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Vecchio 03 agosto 18, 00:33   #261 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da massimob Visualizza messaggio
il tipo di modelli che hai detto di utilizzare, non ha bisogno di impianti particolari a parte la doppia batteria (solo per avere un sicurezza in più) il resto è solo UCAS, se non usi 10 servi da 30 kgr contemporaneamente, non hai bisogno di nessun accrocchio speciale, se vuoi complicarti la vita e spendere qualche euro in più, puoi installare una centralina che gestisca i servocomandi e protegge dai sovraccarichi, ma non è indispensabile.
Nei miei modelli F5J i 4 servi alari funzionano in SBus, con una sola spinetta, in 4 anni mai avuto un problema
sono daccordo con Massimo.

per quanto riguarda l'isolamento delle alimentazioni per evitare i disturbi: e' complicato farlo bene, come dicevo se isoli solo il positivo non eviti i disturbi in alta frequenza che passerebbero attraverso le masse. Nei circuiti RF vanno separate anche le masse proprio per questo, ma in ogni caso sia il chip trasmettitore che il circuito della antenna nella ricevente hanno gia' queste accortezze, quindi, soprattutto in 2.4GHz, non e' necessario. Infatti nessuno lo fa: non ho MAI visto la ricevente alimentata da una fonte separata da quella dei servi. A volte si puo' usare una batteria per l'impianto radio diversa da quella usata per il motore, ma non e' questa l'applicazione che stiamo discutendo.

La maggior parte delle volte che si manifestano problemi tipo un servo che vibra o qualche scatto dei servi, si pensa sempre ad interferenze radio. Molto spesso invece e' l'alimentazione che e' ballerina e crea problemi che erroneamente vengono scambiati per interferenze radio. Questa cosa e' piu' comune con gli alimentatori switching in combinazione con servi digitali, infatti molti preferiscono ancora usare alimentatori lineari, diodi o la batteria diretta. Si puo' provare ad ovviare in parte mettendo un condensatore su un canale libero della ricevente, magari con anche una ferrite sul cavo di alimentazione il piu' vicino possibile alla ricevente, il che puo' aiutare ma non risolve il fatto che se cio' accade e' il regolatore (o il servo che crea problemi) che andrebbe sostituito.


puo' avere senso collegare il solo segnale dei servi alla ricevente e poi la loro alimentazione direttamente all'alimentatore o batteria, in questo caso eviti che la corrente dei servi passi per le piste della ricevente, ma anche qui: dovresti avere davvero molti servi molto grossi per rischiare qualcosa. Quello che rischieresti non sono "disturbi" ma il fatto che si fondano le piste di rame della PCB della ricevente per le correnti troppo elevate.

volendo si puo' mettere un fusibile sul positivo di ogni servo, esso non si rompera' per picchi di tensione ma solo quando sara' attraversato da una corrente elevata per un tempo lungo abbastanza. Le centraline usano fusibili, in alcuni casi allo stato solido ripristinabili.

un'altra cosa, non so che riceventi usi, ma la maggior parte delle piu' attuali possono essere alimentate tranquillamente anche a 10V o giu di li', se usi servi HV puoi evitare tranquillamente il regolatore di tensione.

invece il circuito doppia batteria che hai postato prima va molto bene, e' di fatto lo stesso circuito che si all'interno delle centraline di gestione doppia batteria.

Ha il vantaggio, rispetto alla soluzione con i diodi, di non abbassare la tensione e quindi di non dissipare alcuna enerigia. Usa dei MOSFET come interruttori comandati da un comparatore di tensione, quindi tiene sempre acceso il canale in ingresso a tensione piu' alta. Il comparatore usato e' compensato per isteresi e dovrebbe essere molto sicuro.

buoni voli,

marco

Ultima modifica di marcodef : 03 agosto 18 alle ore 00:38
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Vecchio 03 agosto 18, 17:45   #262 (permalink)  Top
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una considerazione sulle doppie alimentazioni:

consideriamo il caso "fai da te" piu' semplice, quindi con i diodi.

ci sono due possibilita':


Doppio pacco batteria

in questo caso si usano due pacchi batteria uguali, entrambi collegato con un diodo in serie. questo permette di:


  • - raddoppiare la capacita' utile
  • - nel caso che una batteria fallisca, il modello continua a funzionare usando solo la seconda batteria

