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ciccio 15 ottobre 03 18:00

equalizzatore
 
Sapreste dirmi come costruire un equalizzatore di batterie?
ho sentito diverse versioni, alcuni dicono di utilizzare resistenze da 2 ohm altri da 5 ohm, altri ancora di metterci una lampadina, ecc.
Esiste qualche sito dove vedere come è fatto?

grazie a tutti.

anfarol 15 ottobre 03 23:00

Ciao, e' per me un termine nuovo....
Intendi un ciclatore? un normalizzatore dei livelli di carica delle singole celle all'interno di un pacco?

Ciao!

ciccio 16 ottobre 03 09:19

equalizzatore
 
Intendo un normalizzatore (credo si possa dire anche così) o equalizzatore di celle singole. Questo viene utilizzato per equalizzare (scaricare ad un basso voltaggio) le singole celle in modo tale da avere successivamente (quando viene reinpacchettato) un pacco con celle di uguale tensione (rende il massimo), eleminando quindi fenomeni di celle che si scaricano o si caricano eccessivamente. L'equalizzatore viene utilizzato nelle competizioni di automodelli elettrici, comunque la maggior parte delle persone che corrono con automodelle elettrici utilizzano equalizzatori artigianali o commerciali (tipo: real time trinity o tavoletta robintronic)

BaroneRosso 16 ottobre 03 09:42

Equalizzare un pacco significa portare tutte le celle di un pacco alla stessa tensione, realizzarlo non e' difficile.
Il sistema piu' semplice e' proprio usare una resistenza, il valore lo puoi scegliere te in base alle tue necessita', di solito 5 ohm vanno bene, cmq piu' scendi prima si scaricano.
Io quando correvo con le elettriche facevo cosi':
- Scaricavo il pacco (assolutamente non fino a zero)
- Collegavo le resistenze una per ogni cella
- Dopo un paio d'ore le celle sono completamente scariche
- Caricavo lentamente il pacco
- Lo scaricavo ed era pronto all'uso

Nel caso di impieghi meno estremi si puo' mettere un diodo in serie alla resistenza in questo modo la tensione viene interrotta intorno ai 0,9 volt

matteo 16 ottobre 03 17:28

Re: equalizzatore
 
Citazione:

Sapreste dirmi come costruire un equalizzatore di batterie?
ho sentito diverse versioni, alcuni dicono di utilizzare resistenze da 2 ohm altri da 5 ohm, altri ancora di metterci una lampadina, ecc.
Esiste qualche sito dove vedere come è fatto?

grazie a tutti.

ciao io uso un metodo molto semplice ma molto meno professionale.
prendi una lampadina da automobile detta tutto vetro poi colleghi i pacchi delle batterie tx e rx in serie in maniera da ottenere 14,4 volt .
cosi facendo si scaricano lentamente .
non so quanto sia corretto ma da anni uso questo metodo e funziona .
ciao matteo

BaroneRosso 16 ottobre 03 19:12

Non e' proprio la stessa cosa, infatti scaricando a zero tutto il pacco se una cella ha una carica inferiore rischi che arrivando a zero prima delle altre inverta la propria polarita' danneggiandosi.

Tra l'altro dimenticavo di far notare che la tecnica di scaricare a zero ogni cella e' bene usarla solo con accumulatori di qualita', ovvero quelli a carica/scarica rapidi, con le celle per rx/tx non ne vale assolutamente la pena, infatti c'e' sempre il rischio di danneggiarle.

Emmark 16 marzo 04 13:45

Che voi sappiate esiste un metodo per equalizzare il pacco delle baterie senza aprire le singole celle?
In caso è possibile autocostruirlo? :roll: :roll:

anfarol 16 marzo 04 14:17

Ciao... no, per le LiPoly, occorre caricare le celle singolarmente è l'unico modo. Quindi devi accedere ai singoli contatti.

Herculex 16 marzo 04 15:09

Ciao a tutti.
Forse non sarà un metodo professionale, ma è sicuramente molto semplice e non c'è bisogno di smontare il pacco.
Con i pacchi Nicd e Nimh (con le lipoly non credo si possa fare per la perdita bassissima che hanno) io li ciclo a ratei bassi e una volta che il caricabatterie li indica carichi, li metto in carica per qualche ora a 50/max 100 mA. In questo modo penso di rabboccare le celle senza danneggiare quelle già piene perchè 50 mA vengono dissipati tranquillamente dai pacchi "rapidi".
Finora non mi sono fumato nessun pacco, ma se è un'enorme cazzata
vi prego........non abbiate pietà! :lol:

fai4602 16 marzo 04 15:40

Ma forse il problema stà nel contrario.
Se le celle hanno resistenze diverse in fase di carica non si accorgeranno di essere "diverse" e pertanto si caricheranno al max e basta.
Sarà durante la fase di scarica che nascerà il problema in quanto le celle si comporteranno in maniera diversa e l'obiettivo è di far si che tutte raggiungano lo stesso livello di scarica contemporaneamente.

