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Vecchio 08 marzo 07, 13:52   #51 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da gallina
PS: facendo riferimento agli 1:1
Attilio Pronzati grande pilota e persona, purtroppo non più tra noi, insegnava che muovendo gli alettoni la resistenza generata era maggiore del movimento con deriva.
Chi ha avuto il piacere e l’ onore di poter volare con lui ricorderà le sue raccomandazioni e l’ uso quasi esclusivo dei pedali.
Guarda..guarda...che combinazione ...e' la stessa esatta opininione di Drela.

Scava..scava ..si scopre che molte persone hanno tentato di togliere "croste" dal modo di pensare comune...

Mi spiace di non averlo conosciuto !!

Sergio
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Vecchio 08 marzo 07, 14:00   #52 (permalink)  Top
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L'avatar di favonio
 
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Originalmente inviato da Sergio_Pers
Suppongo che tu ti riferisca al "fuoco" del modello completo detto anche Punto Neutro... se e cosi' hai messo in evidenza un'altra delle componenti principali misconosciute...(concordo con il paragone !!! )
Certo il "fuoco" del modello completo. Ovvero il punto rispetto al quale si equivalgono i momenti sell'ala e del piano di quota.
Se mettiamo il CG. sul fuoco (in sostanza il punto più arretrato), il modello non avrà autostabilità, sarà sensibilssimo ai comandi, direi isterico. Si avrà il vantaggio che il piano di quota sarà a zero rispetto alla traiettoria quindi minima resistenza e massimo rendimento.
In sostanza più avanzi il CG più il modello è stabile (entro un certo limite) minori conseguenze degli errori di pilotaggio ma d'altro canto sgnifica portarsi dietro un paracadute che limita tutte le prestazioni sia in termini di efficienza che di velocità di discesa.
__________________
Ciao, mauro.
Meno cose ci sono meno se ne rompono!


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Vecchio 08 marzo 07, 14:15   #53 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da gallina
.... una giustificazione alle parole del DrelaVangelo.
Non so se il suddetto sarebbe felice di sentire questo abbinamento...da quel poco che so ( solo per averlo letto ) e' uno di quei rari Scienziati ( S maiuscola ) che sono capaci di "volare" in alto con il pensiero astratto ( X-Foil e' suo come gia' sapete) e di "sporcarsi le mani" con modelli, aerei ( pedaliante Albatross ) e barche ( recordmen mondiale di velocita' per scafi plananti a..pedali ),e da pragmatico che e', non esita ad ammettere di " aver preso granchi ".....si capisce che sono un suo estimatore ???

Sergio
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Vecchio 08 marzo 07, 22:08   #54 (permalink)  Top
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L'avatar di blinking
 
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sul disegno del supergee, nel particolare della fusoliera, è segnato anche il punto neutro (NP)

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Originalmente inviato da favonio
Certo il "fuoco" del modello completo. Ovvero il punto rispetto al quale si equivalgono i momenti sell'ala e del piano di quota.
__________________
quota, velocità, idee: averne sempre almeno due
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Vecchio 08 marzo 07, 23:45   #55 (permalink)  Top
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L'avatar di twentynine
 
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Originalmente inviato da agomago
Una nota personale...io con un aliante così aggiungerei un minimo di diedro per correggere meno con gli alettoni(ma forse è una cosa da sperimentare bene prima..)
L'IF2 manca in effetti di un pochetto di diedro....
__________________
RC PLANES ARE NOT DRONES
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Vecchio 09 marzo 07, 00:34   #56 (permalink)  Top
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L'avatar di Claudiopapi
 