Nel caso "normale', quando nulla e' andato storto, avremmo consumato una carica uguale da entrambi i pacchi che alla fine del volo saranno alla stessa tensione e quindi nello stesso SOC.
In genere si usa questa configurazione quando non c'e' un problema di peso, come per esempio sugli alianti di grosse dimensioni. Si potrebbe pensare che si puo' usare lo stesso metodo anche nel caso ci fossero limitazioni di peso, usando due batterie piu' piccole (alcuni lo facevano sui modelli da f3A), in questo caso la capacita' totale non cambia e non si aumenta di peso (due batt di capacita 50 invece di una di capacita' 100) ma si ha comunque una sicurezza intrinseca per il fatto che si hanno due batterie.
MA: il mite e' che, dal momento che in questa configurazione funziona una sola batteria alla volta, limitando la capacita' si limita anche la potenza erogabile in quanto una batteria di capacita' inferiore puo' fornire meno corrente di una piu' grossa.

Due batterie di cui una "tampone"

in questo caso si usa, per esempio, una LiPO o LiFe (o NiMH a cinque celle) principale piu' una seconda batteria a tensione inferiore molto piu' piccola, ancora una volta entrambe con un diodo in serie. la seconda batteria interviene solo se la prima dovesse fallire completamente e permette di salvare il modello. in questo modo:

  • - c'e una certa ridondanza
  • - l'aumento di peso e' limitato

Ora, qui il problema nel caso della implementazione con i diodi e' che non c'e' modo da sapere se qualcosa e' andato storto ed e' intervenuta la seconda batteria, A MENO CHE non si usi una radio telemetrica con un allarme che intervenga quando la alimentazione della ricevente passi da, per esempio, 6.6V a 4.8V. Quando interviene l'allarme abbiamo l'autonomia necessaria ad atterrare e salvare il modello.


entrambe le configurazioni si possono ottenere con circuiti piu' sofisticati (per esempio l'optiguard che si usa sui modelli f5J) che non dissipano energia come il diodo, e valgono, con le dovute accortezze, anche nel caso in cui usiamo due alimentatori invece che due batterie.

Ultima modifica di marcodef : 03 agosto 18 alle ore 17:49
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Vecchio 04 agosto 18, 13:56   #263 (permalink)  Top
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per stare sicuri, un bel interruttore elettronico della Alewings che gestisca due batterie, se qualcosa va storto lo sai perchè il lampeggio del led ti avverte della situazione

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Originalmente inviato da marcodef Visualizza messaggio
una considerazione sulle doppie alimentazioni:

consideriamo il caso "fai da te" piu' semplice, quindi con i diodi.

ci sono due possibilita':


Doppio pacco batteria

in questo caso si usano due pacchi batteria uguali, entrambi collegato con un diodo in serie. questo permette di:


  • - raddoppiare la capacita' utile
  • - nel caso che una batteria fallisca, il modello continua a funzionare usando solo la seconda batteria

Nel caso "normale', quando nulla e' andato storto, avremmo consumato una carica uguale da entrambi i pacchi che alla fine del volo saranno alla stessa tensione e quindi nello stesso SOC.
In genere si usa questa configurazione quando non c'e' un problema di peso, come per esempio sugli alianti di grosse dimensioni. Si potrebbe pensare che si puo' usare lo stesso metodo anche nel caso ci fossero limitazioni di peso, usando due batterie piu' piccole (alcuni lo facevano sui modelli da f3A), in questo caso la capacita' totale non cambia e non si aumenta di peso (due batt di capacita 50 invece di una di capacita' 100) ma si ha comunque una sicurezza intrinseca per il fatto che si hanno due batterie.
MA: il mite e' che, dal momento che in questa configurazione funziona una sola batteria alla volta, limitando la capacita' si limita anche la potenza erogabile in quanto una batteria di capacita' inferiore puo' fornire meno corrente di una piu' grossa.