Herculex 16 marzo 04 19:21

Lo scopo non era fare raggiungere alle celle lo stesso livello di carica ?
Se è così penso che anche dopo la scarica dovrebbero avere lo stesso livello (a parte leggere differenze "genetiche" tra le celle).
E poi, scusa l'ignoranza, ma la resistenza interna di una cella non è un dato "costruttivo" che rimane invariato ?

anfarol 16 marzo 04 19:39

No, la resistenza interna, come la capacità, sono differenti da cella a cella. Normalmente, qualche punto percentuale, ma non è impossibile trovare celle con differenze anche del 10%. E se hai questa sfortuna, nel giro di pochi cicli, mentre inizi a caricare una cella, l'altra ancora carica, la sovraccarichi....... 1 volta, due volte, e puff...

L'unico sistema è caricare 1s.... quindi una cella alla volta (o tutte le celle in parallelo).

Ciao.

Herculex 16 marzo 04 20:05

Scusa se insisto Anfarol,
ma è proprio quello che intendevo dire io.
Cioè le celle hanno una loro resistenza interna "genetica" che le può differenziare un pochino (ma su questo ci possiamo fare poco, a meno di non farci i pacchi da soli con celle selezionate più uguali possibile).
Questa piccola differenza le porta a scaricarsi in maniera non omogenea,
ed è proprio per questo che io ogni tanto le riequilibrio con il metodo che ho detto, in maniera di riportarle idealmente allo stato iniziale.
E' chiaro che più ci sono differenze tra le celle, più spesso si dovranno riequilibrare.
Quindi, piuttosto che scaricare tutte le celle a zero singolarmente,
che è un pò più complicato e che potenzialmente può rovinare delle celle non più "vigorose", non è meglio caricarle in maniera di essere sicuri
che siano tutte colme?
Cioè, in soldoni, per equilibrare tanti bicchieri invece di vuotarli tutti e poi riempirli con la stessa quantità, li riempio facendo trabboccare quelli più pieni fino a che non si riempiono tutti (forse spreco un pò di "liquido",ma fortunatamente le celle non vanno a Prosecco :lol: )

fai4602 17 marzo 04 09:32

Sono...timido, come dicono dalle mie parti dei....poco svegli.
E pertanto insisto.
Non ritengo tanto deleteria una sovraccarica di qualche cella quanto una sovrascarica.
Scendendo troppo rischio di rovinare la cella o le celle più critiche, vedasi problema lipo ma che è un problema estremo.
Io credo che una buona equalizzazione sia quella che mi permette di avere una scarica e una carica uniforme delle celle del pacco e prevalentemente una scarica.
A meno che non mi si dica che ottenendo una carica eguale si ottenga anche una eguale scarica.

anfarol 17 marzo 04 11:36

Eh? ma di cosa stiamo parlando?
Per le litio, è grave la scarica eccessiva, perchè per rivitalizzarle ,occorre fare una carica 1/10-1/20C e comunque le celle soffrono... se si procede in sovraccarica, le celle soffrono fino ad esplodere....
Per NiCd-NiMh, una scarica eccessiva per tempo prolungato porta ad un corto circuito delle celle o ad un'inversione di polarità. Una sovraccarica leggera non porta danni. e grazie alla caratteristica curva di carica, proprio una carica eccessiva, ma lenta è il metodo per riallineare un pacco NiCd-NiMh lievemente sbilanciato..

fai4602 17 marzo 04 12:17

Sarò.....tonto, ma non è che diciamo la stessa cosa ?

anfarol 17 marzo 04 14:23

Come avrete notato, negli ultimi tempi, sono molto + assente dal forum, causa aumento incredibile di impegni.... perciò non letto i post precedenti per rinfrescarmi.... :shock:
Quindi, può darsi che stiamo parlando della stessa cosa. :lol:

Ciao!!

Herculex 17 marzo 04 16:23

Ciao a tutti.
Anche secondo me stiamo dicendo la stessa cosa:
per le Nicd e Nimh è la scarica eccessiva di una cella del pacco ad essere deleteria, perchè andando a zero può invertire la polarità e danneggiarsi.
Questo avviene perchè nel tempo la suddetta cella si è scaricata più delle altre e anche se il pacco risultava pieno, lei non era colma come le altre.
Questo ovviamente partendo dal principio che, pur con delle piccole differenze, le celle siano in egual salute, perchè se la scarica maggiore di una cella dipende dal fatto che è rovinata non c'è equalizzatore che tenga. Quindi, come dicevo, facendole "tracimare" si ha la certezza che siano tutte belle piene e che in fase di scarica arrivino più o meno allo stesso punto.


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