02 maggio 22, 13:22 | #1 (permalink) Top |
User Data registr.: 21-03-2017 Residenza: Zafferana Etnea
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| Caricare batterie da 6v al piombo
Salve a tutti, non sono nuovo del forum perché vi leggo tanto ma forse non ho mai scritto. Mi piace tanto però il modo in cui molti degli iscritti spiegano le cose ed ho deciso di rivolgermi a voi per questo mio problema dopo appena 2 anni!!!Premetto che conosco i pericoli legati all'alta tensione e che quando ci lavoro tra le tante attenzioni c'è un impianto di protezione adeguato. Passo al problema. Al mio piccolo (nel frattempo è diventato grande |
02 maggio 22, 18:38 | #2 (permalink) Top |
User |
Ciao, credo ci sia stato un problema, manca la parte del quesito........
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02 maggio 22, 20:40 | #3 (permalink) Top | |
User Data registr.: 21-03-2017 Residenza: Zafferana Etnea
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| Citazione:
Ho una macchina per bambini, per intenderci quella che tutti i papà comandano nei centri commerciali a distanza mentre i loro bimbi ci sono su!!! L' auto nasce con 1 batteria la piombo da 6V con una durata RIDICOLA per cui ho fatto una modifica aggiungendo una seconda batteria in parallelo per aumentare la durata. Dopo la prima carica però, quando le batterie si sono scaricate non sono più riuscito a ricaricarle tramite la macchina stessa neanche dopo aver staccato una delle 2 batterie(temevo che il troppo assorbimento staccasse la carica) Ho cercato quindi di racimolare quello che ho a casa per creare un caricabatterie improvvistato. Premetto che le due batterie attualmente hanno 3V di carica, credo siano troppo pochi. Comunque, ho preso un alimentatore (di un vecchio switch) a 12V1 A e tramite stepdown l' ho portato a 7,5 V, collegato in serie il tester in misurazione corrente e appena ho collegato la batteria questa aveva un assorbimento di 3 A, anche se per poco tempo dato che poi è GIUSTAMENTE intervenuta la protezione dello stepdown. Ovvio quindi che serve un limitatore di corrente o un alimentatore più piccolo? Vorrei sapere in base alla VS esperienza se mi conviene sistemare "l' accrocco" che avevo creato, se le batterie sono "salvabili" e se nel caso il mio "accrocco" non fosse valido se posso ovviare in maniera economica con qualcos'altro. Grazie mille | |
02 maggio 22, 22:02 | #4 (permalink) Top |
User |
Ciao, il discorso delle due batterie in parallelo per aumentare l'autonomia è corretto ed è normale che il caricabatterie della macchinina non riesca a caricare le due batterie in parallelo, ma separatamente dovrebbe. Le batterie al piombo sono abbastanza robuste, non escludo che riesci a recuperarle, ma sono anche economiche, per cui prova. Non dici da quanti Ah sono, ma per la loro carica sarebbe l'ideale un caricabatterie anche economico, tipo B6, che carica a corrente costante.... Indicativamente dovresti poterle caricare ad 1/10 della capacità in corrente per 12 ore circa
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02 maggio 22, 22:17 | #5 (permalink) Top |
User Data registr.: 14-02-2006 Residenza: provincia VT
Messaggi: 3.672
|
Ci sono diversi aspetti della questione, e il piu' importante e' che le batterie al piombo non gradiscono rimanere scariche e ancor meno gli piace la scarica profonda, e in tal caso vanno ricaricate immediatamente o entro poche ore.Il rischio e' la solfatazione, ovvero la formazione interna di cristalli di piombo insolubili, che ne diminuiscono la capacita', o la fine prematura dell'accumulatore. Per la ricarica potresti provare a collegarle in serie e usare l'alimentatore senza step down dopo aver misurato la tensione massima che eroga a vuoto.Se non supera i 14 V lo puoi lasciare attaccato tranquillamente una decina di ore, altrimenti ci vuole piu' accortezza, ovvero andrebbe misurata la tensione della serie e di ognuna delle batterie ogni mezzora-oretta per sovrintendere eventuali anomalie, e soprattutto all'inizio dare una controllata alla corrente assorbita (fino a 3-5 A non dovrebbe essere problematico, poi tende a calare con l'aumentare della carica) |
03 maggio 22, 08:03 | #7 (permalink) Top | |
User Data registr.: 21-03-2017 Residenza: Zafferana Etnea
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Ciao | |
03 maggio 22, 08:10 | #8 (permalink) Top | |
User Data registr.: 21-03-2017 Residenza: Zafferana Etnea
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| Citazione:
Sapevo della solfatazione ma desolfatore NO...nn mi converrebbe. Simpatico e da provare il discorso dell'alimentatore mettendole in serie.purtroppo però supera i 14V, se non ricordo male arriva a circa 16, ma usando lo stepdown ancora potrei riuscire a togliere quei 2V in piu mantenendo l'alimentazione su 1.2 A che a detta della targa della batteria sono il massimo.Magsri rimetto in serie anche il tester in ampere e vedo. Che ne dite? Ciao | |
03 maggio 22, 09:57 | #10 (permalink) Top |
User Data registr.: 14-02-2006 Residenza: provincia VT
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Boh..?..Sembrava che parlasse di tensioni degli alimentatori, non delle batterie..(?) Per il multimetro, si usa in parallelo per misurare le tensioni e in serie per le correnti, e selettore e cavi vanno predisposti nel modo giustoe prima di collegarli alla corrente, e se non si ha padronanza di queste operazioni, sarebbe meglio documentarsi all'uopo, per non rischiare di schiantare inutilmente lo strumento Per il caricatore lo vendevano da Lidl a una quindicina di euro una versione che davano per duplice, a sei e dodici V, per desolfatatore, per computerizzato e per automatico..(!) Mi sa che era da prendere..(?) |
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