Due batterie di cui una "tampone"

in questo caso si usa, per esempio, una LiPO o LiFe (o NiMH a cinque celle) principale piu' una seconda batteria a tensione inferiore molto piu' piccola, ancora una volta entrambe con un diodo in serie. la seconda batteria interviene solo se la prima dovesse fallire completamente e permette di salvare il modello. in questo modo:

  • - c'e una certa ridondanza
  • - l'aumento di peso e' limitato

Ora, qui il problema nel caso della implementazione con i diodi e' che non c'e' modo da sapere se qualcosa e' andato storto ed e' intervenuta la seconda batteria, A MENO CHE non si usi una radio telemetrica con un allarme che intervenga quando la alimentazione della ricevente passi da, per esempio, 6.6V a 4.8V. Quando interviene l'allarme abbiamo l'autonomia necessaria ad atterrare e salvare il modello.


entrambe le configurazioni si possono ottenere con circuiti piu' sofisticati (per esempio l'optiguard che si usa sui modelli f5J) che non dissipano energia come il diodo, e valgono, con le dovute accortezze, anche nel caso in cui usiamo due alimentatori invece che due batterie.
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Massimo Bison
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Vecchio 04 agosto 18, 21:59   #264 (permalink)  Top
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...si in effetti ho parlato sia di disturbi, che di carico sulla ricevente, che di protezione da cortocircuito.
Diciamo che la mia preoccupazione principale era soprattutto quella di: Avere una protezione dei servi in caso di corto, evitare di sovraccaricare le piste della ricevente ed, utilizzando le alimentazioni separate, ho pensato di poter anche ottenere l’eliminazione di eventuali disturbi (ma mi hai chiarito molto bene il tutto).

Ti/Vi spiego: fino ad ora ho sempre utilizzato la batteria del motore ed il BEC integrato sul regolatore, per alimentare anche la radio ed i servi ( per sicurezza utilizzo un sensore di tensione che tramite telemetria mi avvisa...) e non ho mai avuto problemi.
Però come dicevo in precedenza, ho iniziato a rivedere il tutto per capire la realtà del problema e decidere di conseguenza quale fosse,eventualmente, il modo migliore di intervenire.
Leggendo in rete dicevano che i servi digitali assorbono circa 250mA da fermi arrivando a circa 750 mA sotto carico. A seguito di questo e, considerando che in volo 4 servi sono quasi sempre in funzione simultaneamente (alettoni - pCoda - deriva), ho pensato di poter essere vicino ai limiti delle piste della ricevente , da qui la richiesta di info sulle alimentazioni separate.
Ad esempio sul Salto di cui parlavo : Batteria 5000mA -6s, regolatore con UBEC 4A (forse un po’ pochi) , e 6 servi Turnigy ( n°2 - TGY-S712G per alettoni; n° 4 - TGY-777MG per flap e PCoda a V) più un semplice servo da 4Kg per lo sgancio. Ricevente FrSky - X8R.
Cercando in rete ho trovato la prova dei servi TGY-S712G (che allego) e, stando ai dati rilevati, sembra che come mi dicevate non dovrei avere problemi di sovraccarico della ricevente. Es: 550mA con alim. 6V e 2500 g*cm.
Per la ricevente, ho provato ad inviare una e-mail per sapere quale fosse il carico massimo consigliato da applicare...ma al momento, non ho ancora ricevuto una risposta.

Alla luce di quanto discusso sino ad ora, dati sui quali dovro riflettere e decidere; penso che le soluzioni forse più semplici potrebbero essere:

- Separare la batteria motore dal resto dell’elettronica.
- Utilizzare la doppia batteria con il commutatore di cui abbiamo parlato.
- Se decidessi di acquistare servi HV prevedere l’alimentazione diretta.

- Decidere, in funzione dei servi utilizzati, se alimentare i servi separatamente dalla ricevente per non sovraccaricarne le piste.

...dovrò meditare


Scusa Marco, un’ultima cosa, per i fusibili di cui mi parlavi hai già per caso dei dati o componenti da utilizzare?
Un amico mi ha dato quell’elemento che vedi in allegato e che penso sia un fusibile ripristinabile . Purtroppo non ricorda dove l’ha preso e tanto meno le caratteristiche. Per caso ti è già capitato di vederlo e sai dove poterne trovare i dati?!

Grazie ancora per tutto ad entrambi.
Giuseppe
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Vecchio 04 agosto 18, 22:48   #265 (permalink)  Top
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ogni spinetta della ricevente tiene fino a 5A, credo che il consumo a riposo che hai indicato sia eccessivo, se hai i comandi ben realizzati, quindi primo foro sulla squadretta servo
parere personale, lascia perdere i fusibili, è più pericoloso un servo bloccato di uno che si brucia, in genere il servo bruciato muore e finisce li, il servo sotto sforzo consuma molto e di continuo


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...si in effetti ho parlato sia di disturbi, che di carico sulla ricevente, che di protezione da cortocircuito.
Diciamo che la mia preoccupazione principale era soprattutto quella di: Avere una protezione dei servi in caso di corto, evitare di sovraccaricare le piste della ricevente ed, utilizzando le alimentazioni separate, ho pensato di poter anche ottenere l’eliminazione di eventuali disturbi (ma mi hai chiarito molto bene il tutto).

