metri e metri di carta con distaccante, perchè loro la dovrebbero smaltire,e quindi se vela portate via gli fate un gran favore. Questa sera ho spacchettato l'ala, il risultato mi ha soddisfatto dal punto di vista estetico (a parte qualche bolla, colpa della mia fretta col rullo), e strutturale (è una lama!!!), meno dal punto di vista del peso. la semiala che vedete in foto pesa 80 gr io speravo di stare sotto i 70 e invece mi sono inquartato. comunque andrò avanti con l'atra semiala e vediamo se il riesco a recuperare qualche grammo su pod e boom
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