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User Data registr.: 01-04-2021 Residenza: Trecchina
Messaggi: 5
| Un radiocomando programmabile può ottenere questo effetto?
Prima di tutto, chiedo scusa per il titolo poco chiaro, la domanda è complessa e non avevo modo di riassumerla meglio in poche parole. Se poi la domanda vi sembra stupida, abbiate pazienza, sono un principiante assoluto... Vorrei ottenere da un'auto questo comportamento: - in accelerazione, se porto la leva del comando da 0 al 100%, il segnale inviato all'auto passa gradualmente da 0 a 100% in alcuni secondi (definiti dall'utente); - in frenata, da 100% a 0, stessa cosa, con tempi indipendenti da quelli dell'acceleratore; - in sterzata, se le ruote girano di 30 gradi da fermo, gireranno solo di 20 gradi (per esempio) al 50% di velocità, solo di 10 gradi al 100% di velocità. Tutto questo per ottenere un comportamento più "simulato" dall'auto evitando (per esempio) svolte a 90 gradi a tutta velocità. Si può ottenere da un radiocomando programmabile? Esiste già qualcosa di simile sul mercato? Ho detto un cumulo di sciocchezze? ![]() Ringrazio in anticipo chiunque voglia rispondermi. |
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Sospeso Data registr.: 17-07-2016
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| Citazione:
Il punto 1 e 2 sono più complessi, perchè il comando "pilota" non è un intervento dell'utente ma necessita di un timer e di un processore programmabile in grado di leggere la "posizione" del timer, confrontarla con i valori desiderati dall'utente e trasmetterla alla "sezione comando servi" della radio. L'unico aggeggio modellistico che mi viene in mente che faccia qualcosa di simile sono i "ritardatori" che si mettono per esempio sugli aerei per chiudere carrelli ed aprire sportelli con movimenti fluidi e verosimili - ma non sono, che io sappia, programmabili dal lato trasmettitore. Ho qualche dubbio sui servi ed ESC digitali, che non conosco, che in quanto tali POTREBBERO (intervenga un esperto) essere "rallentati" senza accrocchi aggiuntivi. Se sapessi giocare con Arduino sarebbe tutto più semplice. | |
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User Data registr.: 04-10-2004
Messaggi: 128
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Teoricamente fattibile con un po' di programmazione in Luascript su opentx. Il parametro velocità verrà letto dalla posizione dello stick acceleratore, non da un sensore sul modello (in realtà si potrebbe fare anche questo sfruttando la telemetria). L'aspetto negativo è che Luascript non è affidabile al 100% quindi si rischia di fare danni. La parte positiva è che si può utilizzare il simulatore per il debug. Certo che con arduino si potrebbero fare cose fantastiche con giroscopio etc Inviato dal mio WAS-LX1A utilizzando Tapatalk |
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User Data registr.: 19-01-2007 Residenza: Dintorni di mestre (DINTORNI)
Messaggi: 2.587
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OpenTx permette quello che dici e altro. Punti 1 e 2 é molto semplice, basta aggiungere lo slow al comando del gas e sono 2 valori separati per le 2 direzioni. Per il punto 3 é un piú complicato da fare, ma non troppo... bisogna aggiungere una curva custom e applicare lo slow all'ingresso di quella curva. Niente di impossibile comunque. Se non si vuole usare una radio OpenTX, alternativa é usare un Arduino che faccia da intermediario tra la ricevente e i servi (non troppo difficile da realizzare se uno sá programmarlo in modo buono). Tra i 2 sistemi, personalmente, preferisco il primo in quanto giá utilizzatore di OpenTx... e sul mio Trex450 ho giá utilizzato la funzione SLOW per accelerare gradualmente il gas alla velocitá voluta ma immediato in caso decelerazione - spegnimento e, come sempre, piú roba si mette, piú il sistema é prono a problemi (e questo importa molto sui mezzi volanti ![]() Il codice LUA, per fare queste 3 cose, non serve. |
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User Data registr.: 18-05-2013 Residenza: Chivasso (TO)
Messaggi: 2.352