Ti/Vi spiego: fino ad ora ho sempre utilizzato la batteria del motore ed il BEC integrato sul regolatore, per alimentare anche la radio ed i servi ( per sicurezza utilizzo un sensore di tensione che tramite telemetria mi avvisa...) e non ho mai avuto problemi.
Però come dicevo in precedenza, ho iniziato a rivedere il tutto per capire la realtà del problema e decidere di conseguenza quale fosse,eventualmente, il modo migliore di intervenire.
Leggendo in rete dicevano che i servi digitali assorbono circa 250mA da fermi arrivando a circa 750 mA sotto carico. A seguito di questo e, considerando che in volo 4 servi sono quasi sempre in funzione simultaneamente (alettoni - pCoda - deriva), ho pensato di poter essere vicino ai limiti delle piste della ricevente , da qui la richiesta di info sulle alimentazioni separate.
Ad esempio sul Salto di cui parlavo : Batteria 5000mA -6s, regolatore con UBEC 4A (forse un po’ pochi) , e 6 servi Turnigy ( n°2 - TGY-S712G per alettoni; n° 4 - TGY-777MG per flap e PCoda a V) più un semplice servo da 4Kg per lo sgancio. Ricevente FrSky - X8R.
Cercando in rete ho trovato la prova dei servi TGY-S712G (che allego) e, stando ai dati rilevati, sembra che come mi dicevate non dovrei avere problemi di sovraccarico della ricevente. Es: 550mA con alim. 6V e 2500 g*cm.
Per la ricevente, ho provato ad inviare una e-mail per sapere quale fosse il carico massimo consigliato da applicare...ma al momento, non ho ancora ricevuto una risposta.

Alla luce di quanto discusso sino ad ora, dati sui quali dovro riflettere e decidere; penso che le soluzioni forse più semplici potrebbero essere:

- Separare la batteria motore dal resto dell’elettronica.
- Utilizzare la doppia batteria con il commutatore di cui abbiamo parlato.
- Se decidessi di acquistare servi HV prevedere l’alimentazione diretta.

- Decidere, in funzione dei servi utilizzati, se alimentare i servi separatamente dalla ricevente per non sovraccaricarne le piste.

...dovrò meditare


Scusa Marco, un’ultima cosa, per i fusibili di cui mi parlavi hai già per caso dei dati o componenti da utilizzare?
Un amico mi ha dato quell’elemento che vedi in allegato e che penso sia un fusibile ripristinabile . Purtroppo non ricorda dove l’ha preso e tanto meno le caratteristiche. Per caso ti è già capitato di vederlo e sai dove poterne trovare i dati?!

Grazie ancora per tutto ad entrambi.
Giuseppe
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Vecchio 05 agosto 18, 19:09   #266 (permalink)  Top
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Anche se è ancora tutto da decidere, ho messo giù un piccolo schema, nel caso desiderassi togliermi il pensiero delle piste sotto “assedio” della ricevente.
Con la possibilità di usare sia la batteria motore con il suo regolatore, che una batteria (o doppia batteria...) con UBEC dedicato per servi e ricevente.

(Eventualmente si può integrare anche con l’inserimento di fusibili su ogni canale dei servi)

Utilizzo:
Batteria Motore -> Regolatore -> connessione tramite canale 8 - SENZA il positivo!
Batteria (o doppia batteria con commutatore) sull’ingresso dell’UBEC “di potenza” , il quale alimenta anche la ricevente.

Se per qualche motivo si desiderasse alimentare la ricevente tramite l’UBEC del regolatore , basterà collegare il relativo connettore
direttamente sul canale 8 della ricevente (la massa comune verrebbe presa dai collegamenti 1-7 ricevente PCB ).