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Originalmente inviato da favonio
Certo il "fuoco" del modello completo. Ovvero il punto rispetto al quale si equivalgono i momenti sell'ala e del piano di quota.
Se mettiamo il CG. sul fuoco (in sostanza il punto più arretrato), il modello non avrà autostabilità, sarà sensibilssimo ai comandi, direi isterico. Si avrà il vantaggio che il piano di quota sarà a zero rispetto alla traiettoria quindi minima resistenza e massimo rendimento.
In sostanza più avanzi il CG più il modello è stabile (entro un certo limite) minori conseguenze degli errori di pilotaggio ma d'altro canto sgnifica portarsi dietro un paracadute che limita tutte le prestazioni sia in termini di efficienza che di velocità di discesa.
Concordo col fatto che capire i meccanismi che governano gli equilibri di un aeromobile sia importante. Alle volte durante la messa a punto si possono raggiungere condizioni estreme (il gusto di provare non conosce limiti ) e solo una sana verifica puo dirci da che parte siamo andati a parare...o magari da dove partire.
Però da cervello rubato all'agricoltura quale sono continuo a vedere i limiti dei metodi analitici. Dove si trova il PN di un modello? Possiamo calcolarlo oppure siamo abbastanza umili da ammettere che con i mezzi a nostra disposizione non siamo in grado di farlo, o meglio che ci sono degli aspetti delle leggi che governano il volo dei nostri modelli cosi complessi che la loro considerazione ci viene di fatto preclusa?
Intendo calcolarne la posizione con una precisione tale da considerare il risultato di una qualche utilità....
Credo che la risposta sia: no.
Se la situazione è questa bisogna ammetterlo, decidere fino a che punto ci si vuole spingere in considerazioni che portano a risultati che difficilmente possono essere di un reale valore assoluto, e concentrare le energie sul raggiungimento del risultato primo, ossia la prestazione assoluta, quella cosa nella cui definizione gioca un ruolo importante anche la soggettivita del pilota.
Parere molto personale...
In attesa di smentite...cordialmente vi saluto.
Claudio Z

Ultima modifica di Claudiopapi : 09 marzo 07 alle ore 00:38
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Vecchio 09 marzo 07, 01:45   #57 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Claudiopapi
.....
Se la situazione è questa bisogna ammetterlo, decidere fino a che punto ci si vuole spingere in considerazioni che portano a risultati che difficilmente possono essere di un reale valore assoluto, e concentrare le energie sul raggiungimento del risultato primo, ossia la prestazione assoluta, quella cosa nella cui definizione gioca un ruolo importante anche la soggettivita del pilota.
Parere molto personale...
In attesa di smentite...cordialmente vi saluto.
Claudio Z
Difficile smentirti...anzi.
Penso che gli utilizzatori dei metodi analitici, come li chiami tu, siano coscienti che i risultati sono solo una indicazione...giusto per non partire con il piede sbagliato.
Esiste, pero', anche un altro aspetto.....la curiosita' e/o il desiderio di capire qualcosa in piu', solo per il gusto di saperlo, senza nessuna pretesa...la stessa curiosita' che ti porta a leggere libri su argomenti lontani dalla tua vita quotidiana....
Queste discussioni le vivo cosi'.....

Sergio
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Vecchio 09 marzo 07, 06:59   #58 (permalink)  Top
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L'avatar di Claudiopapi
 
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Originalmente inviato da Sergio_Pers
Difficile smentirti...anzi.
Penso che gli utilizzatori dei metodi analitici, come li chiami tu, siano coscienti che i risultati sono solo una indicazione...giusto per non partire con il piede sbagliato.
Esiste, pero', anche un altro aspetto.....la curiosita' e/o il desiderio di capire qualcosa in piu', solo per il gusto di saperlo, senza nessuna pretesa...la stessa curiosita' che ti porta a leggere libri su argomenti lontani dalla tua vita quotidiana....
Queste discussioni le vivo cosi'.....