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radio di medio-alta gamma dispongono di mix, curve programmabili, regolazione velocità di esecuzione dei comandi, però non vorrei sfuggisse il concetto cardine, sei tu "cervello/dita" l'attore protagonista del comportamento del mezzo, vuoi una accelerazione mordida, schiaccia morbido ![]() daltronde nel mondo reale capita la stessa cosa, non è che muovi lo sterzo allo stesso modo in parcheggio piuttosto che a 130 in autostrada ![]()
__________________ v911 - mCPX - PRȎTOS - TRex 450 500 550 A959B - Q32 - DF03 - LRP TC2 - XB4 - M06 - B5(M) - T8E - X1 - T4 - XB2C - GF01 |
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User Data registr.: 29-01-2015 Residenza: milano
Messaggi: 153
| Citazione:
Non vedrai mai un auto da turing 1/10 lanciata a 90 km/h curvare senza usare le leggi fisiche universali, centro di gravità, centro di rollio, attrito ecc.. | |
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User Data registr.: 01-04-2021 Residenza: Trecchina
Messaggi: 5
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Ringrazio tutti per gli interventi, dai quali ho capito soprattutto che mi tocca studiare ![]() Mi piace molto l'idea di Arduino come intermediario tra trasmittente e auto, ci ragionerò... Ho notato, comunque, un po' di perplessità nei confronti della mia idea, ne approfitto per aggiungere due parole. Tutta la faccenda nasce dalla mia intenzione di comprare un'auto radiocomandata a mio nipote. Guardando in giro ne ho trovata una così carina che (come nella vecchia barzelletta del trenino elettrico) per poterla regalare a lui ne ho dovute prendere due ![]() Dato che adoro i simulatori di guida (ho anche una piccola postazione dedicata), vorrei ottenere dall'auto fisica un comportamento (nei limiti del possibile) simile alla realtà. Ora, io ho sempre avuto l'impressione che - per questa mia idea di simulazione, non ne faccio certo una questione generale - gli automodelli hanno un difetto: la velocità. Scattano troppo velocemente, hanno velocità di punta troppo alte, fanno le curve a velocità eccessive. Per come la vedo io, un modello per somigliare alla controparte reale dovrebbe avere la stessa velocità, in scala. Dovrebbe accelerare gradualmente. Dovrebbe essere costretta a rallentare, prima di affrontare una curva impegnativa. Da qui le domande che ho posto e che hanno avuto risposte esaustive... Come dice madqwerty: "vuoi una accelerazione mordida, schiaccia morbido"; giusto, ma se io schiaccio morbido e il mio avversario parte come un proiettile mi sa che la gara non ha storia ![]() Per questo cerco un sistema che costringa l'auto a mantenere dei limiti realistici a prescindere da ciò che io faccio. E per rispondere anche a fabfaa: per la mia idea di simulazione, un'auto in scala 1/10 non deve andare a 90 km/h, perché è come un'auto vera che va a 900 km/h... Ripeto, a scanso di equivoci: è la mia idea di un comportamento simulato che richiede questi limiti, non sto certo dicendo che gli automodelli al momento attuale sono "sbagliati" perché corrono troppo. Spero di essermi capito ![]() |
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Sospeso Data registr.: 17-07-2016
Messaggi: 810
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Non è rallentando la velocità dei comandi che aggiungi realismo, ma adeguando il tipo di risposta. A una macchinina metti l'assetto sbagliato e monti pneumatici lisci e duri, e vedi che la prima curva "fuori scala" si schianta sul muro come quelle vere al sabato sera. Oppure comincia a montare motori con la giusta scala potenza/peso, con un'automobilina senza cambio dovresti riuscire a muoverti a malapena... ![]() | |
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User Data registr.: 18-05-2013 Residenza: Chivasso (TO)
Messaggi: 2.352
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mi accodo quotando quanto sopra, purtroppo per te la stragrande maggioranza dei modelli in scala non ha prestazioni nè comportamento dinamico in analoga scala, quella più grande (1:5) si avvicina vagamente come tenuta di strada/inerzia ma è estremamente onerosa e di difficile utilizzo per la grandezza degli spazi necessari nonchè la pericolosità intrinseca del mezzo, e pochissime categorie 1:10, gli scaler, e +o- come tenuta di strada gli short course e i formulini, qualche modello Tamiya a trazione posteriore con motore e configurazione base, che però appunto agli occhi di un pilota "generico" risultano abbastanza noiosetti ![]()
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