Penso che così facendo non si complica di molto il tutto, si tratta solo di un collegamento diverso tra i componenti. (?!)
Icone allegate
info alimentazione a 5celle e diodo-schemapcb-servi-.jpg  
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Vecchio 05 agosto 18, 20:48   #267 (permalink)  Top
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Anche se è ancora tutto da decidere, ho messo giù un piccolo schema, nel caso desiderassi togliermi il pensiero delle piste sotto “assedio” della ricevente.

Con la possibilità di usare sia la batteria motore con il suo regolatore, che una batteria (o doppia batteria...) con UBEC dedicato per servi e ricevente.



(Eventualmente si può integrare anche con l’inserimento di fusibili su ogni canale dei servi)



Utilizzo:

Batteria Motore -> Regolatore -> connessione tramite canale 8 - SENZA il positivo!

Batteria (o doppia batteria con commutatore) sull’ingresso dell’UBEC “di potenza” , il quale alimenta anche la ricevente.



Se per qualche motivo si desiderasse alimentare la ricevente tramite l’UBEC del regolatore , basterà collegare il relativo connettore

direttamente sul canale 8 della ricevente (la massa comune verrebbe presa dai collegamenti 1-7 ricevente PCB ).



Penso che così facendo non si complica di molto il tutto, si tratta solo di un collegamento diverso tra i componenti. (?!)


Sembra tutto OK

Io in questa applicazione decisamente NON userei il BEC del ESC per alimentare l'impianto radio.... per quanto riguarda la PCB mi sembra OK, solo nel caso tu la facessi monostrato allora cosa ci guadagni? È alquanto probabile che quella ricevente possa portare più corrente... sono fuori nel we ma in settimana ti mando qualche dritta per i fusibili

Buoni voli

Marco


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Vecchio 06 agosto 18, 14:06   #268 (permalink)  Top
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Massimo- ... solitamente per stare tranquillo utilizzo il programma “alettoni” così da avere un’idea di massima sugli sforzi alle diverse velocità...
...vero anche ciò che dici dei servi, anche se per quanto riguarda il corto -penso- dipende come va , se il circuito resta aperto o no...?!


Marco - ...si, la possibilità di utilizzare il BEC dell’ESC era solo per illustrare le diverse connessioni possibili, in effetti se separo le alimentazioni è poi assurdo riutilizzare il BEC dell’ESC che teoricamente dovrebbe portarsi dietro più problemi.
Per quanto riguarda le piste della PCB è vero cio che dici, se utilizzassi solo il suo strato di rame, ma proprio per rinforzare il collegamento e la possibilità di portare più corrente , penssavo di saldargli un cavo di rame rigido del diametro di 1 mm sulle piste del positivo e negativo dall’UBEC di potenza.

Sperando di non approfittare troppo della Vostra cortesia, avreste per caso da suggerirmi un BEC che avete provato e che non vi ha mai dato problemi? ( anche se sappiamo che l’elettronica è un terno al lotto, va bene per 100 anni poi un giorno...e qui scongiuri vari... )
Ad esempio ho visto anche questo -https://hobbyking.com/en_us/turnigy-8-15a-ubec-for-lipoly.html- , la cosa interessante e che “dichiarano”, che l’uscita è protetta da Corto circuiti (?!)

buoni voli anche a Voi,
Giuseppe
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usa i servi HV ed elimini un problema BEC

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Massimo- ... solitamente per stare tranquillo utilizzo il programma “alettoni” così da avere un’idea di massima sugli sforzi alle diverse velocità...
...vero anche ciò che dici dei servi, anche se per quanto riguarda il corto -penso- dipende come va , se il circuito resta aperto o no...?!


Marco - ...si, la possibilità di utilizzare il BEC dell’ESC era solo per illustrare le diverse connessioni possibili, in effetti se separo le alimentazioni è poi assurdo riutilizzare il BEC dell’ESC che teoricamente dovrebbe portarsi dietro più problemi.
Per quanto riguarda le piste della PCB è vero cio che dici, se utilizzassi solo il suo strato di rame, ma proprio per rinforzare il collegamento e la possibilità di portare più corrente , penssavo di saldargli un cavo di rame rigido del diametro di 1 mm sulle piste del positivo e negativo dall’UBEC di potenza.

Sperando di non approfittare troppo della Vostra cortesia, avreste per caso da suggerirmi un BEC che avete provato e che non vi ha mai dato problemi? ( anche se sappiamo che l’elettronica è un terno al lotto, va bene per 100 anni poi un giorno...e qui scongiuri vari... )
Ad esempio ho visto anche questo -https://hobbyking.com/en_us/turnigy-8-15a-ubec-for-lipoly.html- , la cosa interessante e che “dichiarano”, che l’uscita è protetta da Corto circuiti (?!)