Sergio
Infatti...mi ci metto pure io tra gli uma, ma si tratta di una fase del progetto, e della verifica dello stesso, e setup.
POI, comunque segue la sperimentazione, che è una cosa che ai modellisti viene particolarmente bene. Parliamo di differenziazione ad esempio, definiamola, conosciamola (che effetti introduce nel volo? controindicazioni?) andiamo a verificare sul campo se è vero quanto abbiamo ipotizzato. Con questa metodologia possiamo analizzare uno alla volta tutti i parametri che vanno a comporre il setup del modello anche senza mettere giu un singolo numero. Insomma, nessuno si spaventi se, come nel caso del PN, il concetto sfugge o sembra ostico... Il punto neutro di un modello con i volumi di coda corretti (ed i volumi di coda sono piu facili da verificare!) si trova nel punto in cui devi piazzare il baricentro se adotti un DL pari a 0 (ed anche impostare il DL a 0 è facile, basta un tavolo ed un metro!).
A cosa serve sapere dov'è? a non spostarci oltre il baricentro perche se no il modello non vola autonomamente ma diventa una saponetta da dover controllare continuamente...Beh, per raggiungere questa condizione non serve arrivarci, al PN, basta anche avvicinarcisi alla lontana, in funzione delle proprie capacita, quindi...due giri di stick ci definiscono dove possiamo arrivare meglio di qualunque integrale...
Continuo a suggerire di impostare dl a 0 e volare con spatolino a cabrare, è la condizione in cui hai la possibilita di spostare il baricentro correggendo solo di trim le variazioni di cg, e nel caso spostarlo fino all'estremo della prestazione. In merito al differenziale per ora resto dell'idea che va impostato valutando l'effetto degli alettoni sull' asse di beccheggio, o cabra-picchia, per il discorso imbardata...abbiamo la deriva, quando ho dato la radio in mano ad Ago non gli ho dato le istruzioni ma c'era scritto che in spirale stretta è impostato in maniera da girare con lo stick sx inchiodato in un estremo della corsa, tutto cabra e deriva tutta dentro..
Parere sempre personale, e sempre in attesa di smentita,
Amicalement,
Ciao!
Claudio

Ultima modifica di Claudiopapi : 09 marzo 07 alle ore 07:07
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Vecchio 09 marzo 07, 07:13   #59 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da twentynine
L'IF2 manca in effetti di un pochetto di diedro....

occhio a non farsi trarre in inganno dal fattore estetico, hai visto il diedro del modello che ci ha batostato?
C'è stato un IF con diedro maggiorato, suo tempo, ma non ci ho visto differenze degne di nota. Potrei riprovare adesso, il mio IF ormai è in condizioni tali da poter sopportare modifiche senza che l'estetica generale ne venga compromessa piu di tanto...
hmmm...vediamo...dov'è che ho nascosto la resina.....
Ciao!
Claudio
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Vecchio 09 marzo 07, 09:30   #60 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Claudiopapi
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In attesa di smentite...cordialmente vi saluto.
Claudio Z
Concordo con te sul fatto che non esistano metodi di calcolo che possano darci la posizione esatta del fuoco. Inutile andare a calcolare la terza cifra decimale se il coefficenti di momento sono quelli delle tabelle. Basta una "zappata" in più sul Be per cambiare le cose.
Tuttavia il PN esiste e concordi con me che se è poco utile cercarlo con i calcoli, è molto utile sapere che esiste e soprattutto come funziona quello strano equilibrio che è la stabilità longitudinale. Non ci meraviglieremo se il modello è...come dire....insoddisfatto.
Non so se sia esatto dire che mettere a zero il Dl sia un modo corretto di procedere per trovare il Pn perchè anche qui noi misuriamo una incidenza geometrica tra ala e piano di coda ma quella effettiva in aria cambia in funzione della deviazione del flusso causata dall'ala, della velocità ed altri parametri più o meno influenti.
Parlarne quindi, mi sembrava quantomeno utile se non doveroso visto il titolo della discussione e mi era sembrato strano ma anche significativo che dopo cinquanta post non se ne era ancora fatto cenno.
__________________
Ciao, mauro.
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