07 aprile 07, 01:12 | #51 (permalink) Top | |
User Data registr.: 14-08-2006 Residenza: In the wide blue yonder
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| Citazione:
Ciao! cz | |
07 aprile 07, 10:46 | #52 (permalink) Top | |
User Data registr.: 24-02-2007 Residenza: Bergamo
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Essendo sabato,con due giorni di festa, forse ritardo la mia "esecuzione"... Citazione:
Provo a dire quello che ho capito e poi a cosa mi serve il tutto, poi voi ditemi dove ho travisato ( non tutto vi prego...lasciatemi una speranza). Come gia' detto, il piano di quota deve "controllare" il momento alare ed il direzionale deve "controllare" l'imbardata. Il calcolo dei "rapporti volumetrici di coda" sono equazioni di tipo lineare. Questa fa si' che si possa impunemente dire che se raddoppio il braccio di leva, posso dimezzare le superfici e viceversa e quindi una superficie generi una forza doppia dell' altra e,se non mi sbaglio, la velocita' angolare sarebbe la stessa. Ma se la velocita' angolare e' la stessa, la velocita' lineare viene raddoppiata ( o dimezzata )....ma all' ora da dove arriva la diversa "reattivita'" ?? non dovrebbe esserci....eppure c'e'..qualcosa sfugge. Il primo pensiero va allo smorzamento dovuto alla resistenza ( superficie x velocita al quadrato) che e' maggiore sulla superficie piu' lontana..quella che dovrebbe andare piu' veloce. Il che renderebbe ( condizionale d'obbligo ) la velocita' lineare uguale e quella angolare dimezzata ( sempre la piu' lontana ) complici anche due fattori non contemplati nelle formule di uso comune..( variazione del Coefficente di momento dell'ala e variazione del suo momento di inerzia ) A cosa serve tutto questo ??? Richiamo la parola usata inizialmente " controllo". Perche' esista un controllo autentico deve essere messo in atto un "circuito chiuso" ( o feedback ) , nel nostro caso modello-occhi-cervello-pollici-comando radio- modello , che come tutti i circuiti hanno un loro tempo di reazione. Se il modello reagisce piu' veloce o piu' lento del circuito...addio controllo. Quindi il mio obiettivo sara' quello di ottenere un modello la cui reattivita' sia adeguata alla mia velocita' di reazione, visto che sono parte integrante del circuito, diversamente correro' il rischio dell' over-control per eccessiva correzione o eccessiva insistenza del comando. Quindi non e' "assoluta" l'idea del luuuungo braccio di leva, ma relativa ad un preciso obiettivo da raggiungere ( Martin docet ) Ora scappo in un'isola sperduta e deserta....cosi' prima che mi prendiate ... Sergio | |
07 aprile 07, 13:05 | #53 (permalink) Top | |
UserPlus Data registr.: 10-04-2004 Residenza: Brescia
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| Citazione:
In assenza di spiegazione certa, continuerò a credere che non ci sia alcuna differenza tra le due soluzioni e che per ottenere lo stesso effetto, occorrono spostamenti angolari uguali. Se mi leggi dall'isola sperduta e se ti è venuto un forte mal di testa, ti sta bene, così impari a scappare!
__________________ Ciao, Piero. URL="www.educaunranocchio.org"]www.educaunranocchio.org[/URL] [/SIZE]onlus per il recupero di ranocchi cafoni cerca volontari da inserire nel proprio organico[/CENTER] | |
07 aprile 07, 15:37 | #54 (permalink) Top | |
User Data registr.: 24-02-2007 Residenza: Bergamo
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Eilah!!! qui dalla remota isola.... Citazione:
Vorrei aggiungere solo una cosa... Le variazioni del Coefficiente di Momento dell'ala NON e' lineare ( vedi risultati di Xfoil ) Le variazioni del Momento di Inerzia della stessa NON e' lineare ( basta pensare che nell'imbardata -senza diedro e senza alettoni- la semiala interna si "carica" di piu' di quella esterna ed in modo NON lineare ) Inoltre le forze in gioco per controllarle NON sono lineari ( se spostate lo spatolino di 4 mm non ottenete un risultato doppio dello spostamento di 2 mm). Questo non fa altro che complicare la vita. E' mio parere ( e rimane mio, naturalmente ) che ci troviamo di fronte ad un fenomeno classificato dai sacri testi, come "molto complesso", in cui le equazioni della meccanica classica non sono sufficienti. (basta a pensare che l'aria non si comporta come vorremmo, non e' composta da molecole che si muovono come pallottole , e vanno dove gli conviene andare ) Questo per alimentare la mangiatoia del "cibo per la mente" (cercare di capire il fenomeno) ...in pratica, se devo realizzare un modello che voli come piace a me, vale quello che avevo detto nel post precedente...quale obiettivo si vuole raggiungere ??? L'isola sperduta e' un bel paradiso, permette di sparare stupidaggini ben protetti, dispiace solo che ti possano cacciare da un forum vivo ed interessante. Ormai il BUONA PASQUA e' d'obbligo e TERMICONI A GOGO per Pasquetta..se andate a volare Sergio | |