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Massimo- ... solitamente per stare tranquillo utilizzo il programma “alettoni” così da avere un’idea di massima sugli sforzi alle diverse velocità...
...vero anche ciò che dici dei servi, anche se per quanto riguarda il corto -penso- dipende come va , se il circuito resta aperto o no...?!


Marco - ...si, la possibilità di utilizzare il BEC dell’ESC era solo per illustrare le diverse connessioni possibili, in effetti se separo le alimentazioni è poi assurdo riutilizzare il BEC dell’ESC che teoricamente dovrebbe portarsi dietro più problemi.
Per quanto riguarda le piste della PCB è vero cio che dici, se utilizzassi solo il suo strato di rame, ma proprio per rinforzare il collegamento e la possibilità di portare più corrente , penssavo di saldargli un cavo di rame rigido del diametro di 1 mm sulle piste del positivo e negativo dall’UBEC di potenza.

Sperando di non approfittare troppo della Vostra cortesia, avreste per caso da suggerirmi un BEC che avete provato e che non vi ha mai dato problemi? ( anche se sappiamo che l’elettronica è un terno al lotto, va bene per 100 anni poi un giorno...e qui scongiuri vari... )
Ad esempio ho visto anche questo -https://hobbyking.com/en_us/turnigy-8-15a-ubec-for-lipoly.html- , la cosa interessante e che “dichiarano”, che l’uscita è protetta da Corto circuiti (?!)

buoni voli anche a Voi,
Giuseppe
Ciao Giuseppe,

assumendo che tu stia comprando ora l'elettronica per i tuoi modelli, io come prima cosa prenderei un ESC di tipo OPTO, per i discorsi fatti sopra e' l'unica cosa che ti garantisce l'isolamento dalla parte motore, in genere non costano di piu' di quelli con BEC ma assicurano la massima possibile garanzia contro disturbi provenienti dal motore.

Volendo puoi sempre staccare il positivo dalla spinetta, funziona anche se non e' la stessa cosa.

sul regolatore BEC, hobbywing ha prodotti buoni. In ogni caso (e questa e' una mia personale convinzione, ma e' opinione personale per cui prendila come tale) io non comprerei mai elettronica cinese da un sito cinese (lo dico in particolare per marchi come hobbywing, FrSky etc..). Ho motivi per pensarlo ma esulano dal topic.

se vai sulla strada Switching BEC queste sono buone soluzioni:

questo usato piu' volte e funziona benissimo

https://www.jonathan.it/accessori/pe...c-pro-20a.html

anche di questo se ne parla bene ma non lo ho mai provato personalmente:

https://www.jonathan.it/accessori/pe...-10a-2-6s.html

l'ultimo e' molto costoso ma e' garanzia di qualita':

HiCOPTER 12V8A: JETI model s. r. o.

gli switching hanno il vantaggio di non dissipare molta energia e funzionano anche partendo da tensioni molto elevate, fino a 6S LiPO e anche piu'.
Pero' sono "rumorosi" pertanto molti suggerirebbero l'uso di un lineare, soprattutto su alianti e modelli grossi dove si ha una batteria ( o due) dedicata all'impianto radio e dove il peso non e' una problema e si possono usare batterie piu' grosse.

I lineari scaldano un filo ma offrono una alimentazione molto "pulita", decisamente preferita per la ricevente ma anche per alcuni servi digitali. Queste sono validissimi alternative che ho usato con successo su alianti grossi:

https://www.jonathan.it/accessori/pe...v/7.2v-jr.html

Programmable voltage regulator PVReg15A, ALEWINGS

MAX BEC 2: JETI model s. r. o.

Ora la scelta e' personale, su un aliante da pendio motorizzato la mia soluzione preferita sarebbe il regolatore motore OPTO e un lineare con doppia batteria per la parte servi e ricevente.

oggi forse la scelta piu' "moderna" sarebbe usare servi HV alimentati direttamente dalla batteria o dal circuito doppia batteria, io farei a meno dei fusibili, che poi nel caso di connessioni SBus (a proposito di soluzioni moderne) sarebbero del tutto inutili.

buoni voli!
marco
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