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Vecchio 03 marzo 14, 14:44   #11 (permalink)  Top
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A me sinceramente sembra una batteria da moto con tanto di tappi, se non avesse i tappi e fosse sigillata sarebbe pure impossibile riempire gli elementi...
Se si è svuotata da non molto con l'acido la si recupera.
Basta comunque portarla da un qualsiasi elettrauto e normalmente misurando la densità del liquido riesce a fare un'analisi abbastanza accurata..
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Vivere in qeusto mondo e molto belo belo e vale la pena starci ma a volte in questa UNICA vita che ci apartiene posono succedere cose brute brute alora mi chiedo perche siete incazziati domani pole esere anche lultimo
Grazie "TRANQUILLO"
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Vecchio 03 marzo 14, 16:06   #12 (permalink)  Top
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semplice, non assorbe 6A una candeletta glow, al massimo 3/4 A
Se sufficientemente dissipato ce la fai senza problemi... chiaro che una versione switching sarebbe meglio..
Facciamo due conti:

La caduta di tensione richiesta e': 13V-2V=11V
La resistenza termica interna tra il chip dell'LM338 (col case TO220 proposto dal progettista) e il metallo del case e' di 4°C/W.
La resistenza termica tra il case e l'aletta di raffreddamento di un TO220 (se ben acoppiato termicamente) e' tipicamente 1.5°C/W.
La resistenza termica tra l'aletta e l'aria, per un'aletta come quella indicata nel progetto, si aggira sui 5°C/W
La temperatura massima assoluta di lavoro del chip e' 125°C, ipotizziamo una temperatura ambiente di 25°C.

Significa che l'integrato, cosi' come impiegato nel riduttore in questione, potrebbe dissipare al massimo (125-25)/(4+1.5+5)=9.5W. Di conseguenza la candeletta non deve assorbire piu' di: 9.5W(watt dissipabili)/11V(caduta di tensione)=circa 0.85 Ampere.

Le candelette, e' vero che arrivano in pochissimi casi ad assorbire 6 Ampere, o i 7 indicati come sopportabili nel progetto, ma stanno mediamente intorno ai 2-3A. La corrente erogabile di 0.85A e' sicuramente insufficiente, anche se tale valore puo' essere superato di un po' considerando che l'accensione della candeletta dura giusto il tempo necessario all'avviamento del motore.

Resta il fatto che, per un'applicazione del genere, impiegare un regolatore serie, secondo me e' proprio un errore concettuale. Come hai detto, la soluzione migliore sarebbe un regolatore switching che, tra l'altro, su un carico resistivo come quello della candeletta sarebbe semplicissimo anche da autocostruire.
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Vecchio 03 marzo 14, 17:29   #13 (permalink)  Top
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Facciamo due conti:

La caduta di tensione richiesta e': 13V-2V=11V
La resistenza termica interna tra il chip dell'LM338 (col case TO220 proposto dal progettista) e il metallo del case e' di 4°C/W.
La resistenza termica tra il case e l'aletta di raffreddamento di un TO220 (se ben acoppiato termicamente) e' tipicamente 1.5°C/W.
La resistenza termica tra l'aletta e l'aria, per un'aletta come quella indicata nel progetto, si aggira sui 5°C/W
La temperatura massima assoluta di lavoro del chip e' 125°C, ipotizziamo una temperatura ambiente di 25°C.

Significa che l'integrato, cosi' come impiegato nel riduttore in questione, potrebbe dissipare al massimo (125-25)/(4+1.5+5)=9.5W. Di conseguenza la candeletta non deve assorbire piu' di: 9.5W(watt dissipabili)/11V(caduta di tensione)=circa 0.85 Ampere.

Le candelette, e' vero che arrivano in pochissimi casi ad assorbire 6 Ampere, o i 7 indicati come sopportabili nel progetto, ma stanno mediamente intorno ai 2-3A. La corrente erogabile di 0.85A e' sicuramente insufficiente, anche se tale valore puo' essere superato di un po' considerando che l'accensione della candeletta dura giusto il tempo necessario all'avviamento del motore.