07 aprile 07, 15:57 | #55 (permalink) Top | |
User Data registr.: 31-03-2005 Residenza: Torino
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ok la velocità non è lineare ma uniforme circolare (ieri sera non ricordavo la definizione), però rimango convinto che sia maggiore per il pianetto più vicino. i due piani a confronto hanno lo stesso volume di coda (=superficie x distanza, quello usato nel calcolo del rapporto volumetrico di coda), esercitano lo stesso momento che è quello che serve per equilibrare il Cm dell'ala e altre perturbazioni sull'asse di beccheggio. adesso sono nella digestione e faccio fatica a tirare fuori la conclusione sulla velocità, però è senz'altro vero che il pianetto più lontano ha maggiore inerzia. sarebbe bello se qualche ing. "aeroferrotranviere" smettesse di ridere e ci illuminasse sulla dinamica della meccanica del volo... PS pensate ai tuttala, soprattuto quelli con poca freccia, con pochi mm di corsa degli elevoni fanno i looping, e sono anche rapidi sull'asse di beccheggio... Citazione:
__________________ quota, velocità, idee: averne sempre almeno due | |
07 aprile 07, 21:19 | #56 (permalink) Top | |||||
User Data registr.: 24-02-2007 Residenza: Bergamo
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Acc..Blinking...ero gia' beato di sorbirmi una buona bibita sotto le palme e tu mi salti fuori con questo..... Citazione:
Premetto che ho commesso un madornale errore nel definire lineare la velocita' lungo una circoferenza...chiedo venia, mi cospargo il capo di cenere (finta ) ecc. Quando ho parlato di lineare in relta' mi riferivo al una variazione continua, senza interruzioni e che questo avvenga lungo una retta o un arco di cerchio non fa nessuna differenza ( NON e' vero che l'oggetto "coda" si muova secondo archi di cerchio...ma facciamo finta di si ). Che tu mi dica che 10 ° di movimento angolare compiuti in 10 secondi diano una lunghezza da percorrere ( nello stesso tempo ) a distanza R maggiore che a distanza 2R...mi lascia sconvolto. Ti prego, non dirmi che la trigono..ecc, e' cambiata mentre ero distratto. Citazione:
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Sabato sera a Vercelli me la spieghi bene.... Dalle bianche spiagge Sergio | |||||
07 aprile 07, 22:27 | #57 (permalink) Top |
User Data registr.: 14-08-2006 Residenza: In the wide blue yonder
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Stavolta non quoto nessuno.... torno indietro di qualche post, al mio per la precisione, in cui dicevo che stavamo confondendo manovrabilità (reattività, piu corretto) con volumi di coda. Se dico che in un modello con cg esattamente sul fuoco alare il piano di quota deve esercitare, per effettuare la cabrata, una forza pari a 0 (ZERO) N, piu la forza necessaria a vincere l'inerzia delle masse...si accende una lampadina? Ragionare sulle forze è fuorviante, sebbene ogni movimento del quota ne generi non sono loro la discriminante nello studio della reattività. Poi come dice Sergio ci sono una riga di considerazioni accessorie che rendono il fenomeno complesso, ma inducono solo dei correttivi, il fattore dominante resta quello che considera le traiettorie di quota, ala e la relativa interazione. Quindi: variazione di incidenza=variazione della traiettoria. Il resto viene da sè...lo studio delle forze implicate può servire solo a capire QUANTO meno della deflessione operata si muova un piano di quota deflesso di un determinato angolo... Tutto chiaro, risolto il mistero del secolo, ed in tempo per una Pasqua serena? Ad ognuno la sua opinione Auguroni! Claudio P.S.: no, non serve a niente tutto ciò...o quasi! |
07 aprile 07, 22:35 | #58 (permalink) Top | |
User Data registr.: 14-08-2006 Residenza: In the wide blue yonder
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Ma sono domande da fare?!? dico io.... | |
07 aprile 07, 22:51 | #59 (permalink) Top | |
User Data registr.: 31-03-2005 Residenza: Torino
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quello che dici è sacrosanto, ma tu parti dal presupposto che la velocità angolare sia la stessa, perchè? chiedo venia per l'utilizzo improprio del termine "lineare" che ha creato confusione, volevo intendere "tangenziale". rimango dell'idea, anche se tutta da dimostrare, che il pianetto posto a distanza maggiore si muova più lentamente e quindi renda la rotazione del modello (vel angolare) più lenta. x i salti in planata: saranno termiche? Citazione:
__________________ quota, velocità, idee: averne sempre almeno due | |
07 aprile 07, 23:14 | #60 (permalink) Top | |
Adv Moderator Data registr.: 16-01-2003 Residenza: Rimini
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Ma ....., di nuovo ...., quanto mi piace questa sezione ..... Continuate, continuate ... | |
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