Resta il fatto che, per un'applicazione del genere, impiegare un regolatore serie, secondo me e' proprio un errore concettuale. Come hai detto, la soluzione migliore sarebbe un regolatore switching che, tra l'altro, su un carico resistivo come quello della candeletta sarebbe semplicissimo anche da autocostruire.
Io l'avevo fatto tanto tempo fa con il case TO-3, e con il TO-3 la junction-case resistance è di 1 °C/W considerando 0,5 quella verso l'ambiente con un buon dissipatore per TO-3 arrivi a (125-25)/(1+0,5)=66W e i conti ritornano, considerando che il chip limita internamente a 5A max sei in eccesso di dissipazione.
Comunque concordo... la soluzione switching e un buon esempio è qui...
Glow Plug Driver for R/C Flightbox
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Vecchio 03 marzo 14, 18:10   #14 (permalink)  Top
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Io l'avevo fatto tanto tempo fa con il case TO-3, e con il TO-3 la junction-case resistance è di 1 °C/W considerando 0,5 quella verso l'ambiente con un buon dissipatore per TO-3 arrivi a (125-25)/(1+0,5)=66W e i conti ritornano, considerando che il chip limita internamente a 5A max sei in eccesso di dissipazione.
Comunque concordo... la soluzione switching e un buon esempio è qui...
Glow Plug Driver for R/C Flightbox
Col TO3 gia' cambiano le cose, anche se 0.5°C/W case-ambiente e' moooolto ottimistico.
La mia critica era sulla scelta piuttosto spensierata di un regolatore nella versione TO220 che sulla carta fa 7A, senza considerare le dissipazioni.

Ho visto gli schemini del regolatore switching col 555 che hai linkato, ci siamo capiti al volo, quando ho detto che sarebbe stato semplicissimo da costruire pensavo proprio a quell'integrato. Pero' il modo in cui e' utilizzato in quei circuiti non mi piace molto. Io userei il 555 per pilotare un transistor di potenza con una frequanza costante e duty-cycle variabile. Non serve nemmeno un darlington dato che se ricordo bene il piedino 3 del 555 tira fuori sia in sink che in source circa 100mA. Si fa con un transistor di potenza (p.es. il vecchio 2N3055) o con un piu' moderno mosfet, un NE555, un paio di diodi, il potenziometro e qualche altro pezzetto...

Ultima modifica di Paolo Gx : 03 marzo 14 alle ore 18:16
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Vecchio 03 marzo 14, 19:41   #15 (permalink)  Top
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mammamia quante risposte!!! premetto subito la batteria ci ho aggiunto acqua distillata ed è tornata nuova...per non aver buttato soldi nessuno sa fare un calcolo di una resistenza? mi hanno consigliato che mettendola una sarei apposto... ho già speso abbastanza per l'accendi candele, prima ne avevo uno da 20€ ma si è rotto, poi questo altri 10€ tra poco spendo di più per questi che per la miscela!! apprezzo molto l'aiuto che mi state dando...
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Vecchio 03 marzo 14, 20:19   #16 (permalink)  Top
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Col TO3 gia' cambiano le cose, anche se 0.5°C/W case-ambiente e' moooolto ottimistico.
La mia critica era sulla scelta piuttosto spensierata di un regolatore nella versione TO220 che sulla carta fa 7A, senza considerare le dissipazioni.

Ho visto gli schemini del regolatore switching col 555 che hai linkato, ci siamo capiti al volo, quando ho detto che sarebbe stato semplicissimo da costruire pensavo proprio a quell'integrato. Pero' il modo in cui e' utilizzato in quei circuiti non mi piace molto. Io userei il 555 per pilotare un transistor di potenza con una frequanza costante e duty-cycle variabile. Non serve nemmeno un darlington dato che se ricordo bene il piedino 3 del 555 tira fuori sia in sink che in source circa 100mA. Si fa con un transistor di potenza (p.es. il vecchio 2N3055) o con un piu' moderno mosfet, un NE555, un paio di diodi, il potenziometro e qualche altro pezzetto...

Guarda bene.... c'è la storia di quel pannello l'ultima versione è a mosfet....
La cosa bella è che ha un controllo del feedback e tiene costante la corrente a prescindere dal valore di ingresso...
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mammamia quante risposte!!! premetto subito la batteria ci ho aggiunto acqua distillata ed è tornata nuova...per non aver buttato soldi nessuno sa fare un calcolo di una resistenza? mi hanno consigliato che mettendola una sarei apposto... ho già speso abbastanza per l'accendi candele, prima ne avevo uno da 20€ ma si è rotto, poi questo altri 10€ tra poco spendo di più per questi che per la miscela!! apprezzo molto l'aiuto che mi state dando...

con la resistenza sono convinto che spendi più di candele che di pannello...

prendi il pannellino da 10€ funziona benissimo e non rompe le scatole e te lo integri nella cassetta di avviamento.
Una resistenza che dissipi 60W la paghi uguale...
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Facciamo due conti:

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La resistenza termica tra il case e l'aletta di raffreddamento di un TO220 (se ben acoppiato termicamente) e' tipicamente 1.5°C/W.
La resistenza termica tra l'aletta e l'aria, per un'aletta come quella indicata nel progetto, si aggira sui 5°C/W
La temperatura massima assoluta di lavoro del chip e' 125°C, ipotizziamo una temperatura ambiente di 25°C.

Significa che l'integrato, cosi' come impiegato nel riduttore in questione, potrebbe dissipare al massimo (125-25)/(4+1.5+5)=9.5W. Di conseguenza la candeletta non deve assorbire piu' di: 9.5W(watt dissipabili)/11V(caduta di tensione)=circa 0.85 Ampere.

Le candelette, e' vero che arrivano in pochissimi casi ad assorbire 6 Ampere, o i 7 indicati come sopportabili nel progetto, ma stanno mediamente intorno ai 2-3A. La corrente erogabile di 0.85A e' sicuramente insufficiente, anche se tale valore puo' essere superato di un po' considerando che l'accensione della candeletta dura giusto il tempo necessario all'avviamento del motore.

Resta il fatto che, per un'applicazione del genere, impiegare un regolatore serie, secondo me e' proprio un errore concettuale. Come hai detto, la soluzione migliore sarebbe un regolatore switching che, tra l'altro, su un carico resistivo come quello della candeletta sarebbe semplicissimo anche da autocostruire.
I tuoi conti sono errati, mica è una resistenza che dissipa tutta la differenza di potenziale!

Posso garantirti che funziona alla perfezione, e può erogare fino a 5A col giusto dissipatore e 7A di spunto ;)
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Vecchio 04 marzo 14, 23:35   #19 (permalink)  Top
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I tuoi conti sono errati, mica è una resistenza che dissipa tutta la differenza di potenziale!

Posso garantirti che funziona alla perfezione, e può erogare fino a 5A col giusto dissipatore e 7A di spunto ;)
Scusa me qui sbagli... un regolatore lineare si comporta come una resistenza....
e il case TO-220 non è il massimo, con 13V in pancia diventa una stufetta a 5A
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Scusa me qui sbagli... un regolatore lineare si comporta come una resistenza....
e il case TO-220 non è il massimo, con 13V in pancia diventa una stufetta a 5A
Devi togliere 1V e più per la tensione usata dal regolatore. Inoltre, considerato l'assorbimento medio di una candela, siamo a 20watt da dissipare, quindi un centinaio di gradi che considerata la presenza del dissipatore e i tempi limitati per l'accensione di una candela nn sono un problema ;)

Ci ho studiato parecchio, e posso garantirti che funziona! Certo, un PWM sarebbe meglio, ma è praticamente impossibile da realizzare in casa..
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